Prima di tutto un introduzione alla categoria.
Come spiegato dal titolo, per questa categoria saranno analizzati i wrestler (maschili o femminili), le coppie (maschili o femminili) e i non lottatori (ovviamente maschili o femminili), che sono stati heel almeno per un determinato periodo nel 2018.
Sarà valutato, principalmente, la gestione del personaggio, l'appoggio del pubblico in tale ruolo e la qualità del lottatore nel suo ruolo.
Per avere un quadro più completo, invece di analizzare il meglio in generale su tutto il panorama, saranno considerati gli heel divisi per federazione di appartenenza.
Allo stesso tempo per non esagerare, ho deciso di selezionare soltanto tre candidati principali per federazione, mentre i restanti saranno analizzati più velocemente. Uno in più, in quanto non saranno considerati solo i wrestler singoli.
I "paletti" che ho posto quando ho guardato agli heel erano abbastanza larghi...
Non ho considerati i wrestler dall'allineamento ambiguo
In più non ho considerato i wrestler delle federazioni secondarie, per il motivo principale che molti hanno allineamenti diversi a seconda della federazione e si creano anche situazioni in cui sono ottimi in quel ruolo in una federazione, ma non in un'altra
Migliori heel
Lista breve (ordinati per federazione)
- Raw: Alexa Bliss; Baron Corbin; Drew McIntyre (Ambrose; Elias; Rush; Ziggler)
- SD: Becky Lynch; Daniel Bryan; Samoa Joe (Charlotte; Miz; Nakamura; Orton)
- NXT: Johnny Gargano; Shayna Baszler; Tommaso Ciampa (Cole; Undisputed Era)
- UK/205: Buddy Murphy; Gallus; Zack Gibson (Itami; TJP)
- NJPW: Chris Jericho; Jay White (Bullet Club; Sabre Jr.)
- Altro: Austin Aries; Moose; Tessa Blanchard
Monday Night Raw
La moria di face convincenti dello show rosso è stata resa ancora più evidente dalla linea pro-heel presa dallo show, soprattutto con la figura di Baron Corbin a fare da GM per Raw. L'atleta ha vissuto un'annata particolare, fallendo dal punto di vista del lottato e restando il wrestler di secondo piano che era diventato già sul finire della sua avventura a Smackdown. Il suo passaggio a Raw e la poca stabilità di Kurt Angle quale figura autoritaria, gli hanno permesso prima di diventare Constable dello show e poi GM dello stesso, cosa che gli ha permesso di esprimersi al meglio come un tiranno che pensa al proprio tornaconto e a quello dei suoi superiori. Odiato dal pubblico, Corbin ha migliorato le proprie uscite al microfono ed ha interpretato alla perfezione il personaggio mettendosi in mostra come l'heel di punta della federazione, viste le assenze costanti da parte di Brock Lesnar.
Un altro atleta che ha preso il posto di heel principale è stato Drew McIntyre. Lo scozzese, che è tornato nel Main Roster WWE solo quest'anno, ha iniziato subito alla grande come guardaspalle di Dolph Ziggler, diventando il pezzo grosso del duo già nel corso della rivalità contro Seth Rollins e Dean Ambrose. Con il passare dei mesi e l'evolversi della situazione intorno al titolo, Drew è accresciuto in popolarità dietro le quinte, separandosi da Ziggler e confermandosi ottimo nel suo ruolo anche in singolo, dominando sul midcard di Raw e proponendosi, nell'anno nuovo, come papabile leader maximo dello show rosso e della WWE.
Per quanto riguarda la divisione femminile, con una Nia Jax che interpreta il suo ruolo ma che ha lagune pressoché incolmabili, il ruolo di heel più interessante è caduto ancora una volta sulle spalle di Alexa Bliss. La pluri-campionessa sembrava destinata a vivere un anno da spettatrice per quanto riguarda il titolo, soprattutto dopo il flop del suo feud con Nia Jax, però il suo ritorno ha permesso a Raw di avere una rivalità interessante tra lei e Ronda Rousey che di fatto ha lanciato la star UFC nel cuore del pubblico, contento di vedere chiunque ma non l'odiata Bliss come campionessa.
