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WR PagellOne #4 - Giugno 2013

Pagelline di Giugno...
Pronti via... e...
 
VOTO 10
Al sensazionale MATCH andato in scena tra TARYN TERRELL E GAIL KIM in quel delle lontane lande TNA, un sublime incontro che non ha soltanto il pregio di entrare di diritto negli annali della disciplina quale miglior match femminile degli ultimi quanto meno 5-6 anni, bensì ha anche il ben più importante merito di svegliare lo Zio Vince dal torpore, facendogli finalmente aprire gli occhi e capire che anche le donne sanno pure combattere, sanno pure parlare e possono anche essere utilizzate attivamente all'interno delle storyline… e non solo messe sul ring come fossero su un cubo per far vedere 2 tette e 2 chiappe.
Un’impennata nella divisione che si è vista eccome, infatti nell’ultimo mese abbiamo assistito al ritorno in auge persino di angle in cui è il dialogo a farla da padrone, cosa che nell’universo femminile non accadeva più da anni, nonché una miglior gestione dei segmenti e dei match, come accaduto ad esempio per lo scontro diretto a Payback, un autentica “pietra militare”, come direbbe quello là, negli anni recenti della disciplina tutta al femminile...
E sulla scia di questo treno... il…
 
VOTO 9
E’ tutto per AJ LEE, la nuova campionessa delle Divas, che ottenuto finalmente lo spazio, l’occasione di dimostrarsi all’altezza, non se la fa di certo sfuggire, regalando alla gente una prova concreta delle sue qualità. Una AJ Lee che mette a segno un filotto di angle parlati per 3 settimane consecutive, tenendo sempre alta la soglia di attenzione e curiosità nello spettatore, dimostrando che con il microfono alla mano, ella può guardare dall’alto non solo il resto della divisione femminile, ma anche a gran parte del roster intero, quindi colleghi maschi compresi.
Finalmente una figura di AJ che non più solo scappa, fugge o limona con il primo cristiano che gli passa davanti, ma che si impone, a parole e coi fatti, raggiungendo finalmente anche il meritato riconoscimento materiale, la cintura giust’appunto, che fortifica, anzi cementifica, la sua posizione di figura principale nella categoria.
 
VOTO 8
A MARK HENRY ed alla sua interpretazione da Oscar andata in scena in quel di Raw. Nominato ai prossimi Accademy Awards con le pellicole: “Io, Me & John” e “Se ti prendo ti cancello”, l’ingombrante Nutellone vestito di tutto punto con tanto di abitino sgargiante per la serie, le importanti occasioni di una volta, ci regala una performance strappalacrime, in cui vien da piangere anche al più insensibile degli spettatori.
Un buon Mark che vestendo i panni del Tenero Gigione, fa commuovere l’intera sala, anzi l’intera arena, causando improvvisa impennata negli incassi dei venditori ambulanti di fazzolettini in carta.
Persino il rude Marine, commosso da tutto ciò, si rabbonisce andando a dedicare uno dei suoi calorosi abbracci all’ammainante collega... quand’ecco che si scopre la serpe in seno... Macché ritiro, macché piagnisteo... Il Silverback è tornato... ed è tornato per far male e questo il prode John pare averlo capito in primis sulla propria pelle.
Il burbero, ma simpatico ragazzone, a quanto pare ci ha giocato... ma a noi sta bene anche così, perché caro Markone ti attendiamo al botteghino con il prossimo successo... perché qua come attore... altro che The Rock!!
 
