Maledetti TNA e Spike, ma ti pare che devono spostare Impact al mercoledì?! Così ho un giorno in meno per tirare giù qualche cazzata per questo stupido editor…come dite? Sono già online? Oh merd…aaaaaamici di Wrestling Revolution, il vostro fido Fabio “Fantomius” Broggi è lieto di darvi il benvenuto a una nuova edizione dell’editoriale più entusiasmante della storia degli editoriali entusiasmanti, benvenuti al numero 120 del TNA Point! And now, let’s go!
Cominciamo in un modo diverso questa volta, dando qualche notizia più generale sulla TNA. Come ha detto anche il buon Shark (e dai che riprendiamo a citare il nostro guru!) nell’episodio pilota di Birra&Wrestling, il nuovo podcast di Wrestling Revolution [se non l’avete ancora ascoltato correte a farlo, lo trovate a questo link a soli 9.99…ah no, è gratis…], questa settimana ci sono 2 notizie principali sulla TNA, una buona e una cattiva. Iniziando dalla buona, Spike ha deciso di prolungare l’attuale contratto TV di Impact Wrestling almeno fino a fine 2014. Gli ha solo dato un po’ più di tempo in più per cercare qualcos’altro, oppure questo potrebbe essere il segno che c’è qualche reale negoziato in atto tra le due parti? Spero più la seconda, anche perché l’altra offerta che è arrivata in questi giorni alla TNA da parte di tale Velocity è decisamente inferiore e in un network meno prestigioso… L’altra notizia, quella cattiva, anzi cattivissima, è che a quanto pare Bully Ray avrebbe deciso di non rinnovare il suo contratto con la TNA quando scadrà quello attuale; la causa di ciò pare sia che la compagnia gli ha fatto un’offerta decisamente inferiore rispetto ai ruoli che il prossimo Hall of Famer svolge nella compagnia. La TNA a questo punto deve assolutamente rimboccarsi le maniche e cercare di tenersi il bullo facendogli una bella offerta, perché ora come ora perderlo sarebbe un duro colpo per la compagnia, considerando soprattutto il ruolo di leader del backstage che ha assunto Ray. Come potrebbe prenderla il resto del roster se anche il loro “leader” se ne andasse così?
E arriviamo al punto del discorso di questo #120. Nonostante forse ormai potrebbe essere troppo tardi considerata tutta la questione finanziaria della compagnia, come ho già detto anche in altre occasioni la TNA sta avendo una vera e propria rinascita in queste ultime settimane da New York: X Division, tag team division, hardcore, e altro ancora… E una strategia che a quanto pare stanno seguendo in ogni ambito, perlomeno da quello che sto vedendo, è quella di accompagnare i talenti più giovani del roster ai veterani. Una strategia questa che potrebbe portare dei buoni risultati, soprattutto se c’è il rischio sempre più reale di perderli questi veterani nel prossimo futuro; in mancanza di una possibile prossima mancanza di grossi nomi infatti nel frattempo potrebbero infatti andare avanti con dei giovani di talento ben costruiti sia dal punto di vista dello status nella compagnia, accresciuto dall’affiancamento ai veterani, sia a livello di abilità in-ring e al microfono, che a quanto vedo stanno già migliorando forse proprio grazie a questo “tutoraggio”. Ma facciamo qualche esempio concreto di quanto sto dicendo, invece di parlare a vanvera…
X Division. Una Divisione che ormai da mesi e mesi, se non anni, da punta di diamante della TNA era diventata più una vergogna, lasciata allo sbando e totalmente priva di interesse e attrattiva. Non ultimo colpo (in negativo) era stata la nuova “evoluzione” della Divisione, quando più di un anno fa ne cambiarono le regole con tutti Triple Threat arrivando così solo a darle il colpo di grazia. Fortunatamente durò poco, e dopo un lungo periodo di magra adesso la X inizia a tornare a essere una lettera centrale all’interna della compagnia. E il tutto grazie a quanto dicevo prima, un buon connubio di veterani della Divisione accompagnati da vari giovani di talento e con buone aspettative. Dopo il breve ritorno alle origini di Austin Aries prima di Destination X, che a dire il vero non ha aiutato molto al rilancio della Divisione, a mio parere la mossa migliore è stata dare il titolo a Samoa Joe e il ritorno di Low Ki; due grossi nomi che stanno contribuendo davvero molto a ridare lustro alla X e che potrebbero fare da “mentori” per nuovi e/o futuri talenti come Zema Ion, Manik, Tigre Uno, Sanada, così da poterli poi reinserire a pieno in una Divisione rinata.
