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Mar24

THE DIRECTOR'S CUT - Welcome to Wrestle-meh-nia

WrestleMania 31 è questa domenica. Come? Non ve ne eravate accorti? Non ve ne faccio una colpa. WrestleMania dovrebbe rappresentare il culmine delle storyline più importanti, dove si svolgono i match più attesi e spettacolari…

Lo so, lo so, scommetto che stavate tutti aspettando con impazienza l’ormai annuale tradizione del Director’s Cut pre-Wrestlemania! Beh, sarò onesto… Avevo pianificato di scriverlo diverse settimane fa, ma nonostante le cose da dire siano tantissime (fare un solo editoriale all’anno non aiuta), ho continuato a rimandare, rimandare e rimandare… perché? Per buona parte per mancanza di tempo, ma soprattutto perché… non ne avevo voglia. Esatto. Brutale onestà. Non avevo l’entusiasmo per farlo. Dopotutto, come si fa ad aver voglia di parlare di una compagnia quando lei stessa non pare avere alcuna voglia o interesse nell’offrire un prodotto coinvolgente ai propri sostenitori? (Non sono stato con le mani in mano però, ho preferito invece dedicarmi nel frattempo ad un altro grosso progetto per il sito, il quale verrà lanciato a breve e sono sicuro apprezzerete!)

WrestleMania 31 è questa domenica. Come? Non ve ne eravate accorti? Non ve ne faccio una colpa. WrestleMania dovrebbe rappresentare il culmine delle storyline più importanti, dove si svolgono i match più attesi e spettacolari… specialmente ora, nell’era del WWE Network, dove i Pay-Per-View vengono quasi trattati come puntate speciali di Raw perché la WWE non si sente in dovere di sforzarsi troppo “visto che ora i fan pagano di meno”… Dovrebbe essere il momento in cui appassionati da tutto il mondo si riuniscono per assistere a un grande spettacolo e per vedere i propri beniamini trionfare… E’ quello che è successo a New Orleans l’anno scorso (anche se abbiamo sudato sette camicie per ottenerlo), con i cori “Yes! Yes! Yes!” che hanno invaso l’intera città per giorni e non vedevamo l’ora di gioire con Bryan. Ma pare che quest’anno la WWE si sia dimenticata di costruirla WrestleMania… adagiandosi fin troppo sulla alquanto arrogante credenza che “tanto WrestleMania si vende da sola”. E l’hype, l’attesa che solitamente caratterizza questo periodo dell’anno, per me è completamente assente.

La colpa di ciò è da attribuire principalmente al Main Event, forse il più anonimo e meno atteso della storia dello Showcase of the Immortals (e la scenetta bambinesca che ha chiuso l’ultima puntata di Raw non ha certo aiutato ad aumentare le aspettative!). Il disegno era chiaro già dall’anno scorso: la dirigenza è fermamente decisa nel rendere Roman Reigns il nuovo uomo di punta della federazione. E dunque, ignorando completamente il responso dei fan, la WWE è stata recidiva e nonostante sapesse a cosa andava incontro ha scelto per il secondo anno consecutivo l’uomo sbagliato come vincitore della Royal Rumble (e se l’anno scorso noi fan siamo riusciti a salvare la situazione all’ultimo minuto, questa volta invece pare non esserci via d’uscita). Perché sbagliato? Perché, semplicemente, Roman Reigns non è pronto. Si, ha la stazza che piace tanto ai piani alti, ha quel look da supereroe dei fumetti, ma gli manca la cosa più importante… l’esperienza.

Lotta in singolo da pochissimo tempo (tempo ridotto ancora di più dall’infortunio) e non ha ancora ottenuto nessun risultato importante, non brilla sul ring, non è capace di raccontare una storia, non sa parlare al microfono, non vende merchandise, è ancora costretto a rimanere aggrappato alla gimmick (look, catchphrase e musica di ingresso) dello Shield perché ne ha bisogno (il che è ironico dato che dopo lo split della stable il suo personaggio è stato proprio quello a cui non è fregato nulla di difenderne l’onore), e semplicemente… non connette con i fan. I suoi ex compagni, Seth Rollins e Dean Ambrose hanno affinato il proprio stile e si sono evoluti, dimostrando un valore immenso, mettendosi la WWE sulle spalle. Roman invece, complice anche una gestione e costruzione del suo personaggio a dir poco bizzarra c’è da dirlo, non ha ancora trovato una sua identità e non ha trasmesso ai fan alcun motivo per cui tifarlo, per cui legarsi a lui. Anzi, ha addirittura perso quell’aura di “spaccaculi” che si era costruito durante il periodo con lo Shield, lasciando trasparire tutte le sue lacune e suoi limiti in carisma e tecnica.

