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Gen01

NEW HORIZONS #1 - Oh my God... It's overbooking!

A volte nella storia abbiamo il privilegio di assistere ad eventi così straordinari da diventare parte del patrimonio culturare comune. 1969: l'uomo va sulla Luna. 1971: va sulla Luna... di nuovo. Poi per moltissmo tempo non è avvenuto niente, fino a questa sera... ecco a voi il futuro del wrestling web, il New Horizons!!

Saluti a tutti i lettori, grandi e piccini, WWE blindmark e Indyvidui, membri della Chikararmy e ROHbottini...e benvenuti sul New Horizons, spazio bisettimanale dedicato al mondo delle federazioni indipendenti americane.
Io sono Piero Zoccali, pronto ed entusiasta al punto giusto da iniziare questa avventura, di cui conosco la data di inizio, ma non la fine.
A tal proposito, mi sembra giusto prima di avventurarci nel mondo, sconosciuto ai più, della Ring of Honor, rispondere alle cinque domande di senso della vita di un editorialista.

L'istruzione alimenta il dubbio e la curiosità: dev'essere di tutti, come vuole la Costituzione, in modo che dalla scuola escano cittadini, non sudditi. Una scuola autoritaria prepara a una società autoritaria (Daniele Luttazzi)
Con questa citazione, tutt'altro che colta ma decisamente significativa, mi accingo ad esplicarvi ciò che sarà il mio compito su questo sito, che poi non è altro che il principio sul quale si fonda l'intento di ciascuno staffer di Wrestling Revolution.
Sono del parere che vada sempre dato credito ai lettori: l'editorialista, che parli di wrestling, di calcio, di politica, di arte...ha un grande e a suo modo "nobile" compito: egli insegna agli altri, ma non nel modo in cui siamo abituati a concepire l'insegnamento, troppo spesso visto come un'imposizione autoritaria da parte di gente che viene, a torto o a ragione, considerata "sapiente".
E' un insegnamento "socratico", da parte di chi non pretende di sapere più degli altri, ma si pone sullo stesso piano dei suoi allievi/lettore, cercando di impartire loro la conoscenza attraverso la riflessione, offrendo loro spunti di discussione e analizzando fatti con occhio critico, al fine di indurre la gente a porsi domande e a pensare con la propria testa.
L'editorialista che pretende di instillare la propria visione del mondo, non è un buon editorialista.
Il lettore che prende per oro colato le parole dell'editorialista, non è un buon lettore dotato di spirito critico.
E' un dare e avere: l'editorialista deve formare, come un buon maestro, lo spirito critico nei propri lettori, e per farlo deve essere il primo a nutrire entusiasmo e passione per ciò che fa, altrimenti diventa una costrizione e tutto ciò che è fatto coercitivamente non è mai buono.
Nella fattispecie, mi propongo di trattare in questa avventura un mondo troppo spesso ignorato dal wrestling web italiano: il mondo delle federazioni indipendenti americane.
Ho avuto modo di notare, nella mia finora breve ma significativa esperienza sul web, che le indies americane costituiscono una sorta di "oggetto misterioso" per moltissimi.
Quasi tutti quelli che leggono un sito di wrestling o partecipano ad un forum ne hanno sentito parlare, magari hanno anche intravisto qualcosa, complice la sempre più facile reperibilità del materiale che le riguarda, ma parlarne viene troppo spesso considerato onore (o "onere") riservato a pochissimi: perchè non si comprende questo mondo così diverso dalla WWE con la quale quasi tutti siamo cresciuti, perchè si ha paura di commettere qualche gaffe clamorosa, e perciò si preferisce tacere, che il più delle volte implica anche l'abbandonare in partenza ogni possibile interesse verso questo mondo "misterioso" e affascinante.
Non starò a sindacare di certo sui gusti di chi non le segue, ma ciò che più mi preme è rendere il mondo Indy quanto più vicino possibile alla gente, ed è anche il motivo per cui ho chiesto e ottenuto (grazie ad uno staff di ampie vedute) una Indy Zone su Wrestling Revolution che sarà il nostro personale vanto e fiore all'occhiello.
Se entraste in un sito dove si parla solo di WWE e TNA, penserete che esistano solo quelle, o chi di voi è a conoscenza dell'esistenza di altre federazioni, penserà erroneamente che non sono importanti.
Se entraste in un sito dove ROH, CZW, SHIMMER, JAPW, federazioni del circuito IWA...hanno una sezione a loro esclusivamente dedicata e sono trattate in maniera paritaria con le majors, probabilmente qualcuno le noterà, se ne interesserà e magari scoprirà che sono "solo" federazioni di pro-wrestling, con grandi atleti che non hanno nulla in meno di quelli che combattono in grandi arene da 20 mila posti, perchè credetemi: se per voi il wrestling è solo una gara a "chi ce l'ha più grossa" (l'arena ovviamente), mi sa che avete sbagliato sport a cui dedicare il vostro prezioso tempo.
E' proprio questo l'intento mio e di Wrestling Revolution: rendere accessibile il mondo indy a tutti, stimolare l'interesse e la curiosità, e perchè no...magari insegnarvi e apprendere noi stessi qualcosa di nuovo.
Sperando di non avervi già annoiato, e di avervi stimolato un pò di curiosità, mi accingo ad iniziare questa avventura, entrando senza ulteriori giri di parole nel vivo di quello che sarà il mio lavoro.