VOTO 7
Al ritorno di CASA McMAHON. Se ne sentiva la mancanza, ma finalmente son tornati, rieccoli qua, rispuntar fuori come i funghi, i signori McMahon ri-invadono lo show di famiglia e questo è un bene perché onestamente se ne sentiva la mancanza... sono subito risate con gli angle più bizzarri, una situazione da allegra commediola da far invidia a Casa Vianello. Lui, il Padre, lei, la figlia, l’altro, il marito. Un triangolo perfetto che non può che promettere bene, soprattutto se tra i 3 a regnare incontrastato è il disaccordo.
Incomprensioni, discussioni e macchinazioni alle spalle, sono da sempre il frutto con cui si cibano i McMahon ed ora non resta che da chiedersi se tutto ciò porterà all’ennesima guerra in famiglia con in palio il posto sulla sedia centrale al trono di comando.
Ma nell’attesa che questo possa accadere ci godiamo le risate, tra diatribe ammalianti di cui si sa già che alla fine della fiera, la colpa ricadrà tutta quanta sempre e solo sul maggiordomo… o in questo caso meglio dire, sulla maggiordo-ma. E via...
 
VOTO 6
Alla geniale idea, mai vista prima d’ora di proporre un DOPPIO TURN all’interno di un solo match. Idea nata forse più per caso che per costruzione, visti gli accadimenti imprevisti che hanno coinvolto suo malgrado il campione del mondo, fatto sta che per una volta in WWE, quando c’è da mettere una toppa non lo si fa alla bene e meglio, ma lo si fa pensando... e pensando alla grande.
Una sconfitta di Ziggler in PPV che certo fa un po’ storcere il naso, ma che si becca un 6 pieno di fiducia in quanto pare appunto porre le basi ad una più importante e avveniristica costruzione futura.
Perché mai insistere su qualcosa che non rende... come dice il saggio: errare è umano, ma perseverare è diabolico... e questo pare finalmente averlo capito anche la WWE... che rendendosi conto del disastro fatto con il turn face di Alberto Del Rio, mai amato e mai considerato più di tanto dalle folle americane, decide di tornare sui suoi passi e riportarlo in quel lato oscuro della forza dal quale era venuto... e quale modo migliore di farlo che... attaccare con cattiveria e bastardaggine, l’indifeso ed infortunato heel più over del momento? In questo modo il Dolph Ziggler, assai tifato nonostante l’attitudine, si vede passare dalla parte dei buoni, andando a sistemare la bizzarra situazione che si era creata tra i fans. Detto, fatto...
 
VOTO 5
All’IMPROVVISA ASCESA di Curtis Axel, questo atleta che sino a qualche settimana fa perdeva pulito in uno show di 4 categoria contro il Sin Cara di turno e che dopo aver semplicemente cambiato nome, scegliendosi un appellativo al quanto impronunciabile, ri-debutta in quel di Raw combattendo immediatamente nel main event, diventando in appena un paio di settimane addirittura il campione Intercontinentale.
Inserito nel match all’ultimo, per pura fortuna, costui si ritrova pure a vincere, nonché ad essere imbattuto... insomma della serie, sbattuto subito in alto manco fosse arrivato improvvisamente il Messia... e si che a dire il vero sono anni che è già lì… ma solo ora se ne sono accorti?
 
VOTO 4
A DANIEL BRYAN che monopolizza la scena in quel di Raw, SmackDown, Superstars, Main Event, Tough Enough e pure la sagra alla fiera parrocchiale di quartiere, andando in giro a rimarcare la sua convinzione di essere “l’anello debole”. Essendo sconosciuti i motivi di tutto questo livore che lo porta a dire queste cose, visto che nessuno dei presenti pare avergli inculcato il tarlo nella mente, i sospetti lasciano pensare stia facendo tutto questo con il solo scopo di poter partecipare al Game Show condotto da Enrico Papi, non sapendo però che tale evento è fuori programmazione televisiva ormai da anni. Più ripetitivo di Roofi al concerto per i Bebé di Springfield, ammalia i fans con stornelli sempre uguali, rendendoli assuefatti alla propria tiritera, schiavi della sua favella, pendenti dalla sua bocca... o per meglio dire, dalla sua lunga barba.
 
