INTERCONTINENTAL CHAMPIONSHIP - Ladder Match
Luke Harper © vs Dolph Ziggler
Innanzitutto c’è da fare i complimenti agli atleti. Match veramente grandioso con un gran numero di colpi stiff. Uno di quei match da far vedere a chi dice che il Wrestling è tutto finto. Sul lottato non si può dir nulla, il canovaccio con Harper che domina per larga parte del match e Ziggler che si riprende dopo ogni colpo è stato eseguito bene. Ciò che non mi piace è il risultato. Come già detto nel Preview, difatti, questa vittoria “confina” Ziggler nel midcarding almeno per qualche altro mese, quando meriterebbe scenari più importanti. Ahimè, si dovrà ancora aspettare per la consacrazione definitiva di Ziggy, che intanto continua ad inanellare ottimi match uno dopo l’altro.
Voto: 8
WWE TAG TEAM CHAMPIONSHIP
The Miz & Damien Mizdow © vs The Usos
Match mediocre che si potrebbe benissimo vedere in una puntata di Raw o di Smackdown. Nulla da togliere ai quattro protagonisti, ma non c’è stato nulla che mi trasmettesse quell’idea di grande occasione che un match da PPV dovrebbe far sentire. Anche la scenetta di Naomi che guarda dal backstage oppure il finale per squalifica hanno contribuito a far sembrare il tutto parte di un evento settimanale, non un Pay Per View.
Voto: 5.5
Stairs Match
Erick Rowan vs Big Show
Lento. Troppo lento. Ce lo si aspettava, è vero, ma ciò non significa che devo necessariamente apprezzarlo. Malgrado alcuni spot decenti, tra cui la Spear sul “muro” di gradoni posto all’esterno del ring, il match non è riuscito ad appassionarmi; probabilmente anche perché mancava una buona costruzione alle spalle. Sembrava inizialmente strana la scelta di mandare over Big Show a scapito di un Rowan che, per quanto non mi entusiasmi, dovrebbe essere in rampa di lancio. Poi, con il tables match e l’interferenza di Roman Reigns e dello stesso Big Show, si capisce che il gigante ha bisogno di un po’ di credibilità per affrontare Reigns. Ad ogni modo, l’incontro strappa una sufficienza tirata.
Voto: 6
Tables Match - If Cena loses, he’s no longer #1 Contender
John Cena vs Seth Rollins
Cena e Rollins possono fare molto ma molto di più. Questo incontro è stato l’emblema del PPV di transizione. Più che un lottato eccellente o un momento epico da ricordare, si è cercato di porre le basi per quella che sarà la prossima, imminente Road to Wrestlemania. Certamente ne ha risentito lo spettacolo, poiché il vero uno contro uno tra Cena e Rollins si è visto per qualcosa come due minuti scarsi, complici le interferenze prima di Jamie Noble e Joey Mercury e poi di Big Show e Roman Reigns. Il lato positivo, a seconda dei punti di vista, è che abbiamo un possibile match per Royal Rumble già pronto tra gli ultimi due. Non che mi entusiasmi, eh, però credo che le intenzioni della WWE siano queste. Tornando sul match, bisogna ammettere che malgrado tutto è stato uno dei migliori del PPV, inferiore soltanto al Main Event e all’Opener.
Voto: 7
DIVAS CHAMPIONSHIP
Nikki Bella © vs AJ Lee
Il match in sé è stato esattamente ciò che ci si aspettava. Nikki Bella da un po’ di tempo ci viene presentata come Diva “powerhouse” ed ha sfruttato la sua forza dominando per larga parte l’incontro. AJ, al contrario, ci ha messo velocità e tecnica per reversare alcune delle manovre dell’avversaria. Poi il finale… Personalmente avrei preferito, a questo punto, una vittoria di Nikki su interferenza di sua sorella Brie, piuttosto che l’attacco con la lacca che abbiamo visto. Ciò nonostante, il match si attesta sulla sufficienza.
Voto: 6
Chairs Match
Ryback vs Kane
Altro match che non aveva chissà che cosa da dire. I due hanno messo su una contesa all’altezza delle aspettative senza però superarsi. Il booking è stato anch’esso tutto sommato nella norma e le sedie non sono state utilizzate in modo innovativo. Il risultato era anche abbastanza scontato e il pin post-Chokeslam dal quale è uscito Ryback non è stato eclatante, anzi ha contribuito forse ad abbassare ancora di più lo status di Kane.
Voto: 5.5
UNITED STATES CHAMPIONSHIP
Rusev © vs Jack Swagger
Rapido e indolore. Lo scambio di submissions iniziale -cioè, iniziale, è durato più di metà match alla fine- è stato carino, ma per il resto non c’è stato assolutamente nient’altro. Un match da cinque minuti, cosa che si trova benissimo a Raw e a Smackdown. Lo definirei persino più “settimanale” del match per i titoli di coppia.
Voto: 5
TLC Match
Dean Ambrose vs Bray Wyatt
Tutto fantastico, eccetto per il minuto finale. Ambrose e Wyatt sono stati in grado di portare avanti un’ottima contesa, sfruttando al meglio la stipulazione colpendosi in vari modi con gli oggetti contundenti. I più importanti, com’era lecito attendersi, li ha messi a segno l’ex dello Shield; mi riferisco ai Diving Elbow Drop prima sulla rampa e poi sul tavolo dei commentatori. Poi è arrivato quel televisore. A dire il vero era entrato in scena prima, ma Ambrose pareva ormai aver perso l’interesse in quell’oggetto. Invece no, perché a qualcuno del Creative Team è venuta in mente la geniale idea di far passare Ambrose per un completo idiota che non riesce a staccare un cavo. Poi, quel genio avrà chiesto quali effetti può avere l’esplosione di un televisore al medico della mutua Chris Amann e questi, tra uno Z-Pak e l’altro, avrà risposto -naturalmente- perdita momentanea della vista. E poi la Sister Abigail del povero Bray Wyatt che nulla c’entra in tutto ciò. Non mi piace che abbia vinto Wyatt, poiché ad Ambrose servono vittorie di spessore, ma non mi piace ancora di più come ha vinto Wyatt, un modo che non fa bene ad Ambrose e non fa bene neanche a lui. È il dannato televisore che ha vinto, non Wyatt. Peccato davvero perché il match avrebbe meritato tanto ed ha anche subito un trattamento degno venendo posizionato per ultimo nella card. Peccato perché poteva essere qualcosa di eccezionale.
Voto: 7.5
PPV
Evento di transizione che pone delle discrete basi per il prossimo evento, Royal Rumble, e che cerca di intrattenere come meglio può. Ottimo l’opener, così come il main event (eccezion fatta per il finale) e, tutto sommato, il tables match. Per il resto, non mi sono divertito moltissimo. Nessun match oltre la sufficienza, per non parlare di alcuni addirittura al di sotto della soglia ideale del 6. Un notevole passo indietro rispetto a Survivor Series, che poteva sì contare su un Main Event quasi ineguagliabile ma aveva alle spalle anche una card più snella. Forse anche l’abbondanza di incontri è un problema di questo TLC, che ha concesso a match come quello per lo United States Championship solo cinque minuti ed ha contribuito a spezzare l’atmosfera da grande occasione.
Voto: 6