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Mag23

TNA POINT #96: Monsters‘n’Beers

This edition of TNA Point is offered to you by “5-hour Energy”. So… It’s now time for the TNA POOOOOOIIINT! Introducing first (and only): from Parts Unknown… he is the columnist of TNA Point, “The Greatest Vice Director that ever lived”… “Fantomiuuuuuuus” Fabio Broggi! [pyros vari]

(fiuuuu, anche stavolta sono riuscito a inventarmi qualche cazzata per l’intro, va…)

Bene ragazzi, benvenuti al nuovo numero del TNA Point, il #96. Come avrete notato, questa volta l’editoriale dedicato alla federazione di Orlando (e non solo) ha un titolo quantomeno particolare. Ciò è dovuto al fatto che in queste ultime due settimane non c’è stato un singolo argomento principale, bensì ce ne sono stati due… Checché se ne dica, in queste ultime due settimane sono stati due gli uomini che hanno maggiormente attirato la nostra attenzione e aperto gli scenari più interessanti: i loro nomi sono Abyss e James Storm. Si tratta infatti di due atleti che, seppur in modo affatto diverso tra loro, hanno recentemente lasciato il segno in TNA. Le loro azioni non hanno niente a che fare quelle dell’uno con quelle dell’altro, ma visto che non riuscivo a decidere chi dei due meritasse di più di essere l’argomento principale di questo numero mi sono detto: be’, perché non metterceli entrambi? Da qui viene il nome di questo numero, l’unione di due tratti distintivi dei due wrestler in questione: “Monsters‘n’Beers”.

Ma ora basta perdersi in chiacchiere, e iniziamo a vedere cosa hanno fatto di così speciale questi due. Iniziamo da quello di più semplice analisi, Abyss. Il “fratellone” (leggasi alter ego) di Joseph Park ha fatto una cosa molto semplice un paio di settimane fa, ma nonostante ciò non meno d’impatto: tornare. Andiamo con ordine: era stato annunciato per il main event della puntata di due settimane fa un 6-men tag team match tra la créme de la créme degli Aces & 8s (Bully Ray, Devon & Mr. Anderson) contro tre membri del team TNA. E qui si arriva al problema: i tre membri del team TNA. Sembrerà strano che la TNA fatichi a trovare tre wrestler per formare un team che affronti gli A&8, eppure è così; d’altronde, come ha detto Ray qualche settimana fa, alla TNA non sono rimasti più eroi… E infatti fin dall’inizio della puntata erano due soli i membri sicuri del team TNA: il neo-tornato e ora #1 Contender al World Title Sting e l’indistruttibile Kurt Angle, che nonostante gli innumerevoli tentativi degli A&8 di toglierlo di torno continua a farsi sotto. È stato alquanto difficile trovare un terzo membro… All’inizio hanno provato ancora una volta con A.J. Styles: Sting sembrava anche poter quasi riuscire a convincerlo in alcuni istanti, mettendosi nei suoi panni, ma poi Angle ha rovinato tutto incazzandosi, urlando in faccia a Styles e arrivando addirittura alle mani (tanto che è stato anche sancito un match tra i due per Slammiversary). Poi la scelta è ricaduta su Magnus, che nonostante avesse già fatto un match la stessa sera contro DOC aveva dato prova di un’ottima motivazione nella battaglia contro i ribelli. Detto, fatto: Magnus viene scelto, Magnus viene fatto fuori dagli Aces & 8s. E siamo ancora in due, senza altre scelte possibili: Styles si rifiuta, Magnus fuori gioco, Samoa Joe fuori sempre per mano degli A&8, lo stesso dicesi per Jeff Hardy e gli altri possibili nomi che vi vengono in mente. L’unico barlume di speranza viene da Hulk Hogan, che sembra sia in contatto con un fantomatico e minaccioso wrestler che intende allearsi con loro; l’Hulkster e il suo uomo però non fanno in tempo, e si arriva quindi al main event in una situazione di 2 vs 3. Gli Aces & 8s controllano senza troppa difficoltà l’incontro, essendo in superiorità numerica, e sembriamo avviarci a un’inevitabile fine per Sting e Angle. All’improvviso però viene inquadrato il backstage, dove troviamo gli altri membri degli A&8 a terra distrutti da qualcuno, e dopo qualche altro minuto fa il suo ritorno lui: “The Monster” Abyss! Lo psicopatico wrestler distrugge tutti e tre i rivali, e da qui preferirei sorvolare su come si è conclusa la puntata… va be’, mi tocca dirlo: come se niente fosse, pur non essendo ormai parte del match né tantomeno l’uomo legale, Abyss schianta Anderson attraverso un tavolo e lo schiena. Ma a parte questi problemi e buchi logici… La vera notizia resta sempre questa: il ritorno di Abyss. Un ritorno che mi rende davvero felice, essendo Abyss un personaggio che mi ha sempre affascinato molto con il suo stile molto violento e gli atteggiamenti da psycho. Abyss sarà ora un’aggiunta molto importante al team TNA, soprattutto con lo status da mostro distruttore che ha sempre avuto e che è stato se possibile amplificato con questo suo ritorno. Inoltre, per la gioia dei fan di questo eccentrico personaggio, nella puntata successiva abbiamo scoperto che nonostante il ritorno del mostro Joseph Park non è stato abbandonato. Per il momento sembra quindi che avremo entrambi i personaggi che si alterneranno. Oltre a farmi felice questo, così da poter apprezzare a pieno e in entrambi i PG le doti recitative di Chris Parks, c’è da notare un particolare: due puntate fa c’era Abyss ma non Park, la puntata scorsa il contrario; a questo punto l’unico epilogo possibile per la storyline di Park è quello che ormai si dice da tempo, cioè che lui e Abyss siano la stessa persona (anche dal punto della kayfabe oltre che per davvero) con crisi di personalità.