OH MY GOD...IT'S OVERBOOKING!

Penso di non aver mai avuto nella storia recente tanto hype per un evento di wrestling da non so quanto tempo...
Non parlo di match singoli, che nel bene e nel male riescono, se ben hyppati a suscitare reazioni contrastanti tra i fans, facendo discutere, ma comunque sollevando un polverone di polemiche che non possono che far bene ("Che parlino, anche male, purchè ne parlino").
Mi riferisco ai due shows canadesi della ROH del 7 e 8 novembre scorso, recentemente usciti in dvd e che ho visionato in pochi giorni per soddisfare la curiosità che mi affliggeva.

Alcuni di voi si chiederanno magari il perchè di queste aspettative, quindi urge un breve recap degli eventi che hanno alzato esponenzialmente l'interesse per The French Connection e Bound by Hate, shows che sulla carta si presentavano come abbastanza interlocutori, ma che dopo quanto avvenuto il 26 ottobre, avevano assunto un significato che trascendeva la loro stessa importanza in funzione delle storyline in corso.
Tutto era cominciato con questa news:

"Ring of Honor is announcing that Gabe Sapolsky will be leaving the company effective immediately. Everybody at ROH would like to thank him for his contributions and wish him well in all future endeavors."

Notizia che a primo acchitto aveva completamente sconvolto qualsiasi fan della promotion di Philly.
Difficile spiegare cosa Gabe rappresentasse per la ROH: vorrebbe dire cercare di spiegare cosa fosse la ROH stessa.
Non solo promoter ed head booker, ma anima e cuore della federazione stessa, che ha plasmato negli anni a propria immagine e somiglianza, trasformandola da "indy tra le tante", in "indy #1 al mondo", lanciando autentici fenomeni, promuovendo accordi con altre prestigiose federazioni che hanno contribuito a far crescere la ROH in qualità, ma soprattutto in fama e popolarità: dalla AJPW alla TNA, fino alle collaborazioni durature e di grande successo con NOAH e Dragon Gate, Gabe ha sempre dato alla ROH quella "marcia in più" che le consentiva di stare parecchi anni luce avanti a qualsiasi altra federazione indipendente.
Andato via lui, tutto sarebbe potuto crollare su sè stesso, il 26 ottobre 2008 diventare il virtuale "inizio della fine" di una fed che dal 2002 al 2008 ha fatto proseliti e settato nuovi standard in termini di qualità; non pochi sono stati i proclami iper-pessimistici da parte degli "hardcore fans" (intesi come lo "zoccolo duro", il fanbase originario), sia italiani che sulle board americane.

