THE SHIELD: QUANDO I MASTINI SI SCIOGLIERANNO CHI SOPRAVVIVERÀ?
Un antico proverbio narra: “l’unione fa la forza!”. Spesso infatti perseguire un obiettivo, in comune, permette di avere a disposizione più alternative e soluzioni per raggiungerlo, rispetto a se si provasse a perseguirlo da solo. Le persone si aggregano in gruppi per fare fronte comune e risolvere al meglio i problemi.
Questo non avviene solo nella vita quotidiana, ma in tutti i suoi aspetti, anche nello sport. Ed anche nel nostro amato Wrestling. Vediamo spesso atleti fare team, creare alleanze, costruire stable, per raggiungere la vetta della federazione in cui competono, o per lo meno per migliorare la loro situazione.
Non sempre queste unioni portano i risultati desiderati, a volte si rivelano dei veri e propri disastri. Altre volte invece possono essere letali e segnare la storia della federazione. In questo ambito, non considerando i Tag Team, ma restringendo la nostra visione solo alle stable, possiamo ricordare la Dx, i 4 Horseman, il NWO, l’Evolution e tante altre ancora. Stable che hanno cambiato il volto della disciplina, segnandolo per sempre.
Analizzando gli show e i ppv della WWE, nell’ultimo biennio, una sola stable salta all’occhio per continuità: lo Shield (la Wyatt Family è comparsa da molto meno tempo). I mastini della giustizia sono comparsi in WWE il 18 novembre 2012, al ppv Survivor Series. Dapprima sembravano essere le marionette abilmente mosse da Paul Heyamn, dopo si sono affiancate all’Authority, come scudo contro gli oppositori al potere, per rivelarsi infine come una delle forze più devastanti della WWE. Tutti i nomi più grandi del roster, e quando dico tutti intendo proprio tutti, compresi miti come l’Undertaker, sono caduti sotto i loro colpi, senza eccezione alcuna.
Il segreto del loro successo è riconducibile alla loro coesione, ma anche alla capacità di aver assemblato un team formato da componenti con caratteristiche talmente diverse tra loro da renderlo perfetto. Ci sono la forza bruta, i muscoli e la potenza di Roman Reigns; l’agilità, l’aerobicità e le manovre aeree di Seth Rollins; l’astuzia, il genio e la scaltrezza di Dean Ambrose. Inoltre è impossibile non notare di come tutti possiedano una spiccata propensione naturale per il wrestling. Sono dei talenti, non c’è dubbio!
Fin quando la Stable è riuscita a mantenere obiettivi comuni, distribuendosi equamente colpe e gloria, non ci sono stati problemi, tanto è vero che per lungo tempo hanno mantenuto l’imbattibilità nei match 3 vs. 3. Poi, però, la voglia di emergere di Reings, supportata dai suoi successi (come il record di eliminazione ed il secondo posto ottenuti all’ultima Royal Rumble), e la gelosia di Ambrose hanno iniziato a farsi largo nella Stable. Inizialmente Rollins era riuscito a svolgere un perfetto ruolo da paciere. Riuscendo a tenere sotto controllo gli altri due membri evitando che collidessero fra loro. Nell’ultima puntata di RAW però anche la pazienza di Rollins è giunta al limite e quest’ultimo ha abbandonato sul ring i suoi due compagni, costandogli la sconfitta (contro la Wyatt Family).
Da questo momento sono iniziati a spargersi rumors, non tutti verificati, sul futuro della stable. Si è pensato subito che il gesto di Rollins fosse stata la cosiddetta “goccia che ha fatto traboccare il vaso” determinando la fine dello Shield. Si è pensato che i tre si mettessero definitivamente l’uno contro l’altro e che la faida finisse a Wrestlemania, con un Triple Threat. Voci opposte invece confidavano sul fatto che Rollins possa tornare sui suoi passi, riunendosi ai suoi vecchi compagni, tenendo così in vita la Stable. Onestamente credo che se pure quest’ultima tesi si verifichi, essa stabilisca solo una condizione temporanea. In altre parole se la fine dello Shield non è stata questa settimana, sarà la prossima, o al massimo l’altra ancora, non credo che la Stable durerà più a lungo.
Consideriamo ora che i tre decidessero di proseguire separatamente le loro strade: cosa potrebbe succedere?
Rollins torna sui suoi passi, il team si ricompatta ma dopo poco scoppia un’altra grana e questa volta il team si scioglie in maniera definitiva; oppure più semplicemente Rollins non torna sui suoi passi ed il team si scioglie istantaneamente. In entrambi casi si accende un forte diverbio tra i membri. Scaturisce una violenta faida che si conclude con un match a 3 a Wrestlemania. Se questo match a 3 ci sarà il vincitore non potrà essere altro che Reigns (è stato pushato troppo per non dargli la vittoria a WM). Superato lo Showcase of Immortals i tre si troverebbero a proseguire il loro percorso in solitaria. Questa non è una cosa da sottovalutare, visto che, fino ad ora, anche se competevano in match singoli, avevano sempre a bordo ring i loro compagni pronti ad intervenire in caso di aiuto. Questa condizione ti permette di sentirti le spalle coperte e ti fa combattere in maniera più fluida e sicura. Non è una cosa da sottovalutare.
Mettiamo che superino anche questo piccolo ostacolo. Allora Reigns con ogni probabilità, schierato dal lato dei face, riuscirà ad ottenere entro la fine dell’anno la possibilità di lottare per il titolo massimo WWE, forse addirittura riuscirà a conquistarlo. Rollins si aggirerà nel mid carder, potrebbe ben figurare sia da Heel che da Face, potrebbe essere il nuovo John Morrison, al momento non credo possa ambire a qualcosa di più. Ambrose verrà usato sicuramente come Heel, sarà il Joker della WWE, la scheggia impazzita, non troppo over da essere nel main event, non troppo poco per essere nel mid carder, sarà in una sorta di limbo.
Questa è la mia analisi non so se le cose andranno realmente così, ma mi sembra sia la strada più probabile. Voi che ne pensate? Andranno così le cose? Chi vincerà a WM in caso si disputasse il Triple Threat? Chi avrà più successo nei mesi avvenire? Con questi interrogativi levo fiato alle trombe e cedo a voi la parola…