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PPV COVERAGE - WWE NIGHT OF CHAMPIONS 2010

WWE Intercontinental Championship Match - Dolph Ziggler (c.) vs. Kofi Kingston
Che questi due ragazzi abbiano chimica è abbastanza evidente: inoltre, anche presi singolarmente, non sfigurano certo nell’ambito dell’in-ring. Questo ennesimo Ziggler-Kingston, non si è discostato dai (gradevoli) precedenti risultando, nonostante fosse una contesa che ci è stata proposta sino allo sfinimento, un opener comunque gradevole per questa edizione della Notte dei Campioni. Qualche errorino purtroppo da annotare per Ziggler, che pare un po’ “eccessivo” nel vendere le manovre più “esplosive” del suo avversario (niente overselling alla HBK, ma siamo sui livelli di Sid Vicious).
Voto: 6.5

Title Unification Lumberjill Match for the WWE Women's Championship and the WWE Divas Championship
Match che ho visto solo per amor di statistica, in quanto la vincitrice sarebbe risultata essere la prima campionessa… non attacca eh? A dire la verità ho giusto buttato un occhio a questo incontro nella speranza di bearmi della sinuosa figura di Maryse, ma la bella bionda sfoggiava purtroppo un abito intero che lasciava sin troppo all’immaginazione! Contesa lenta, goffa e vittoria che va alla atleta meno meritevole. Unica nota positiva: con un solo titolo, assisteremo ad un drastico calo dei match femminili nei PPV (da 2 a 1, Hurray!!).
Voto: 3/4

The Big Show vs. CM Punk
Quando in un vecchio WWE Insider dipinsi la nascita della SES come uno scenario “catastrofico” per CM Punk, furono in molti a darmi dell’esagerato, del pessimista. Ebbene, adesso posso dire che il tempo ha ampiamente smentito i detrattori della mia lungimiranza. La SES, anziché promuovere Punk gli ha cementato addosso uno status di “mezza calzetta” incapace di vincere senza alcun aiuto esterno… ed ora che la realtà della Society si è sciolta come neve al sole, non rimane più nulla ad avvalorare le vittorie del Chicago kid. Insomma, Punk è talmente sfigato che come avatar di MSN ha una mia foto (sic!); talmente sfigato che nello spogliatoio si nasconde dietro gli angoli per paura di incrociare Santino; talmente sfigato che ha colpito Orton e non è neanche riuscito ad infortunarlo… insomma, ‘na merdaccia. Poco da commentare sul piano tecnico: nessuna vera manovra, eccettuati il bel Slinghshot splash di Punk e il granitico Falcon Punch che ha sancito la fine della contesa. Non è così che si fa, davvero.
Voto: S.v.

WWE United States Championship Match - The Miz (c.) vs. Daniel Bryan

Questo match lo ha preparato Danielson, è una certezza quasi tangibile. AmDrag ha ripescato dai suoi Blockbuster combattuti con Nigel McGuinness per confezionare questa contesa, che a mani basse risulta la più gradevole di tutto il PPV. Tante infatti sono state piccole citazioni da parte dei due, alcune palesi sotto forma di spot (la Rope-hung flying clothesline eseguita da Miz è una trademark move di McGuinness), altre più labili e nascoste nella sottotrama del match (mi aspettavo da un momento all’altro una London dungeon di Mizanin, che non per nulla ha lavorato tutto il tempo al braccio di Bryan). Bel match, che altro aggiungere? Danielson lotta finalmente il suo primo vero incontro in WWE spazzando si spera le incertezza dei suoi detrattori, e dando solidità alle moltissime lodi tessutegli dalle centinaia di “poser fans” che si è guadagnato negli ultimi mesi; Miz perde incontro e titolo, ma il suo status ne esce comunque rafforzato dalla ottima prestazione, forse la migliore in singolo del lottatore. Promosso a pieni voti.
Voto: 7+