Se c'è sempre da sottolineare come la sua qualità in ring non sia delle migliori, soprattutto considerando il resto del roster femminile di Raw, le sue capacità al microfono sono seconde a nessuno, con diversi promo che le hanno permesso di restare interessante e di tener testa nei vari scambi. E tale capacità è stata ancor di più rimarcata sul finire dell'anno con il suo nuovo ruolo quasi da "Commisioner" della divisione femminile, dove anche nella minor qualità dei segmenti, ha saputo mettersi in mostra grazie alle sue capacità.
Per gli altri nomi considerati.
- Dean Ambrose fino a qualche settimana fa rientrava in classifica perché il suo ritorno era stato gestito alla perfezione e, nonostante qualche scelta moralmente dubbia sul contenuto dei suoi promo, dava la sensazione di poter essere un cattivo che sarebbe stato finalmente fischiato nonostante le sue enormi qualità come wrestler. Invece, arrivati ad oggi, l'unico motivo per cui Ambrose è ancora in lista è l'incredibile potenziale che Dean ha mostrato nonostante il contenuto e la cattiveria dei suoi promo sia stata, in modo inconcepibile, smorzata al massimo.
- Elias riesce nella doppietta rientrando anche nella categoria di top heel perché come lui nessuno è riuscito a far uscir fuori le emozioni del pubblico. Il fastidio che ha creato con i suoi continui concerti, il suo atteggiamento strafottente e soprattutto la sua capacità di "vendere" le proprie parole, lo hanno trasformato nell'heel principale del mid-card. Voci di corridoio dicono che a Seattle il pubblico sta ancora fischiando per la frecciata sui Supersonics.
- Lio Rush è stato una vera rivelazione per Monday Night Raw nel 2018, entrando in scena con dei siparietti divertenti ma che poi si sono evoluti mostrando tutta l'arroganza del Man of the Hour che grazie alla sua parlantina petulante è riuscito a trasformare Bobby Lashley nell'heel interessante in cui si è trasformato nella seconda metà dell'annata.
- Dolph Ziggler ha vissuto l'ennesima resurrezione della propria carriera quest'anno, stavolta grazie all'aiuto di Drew McIntyre e dell'ottimo feud con Seth Rollins & Co. Ziggler ha sfruttato al meglio le proprie carte, con una gimmick da arrogante a cui era già abituato in passato e che gli ha permesso di tenere sotto controllo la scena dell'upper-card per diversi mesi, prima di intraprendere il suo ritorno tra le fila dei face.
Smackdown Live
L'heel principale che viene in mente parlando di Smackdown è quello che è stato heel dall'inizio alla fine della sua annuale avventura con il brand blu: Samoa Joe. Il wrestler samoano, come detto nel thread del wrestler dell'anno, non avrà avuto delle vittorie da mettere sotto la propria cinta, ma ha comunque infiammato nelle tre rivalità principali che lo hanno visto protagonista, con atteggiamenti che gli hanno permesso di migliorare lo status dei due avversari con il quale ha terminato il suo programma (Roman Reigns e AJ Styles) e che, probabilmente, aiuteranno anche Jeff Hardy andando avanti.
Grazie ad un ritorno ottimo nel 2018, la seconda nomina è per Randy Orton che con un ritorno quasi alle origini è riuscito a trovare una verve che sembrava aver perso con il suo stint da face nel 2017, seppur quello stint gli abbia portato molti più risultati (campione WWE) rispetto a questo. A rendere emozionante lo stint da heel di Orton è stato un feud con Jeff Hardy molto cattivo e che ha regalato segmenti in cui Orton risultava effettivamente la persona più sadica del roster, ma anche incontri che hanno dimostrato tutte le qualità di Orton. Il continuo dell'annata non ha regalato altri feud completati ad Orton che ha visto interrompersi il feud con Tye Dillinger (infortunatosi) ed ha appena iniziato il programma old school con Rey Mysterio.