Gli spettatori nelle arene adorano Bryan (che dal suo ritorno non ha perso un colpo ed ha dimostrato di essere ancora in grandissima forma) facendo “Yes!” a più non posso, impazziscono quando vedono Dean Ambrose all’inseguimento di Seth Rollins (a proposito, illuso io che ho sempre sperato che l'unico motivo per cui la rivalità tra i due fosse finita in modo sporco a HIAC era in vista di una resa dei conti a WrestleMania…), amano odiare Rollins nel MODO GIUSTO perché è un heel fenomenale, amano vedere Dolph Ziggler rubare lo show. Mai così tanti suoi pari sono apparsi così pronti, e mai Roman Reigns è apparso così acerbo.

Eppure, la WWE continua a cercare in tutti i modi di farlo “apparire forte”, intraprendo una strada che sembra davvero inspiegabile. Di conseguenza, come ha risposto il pubblico al momento di gloria di Roman Reigns? Lo hanno sommerso di fischi, e nemmeno l’arrivo di The Rock, una delle superstar più popolari di tutti i tempi, è riuscito a salvarlo dai boo. E c’è chi dice che, come l’anno scorso, Reigns stia ricevendo questo trattamento perchè non si chiama Daniel Bryan, ma vi garantisco che se l’ex Shield fosse stato pronto per essere il top face, ciò non sarebbe accaduto. Vi garantisco che anche se Bryan fosse stato eliminato dalla Rumble ma uno tra Ziggler o Ambrose avesse vinto il pubblico sarebbe andato in visibilio.

Perché dunque i fan osannano i sopracitati e non Reigns? Perché mentre quest’ultimo sta venendo imposto prematuramente, i vari Bryan, Ziggler, Ambrose, Rollins, Wyatt, oltre ad avere anni di gavetta alle spalle, si sono gradualmente guadagnati sul campo il rispetto e il sostegno degli appassionati, match dopo match, mattone dopo mattone. Così come hanno fatto TUTTI i main eventer che sono venuti prima di lui: Hulk Hogan, Macho Man, Ultimate Warrior, Bret Hart, Undertaker, Steve Austin, The Rock, Mick Foley, Shawn Michaels, Triple H, Batista, Edge, John Cena, Randy Orton, Daniel Bryan… sono tutti diventati main eventer dopo ANNI di esperienza e maturazione da wrestler singoli nel MIDCARD. Così come ha fatto CM Punk che, nonostante ampi meriti (e riscontri incredibili nel merchandise a supporto), quel dannato Main Event di WrestleMania non lo hai mai visto e ha finito per decidere di andarsene… mentre ora viene regalato a Reigns. La WWE da qualche anno a questa parte crede che far vincere a un wrestler la Royal Rumble, il Money In The Bank e/o il titolo del mondo lo renda automaticamente over. No, non è così che funziona. Che si riguardino il loro stesso WWE Network per vedere come si fa… costa solo $9.99...

Non importa se è parente dei Wild Samoans, di The Rock, di Yokozuna o di Dio in persona, Roman Reigns non è pronto per un ruolo così importante in questo momento. Possono regalargli tutti i riconoscimenti che vogliono (come il “Superstar of the Year” 2014 assegnato senza alcun valido merito né dal punto di vista mark né tantomento da quello smart), possono architettare interviste ad hoc, possono modificare le reazioni del pubblico nei suoi confronti in post-produzione, possono fargli tessere continuamente le lodi da Paul Heyman (che per quanto fenomenale non può fare miracoli) e da tutti i suoi avversari, la sostanza non cambia. Anzi, si peggiora solamente la situazione, perché i fan capiscono cosa sta succedendo e non gli va giù che Reigns venga imposto a tutti i costi, reagendo giustamente di conseguenza e mostrando il proprio disappunto (o silenzio e indifferenza) in ogni arena. E per certi versi la situazione fa anche paura: il samoano sta ricevendo dai fan il trattamento negativo riservato a John Cena, prima ancora di vincere qualcosa... specialmente se consideriamo che Reigns non ha una briciola del carisma di Cena e gli è lontano anni luce come performer (figo il glossario, eh?). Per non parlare della passione, la dedizione, e il rispetto verso il business. Eh già, perchè Reigns, viste certe sue dichiarazioni supponenti rilasciate in risposta alle critiche, pare non avere nemmeno quello...

