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PPV COVERAGE - WWE ROYAL RUMBLE 2009

ECW Championship Match: Jack Swagger (c) vs. Matt Hardy

Andrea Ceccacci: Debutto in pay per view da campione per Swagger che si porta a casa una vittoria importante, convincente, pulita e che gli da un ottimo push. Buona la prestazione di entrambi che si muovono più o meno come lo scontro che hanno avuto in ECW due settimane fa; il tutto fila via senza sussulti, con delle buone mosse e con un pubblico abbastanza coinvolto. Buon opener. Voto: 6+

Andrea Malalana: Discreto match d'apertura, forse ci si poteva attendere qualcosina in più visto le buone cose che i due ci avevano mostrato nella puntata ECW di due settimane fa, ma comunque la sufficienza viene raggiunta tranquillamente. Non male nemmeno la storia dell'incontro stesso, con Matt che prima da tutto quello che può infuriato per la perdita del titolo, e con Swagger che poi da dimostrazione delle sue abilità tecniche costringendo Hardy a subire costantemente la sua iniziativa, prevalentemente incentrata sul braccio sinistro. Il pin ancora una volta pulito, arrivato dopo una bella serie di contromosse, è servito ad aumentare la credibilità del tradimento di Matt nei confronti del fratello, che sarebbe avvenuto poco dopo. Voto: 6.5

Michael Angioli: Il match in sé era abbastanza scontato considerata la fresca vittoria del titolo da parte di Jack Swagger. La WWE ha però deciso di consegnare al giovane atleta un prestigioso successo in un palcoscenico quale la Royal Rumble proseguendo dunque il push in continua crescita, e aggiungerei meritato. Per quanto concerne l’azione sul ring il match è stato simile ma comunque inferiore a quello disputato alla ECW circa due settimane fa. Prestazione comunque positiva da parte di entrambi, apprezzando anche il fatto che Swagger ha nuovamente vinto pulito. Voto: 6/7

WWE Women’s Championship Match: Beth Phoenix (c) vs. Melina

Andrea Ceccacci: Devo dire che lo scontro mi è piaciuto malgrado i vari errori compiuti da Melina. Buone mosse, buon ritmo per tutto lo scontro e qualche momento bello da vedere come la Gorilla Press Slam di Beth o la terribile Leg Lock che gli ha rifilato alla sua avversaria. Per gli errori non mi sento di condannare poi troppo Melina, visto che la maggior parte di essi sono avvenuti proprio dopo l’incredibile Leg Lock subita che ha sicuramente lasciato un dolore non di poco conto nella zona lombare della nuova campionessa. E risultato a dir poco sorprendente. Voto: 6,5

Andrea Malalana: Non mi aspettavo la vittoria di Melina sinceramente, il suo push dopo l'infortunio sembrava essere stato un pò ridimensionato, e pensando a un'interferenza di Rosa Mendez vedevo più probabile la vittoria della Glamazon. Interferenza che invece non è arrivata, e Melina si è laureata nuovamente campionessa dopo un improvviso Sunset Flip. Il match in sè è stato godibile, impressionante quanto fatto da Beth Phoenix con il Boston Crab sull'avversaria, mai visto niente di simile, e non credo potremo rivederlo in futuro. Peccato soltanto per qualche botch di troppo, con un pò più di attenzione da parte delle due atlete l'incontro sarebbe potuto arrivare anche al 7. Voto: 6+

Michael Angioli: Le due sono probabilmente le Diva con maggiore abilità sul ring (insieme a Mickie James) attualmente in WWE. In parte sono riuscite a dimostrarlo in questa contesa, discretamente disputata da entrambe. La scena è stata prevalentemente dominata da Beth Phoenix, considerata vera e propria favorita sia alla vigilia che durante la sfida, apparsa in certi sensi come scontata. Mancato l’intervento premeditato di Rosa Mendez alla fine la vittoria è sorprendentemente invece andata a Melina. Vedremo cosa ci riserverà questa storyline ora e soprattutto quale ruolo interpreterà la Mendez dopo la sconfitta della sua beniamina. Voto: 6.5

World Heavyweight Championship Match: John Cena (c) vs. John Bradshaw Layfield (w/Shawn Michaels)

Andrea Ceccacci: Ormai lo abbiamo capito che Cena e JBL, senza stipulazioni speciali, tirano fuori match insufficienti ma era necessario avere un match transitorio per questo titolo. Fortunatamente però a me la storyline tra JBL e Michaels sta piacendo e quindi ero molto curioso di sapere cosa avrebbe fatto lo Showstopper e l’hype dopo il referee bump è stato ben ripagato. In definitiva direi che c’è stato del buon entertainment e del pessimo wrestling, quindi do un voto che è una via di mezzo. Voto: 6+