E la parte “Monsters” del titolo è conclusa. Passiamo ora alle “Beers”, e cioè all’altro protagonista di questo numero: James Storm. Non è una novità, ormai da svariato tempo in TNA non si sa bene cosa far fare al buon vecchio Cowboy: prima è stato messo in mezzo al Team TNA nella rivalità contro gli Aces & 8s (senza però mai esserne un alfiere davvero importante), poi è diventato il bersaglio delle mire e degli attacchi di A.J. Styles (ma anche questa rivalità almeno per il momento sembra essersi conclusa, con Angle che ha preso il posto di Storm nell’affrontare A.J.), e infine adesso è stato inserito in un’altra rivalità con la quale finora aveva abbastanza poco a che fare. E questo suo ultimo impegno è proprio ciò di cui intendo parlarvi in questo numero. Nella puntata di due settimane fa, infatti, su richiesta degli World Tag Team Champions Chavo Guerrero & Hernandez, Storm ha svolto il ruolo di arbitro nel match che avrebbe dovuto decretare i #1 Contenders ai titoli di coppia. Notare bene l’”avrebbe”… Il condizionale infatti non è casuale, visto che come saprete tutti alla fine il match non ha decretato un bel niente. E la causa di ciò è proprio dell’arbitro, di James Storm appunto: quest’ultimo infatti, scocciato dalle continue scorrettezze di entrambe le parti, stende prima Daniels poi Aries con un Last Call Superkick a testa poi se ne va, di fatto decretando la fine del match per No Contest. Va bene che era stufo e che ce l’aveva abbastanza con entrambi i team, però una reazione così potrebbe sembrare un po’ esagerata se lasciata prima di spiegazioni… Nel corso della puntata inoltre Storm viene trovato steso a terra per colpa di Aries & Roode oppure dei Bad Influence o di entrambi, non si viene a sapere. Fortunatamente alla fine le spiegazioni arrivano, e ci fanno aspettare solo una settimana. Nell’ultima puntata vediamo inizialmente uno Storm abbastanza cupo, pensieroso, che non vuole dare alcuna spiegazione di ciò che ha fatto; sembrava quasi di vedere un altro A.J. Styles post-ritorno… Il Cowboy dà solo un monito sulle sue intenzioni: state a guardare. E non ci fa attendere molto: poco dopo infatti James interviene durante un match tra il suo ormai storico rivale Bobby Roode e Chavo Guerrero, sputando in faccia della birra a Roode e decretando così la fine del match via DQ. Mentre stavo vedendo (e commentando) questo pezzo, la prima cosa che mi è venuta in mente è: Storm non ha niente da fare, quindi ora ritira fuori la sua rivalità con Roode… Ma invece non è andata così; infatti la serata di Storm non si conclude qua: più tardi durante la serata era in corso un altro match tra Daniels e Hernandez, e il Cowboy si fa vedere a bordo ring anche in quest’altra occasione. Stavolta si limita a piazzarsi a bordo ring senza intervenire e lascia che il match termini normalmente (al massimo provoca una leggere distrazione). Alla fine dell’incontro però prende subito la parola, e tira fuori la spiegazione che tutti stavamo aspettando, il motivo delle sue azioni di questa puntata e probabilmente anche della puntata precedente: il GM Hulk Hogan ha infatti deciso di lasciar perdere nel provare a nominare un solo team #1 Contender ai titoli di coppia ma di sceglierne ben quattro, tra cui lo stesso Storm. A Slammiversary Chavo Guerrero & Hernandez dovranno difendere i loro titoli in un match a eliminazione a quattro team contro Aries & Roode, i Bad Influence e Storm & un partner misterioso a sua scelta. Certo, dal punto di vista della logica si potrebbe contestare il fatto che dare una shot a un titolo non è esattamente una punizione per qualcuno che ha deciso le sorti di un match importante pur essendone solo l’arbitro… Oppure, usando una visione più smart, che questo è solo un altro modo per tenere momentaneamente impegnato un personaggio a cui non si ha la minima idea di cosa far fare… Ed entrambe queste cose non le nego, ovviamente; in particolare la seconda, è ovvio che questo non è il modo migliore per gestire un top player della TNA come Storm. Però, devo ammettere che tra tutti gli altri tentativi fatti per trovare qualcosa da fare al Cowboy questo è senza dubbio il più interessante e quello che potrebbe aprire i maggiori scenari per il (almeno prossimo) futuro. Sarà che stavolta c’è l’aspetto della sorpresa dato dal partner misterioso che aiuta molto ad aumentare il mio interesse verso questo nuovo impegno di James… Inoltre ha anche senso, visto che secondo la storyline sono stati i campioni di coppia a metterlo in mezzo; lui ha solo sfruttato a suo favore le circostanze. Resta da vedere se Storm sarà in grado di partecipare al ppv, visto che si è infortunato arbitrando. Ma intanto proviamo a fare qualche previsione su chi potrebbe essere questo partner misterioso, non sia mai ci azzecchi (so che non succederà mai…) Devo ammettere che Il primo nome che mi era venuto in mente, d’istinto, è stato quello di A.J. Styles. Certo, non avrebbe avuto molto senso visti i loro recenti screzi, però il fatto che al momento fossero due personaggi frustrati mi faceva immaginare una possibile alleanza tra i due per uno scopo comune; ma poi ho ripensato che (come già detto) A.J. ha già un altro match in programma per il ppv, e quindi non è una scelta possibile. A questo punto, le uniche due possibilità che mi vengono in mente sono le seguenti: un ritorno di un vecchio partner di Storm oppure un team nuovo di zecca. Riguardo la prima possibilità, il partner più storico di Storm è Roode, ma ovviamente non è possibile visto che Bobby partecipa allo stesso match insieme a Aries e inoltre i due si odiano… Resta quindi un altro team storico di Storm: gli America’s Most Wanted, e quindi Chris Harris. Sì, sarebbe interessante vedere ricomporre un vecchio storico team; però bisogna anche sottolineare il fatto che nell’ultimo brevissimo stint che ha avuto Harris in TNA nel 2011 non è sembrato particolarmente in forma, era lento e aveva svariati chili in più… Quindi, se si decidesse di proseguire per questa strada sarebbe di certo una cosa da una sera soltanto, e non aiuterebbe troppo nemmeno alla qualità del match. Invece l’altra possibilità, quella del nuovo team, potrebbe rivelarsi più utile: oltre ad aiutare alla qualità del match in sé, se l’alleanza proseguisse anche dopo il ppv darebbe una botta di freschezza alla divisione tag team, ormai da troppo tempo incentrata solo su tre coppie. Però, chi potrebbe essere questo eventuale nuovo alleato di Storm? Togliendo tutti i nomi dei wrestler già impegnati in altri match per il ppv non ne restano poi molti. Non voglio nemmeno considerare la possibilità di un ritorno di un qualche brocco come Crimson o Gunner… A questo punto mi viene in mente un solo possibile nome, che potrebbe sembrare poco sensato ma che forse non lo è nemmeno troppo: Matt Morgan. Esatto, Morgan. Oltre al fatto che al momento nemmeno il Blueprint ha altro da fare, durante l’ultima puntata Storm è sembrato abbastanza critico con il GM Hogan; quindi, un’alleanza d’intenti con Morgan volta all’obiettivo comune dei titoli e motivata anche da una possibile visione critica nei confronti dell’Hulkster non sarebbe affatto una scelta troppo priva di senso, a mio vedere. Né tantomeno  una cattiva scelta, sia per la TNA sia per lui.