Tutto questo non vuol dire che Roman Reigns non potrà mai diventare una top star... ma di sicuro ORA, nel 2015, non è il suo momento. Roman avrebbe dovuto semplicemente passare più tempo nel midcard, ottenere un seguito da campione intercontinentale o degli Stati Uniti (magari poteva essere lui quello a sconfiggere Rusev a WrestleMania 31, sarebbe stato un ruolo perfetto) e, SE avesse funzionato, solo allora venire pushato ai piani alti.

E’ troppo acerbo come wrestler singolo… e invece dovrebbe passare come colui in grado di sconfiggere Brock Lesnar a WrestleMania 31. Anzi, come colui in grado di sconfiggere BROCK LESNAR a WrestleMania 31? Eh si, perché abbiamo parlato tanto dei limiti dello sfidante, ma le note dolenti aumentano esponenzialmente se pensiamo che non solo si ritrova nel main event di WrestleMania, ma che di fronte a lui si erge l’uomo, la bestia, che ha posto fine alla Streak di Undertaker (ha posto fine alla dannata Streak! Qualcosa che la WWE non ha permesso di fare a Shawn Michaels e Triple H a più riprese, Edge, Batista, Randy Orton e CM Punk, oltre che a tenere Cena ben lontano dal Phenom a Wrestlemania) e ha UMILIATO John Cena distruggendolo come l’ultimo dei jobber, battendo infine anche Cena e Rollins contemporaneamente.

Questo infatti credo che sia stato un altro grave errore della WWE: Lesnar è stato eretto a uno status FIN TROPPO alto per tutti, al punto che nessun wrestler avrebbe le credenziali per risultare davvero credibile in una vittoria contro di lui (tantomeno Roman Reigns, che è il meno preparato di tutti…). E a questo punto mi chiedo… Ne è valsa davvero la pena? Porre fine alla storica Streak, sacrificare la costruzione dell'intero roster e farlo apparire insignificante al confronto di Lesnar in seguito allo squash clamoroso ai danni di Cena, l’icona della WWE che aveva dominato tutti negli ultimi 10 anni (già avevo ampiamente storto il naso dopo la sconfitta di Cena contro The Rock a WrestleMania 28 per lo stesso motivo, e qui la situazione è stata ancor più grave), rinunciare ad avere un campione del mondo attivo per mesi e mesi... per che cosa? Per ritrovarsi con le spalle al muro, costretti a farlo sconfiggere irrealisticamente da qualcuno che non ha lo status per farlo, perchè allo stesso tempo non si è stati in grado di costruire una superstar come si deve…

Anzi che utilizzarlo per elevare i propri talenti attuali, hanno reso Lesnar (part-timer) il wrestler più forte di tutti i tempi a livello mark alle loro spese, uno che dopo WrestleMania 31 con ogni probabilità prende su e ne va (contratto in scadenza), forse se ne torna pure in UFC, semi-concorrenza per la WWE. *UPDATE CLAMOROSO! (24/3 ore 23:58): Lesnar ha rinnovato con la WWE*
Hanno sacrificato la loro stessa credibilità e reputazione a lungo termine per qualche vantaggio a breve termine nell’acquisto dei PPV/del Network. Trovo tutto questo onestamente inconcepibile e una scelta di business clamorosamente stupida, che non porta benefici a nessuno. E non dimentichiamoci nemmeno che Lesnar e la WWE già si separarono in cattivi rapporti nel 2004, con cause legali di mezzo… 11 anni dopo rischiamo di rivivere lo stesso scenario ma in proporzioni ben più grandi.