VOTO 3
All’OSTENTATA SPORTIVITÀ DI RANDY ORTON, il quale pare essersi ammansito più di un cane ammaestrato. Docile più di un agnellino, il buon Randall ora sforna complimenti, abbracci e strette di mano, facendoci interrogare sul dove sia finito il Randy Orton di un tempo e se questo che abbiamo ora dinnanzi a Raw, sia sempre lui oppure sia il gemello buono, riemerso recentemente dalla buia ed umida soffitta, dopo un errato scambio di persona, fatto durante la separazione alla nascita.
A forza di ascoltare Neffa, Mr. RKO, si è convinto a stare calmo, forse anche troppo... Fatto sta che il Randy costruito sulla spocchia e sulla rogna, che scattava di nervi non appena anche lievemente provocato, ora pare aver lasciato il posto ad un soggetto ben più pacato persino di Melvin Eugene Gracilino Mayer.
A quanto il ritorno alla versione 1.0? Si spera presto...
 
VOTO 2
Alle STUPIDE GARE DI DAMIEN SANDOW. Il circo è in città e Damien Sandow, vestendo i panni del giocoso clown, decide di prendere la situazione in mano aprendo le danze...
“Venghino siori, venghino!! Il carrozzone ha aperto i battenti!”, questo è quello che pare esclamare il saccente promotore del baraccone ludico, onde propinare alla massa i suoi stupidi giochini... e chi potrebbe accettare di partecipare alla sfida lanciata, se non il bullo irlandese Sheamus, che dopo aver risposto alle sfide di potenza di Henry, non poteva sottrarsi alle sfide mentali del burbero barbuto.
E così, come nel caso precedente, il tutto si conclude in vacca, con botte, schiaffi e sberloni... insomma tanto valeva sin da subito organizzare una rissa da saloon, che mettere in scena tutta sta stupidata insensata...
Ma andiamo oltre che è meglio dando un sonante...
 
VOTO 1
A RYBACK. Il mastodontico omone perennemente affamato che è passato nel giro di un solo mese da famelico distruttore indistruttibile assalitore... a cagnolino che scorazza in giro per i corridoi con la coda tra le gambe ed il capo chino. Ha voluto il tavolo... ha voluto l’ambulanza... e come immaginabile, ha finito per cadere proprio sui paletti da lui stesso selezionati, tanto per completare la serie dell’album fotografico delle belle figure.
Per poter battere uno così servirebbe Ben Affleck, si pensava all’inizio... salvo scoprire poi che... anzi no, in realtà basta pure un comune John Cena, il quale è sempre pronto e avvezzo a smontare in pochi istanti questo tipo di fuochi fatui che appaiono, a contendere il titolo WWE, inspiegabilmente sempre in questo periodo dell’anno: chiedere ad esempio al Grande Khali, al pazzo R-Truth e via dicendo...
Ed infine, per chiudere in bellezza, un bel...
 
VOTO 0
All’inspiegabile OSTINAZIONE SU BO DALLAS.
Nonostante sia un personaggio a quanto pare odiato da chiunque e nonostante abbia una faccia da schiaffi tale da far venir il prurito alle mani persino a sua madre, la WWE pare convinta a puntare ed insistere perentoriamente su questo ragazzo.
Simpatico come la sabbia nelle mutande, il ragazzoccio spocchioso, non solo ha avuto il privilegio di partecipare alla Rissa Reale a scapito di tanti altri ben più meritevoli, non solo ha avuto la possibilità, con esiti finali a dir poco fallimentari, di cimentarsi in un feud con addirittura messo in palio il titolo Intercontinentale... come se non bastasse tutto ciò, ora viene riproposto come campione, figura simbolo ed identificativa, di NXT... lo show che per definizione propone i migliori prospetti in vista dell’era futura.
Ma come mai, vien da chiedersi, costui gode di così tanta considerazione? Un dubbio esistenziale che ci attanaglia e ci sconvolge, restando per noi ben più inspiegabile dell’eterno ed irrisolto quesito che si chiede se sia nato prima l’uovo o la gallina...
Una domanda che non trova facile risposta ed è per questo che quindi concludiamo...
 
Ciao!


 

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