Bene, prima di terminare faccio qualche altro piccolo appunto su un paio di altre questioni. La prima è A.J. Styles, che se fino a poche settimane fa aveva Storm come spina nel fianco ora invece quest’ultimo è stato sostituito da Angle. Inoltre, nell’ultima puntata Mr. Anderson ha annunciato che A.J. avrebbe accettato la loro offerta di entrare negli Aces & 8s, e che lo farà in questa prossima puntata. Styles, come al solito ormai, non ha né confermato né negato, ma si è limitato a fare scena muta e ad attaccare Angle. Vedremo se il suo ingresso negli A&8 preannunciato dall’Asshole si tradurrà in realtà oppure no.

Infine, un ultimo punto che voglio sottolineare è il torneo iniziato in quest’ultima puntata, torneo in cui quattro vincitori del Gut Check (Christian York, Sam Shaw, Alex Silva e Jay Bradley) si contendono un posto nelle Bound For Glory Series. Ci sono due appunti da fare su questo torneo, uno negativo e uno positivo. Il punto negativo è la mancanza di chiarezza: non è stato infatti spiegato come funzionerà il torneo, se sarà a punti come le Series, a eliminazione… Il punto positivo è invece l’aver finalmente trovato un qualcosa da far fare ai vincitori del Gut Check, e quindi un modo per farli apparire a Impact. E questo mi fa piacere, soprattutto per poter rivedere un ottimo atleta che mi aveva colpito molto positivamente come Shaw.

Bene, ragazzi, anche il #96 del TNA Point è consegnato agli archivi. Scusate se ho saltato una settimana, ma… ehm… va be’… sapete com’è… ok, lasciamo perdere le scuse… È tutto, per ora. Appuntamento al prossimo numero, e che la forza sia con voi!

Bye!

 
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