Come già detto, il 2018 per Daniel Bryan è stato tormentato. Un ottimo inizio, seguito da una metà anno riempita da feud che hanno fatto tutto meno che aiutare il personaggio da face underdog di D-Bry. Il finale d'anno, invece, è stato la sorpresa che nessuno si aspettava, con il turn heel nel corso della rivalità con AJ Styles che ha permesso al Goat Face di imporsi sulla cima della montagna e confermarsi come l'heel dominante dello show blu, cosa già dimostrata nelle, poche, uscite fatte dal turn heel.
Se vogliamo trovare un difetto di questa candidatura, sta proprio nelle tempistiche con cui essa è avvenuta che, di fatto, danno a Bryan un intervallo di un mese o poco più in cui essere valutato, anche se la qualità raggiunta nel breve è già sintomo di un personaggio che sta ben figurando.
Per gli altri nomi considerati:
- The Miz è probabilmente la candidatura che più avrei voluto mettere nella parte principale ma che, viste le restrizioni che mi sono imposto, ho dovuto inserire qui... Il motivo è che Miz, pur facendo benissimo, non ha creato il momento clou come è stato per gli altri tre atleti nominati sopra. Considerando inoltre che la sua annata è stata peggiore del suo 2017 (ottimo heel a Raw, nel feud con Reigns) e del suo 2016 (annata quasi da top heel a Smackdown), non mi sono sentito di metterlo al di sopra dei, seppur brevi, stint di Daniel Bryan o Becky Lynch
- Shinsuke Nakamura sembrava poter aver finalmente trovato la quadratura del cerchio, con un turn heel nel corso del suo feud con AJ Styles che gli ha permesso di ravvivare il suo personaggio e di esprimersi al meglio sia al microfono, con i suoi brevi ma efficaci segmenti, che soprattutto sul quadrato, arrivando ad avere diversi match che cancellano le pessime prestazioni del 2017. Una seconda metà del 2018 sotto-tono per mancanza di storie e ciò che lo ha trattenuto dall'essere una candidatura più forte.
NXT
Quando si parla di NXT e dei suoi heel, il primo nome che è d'obbligo fare nel 2018 è quello di Tommaso Ciampa. Cattivo dal suo ritorno intorno a Gennaio fino alle sue ultime apparizioni a Dicembre, il wrestler americano ha mostrato una lunga evoluzione del proprio personaggio che se ad inizio anno lo avevano mostrato come sadico e cruento, con il passare del tempo lo hanno mostrato invece paranoico e manipolatore, riuscendo a fare tanto bene sul quadrato che al microfono, riuscendo a rendere credibile tutti i fatti che si sono svolti attorno a lui e che non hanno solo coinvolto il suo personaggio, ma che hanno coinvolto tutti i wrestler impegnati contro di lui in rivalità, ma anche in semplici match di contorno.
La candidatura di Johnny Gargano è paradossale, soprattutto quando vediamo che Johnny ha avuto una candidatura altrettanto forte e degna nella categoria di face dell'anno. Ciò che ha reso così giustificata la candidatura di Johnny Wrestling è il fatto che il suo passaggio da face ad heel sia stato naturale e per nulla forzato, con Johnny che non ha cambiato quasi nulla del proprio atteggiamento, se non il fatto che la sua sete di vendetta sia diventata una benda che non permette più a Gargano di capire cosa sia giusto e cosa sia invece sbagliato. Un arco perfetto che ha permesso a Johnny di avere una rivalità ottima con Aleister Black e che allo stesso tempo sembra permettergli comunque di continuare il suo lungo scontro con Tommaso Ciampa.
Quest'anno le categorie femminili sono riuscite a dare nomination per i ruoli degli heel tanto forti quanto quelle maschili e NXT, con Shayna Baszler non fa eccezione. L'atleta che proviene dall'MMA nel 2018 ha interpretato il proprio personaggio alla perfezione e si è messa in mostra nonostante tutte le preoccupazioni o nonostante il fatto che tutti partissero prevenuti su quelle che fossero le sue abilità.