Andrea Malalana: L'interesse per il match ruotava interamente attorno a Shawn Michaels e al dilemma della sua decisione: aiutare JBL a vincere il titolo, avere i soldi promessi ed avere anche la chance di entrare nella Rumble, oppure salvare l'onore? Inaspettatamente, la decisione di HBK è stata una via di mezzo, che non so ora dove possa portare. Ha colpito entrambi con la Sweet Chin Music, e dopo aver posizionato JBL sopra Cena, ma senza l'arbitro sul ring, ha abbandonato la scena, di fatto non importandosi di come l'incontro sarebbe terminato. Incontro che è risultato essere il classico Cena vs. JBL: piuttosto noioso e statico, solo la presenza di Michaels a bordo ring contribuiva a tenere vivo l'hype per il finale. Voto: 6.5

Michael Angioli: Se dovessimo parlare del match in sé, questo non ha offerto nulla di che, come d’altronde erano le previsioni di ognuno di noi. JBL si è infatti confermato un wrestler di difficile affidamento sul ring, mentre Cena ha dimostrato che non è in grado di tirare fuori nulla da questo rivale senza armi contundenti a contornare il ring (o parcheggio che sia). In conclusione il fulcro di interesse della sfida è stato quasi esclusivamente Shawn Michaels. Non fosse stato per il suo intervento e il finale abbastanza palpitante parleremmo di match insufficiente e che avrebbe attirato su di sé solo “Boring” del pubblico. Grazie ai fattori sopraccennati su cui comunque la WWE puntava principalmente me la sento di concedere alla sfida una sufficienza nel complesso. Sarà dunque ora interessante vedere cosa accadrà tra Shawn Michaels e JBL e, chissà, un possibile inserimento di The Undertaker. Voto: 6

WWE Championship No Disqualification Match: Jeff Hardy (c) vs. Edge

Andrea Ceccacci: Ovviamente la stipulazione “No Disqualification” è stata solo e soltanto la scusa per avere un’interferenza di Matt Hardy senza dover ricorrere a un secondo referee bump ravvicinato e la scelta mi sembra condivisibile. Si sono visti dei buoni spot, ma niente di particolarmente eccezionale, senza contare tra l’altro la cornice non perfetta attorno al match con i cori rivolti verso Christian, che son stati l’apoteosi dello smartismo estremo. Voto: 7+

Andrea Malalana: Qui ho un pò la sensazione di occasione sprecata. Se escludiamo il finale decisamente sconvolgente visto che tutti si aspettavano il "fratello" di Edge, mentre in realtà ad arrivare è stato il fratello di Jeff, al quale è stato perpeutato un tradimento del tutto imprevedibile, il match poteva essere senza dubbio gestito meglio. L'aggiunta della stipulazione senza squalifiche era pane per i denti di entrambi, che se già potevano fare grandi cose in un incontro normale, con un paio di oggetti contundenti avevano il potenziale di mettere in piedi un match da 8. Così non è stato, di "weapons" usati ne abbiamo visti ben pochi, e l'unico spot degno di nota è stato lo splash di Jeff (anche se credo dovesse essere un Leg Drop, se Jeff non fosse scivolato sullo slancio) su Chavo Guerrero che ha mandato in frantumi il tavolo di commento. Emozionante però la fase finale: splendida la Twist Of Fate in counter alla Spear in preparazione della Swanton Bomb, ed incredibile il voltafaccia di Matt che ha lasciato tutti a bocca aperta. Si profila un succulento match tra fratelli a WrestleMania quindi, ne vedremo delle belle nelle prossime settimane in questo senso. Ah, un'ultima nota sui regni di Edge... stanno diventando monotoni. Troppe volte la Rated R Superstar ha vinto la cintura in questo modo, e soprattutto 7 titoli mondiali in soli 3 anni forse sono leggermente eccessivi, pur essendo io un suo estimatore. Voto: 7+

Michael Angioli: Il match è a mio avviso di difficile valutazione: da una parte abbiamo avuto un’azione senza pause, caratterizzata anche da uno spot discreto da parte di Jeff Hardy ed un coinvolgimento del pubblico notevole. Dall’altra abbiamo un finale che è sì scioccante ma che va comunque a penalizzare il voto complessivo considerata la scarsa azione sul quadrato in quei frangenti. Finale che è in pratica occorso a dare il perché alla stipulazione del No Disqualification, snobbata per buone parti della contesa e, visti i partecipanti, qualche colpo in più era lecito attenderselo. In conclusione il turn heel di Matt Hardy lo si potrà giudicare solo nelle settimane a venire, mentre il fatto che Edge sia campione per la settima volta è un dato di fatto su cui alcuni, per come anche questo sia arrivato, storcono il naso. Sarà un nuovo regno di transizione per Edge? Voto: 7-

Royal Rumble Match:

Andrea Ceccacci: Inizio molto buono senza dubbio con ottima qualità sul ring fino all’arrivo di Khalì e Kozlov che hanno cominciato a rallentare l’azione. Poi l’arrivo di Triple H e Randy Orton ha inserito uno star-power non di poco conto rendendo le fasi iniziali colme di hype, poi gli arrivi di Jericho e Undertaker hanno soltanto migliorato le cose. Purtroppo poi dal numero 15 c’è stato il blackout delle eliminazioni che ha reso lo scontro lento, a tratti noioso e il pubblico s’è un po’ adagiato fino all’arrivo a sorpresa di Rob Van Dam che sembra discretamente in forma. Poi una volta conclusi gli ingressi si è ingranato, ma le eliminazioni importanti son passate in sordina per colpa della troppa confusione sul ring. Final 4 invece azzeccato da una parte e meno dall’altra. La Legacy ne esce benissimo, ha portato tutti e 3 i componenti fino alla fine, ma l’hype è andato mezzo distrutto a discapito però della logica, cosa che preferisco. Insomma, una Rumble usata un po’ a tornaconto di Randy Orton, sia per la situazione dei McMahon, sia per la vittoria, sia per la Legacy. Voto: 7-

