“Dietro l’identità di Fabio Broggi, fan di wrestling inetto e pasticcione, si cela quella di Fantomius, famoso editorialista gentiluomo, la cui tastiera darà i natali al TNA Point.” [da Fantomius: Le origini]
E pure stavolta la cazzata da intro è scritta, su… E dopo due lunghe e piovose settimane (e stavolta sono davvero due), il vostro Fabio “Fantomius” Broggi torna a fare capolino sugli schermi dei vostri pc, tablet, smartphone o quello che preferite, con il nuovo entusiasmante e fantasmagorico #125 del TNA Point. Let’s go!
Iniziamo con la ormai consueta cronaca dal fronte, con le ultime notizie e rumors per quanto riguarda un nuovo contratto TV per Impact Wrestling. A quanto pare sembra ormai cosa fatta: Spike TV ha sì confermato il suo addio al business del wrestling, e quindi anche alla TNA, ma la compagnia pare sia riuscita a trovare un nuovo canale TV su cui andare in onda. Stando ai rumors potrebbe trattarsi di tale Destination America, canale che va in onda in poco più di metà degli USA. A quanto pare la TNA otterrà meno soldi dal nuovo canale (rispetto a quando stava con Spike), ma avrà maggiore libertà d’azione e potrebbe addirittura diventarne il programma di punta. Ne dovremmo comunque sapere di più a breve, anche in via ufficiale, visto che Dixie Carter ha promesso presto una comunicazione riguardo il contratto TV. In ogni caso, qualunque sarà il nuovo canale, avremo sicuramente qualche settimana di pausa dagli show TV, visto che quella di stasera sarà l’ultima puntata di Impact registrata e che i prossimi tapings in programma sono in programma per i primi di gennaio. Nel frattempo… be’, per fare una citazione simpsoniana: “Sorry for the clip show… don’t be afraid, we’ve got stories for years…”
Ma ora andiamo al sodo, cioè a quanto successo in queste ultime due settimane di Impact. E ne sono successe di cose, alcune delle quali davvero sorprendenti… E non si può iniziare in altro modo se non parlando di un’autentica “rivoluzione”, la Revolution di James Storm. Un Cowboy che ormai si è trasformato del tutto in una sorta di santone malvagio che vuole mostrare la luce ai suoi adepti [qualcuno ha detto Bray Wyatt?] Somiglianze a parte, questo nuovo personaggio di Storm stava sì riuscendo davvero bene in questo ultimo periodo, però sembrava mancargli un obiettivo concreto… Obiettivo che finalmente si è concretizzato a pieno proprio la settimana scorsa. E no, non si tratta del titolo del mondo come avevo erroneamente (come al solito) pronosticato io… Bensì dei titoli di coppia. Devo ammetterlo, il segmento iniziale della scorsa settimana per quanto mi riguarda è stata probabilmente la sorpresa migliore e nel contempo più sensata che ho visto da tempo. Uno Storm che, come si addice a un santone del suo tipo, non va diretto al sodo: prima offre alla sua vittima una possibilità di salvezza. Richards avrebbe potuto evitare tutto ciò se solo avesse accettato di unirsi a lui… Visto però il rifiuto a quel punto scatta la punizione, iniziando con il massacro degli Wolves. Ma non basta… Rispondete sinceramente a questa domanda: chi di voi si ricordava di quella dannatissima valigetta del Feast or Fired? Nessuno, scommetto. Quando ho visto Storm andare nel backstage e riuscire fuori con quella in mano, è stato come se avessi visto un fantasma. Un applauso enorme alla TNA in questo caso è d’obbligo, sono riusciti pienamente nel loro intento di farci dimenticare della valigetta per poi fare il sorpresone e ritirarla fuori al momento adatto [certo, bisogna ammettere che è più semplice far dimenticare una valigetta rispetto a un campione…] Da sottolineare anche un’ulteriore sorpresa, e cioè il nuovo membro della Revolution, Abyss. Un mostro che ha fatto il suo ritorno andandosi ad alleare con Storm e diventando di fatto il suo figlio prediletto, il suo compagno di titoli. Anche qui la scelta di affiancare Abyss alla nuova stable ci può stare, visto che la storia del mostro ci insegna che lui non è esattamente uno che ragiona con la propria mente… anzi l’esatto opposto, è un personaggio tanto pericoloso quanto manipolabile. Il ritrovarsi membro di una stable potrebbe inoltre aiutare a rilanciarlo, visto che da solo non ha mai brillato troppo e che nell’ultimo periodo era caduto nell’anonimato più totale, prima di sparire del tutto dagli schermi.