Non sarà stata l'atleta più fiammeggiante che sia passata per NXT, ma il suo stile si è sposato alla perfezioni con il suo personaggio e anche i suoi match meno importanti o meno belli, sono stati elementi importanti per affermare la sua personalità sadica e cattiva, diventata poi più incerta e bisognosa d'aiuto nel suo secondo regno da campionessa dello show nero e oro.
Per gli altri considerati:
- Adam Cole è un'altra candidatura di NXT che avrebbe meritato uno spotlight principale, ma che finisce qui per questioni di spazio. Il lavoro dell'ex ROH e NJPW è stato encomiabile, con la sua capacità di tenere su di se i riflettori grazie alla sua qualità sia sul ring che fuori dal ring, che hanno creato una scena secondaria ad NXT che non ha sfigurato con l'ottima scena principale.
- Undisputed Era (Adam Cole; Roderick Strong; Kyle O'Reilly & Bobby Fish) candidatura doppia per Adam Cole, grazie alla varietà che ha portato il suo gruppo e grazie alla capacità del quartetto di intrattenere il pubblico e far, effettivamente, tifare i "buoni" che hanno affrontato nel corso delle loro rivalità. Un insieme che è riuscito sia a farsi odiare in coppia per le loro caratteristiche collettive, che in singolo per quanto sono riusciti a fare da soli. Detto di Cole, Roderick Strong si è affermato con il suo inaspettato turn ad inizio anno, Kyle O'Reilly ha mostrato la sua mimica facciale seconda a nessuno e la sua arroganza, mentre Bobby Fish, nel breve tempo a disposizioni dopo il suo ritorno, ha dimostrato la sua cattiveria nella neonata rivalità con EC3.
NXTUK e 205 Live
Come già detto ad NXT UK c'è un atto che è stato sviluppato più degli altri ed è quello del Gallus. Il trio scozzese formato da Mark Coffey, Joe Coffey e Wolfgang ha fatto un ottimo lavoro fin qui per essere la parte più interessante del neonato programma, forse aiutato dalla maggior continuità avuta tra il torneo di inizio anno e l'inizio dello show vero e proprio, con gli altri personaggi come Jordan Devlin o Eddie Dennis che sono stati invece sviluppati con più ritardo e diventeranno più importanti nella prossima annata.
Il ruolo di heel principlae di 205 Live e, quindi, di candidatura più importante, non poteva che cadere sulle spalle di Buddy Murphy. L'australiano ha vissuto un annata stupenda per la propria carriera, debuttando 205 Live e facendo innamorare il pubblico del proprio stile intenso, ma con il passare del tempo, Buddy ha confermato di avere capacità anche per quanto riguardao l'intensità nei promo e l'intensità nel protrarre il proprio personaggio, con la gimmick da Juggernaut che gli ha consentito di diventare uno tra i personaggi più interessanti dello show dei Cruiserweight.
Un altro atleta molto sviluppato tra il torneo UK e l'inizio di NXT UK è stato Zack Gibson. Forte di una reputazione costruita nelle indies britanniche, il Liverpool's Number One, ha portato anche nella scena di NXT UK l'odio che i suoi tifosi hanno nei suoi confronti, continuando a fare bene sul ring e, soprattutto, mostrando di essere una calamità per l'heat, facendosi fischiare ininterrottamente dal pubblico britannico e facendosi dedicare più e più cori, che vedevano, tra l'altro, il pubblico togliersi le scarpe in protesta per l'apparizione di Gibson.
Per gli altri considerari:
- Hideo Itami ha avuto un 2018 nel quale si è messo in mostra completamente, dopo le premesse viste ad NXT con il suo turn heel. Il wrestler nipponico ha debuttato completamente a 205 Live (dopo una breve parentesi a Raw in coppia con Finn Balor) ed ha fatto benissimo nei suoi feud con Akira Tozawa e soprattutto con Mustafa Ali, continuando a chiedere rispetto e continuando a mostrare la propria cattiveria sul ring.
- TJP ha avuto un ruolo da heel più diverso e che sembrava continuare a seguire le orme del non ottimo stint da heel del 2017. Col passare del tempo, il primo Cruiserweight Champion ha però abbandonato i propri piagnistei tediosi e si è trasformato in un personaggio sempre bambinesco, ma più arrogante e vendicativo, dando vita ad un feud molto interessante contro il Lucha House Party in cui lo abbiamo potuto vedere collezionare le maschere dei suoi avversari e venire sonoramente fischiato dal pubblico non sempre interessato di 205.