A questo punto sarebbe forse stato meglio dare a Bray Wyatt l’onore di porre fine alla Streak, colui che ora sta sfidando Undertaker (e sta facendo un egregio lavoro) per prendere il suo posto come figura mistica e soprannaturale della WWE, ma…lo sta facendo con un anno di ritardo, e già con un’inutile sconfitta a Wrestlemania sul groppone per mano di John Cena, che va a sporcare un possibile passaggio del testimone dal Deadman all’Eater of Worlds.

Tornando a Lesnar invece, l’unico che probabilmente avrebbe avuto le credenziali per sconfiggerlo è Daniel Bryan. Si, la differenza di stazza è notevole, ma è tutt’ora di gran lunga il wrestler più amato (nonostante quanto stiano cercando di sabotarlo), e dopo l’impresa che ha compiuto lo scorso anno a WrestleMania 30 nulla gli sarebbe precluso grazie al cuore e la tenacia che lo caratterizzano. E’ per questo motivo che credo che la vittoria della Royal Rumble sarebbe dovuta spettare a lui, ma non il solo: la storia si sarebbe semplicemente scritta da sé. Bryan che non molla, torna dal grave infortunio e va a riprendersi il titolo per il quale aveva tanto sudato ma che non aveva mai perso, nella più classica battaglia stile Davide contro Golia… E nel post-match poteva anche starci l’incasso a tradimento del Money In The Bank da parte di Seth Rollins (che si sarebbe così consacrato a vita come heel definitivo), di modo da non disturbare gli scettici che dicono che “non può vincere sempre Bryan”. Ma lo so, già è tanto se a Bryan gliene (e ce ne) hanno concesso uno di WrestleMania moment…

Bryan vs. Lesnar sarebbe stato un incontro sensazionale che avrebbe rischiato di essere uno dei match più spettacolari di tutti i tempi, rappresentando a pieno la magia di WrestleMania. Magia che invece con Reigns non c’è.

Capisco che Cena stia invecchiando e che la WWE abbia un disperato bisogno di nuove star (se magari non avessero fatto scappare l’unica che avevano per le mani…), ma questi NON può essere uno che non ha esperienza, non ha personalità e che viene subissato di fischi. Ci fossero almeno ancora i due titoli del mondo separati, che lasciavano un po’ più di manovra per provare nuovi talenti al top, ci sarebbe anche potuto stare provarlo come campione di SmackDown magari… Ma con l’unica cintura unificata, è un passo ben più lungo della gamba, e vedere Reigns che nel main event di WrestleMania 31 diventa campione WWE indiscusso sconfiggendo Lesnar, il mostro indistruttibile, apparirà incredibilmente forzato e risibile.

E nonostante ci siano altri match di spicco nella card, tra cui il primo storico match di Sting in WWE, non riesco davvero a trovare l’entusiasmo per WrestleMania. La cosa forse ancora peggiore è che la WWE per cercare (fallendo) di far apparire Roman Reigns forte (mi dispiace, questa frase lo perseguiterà a vita ormai), sta sabotando in tutti i modi i beniamini del pubblico ben più meritevoli, sia alla Royal Rumble dove sono stati eliminati in maniera indecorosa (vorrei proprio sapere chi ha avuto la geniale trovata pensando che questo potesse aiutare Reigns), sia settimana dopo settimana, con Bryan che è stato pesantemente sminuito e delegittimato e che è stato fatto passare per “stronzo egocentrico” per abbassare la sua popolarità, Ambrose che ha perso ogni rivalità e che ormai si è dimenticato cosa si prova a vincere un match, Ziggler che è tornato a navigare nel nulla dopo aver condotto il proprio team alla vittoria nel miglior Survivor Series match del decennio solo qualche mese fa… Per non parlare di Cesaro, che se non fosse stato affossato inspiegabilmente dopo WrestleMania 30 a quest’ora sarebbe stato ancora uno dei wrestler più over.