Visto che lo abbiamo anche nominato, e che c’entra a pieno con il discorso in esame, non si può non parlare di Sanada. Un Sanada che è stato affiancato a quello che in tempi recenti si è dimostrato essere il miglior “lanciatore di talenti” in TNA, James Storm. Da quando è arrivato negli USA il giapponese ha fatto vedere di avere delle buone doti nel wrestling lottato, come ha dimostrato soprattutto nei suoi match contro Aries, ma quello che gli manca maggiormente è proprio un po’ di carisma; il che ha fatto sì che l’interesse nei suoi confronti fosse sempre molto limitato… Ora però, nelle vesti di allievo e pupillo di uno Storm versione “guru”, potrebbe davvero trovare una sua dimensione, mescolando la sua abilità nel ring all’immenso carisma di un veterano come il Cowboy. Il tutto condito da una (perlomeno potenzialmente) buona storyline come quella di The Great Sanada, che lo porterà probabilmente a Bound For Glory a un match e a una vittoria contro il suo ex-mentore, The Great Muta.
Ma facciamo un altro esempio, molto simile a quello della X Division: la Tag Team Division. Anche questa è una divisione che è da sempre stata un fiore all’occhiello della TNA ma che in tempi recenti era decisamente crollata nel baratro. E anche qui, per tentare di risollevarla, si stanno affidando a un mix di nuovi volti e veterani, puntando principalmente su tre team: gli Wolves, gli Hardys e il Team 3D. E ci stanno riuscendo alla grande, visto che in particolare grazie proprio all’epico match di Destination X gli attuali campioni di coppia si sono guadagnati uno status da uno dei più grandi tag team della storia della compagnia. E ora ci attende quello che potrebbe rappresentare il punto massimo del rilancio della divisione, la mossa finale: la serie di Triple Threat Tag Team Match che inizierà la prossima settimana, che sono sicuro regalerà uno spettacolo come non se ne vedeva da tempo in TNA. E inoltre se (come credo) a vincere saranno gli Wolves, allora lo status dei Lupi sarà definitivamente fissato a un livello altissimo. A quel punto il supporto degli Hardys e del Team 3D potrebbe non servire più, visto che ci sarebbero gli Wolves a fare da “veterani” affiancati da altri nuovi team in rampa di lancio, su tutti Magnus & Bram ma anche eventualmente Gunner & Samuel Shaw.
E vorrei prendere spunto proprio da questi ultimi due team che ho nominato per fare altri due esempi. Partiamo da Shaw, un wrestler che (come sa bene chi ci segue anche con la TNA in Italiano) io personalmente ho sempre apprezzato, fin da quando è arrivato con il Gut Check e ancora di più con la sua gimmick del maniaco e del maniaco redento. Vedo un grosso potenziale in lui, ha delle buonissime abilità sia sul ring sia sul piano della recitazione. Uno Shaw che sì è stato affiancato a Gunner, uno che ha iniziato un grosso push ma che è poi stato ribloccato nel mid-card, e che ora ha un grosso bisogno di un nuovo rilancio magari proprio in team. Ma soprattutto è stato messo in un nuovo feud quasi a parti invertite contro Mr. Anderson, che con il supporto di una solida rivalità come quella che stanno portando avanti ora potrebbe davvero contribuire a dare una posizione più stabile e rilevante sia a Shaw sia allo stesso Gunner.