NJPW
Una delle costanti della NJPW è sempre stata che lo storytelling e la qualità venivano spesso messe sopra qualsiasi altro aspetto più "occidentale" come quello delle gimmick e dei personaggi. Ed è probabilmente per questo motivo che, ad inizio anno, Jay White non aveva catturato l'interesse del pubblico, soprattutto a seguito della deludente rivalità con Hiroshi Tanahashi. Tutto è però cambiato nel resto dell'anno, con il wrestler neo-zelandese che ha sviluppato un personaggio sempre più cattivo e dedito al caos, che ha finito col mostrare il meglio di se nel finire dell'anno contro l'ex compagno di stable e leader del CHAOS, Kazuchika Okada. Con un inizio così in salita, sembrava difficile vedere un futuro roseo per lo Switchblade, che invece nel corso dell'anno ha saputo conquistare l'apprezzamento dei fan di internet e l'odio del pubblico casuale.
Vedere il nome di Chris Jericho in NJPW sembrava un utopia l'anno scorso di questi tempi e vederlo un anno dopo ancora competere per la federazione giapponese era ancora più impensabile. Invece il veterano del wrestling ha continuato ad apparire periodicamente per la NJPW e, conquistando il titolo Intercontinentale della federazione, ha iniziato un programma che ha attirato su di se dell'heat sia negativo che positivo. Se l'heat negativo è nato da supposizioni e da gusti diversi per il pubblico della federazione, l'heat positivo è stato ottenuto nel modo sperato ed ha confermato Jericho come uno dei migliori nel suo campo, aggiungendo cattiveria alla sua rivalità con Tetsuya Naito e preparando il match che li vedrà protagonisti a Wresle Kingdom
Per gli altri considerati:
- Bullet Club (Jay White, Tama Tonga, Tonga Loa, Bad Luck Fale & Taiji Ishimori) non è presente con la formazione di inizio anno, "rammollitasi" con il passare del tempo, ma con la formazione che è arrivata a fine anno. I membri che la rappresentano sono quelli che hanno svolto il lavoro migliore nel corso della seconda metà del 2018, con Jay White e la sua unione alla fazione; Bad Luck Fale che è tornato ad avere il ruolo da cattivo guardaspalle; i Guerrillas of Destiny (Tonga e Loa) che si sono confermati la coppia pura più costante della categoria Heavyweight e Taiji Ishimori che ha iniziato una buona rivalità contro Kushida che potrebbe presto portarlo sul tetto della categoria Jr. Heavyweight.
- Zack Sabre Jr. in due anni è riuscito a conquistare il pubblico della NJPW. Se nel 2017 il suo apporto era stato buono qualitativamente, nel 2018 l'inglese ha fatto un passo (o due) avanti diventando il secondo nella catena di comando del Suzuki-Gun e riuscendo anche ad ottenere riflettori su di se che Minoru Suzuki non è riuscito a prendersi nel corso dell'anno, intraprendendo due interessanti rivalità contro i Los Ingobernables de Japon (ma principalmente Tetsuya Naito) e, sul finire dell'anno, contro Tomohiro Ishii.
Altre Federazioni
Parlando di heel, non si può che parlare di un uomo che ha creato controversie sia fuori che dentro al quadrato: Austin Aries. Impegnato prevalentemente con Impact Wrestling (ma vincente in diverse Indies), l'ex WWE si è confermato come uno dei wrestler più talentuoso ad essere mal utilizzato dalla major dell'industria, anche se i suoi atteggiamenti dietro le quinte da "prima donna" potrebbero essere stati il motivo della sua mancata esplosione. Però siamo qui per valutare il suo lavoro sul ring e, più nello specifico, da heel, e non c'è veramente da che lamentarsi. Il maggior punto di interesse per Impact Wrestling nel 2018, ha ottenuto la massima pubblicità possibile con il finale del suo match a Bound for Glory con Johnny Impact ed un suo probabile ritorno nella ex-TNA potrebbe aggiungere nuovi capitoli a questa storia
Non solo la categoria maschile massima ha creato interesse ad Impact, ma anche la categoria femminile ha regalato una valida candidata al ruolo di miglior heel: Tessa Blanchard. La figlia di Tully Blanchard ha mostrato a tutti di che pasta è fatta, con un ruolo da cattiva molto simile a quello tenuto da Charlotte nel suo primo stint da heel a Raw, che le ha permesso di soggiogare la categoria femminile di Impact e di espandere la propria popolarità nel mondo del wrestling.