Tag Team championship Turmoil for the Unified Tag Team titles

“Ma che è?” Questo è stato il mio primo commento durante la visione di questo ennesimo inutile Turmoil. Eliminazioni lampo gestite malissimo, caos, coppie assemblate sul momento senza alcuna ratio. I vincitori sono McIntyre e Cody Rhodes, forse l’ultimo disperato tentativo di dare visibilità a questi due atleti che faticano più del previsto ad emergere (almeno per quanto riguarda lo scozzese).
Voto: 3/4

World Heavyweight Championship No Holds Barred Match - Kane (c.) vs. The Undertaker
“Il match si assestò subito su ritmi lenti, e allora Johnny si rese conto che quello sarebbe stato il momento ideale per farsi una partitina a Patapon. E allora, mentre Kane e Undertaker si colpivano molto, molto, molto lentamente, il caro Ramone assoggettava una tribù rivale, concedendo nuovi terreni alle sue piccole creature monocole; poi Johnny si alzò nella notte a bere, fece una puntatina in bagno e solo allora tornò al computer: i due Fratelli della distruzione erano ancora la, a scambiarsi colpi con vigore senile”.
Questa è in pratica la mia sintesi del match. Io mi sono (volutamente) distratto, è vero, ma sono sicuro che se avessi seguito con attenzione tutta la lotta, avrei avuto la stessa sensazione: e cioè che durante tutto il tempo non sia successo niente di importante. Se non avete ancora visto questo incontro, limitatevi ai secondi finali, in cui Kane reversa una Tombstone del fratellino e lo schiena, mantenendo il titolo. A seguire ci sarà una lunghissima camminata claudicante di ‘Taker per tornare agli spogliatoi e nulla più.
Voto: 5

WWE Championship Match - Elimination Six Pack Challange
L’unica emozione di questo incontro è la Sudden elimination di Jericho. Dopo l’uscita di scena dell’atleta canadese è calato un gelo glaciale non tanto sul pubblico, quanto sugli atleti stessi. Dopo questo picco di intensità, raggiunto dopo la bellezza di due minuti dal suono del gong, ogni concetto di climax è andato a farsi benedire. Shame-us e Edge si sono limitati a finisher e finisher attempt, con prestazioni meno che incolori (vi risparmio facili ironie sulla pelle dell'irlandese); SuperCena ha dominato come era ampiamente prevedibile; Barrett compie l’impresa di una vita eliminando l'invincibile Cena, ma poi viene facilissimamente sopraffatto da Orton nonostante la presenza a bordo ring di O-Tanga e degli altri Nexus. Insomma, per farla breve si ha avuto l’impressione di assistere ad un recap di Raw, con 2-3 match malamente attaccati assieme. Mediocre.
Voto: 5

PAY PER VIEW
Anno dopo anno Night of Champions fatica ad essere un bel PPV: tra match già visti e rivisti (Ziggler-Kofi, Kane-Undertaker), altri privi di qualunque costruzione (Tag team turmoil) e altri semplicemente brutti e basta (Punk-Show, il match femminile e il Main Event), questa edizione 2010 ha confermato il pessimo trend dello show. Si salva solo e permettetemi di dirlo, prevedibilmente, la contesa per lo U.S. title, che pur risultando solo discreta, scintilla come un diamante grezzo in una cacca di cane.
Inoltre tanti, troppi i mid-uppercarders fuori dalla card che avrebbero contribuito da innalzare la qualità degli incontri: gente come Mysterio, Morrison, MVP, potevano essere inseriti in incontri secondari, magari eliminando dalla card l'inutile (e dannoso) Punk-Show. Non sarebbe stato bello un Triple Threat/Fatal four way per il titolo intercontinentale, a variare la minestra? Oppure gente un pò più minacciosa di Santino Marella nel Tag team turmoil? Invece ci becchiamo uno show che è la sagra del già visto, del noioso, del superfluo. Da evitare, assolutamente.
Voto: Insufficiente


WR Staff

 
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