Dall’altro lato abbiamo invece Magnus e Bram, i due che (come ho già detto in passato) vedo come maggiori candidati a togliere i titoli agli Wolves nel prossimo futuro. Per poter creare un team serio e credibile Magnus andava rinnovato, dopo il suo periodo da “campione di carta”, e ciò in parte è stato già realizzato. Dall’altra parte poi andava trovata una sua dimensione personale per Bram, che non poteva funzionare molto solo come amico di Magnus. E questo è stato un aspetto su cui si sono concentrati molto in queste settimane, in cui Bram è stato affiancato a un altro veteranissimo della TNA come Abyss e i due insieme sono riusciti a tirare fuori una rivalità hardcore tra pazzi psicopatici che sa un po’ di ritorno alle origini per la TNA, a quando Abyss era un autentico mostro che andava a scontrarsi con i peggiori individui mai comparsi nella compagnia. E hanno fatto un ottimo lavoro, portando Bram a dimostrare un po’ alla volta la sua superiorità nei confronti di Abyss, sconfiggendolo prima con l’aiuto di Magnus poi addirittura da solo nel campo stesso del mostro, l'hardcore estremo. Un Bram che quindi si candida quasi a “nuovo Abyss”, e in questa veste di pazzo senza limiti potrebbe ora essere riaffiancato alla grande a un Magnus che farebbe da parte “ragionevole” e strategica del team.
Parlando di hardcore, un altro esperimento davvero riuscito della TNA di questo ultimo periodo e che ha avuto un grosso rilancio proprio nelle ultime settimane, in particolare nella scorsa, è EC3. Un Ethan che per il suo push ha potuto contare probabilmente sul miglior supporto possibile, quello di Bully Ray, e nel tempo ho visto dei netti miglioramenti in lui sia all’interno del ring che come carisma e credibilità. Adesso, dopo alcune batoste recenti come quella di Dixie schiantata attraverso il tavolo, Ethan ha bisogno di una netta vittoria per evitare di cadere troppo in basso. E questo è proprio ciò verso cui credo si stiano dirigendo, con il violento assalto ai danni di Rhino che il nipotino Carter ha perpetrato da solo la scorsa settimana; un assalto che credo porterà a un mini-feud di transizione tra EC3 e Rhino con ovvia vittoria di Carter. In questo modo Ethan avrà la netta e pulita affermazione che tanto gli serve in vista della conclusione della sua rivalità con Ray (una volta che quest’ultimo avrà finito lo stint nella Divisione tag team); e a quel punto se fossi nei panni della TNA io oserei: con una vittoria magari proprio a Bound For Glory contro uno come Ray EC3 sarebbe definitivamente lanciato nel main event della TNA. Tutto ciò contratto di Bully permettendo, ovviamente…
Ultimo ma non meno importante il discorso relativo al TNA World Heavyweight Title. Giro titolato che a dire il vero in queste ultime settimane è passato un po’ sottotono e in secondo piano rispetto al resto, tranne qualche rara occasione, ma che ha comunque visto una consacrazione sempre maggiore di Lashley. E anche questo potrebbe essere visto come l’ennesimo esempio del mio discorso “Old & Young”, visto che il Bobby campione è arrivato al punto dove è adesso grazie proprio all’affiancamento a grandi veterani come Eric Young, Jeff Hardy e Austin Aries. Ora è la volta di Bobby Roode: per come sta andando la storia probabilmente si inizierà con un Triple Threat titolato Lashley-Roode-Young, con quasi sicura vittoria di Lashley ai danni di EY, per poi portare alla sfida finale tra i due Bobby a BFG. E in quel di Tokyo potrebbe anche starci una vittoria di Lashley, a questo punto non sarebbe affatto male completare definitivamente il suo push…
E pure per stavolta ci siamo. Sperando di potervi dare anche delle buone notizie sul futuro della TNA next time l’appuntamento è al prossimo numero del TNA Point, come sempre solo qui su Wrestling Revolution e con il vostro immancabile e stramegamitico Fabio “Fantomius” Broggi.
Alla prossima, Fanties!
Bye!