Sempre ad Impact c'è stato spazio anche per una fazione di mettersi in mostra nel "dipartimento" heel: gli oVe & Sami Callihan. Il trio ha avuto un ruolo essenziale nell'opera di espansione da parte della federazione, che è riuscita a riprendersi una buona fetta di pubblico e di fan, anche grazie all'apporto del trio che ha creato diverse storyline interessanti sia come trio (contro Pentagon Jr, Fenix e Brian Cage) che nel singolo (Sami Callihan contro Eddie Edwards). Un trio cattivo e sadico, che potrebbe avere un ruolo ancora di rilievo nel futuro di Impact Wrestling.
Peggior heel
Lista breve (ordinati per federazione):
- Raw: Jinder Mahal; Mojo Rawley (Ascension; Goldust)
- SD: Big Cass; Shelton Benjamin (Iiconics)
- NXT: Forgotten Sons; Kona Reeves (Aliyah; Conti)
- UK/205: Tyson T-Bone
Monday Night Raw
Il picco dell'anno scorso coinciso con la vittoria del titolo WWE è ben presto conciso con il punto di partenza della picchiata verso il declino per Jinder Mahal. Il wrestler indiano ha avuto un 2018 terribile, che lo ha visto ben presto diventare un campione secondario e poi un wrestler delle parti più basse della card con apparizioni costanti a Main Event. Jinder ha però fatto in tempo ad avere una serie di feud in cui doveva rappresentare il cattivo ma nei quali non ha aiutato nessuno dei suoi avversari ad andare effettivamente over con il pubblico.
Zero capacità al microfono, zero capacità sul ring e soprattutto, come poco credibile è stato quando era campione WWE, tanto poco credibile è nelle zone più basse della card di Raw.
Mojo Rawley è uno delle persone che potrebbero essere dimenticate quando si fa una lista dei wrestler sotto contratto della WWE... Ciò non sarebbe nemmeno strano, considerando la mole di talenti presenti attualmente nella federazione e considerando anche l'assenza di un booking team capace di mostrare ogni wrestler per quello che sanno fare... L'unico problema è che Rawley nel 2018 è stato messo in mostra per un lungo periodo... Per tutta la prima parte del 2018, all'ex vincitore dell'Andre the Giant Battle Royal, erano state concesse diverse occasioni per mettersi in mostra ma, tutte le capacità mostrate nei suoi promo su Twitter, sono sparite nel corso della puntata, con peggioramenti mostrati anche per quanto riguarda la sua abilità sul quadrato.
Per gli altri considerati:
- Ascension (Konnor & Viktor) come già detto per i candidati di sopra, hanno fallito nel compito di essere buoni sparring partner per le coppie face in ascesa nei ranghi... E considerando che è diventato chiaro negli ultimi anni che il loro unico compito è quello di essere una coppia heel (o face) che da lustro alle coppie rivali, vederli fallire in tale compito è decisamente un segnale negativo.
- Goldust non lo avevo inserito nella lista dei peggiori heel... Il motivo? Non ricordavo che Goldust fosse stato heel nel corso dell'anno... Ricordavo di un suo turn ai danni di R-Truth che non portò a nulla, causa infortunio di Truth, quindi sono andato a controllare e... Goldust ha continuato ad essere heel anche nel 2018, con un breve scontro con John Cena!!! Inoltre, un piccolo reminder della sua storia con Truth ci è stata ricordato nell'Andre the Giant Battle Royal, prima che il suo ruolo diminuisse fino a portarlo ad una sorta di ritiro silente in un ruolo backstage.