Rimaniamo ancora un po’ sulla Revolution e proviamo a disegnare qualche scenario per il prossimo futuro di questa stable. Ovviamente il primo impegno che si troveranno ad affrontare sono gli Hardys, forti del loro status di #1 contenders ai titoli di coppia guadagnato con la recente vittoria del torneo. Hardys che, non servirebbe nemmeno dirlo, saranno asfaltati senza pietà e vittimizzati da Storm e Abyss, probabilmente anche con il supporto e interferenza degli altri due adepti. Da qui in avanti scommetto che si aprirà un periodo di dominio per la Revolution, che farà incetta di vittime e diventerà presto la forza più dominante e pericolosa all’interno della TNA. I titoli di coppia a mio avviso non sono affatto il punto d’arrivo, bensì solo un punto di partenza.
Ma lasciamo per ora la Revolution (anche se ci tornerò sopra molto prima di quanto pensiate) e dai neo campioni di coppia passiamo a un neo-ex campione della X Division, Samoa Joe. Il samoano infatti si è infortunato nel corso della finale del torneo per decretare i nuovi #1 contenders ai titoli di coppia (infortunio che a quanto pare è reale, non parte di una storyline), e nell’ultima puntata ha quindi deciso di riconsegnare di sua spontanea volontà il suo titolo, promettendo però che tornerà a reclamarlo. Il famigerato Vacant ha quindi conquistato un’ennesima cintura! Cintura che però deterrà per un periodo davvero breve, visto che è già stato sancito un match per riassegnarla per questa settimana, un incontro a 4 tra Low Ki, Tigre Uno, Manik e DJ Z. Andiamo di pronostici? Ma sì dai, anche se tanto non ci beccherò mai… In ogni caso, punto tutto su Manik. No, non Low Ki, Manik. E qui ritorna prepotentemente l’argomento Revolution: quale modo migliore infatti per continuare la scia di dominio se non portando un altro titolo nei propri ranghi? Un Manik che potrebbe anche contare sull’aiuto del suo “fratello” Sanada, e forse non solo… In queste ultime puntate infatti l’atleta mascherato sta facendo amicizia con l’ultimo arrivato in TNA, l’indiano Mahabali Shera, arrivando addirittura a presentarlo al suo mentore James Storm. il Cowboy lo ha cacciato via senza pensarci troppo su, dicendo però qualcosa all’orecchio a Manik. Se volete sapere come la penso io, Storm ha chiesto a Manik di portargli un gesto di fiducia di Shera per dimostrare che l’indiano è degno di unirsi a loro; gesto di fiducia che potrebbe consistere proprio in un aiuto consistente per vincere il titolo della X Division. Anche se comunque sono convinto che questo Shera, nel caso entri a far parte della Revolution, ci durerà poco: la sua amicizia con Manik mi pare infatti più un frutto della sua ingenuità e dello spaesamento dato dal ritrovarsi in un mondo nuovo, ma quando si dovesse rendere conto di cosa è davvero Storm e il suo gruppo penso che se ne staccherà presto, magari diventando anche uno dei loro rivali. Ah, e non dimentichiamoci di un’altra cosa, un ulteriore punto a sostegno della mia teoria di Manik nuovo X Division Champion: Joe ha promesso che tornerà a reclamare il titolo dal nuovo campione, e se si dovesse trattare di un membro della Revolution potrebbe anche approfittarne per vendicarsi dell’attacco subito dalla stable qualche settimana fa.