Ben comprenderete dunque come i primi shows dell'era post-Gabe sarebbero potuti venir considerati come il trampolino di lancio o il cappio al collo di una ROH che si presentava già come "radicalmente altro" rispetto a quanto avevamo visto fino al 25 ottobre.
Il testimone passato da Sapolsky a Pearce, ovvero da un allievo di Heyman forse anche migliore del maestro e un wrestler con idee di booking piuttosto antiquate, ha preso vita proprio nei due shows canadesi, che dopo questa lunga premessa (lo so, non sono dotato del dono della sintesi) mi accingo a rivisitare.
Parto da una premessa, un'altra a dire il vero: probabilmente il mio giudizio su questi due shows sarà alterato dall'impietoso confronto con gli ultimi eventi bookati da Gabe, decisamente al di sotto delle aspettative (soprattutto Glory by Honor VII) e con pochi veri spunti di interesse.
Ciononostante, Gabe si era congedato da noi regalandoci il "dream tag team match" per eccellenza, quel Briscoes vs LAX che qualsiasi fan di wrestling avrà sognato, cullato e desiderato negli ultimi 3 anni, senza dimenticare l'hype infusoci per il main event di Driven, con la conquista dei tag team titles degli Steenerico, arrivata con un annetto di ritardo, ma finalmente arrivata, in un match "tra i più emozionalmente coinvolgenti da quanto seguo la ROH" (faccio mie le parole di Gabe, nonostante sia comprensibile che non la seguissi già dal 2002 -.-)
Molto poco però, rispetto a quanto eravamo abituati a vedere.

L'impressione che la ROH fosse un pò stantia la sostenevano già molti fans di vecchia data fin dal 2007, individuando nel 2006 il periodo di massimo splendore della fed, ma complice il fatto che gli eventi raramente deludevano davvero, nessuno prestava attenzione al fatto che, forse, quello di cui la ROH aveva bisogno era un'iniezione di novità, interesse, che possono essere infusi in svariati modi: a Gabe bastava una dichiarazione su ROHwrestling per convincerci a vedere un evento, gli bastava bookare una storyline come Danielson...ehm, come Dio comanda...
Il nuovo booking team ha iniziato il "new deal" in Canada, due shows che sulla carta avevano fatto storcere un bel pò di nasi, sebbene le board americane li descrivessero come due piccoli classici.
Sebbene sia sempre stato restio a credere alle parole degli americani, da sempre facili all'esaltazione e alla delusione (anche più di noi italiani in campo calcistico), devo ammettere che...avevano ragione, ma solo in parte.
Quello che maggiormente rimarrà impresso di questi due eventi, sarà l'eccellente livello qualitativo degli incontri, aumentato considerevolmente rispetto a tutti gli shows successivi a Death Before Dishonor dello scorso agosto.
Tuttavia però, non è tutto oro quel che luccica: se i match si sono fatti guardare con estremo piacere, dall'altro possiamo dire di aver subito l'invasione che ogni ROHbot ha sempre temuto: l'OVERBOOKING!
Credo di aver visto più overbooking in questi due eventi, di quanto ne abbia visto in quasi due anni che seguo la ROH.

Kenny Omega perde contro i Briscoes dopo essere stato "tradito" dal suo partner occasionale, Kenny King, accordatosi con Rhett Titus.
Necro Butcher sconfigge Brodie Lee per squalifica dopo l'intervento degli Age of the Fall.
Richards sconfigge Strong grazie all'interferenza di Eddie Edwards.
L'8/11, a Markham, Kenny King & Rhett Titus sconfiggono Delirious & Brodie Lee per count-out (ci ritorneremo)
Aries sconfigge Jacobs nel Dog collar match nonostante l'interferenza di Black
Necro sconfigge Nigel per squalifica dopo l'interferenza degli AOTF

E volutamente mi sono soffermato solo sugli esempi più clamorosi, ma ci sarebbero parecchi fatti da citare che meriterebbero una trattazione separata: Strong e Stevens, dopo oltre 6 mesi passati a farsi una guerra brutale e senza quartiere tra ROH e FIP, conclusasi a Respect is earned II con uno splendido Fight without honor, si sono improvvisamente "alleati" per combattere la S 'n S.
Si gettano ulteriori basi per lo split degli AOTF (che - parere mio - dovrebbe culminare nel turn face definitivo di Tyler su Jacobs, con il primo sempre più lanciato verso il ROH Title).
Nonchè l'inserimento del conteggio di 20 secondi fuori dal ring, novità assoluta introdotta proprio in concomitanza con l'inizio del nuovo corso, forse il segno più evidente e lampante del cambiamento di gestione.