Andrea Malalana: La partenza a 300 allora con le acrobazie di Rey, Morrison e Carlito, che ci consegnano dei minuti inziali godibilissimi, lasciava presagire una Royal Rumble frizzante ed emozionante dall'inizio alla fine. Non si può certo dire che sia andata esattamente così, la fase centrale ha vissuto un momento troppo lungo di stallo, dove le eliminazioni erano esageratemente poche e dove il ring era stracolmo di lottatori, il che impediva di assistere a particolari momenti salienti. Come classico, quasi tutti i Main Eventer hanno avuto il loro momento di dominanza nel quale hanno distribuito le loro finisher/signature move agli altri partecipanti, seppure lo spot del match ce l'ha regalato Shelton Benjamin con un doppio Super Paydirt su Punk e Jericho, che erano a darsi battaglia sul paletto. A proposito di Benjamin, mi aspettavo una prova un pò più incisiva da parte sua, visto il coinvolgimento con Taker delle scorse settimane; stesso discorso vale per MVP, eliminato dopo una prestazione incolore. Piacevole sorpresa la partecipazione di Rob Van Dam. Non credo però se sia stata una buona scelta fare entrare tutti i possibili vincitori nei primi 16 (e se non consideriamo il Dead Man, addirittura 11): se ciò ha garantito una certa affidabilità durante tutta la rissa, ha sicuramente penalizzato il finale, che è stato sicuramente meno emozionante di quello degli ultimi anni. Nonostante ciò, si è dato spazio alla credibilità del tutto, con Orton che, sorretto e aiutato dai suoi due protetti della Legacy, è stato condotto fino alla vittoria, arrivata con una sua furtiva eliminazione ai danni di Triple H. Rumble tutto sommato buona in ogni caso, ma al di sotto di quelle recenti. Voto: 7.5

Michael Angioli: Comincio subito col dire che la Rumble è risultata al di sotto delle aspettative della vigilia. Note dolenti sono state la mancanza di un vero e proprio momento topico e un finale troppo rapido per essere incisivo. Un finale a quel punto anche abbastanza prevedibile secondo me. L’azione sul ring è stata comunque sempre coinvolgente, anche se in certi momenti regnava troppa confusione. Grande protagonista è stato appunto Randy Orton, sostenuto da una discreta performance anche dei due alleati Cody Rhodes e Ted DiBiase. Nota di merito anche per The Big Show. Viceversa pollice verso per l’utilizzo di alcuni mid-carders quali Brian Kendrick ed MVP. Ha fatto piacere anche rivedere il sempre amato Rob Van Dam in azione. Nel complesso dunque una Royal Rumble discreta ma inferiore ai più recenti classici. Voto 7

Commento finale:

Andrea Ceccacci: Un evento utilizzato totalmente ai fini degli shows settimanali a posteriori. Il turn heel di Matt Hardy molto interessante, il feud con Jeff potenzialmente ottimo, il turn di HBK sul datore di lavoro, la vittoria di Orton alla Rumble con tutto quello che ne consegue. Insomma, tanta, tanta carne al fuoco per la Road To WrestleMania, condita da un wrestling basilare che ha reso l’evento al di sotto delle aspettative. Ma per me, quel che conta, son le emozioni che l’evento mi ha dato e son abbastanza soddisfatto in questo. Voto: 7

Andrea Malalana: Dicevo di occasione sprecata per il WWE Title Match, e di conseguenza ribadisco il concetto qui in fase di commento complessivo: mi aspettavo di più dal PPV, le potenzialità per fare meglio c'erano senz'altro, peccato. Per lo meno, nonostante il wrestling vero e proprio inferiore alle attese, le storyline sono tutte andate a delinearsi maggiormente, e le prossime settimane si prospettano molto molto interessanti, sia per quanto riguarda Raw, sia per quanto riguarda SmackDown. Non si sarà iniziato al meglio come l'anno scorso (anno che comunque non ha poi continuato a mantenere le aspettative), ma in ogni caso il 2009 parte sotto buoni auspici con una Rumble che ci lascia diversi elementi di spunto per gli shows a venire. Voto: 6/7

Michael Angioli: Questa edizione della Royal Rumble ha segnato novità sotto l’aspetto delle principali storyline in atto in WWE. La logica delle scelte può per ora essere giudicata in modo assolutamente soggettivo, aspettare le prossime puntate credo possa concederci una panoramica più considerevole. Non elevata è stata la qualità delle contese e questo non può che inficiare su un evento che aveva invece notevoli potenzialità. Voto: 6/7

WR Staff.


 

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