Abbandoniamo la Revolution (stavolta davvero) e passiamo sul lato del World Heavyweight Title. E qui sono in pieno svolgimento i preparativi per il terzo e probabilmente ultimo capitolo della rivalità tra il nuovo campione, Bobby Roode, e l’ex-detentore del titolo, Lashley. Roode infatti ha confermato ulteriormente il suo attuale stato di forma eccelso dominando totalmente la sua prima difesa titolata contro MVP, mettendo così ancora più in chiaro che il suo ritrovarsi con la cintura alla vita non è certo un caso, un “fluke”… Dall’altra parte invece Lashley ha subito una netta evoluzione, passando dall’essere un lottatore sì senza scrupoli ma piuttosto freddo all’essere un autentico distruttore impazzito. Un Lashley che, non trovando Roode, spazza via e massacra qualunque amico dell’It Factor si trovi davanti. È inoltre ormai imminente (se non già avvenuto) il suo split da MVP (e conseguentemente anche da Kenny King), visto che Mr. 305 gli è volontariamente passato avanti in un match titolato contro Roode e ha fatto vedere chiaramente che a lui è sempre importato solo ed esclusivamente di sé stesso. E Lashley non ci sta affatto. Mentre quindi tra il primo e il secondo capitolo di questo feud tra Lashley e Roode era quest’ultimo quello che aveva bisogno di fare un passo avanti per arrivare pronto alla nuova sfida, ora le parti si sono rigirate ed è Lashley quello che deve portare qualcosa in più sul piatto per rendere interessante e nuovo il terzo capitolo. E ci porterà tutta questa sua pazzia e disperazione.
Per delle storyline che stanno funzionando alla grande e procedendo al meglio, a compensare ce ne sono delle altre che invece o non hanno ingranato o stanno avendo qualche problema. E ci sono vari esempi… Come il nuovo (ennesimo) feud tra “dinosauri” della ECW e wrestler TNA, con Bram e Magnus che vogliono forgiarsi del titolo di “re dell’hardcore” ma che invece continuano a dimostrarsi inferiori e capaci a vincere solo tramite distrazioni o simili. Oppure come la storia di Chris Melendez, che (non me ne vogliate) a me ha già rotto altamente le scatole, e come se non bastasse ci stanno anche sprecando uno come Mr. Anderson per metterla in atto.
E purtroppo in questa categoria devo nuovamente farci rientrare anche il feud tra Gunner e Samuel Shaw, perlomeno in questa fase. Dopo l’ottimo turn di Shaw infatti si è finalmente arrivati allo scontro diretto tra i due, e cosa è successo in quell’occasione? Gunner ha praticamente stra-vinto addirittura in una situazione di 2 contro 1. Non so se sono solo io che la vedo così, da fan di Samuel, ma mi pare piuttosto chiaro che in questa storia l’elemento da lanciare sia Shaw e non Gunner… L’ex-marine infatti ormai ha dimostrato che non funziona troppo bene da face, io aspetterei almeno di farlo crescere e migliorare un altro po’ prima di riprovare a pusharlo. Shaw invece ha già dimostrato di avere un grande potenziale nel ruolo dell’heel fuori di mente, e il ritrovarsi al fianco di un’altra ottima pazza come Brittany è un ulteriore miglioramento al suo personaggio. Per come la vedo io una prima vittoria contro Gunner sarebbe stata decisamente importante per alzare il suo status e iniziare a renderlo un personaggio di spicco, pericoloso. E invece no, una netta vittoria di Gunner. Per il momento quindi mi sento di bocciare questo “inizio” di feud tra i due, vedremo come andrà avanti.
E anche per questa volta quindi siamo giunti al termine del nostro TNA Point. Il vostro editorialista preferito (fatemici credere, dai) vi saluta tra lo svolazzare del suo mantello (impermeabile) e vi dà appuntamento a non si sa bene quando, TNA permettendo.
Alla prossima, revolutionaries!
Bye!