Dovendo affibiare un aggettivo a questi due shows, li definirei senza pensarci un attimo "bulimici".
Roba da ingordi, ci hanno ingozzato di avvenimenti, match su match, sviluppi alle storyline, introduzione di modifiche al regolamento...tutte cose che sarebbe stato normale diluire nell'arco di settimane, quando non di mesi, anzichè in due giorni.
Ma probabilmente il nuovo booking team voleva semplicemente dare un messaggio forte, far capire che il vento era cambiato, quasi a volersi differenziare a tutti i costi da quello che Gabe aveva creato, e questo (nota puramente personale) mi porta a credere che in realtà l'addio di Gabe alla ROH sia stato meno pacifico di quanto le sue dichiarazioni diplomatiche vorrebbero farci credere.
Accelerare il processo di separazione di Jacobs e Black, a quasi un anno esatto di distanza dal loro debutto a Man Up (show #161 della ROH, dopo il geniale angle del "Project 161" che ha tenuto metà del wrestling web incollato al sito della ROH, dimostrazione, tra le tante, della genialità assoluta di Gabe nel creare hype); gettare un colpo di spugna sullo straordinario feud Strong vs Stevens, in pratica facendoli riconciliare nel giro di due serate per il semplice fatto di essere uniti contro lo stesso nemico...sono due esempi altisonanti che dicono soltanto "la ROH è cambiata, prendetene atto".
Nota lieta delle due serate, come detto, la qualità degli incontri: con due card eccellenti e quei nomi in agenda era quasi impossibile sbagliare, ma l'addio di Gabe aveva creato grande sfiducia nei confronti di questa ROH.
Ad oggi probabilmente lo sottovaluteremo parecchio, ma fra qualche anno, se tutto per la Ring of Honor evolverà in maniera positiva, credo che dovremo ampiamente rivalutare il triple threat match tra Danielson, Black e Omega come il possibile match "spartiacque" tra vecchio e nuovo corso, un match che come il TT di The Era of Honor Begins, potrà diventare il manifesto di un fallimento clamoroso o di un successo straordinario.
Onestamente, dopo averlo visto più volte, mi sto convincendo sempre più: il futuro della ROH sarà roseo.
E per mettere un'assicurazione sulla vita di questa fed, Silkin dovrà assolutamente blindare i propri talenti, perchè sono loro il futuro: Tyler Black innanzitutto, ma anche Jacobs, Aries, Strong, Steen, Stevens, Richards...e naturalmente Danielson, a mio avviso l'unico personaggio veramente indispensabile e che mai e poi mai vorrei vedere in una major americana.
Emblematico che il main event di Bound by Hate sia stato un bellissimo Briscoes vs Steenerico, match/feud che l'anno scorso monopolizzò quasi l'intero 2007 della ROH, segnalandosi come il miglior feud sul suolo americano: segno inequivocabile come il "nuovo corso" debba necessariamente fondarsi sul "vecchio", perchè quando un giocattolo funziona così bene, cambiarlo è decisamente da stupidi.
E' proprio per questo motivo che il 2009 della ROH sarà un anno cruciale: pochi giorni fa si sono svolti gli ultimi due shows dell'anno, All Star Extravaganza IV e Final Battle, shows sui quali ritorneremo in futuro e che hanno regalato grandi colpi di scena e potenziali MOTY.
Ma al di là di alcune scelte di booking piuttosto discutibili, va rimarcato come Final Battle possa essere stato davvero il giro di boa per la ROH, nel senso che gli ultimi due mesi hanno bene o male seguito la scia del lavoro lasciato in sospeso da Gabe, mentre dal prossimo evento (16 gennaio 2009 a Manassas, in Virginia) inizierà il vero corso dell'era Pearce, e se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro potrebbe non essere di molto diverso da quello che eravamo stati abituati a vedere.
"ROH is safe" decantava un utente di ROHwrestling.com il giorno dopo Final Battle: nient'altro che questo vorrei chiedere al Dio del Wrestling (no, non Danielson in questo caso) per il 2009.

Sperando che questo numero vi sia garbato, vi dò appuntamento fra due settimane...

"See you in another life, brother!"

 
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