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NEW HORIZONS #11 - All about business

Cosa può esserci di più triste che vedere l'Inter festeggiare il proprio quarto scudetto consecutivo (di cui il primo vinto con un accenno di concorrenza, ma vabbè...son dettagli)?

Tante cose sicuramente, ma una su tutte: vedere così tanti sprechi in ROH.
Questi sprechi sono per la maggior parte legati ai tv tapings, argomento sul quale ci siamo soffermati spesso, ma sempre d'attualità.
Due settimane fa constatavamo che il problema maggiore di questi tv show è l'incapacità di creare la benchè minima curiosità nello spettatore occasionale per provare a seguirli.
Ora dobbiamo aggiornare l'elenco delle lamentele aggiungendoci la pessima piega intrapresa di infilarci dei signori match come main event, di conseguenza sprecandoli per quello che a conti fatti è uno show che a pochi interessa, a maggior ragione ai fans di vecchia data.
Sicuramente il lettore/spettatore ROH occasionale si chiederà: ma cosa cambia tra l'assistere ad un KENTA vs Roderick Strong in tv e assistervi in uno show "regolare"?
Risposta: una miriade di cose, a cominciare dal pubblico, di conseguenza dall'atmosfera, passando per il booking stesso dello show, che, mi si passi il termine, apparirà più "artificioso" in relazione al fatto che manca la componente emozionale per quello che a conti fatti, in altro scenario, sarebbe potuto essere un match epico e sentitissimo.
Mi riferisco all'annunciato KENTA vs Strong, ma gli esempi sono molteplici: l'altro main event annunciato per il 29 maggio, il re-match tra American Wolves e Black/Danielson, che solo un mese fa davano vita ad un classico di 45 minuti (il primo time limit draw nella storia dei match validi per i titoli di coppia in ROH), e che in tv non raggiungeranno mai i livelli di pathos precedenti.
O un esempio più concreto, vedi i due Danielson vs Black disputati finora in tv: ottimi match, per carità...
Sicuramente sopra la media di qualsiasi major USA, e sicuramente tra i migliori match televisivi degli ultimi anni.
Ma tuttavia, dovessi paragonarli con i precedenti di Breakout, Southern Navigation e New Horizons, il confronto sarebbe quasi impietoso, sebbene entrambi i match tv (il primo in particolare), avessero ricalcato i primi due a livello di booking.
Vuoi il pubblico della ECW Arena piuttosto morto, vuoi la mancanza totale di partecipazione emotiva, ma vedendo quei due match la sensazione chiara è stata che gli sia mancato qualcosa per potersi considerare "match da ROH".
La ROH ha costruito la propria fama sì sul livello di workrate più alto al mondo, ma anche sullo straordinario climax che era capace di creare nelle proprie sfide, e chiunque la segua da tempo converrà che una cosa è assistere ad un classico in uno show regolare, un'altra è assistere allo stesso match in un altro contesto.
Un pò quello che si rimproverava al match tra Danielson e Richards della BOLA 2008 in PWG: il livello lottato, la workrate, non basta da solo a giustificare un match fantastico, ma anche l'atmosfera fa la sua parte.
Se ciò vale per i match di Hogan, spesso invocati MOTY a gran voce in ragione della straordinaria atmosfera creata, altrettanto si può dire, con le dovute proporzioni, per il mondo indy, dove non è il contesto a dare il valore aggiunto, ma lo scenario e la partecipazione del pubblico sicuramente.
KENTA vs Strong si aggiungerà alla lista dei match "sprecati": la ROH è riuscita nell'impresa di creare una diversificazione del proprio prodotto cambiando semplicemente impostazione.
Non parliamo della stessa divisione che corre tra un tv show WWE e un ppv, dove la differenza marcata è voluta per giustificare la predominanza delle storyline nei primi e dei match nei secondi, ma gli show ROH seguono tutti lo stesso leit motiv, con la differenza che un match "da tv show" verrà percepito dai fans in maniera diversa da uno visto in dvd o persino in ppv.
Una notizia positiva, però, c'è comunque: la trasferta di Kobayashi negli States non sarà solo per i tv show, ma anche per gli show di Detroit e Chicago Ridge del 26 e 27 giugno.