E quindi è il meno qualificato di tutti ad andare dritto nel main event, mentre gli altri sono rilegati a un Ladder Match che si, è valido per il titolo intercontinentale, ma sa tanto di riempitivo per infilare in un solo incontro quanti più wrestler possibili con poca fatica (raddoppiando il “lazy booking” che già traspare dalla Battle Royal). Ma se pensiamo che anche Cena lotta per il titolo degli Stati Uniti, forse possiamo consolarci auto-convincendoci che il mid-card sia il nuovo main event!

Che tristezza… Per una federazione che si professa dedita a dare al pubblico ciò che vuole (e dopotutto perché non dovrebbe? Sono i fan la loro fonte di sostentamento), sembra proprio che le cose vadano al contrario. Ma la WWE non ha vera concorrenza e per questo si sente nella posizione di fare ciò che vuole senza sentirsi in dovere di impegnarsi troppo o di creare un prodotto che soddisfi i fan... CM Punk colse perfettamente nel segno con la sua famosa “Pipepomb” del 2011:“Vince McMahon è un milionario che dovrebbe essere un miliardario”

Ma se quando ignori il tuo pubblico una volta scherzi con il fuoco, quando non impari la lezione e continui ad ignorarlo rischi di alienare migliaia di appassionati (#CancelWWENetwork potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice hashtag)… oltre a rischiare di bruciare un giovane prospetto: si, perché se Roman Reigns uscirà da campione WWE da WrestleMania ci rimetterà anche lui, perché farà un grosso buco nell’acqua e il suo futuro verrà compromesso.

Se la WWE non capisce il proprio errore e non si inventa qualcosa per salvare la situazione in corner (per l’ennesima volta), la vedo davvero grigia per WrestleMania 31 e per i mesi a venire. Rollins potrebbe incassare il Money In The Bank direttamente a WrestleMania: Seth si è dimostrato più che pronto nell’ultimo anno, sia con grandissime prestazioni sul ring che con un fantastico lavoro da heel. Oppure potrebbe esserci un turn heel di Reigns per andare incontro ai fischi. Oppure ci sono tanti altri possibili scenari, tra pazze idee venute fuori dal Podcast con riunione a sorpresa dello Shield per far fuori Lesnar, o uno proposto dal nostro Fil talmente intricato e fantasioso che è meglio non ripetere! (vi basta sapere che includeva il turn di John Cena). In qualunque modo accada, l’importante è che Reigns non lasci la California da presunto beniamino con la cintura alla vita e con una spada di Damocle sulla testa, e che gli venga dato più tempo per svilupparsi come inseguitore e per maturare prima di arrivare in quella posizione, SE dimostra di meritarsela.

Se tutto invece “fila liscio” (o meglio, storto) e a WrestleMania la WWE fa di testa propria, ignorando ancora una volta i propri sostenitori… beh… personalmente credo sia finalmente arrivato il momento di smettere di seguirla e di dedicare quel mio tempo libero ad altro. E per me è straziante, perché sono cresciuto a pane e wrestling, la WWE è una mia passione da 11 anni e quando offre grande spettacolo non c’è niente di più coinvolgente. Ma vedere i migliori talenti che vengono messi da parte in favore di part-timers o wrestler senza esperienza, storyline mediocri o inspiegabilmente abortite (che fine ha fatto Goldust vs. Stardust?) e match insulsi e ripetitivi… non aiuta di certo la mia voglia di continuare a guardare una compagnia che sostanzialmente non mi vuole più come fan. Sono settimane ormai che non seguo uno show interamente (ma solo le parti principali su youtube) e credo proseguirò su questa strada… Almeno fino a WrestleMania 32. Quando la inesorabile “maledizione delle Wrestlemania dispari” avrà esaurito il suo effetto…

Until then…

Andrea Malalana

*UPDATE CLAMOROSO! (24/3 ore 23:58)*
Solo poche ore dopo la pubblicazione di questo editoriale, arriva dal nulla l'annuncio inaspettato del rinnovo del contratto di Brock Lesnar con un accordo pluriennale. E' uno sviluppo che potrebbe rimescolare le carte in tavola pesantemente. Ora più che mai, se Reigns dovesse uscire da WrestleMania come campione WWE (specialmente se rimanendo face) verrebbe mangiato vivo. Ormai nel main event ce l'hanno mandato, ma ora possiamo almeno sperare non sia lui a detronizzare Lesnar.

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