Smackdown Live
Quando pensavo a chi inserire come peggior heel, avevo pensato ad un fattore principale: "Quanto deleterio è stato un heel, in una rivalità contro un face". In parole povere, ho inserito gli heel che non solo non avevano "aiutato" i face nei loro feud, ma che avevano per di più danneggiato la loro credibilità... E quindi non potevo che inserire Big Cass in questa lista.
L'ex tag team partner di Enzo Amore nel suo breve ritorno a Smackdown, ha avuto subito un ruolo di rilievo diventando il primo feud in singolo per quello che al momento era il face più amato del mondo del wrestling: Daniel Bryan. Pochi mesi dopo, quando il feud è stato terminato, Daniel Bryan aveva perso tutto il momentum e tutto l'appoggio del pubblico, tanto anonima e generica era stata la sua rivalità contro Cass, che di fatto non ha regalato alcuna emozione nel corso della rivalità, con una serie di pessimi promo molto più lunghi del necessario ed una qualità sul quadrato ai minimi storici.
Al momento del Superstar Shakeup, la situazione di Smackdown sembrava florida, soprattutto per quanto riguardava gli heel singoli... C'erano Samoa Joe, The Miz, Shinsuke Nakamura e Andrade "Cien" Almas che erano tutti indicati come probabili Main Eventer... Per Shelton Benjamin sembrava chiaro il ruolo di heel che invece di stare ai piani alti, si occupava di rendere credibili vari face con incontri sul quadrato e mini-rivalità interessanti... Quello che abbiamo avuto è invece una serie di match casuali, sparpagliati nel corso dell'anno che, paradossalmente, hanno fatto più per Benjamin che per i suoi avversari...
Che non sarebbe nemmeno male eh... Se non fosse che Benjamin, dopo le sue vittorie, torna nel nulla; mentre gli avversari che batte (o con i quali ha match competitivi) continuano i rispettivi feud con altra gente.
E quindi la domanda lecita che viene da farsi è... A cosa è servito avere queste apparizioni da heel? Probabilmente non lo scopriremo mai.
Per gli altri considerati:
- Iiconics (Billie Kay & Peyton Royce) è una candidatura al limite... Però le ragazze australiane, pur eseguendo bene il proprio ruolo da cattive, sono state effettivamente troppo ripetitive e troppo trascurate a livello di vittorie, da rendere delle variabili interessanti per lo show blu. Un solo momento clou per la Kay e la Royce, con l'attacco ai danni di Charlotte che ha consegnato il titolo nella mani di Carmella. Da lì in avanti, soltanto lo stesso promo ripetuto settimana dopo settimana e che ha mostrato come la sovraesposizione del Main Roster sia tutto meno che positivo per i wrestler.
NXT
Ad NXT se c'è stato un atto che ha lasciato a desiderare nel 2018, non può che essere quello della fusione tra Sanity e Sons of Anarchy: i Forgotten Sons. Il trio è riuscito nell'impensabile impresa di avere zero reazioni da un pubblico sempre interessato come quello della Full Sail University, riuscendo a rendere ogni altra coppia finora affrontata, più interessante di quanto non siano loro. Se per Jaxson Rykey c'è qualche speranza di redenzione, è difficile vedere qualche opportunità di stupire per gli anonimi Steve Cutler e Wesley Blake.
Un altro atto fallimentare è stato quello che avrebbe dovuto vedere il push di Kona Reeves ad NXT. Il wrestler ha avuto diverse occasioni per mettersi in mostra ed esplodere come è stato fatto da tanti wrestler di NXT in passato (Patrick Clark, poi diventato Velveteen Dream; Nikki Glencross, poi diventata Nikki Cross), ma ha fallito miseramente con un personaggio più comico di quanto probabilmente il team di NXT si aspettava e che ha fallito a rendere l'idea di un cattivo come è stato invece interpretato da Velveteen Dream, personaggio più riconducibile a quello del "The Finest".
Edited by Ain't No Stoppin' Me, 12 December 2018 - 08:56 AM.