Alla lista di critiche alla ROH attuale ci sarebbe da aggiungere l'indegna gestione del title reign di Lynn: privo di sfidanti, fischiato, prossimo ad un turn heel stando al promo di una decina di giorni fa.
Abbastanza paradossale che al miglior regno nella storia della ROH sia dovuto seguire quello che già si candida ad essere il peggiore di sempre.
Ma il regno di Lynn è solo la punta dell'iceberg di tanti problemi che affliggono la ROH in questo periodo.
Uno su tutti, forse il più grave, ma anche quello meno percepibile: una cronica mancanza di interesse che sta investendo da troppo tempo il prodotto, stantio da tanto, rivitalizzato solo da episodi, mai da eventi precisi e programmati.
L'affetto che ci lega alla federazione probabilmente ci impedisce di vederlo, ma è chiaro come, attualmente, non ci sia nulla in grado di tenerci incollati allo schermo per seguire questa ROH, se non il livello qualitativo sempre piuttosto alto offerto, qualità che però da sola non può bastare a giustificare il titolo virtuale di indy #1 del panorama mondiale.
Il passaggio dalla gestione Gabe a quella di Pearce, nel bene o nel male, sarebbe potuta essere lo scossone necessario per ridestarla dal torpore, ma così non è stato.
Ad oggi ci ritroviamo la faida potenzialmente più interessante ridotta ad un mero spreco (Jacobs vs Black): si sarebbe dovuto lanciare Black, ma finora si è fallito miseramente, non riuscendo minimamente a renderlo degno di portare quella cintura che molto probabilmente conquisterà da Lynn prima o poi. Il feud stesso finora ha profondamente latitato, non offrendo sostanzialmente nessun avvenimento clamoroso, ma assestandosi su livelli piuttosto mediocri, tant'è che gli ultimi mesi hanno visto passare in primo piano piuttosto il turn di Delirious e la definitiva fine della partnership con Jacobs.
E pensare che sarebbe dovuto essere la degna continuazione di quel capolavoro che fu Aries vs Jacobs dello scorso anno, ma invece ci ha consegnato un Jimmy profondamente ridimensionato dopo la fine degli AOTF e un Tyler sempre troppo acerbo, senza dimenticare l'involuzione di Delirious nel corso del suo stint da heel, fortunatamente concluso pochi mesi fa, a Stylin' & Profilin', dopo il godurioso attacco ai danni di Jacobs a suon di Panic Attack e il conseguente ricongiungimento con Daizee. Insomma, fin qui sembrerebbero averci perso tutti.

Va da sè che con una situazione del genere, in cui hai il campione del mondo (face) fischiato e odiato e il top feud che si sta rivelando un fallimento, i tv tapings non solo non aggiungono nulla, ma tolgono anche quel qualcosa in più che contribuiva a rendere la ROH ugualmente degna di essere seguita con passione.
Mi rendo conto che leggendo queste parole ci si potrebbe creare una sorta di convinzione che la ROH sia in profonda crisi o in un periodo assolutamente inguardabile, cosa non vera (ma del resto, non saremmo editorialisti se non ci lamentassimo di tutto...), ma è altresì chiaro che la situazione non è certamente delle migliori, e dovremmo essere ciechi o blindmark (termini spesso sinonimi) per non rendercene conto.

Per converso, tutte le altre principali indies americane sembrerebbero vivere uno stato di grazia, almeno in rapporto alla ROH attuale.
Tra le tante, mi preme guardare un attimo alla CZW, che solo un anno fa di questi tempi attraversava un periodo di estrema crisi creativa.
Un anno dopo circa, invece, a pochi giorni da "Blood Pressure: Rising", ci ritroviamo una compagnia in perfetta salute, che sta giocando bene le sue carte (leggasi: capace di hyppare decentemente gli shows successivi), con diversi feud appassionanti (Pinkie vs Drew e H8 Club vs Cult Fiction su tutti) e con l'innesto perfetto di Thumbtack Jack, protagonista fin qui di uno dei MOTYC della promotion e già catalizzatore d'interesse per il prossimo Tournament of Death (sul quale torneremo più approfonditamente nel prossimo numero del NH).
Dimostrazione lampante che basta avere idee per creare interesse, cosa che la ROH dei Galacticos, i mille fenomeni in stile Real Madrid, non riesce a tirar fuori.

ROH e CZW sono accomunate anche dall'approdo in tv, anche se in termini diversi: la ROH su HDNet, con i "pregi", ma soprattutto difetti che abbiamo già rilevato. La CZW avrà presto un tv show su internet, chiamato Wired e prodotto dalla Pancoast Productions.
Se la ROH in tv è un esperimento quasi fallito, sulla CZW nutro ben altre aspettative, soprattutto perchè il prodotto è molto più spendibile e trademarkizzabile rispetto a quello ROH, ben variegato e meglio definito.
Sempre di affari si tratta, sempre di pubblicità, ma la ROH finora non ha dimostrato di saper capitalizzare le proprie idee.
Anche perchè, da federazione di culto a WWE wannabe il passo è estremamente breve quando intraprendi la strada sbagliata, la TNA l'ha già ampiamente dimostrato.

"See you in another life, brother!"


 

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