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WRESTLING BACKSTAGE #3

Benvenuti a voi tutti da parte di Giacomo "The Stinger" Lipari, che ha il piacere di introdurvi al terzo numero di questo nuovo editoriale dedicato al mondo del wrestling ... E non solo!

Prima di iniziare la lettura, vi ricordo che questo mio editoriale sarà diverso dagli altri, in quanto cercherò di farvi usare la ragione per avere un punto di vista critico ed autonomo, libero da pregiudizi e dicerie.

Diversamente da come potreste pensare, questo editoriale è assolutamente diretto a tutti! Anzi ... a dir la verità, è più diretto agli scettici che agli appassionati di questa disciplina!

Bene, detto ciò direi che siamo pronti per iniziare, quindi cosa aggiungere se non il mio: "BABY IT'S TIME! IT'S THE STINGER TIME!


Oggi vorrei parlarvi di un altro degli aspetti più importanti del business, le cinture!

Le cinture sono la cosa più preziosa che hanno da offrire le federazioni di wrestling, ogni atleta infatti combatte con l'aspirazione di detenere il massimo alloro attorno alla propria vita, consacrando quindi la propria carriera ed entrando a far parte di quella cerchia ristretta formata da pochi atleti che maggiormente hanno lasciato il proprio segno all'interno di questa disciplina. A dir la verità, vi sono anche molti esempi di lottatori che per motivi vari non sono mai riusciti a catturare l'alloro massimo, contribuendo comunque a scrivere la storia di questo sport.

Prima di continuare, vorrei dirvi che NO! Le cinture non vengono date al miglior lottatore, altrimenti certi lottatori non ne dovrebbero sentire nemmeno l'odore!

 

Le cinture infatti a volte non rappresentano il punto massimo da raggiungere, ma sono degli strumenti "accessori" che arricchiscono un atleta già valido, e mai il contrario (generalmente).

Sarebbe infatti più corretto dire che le cinture vengono date dalla federazione al lottatore che più se la merita in quel periodo, il che è un concetto ben diverso.

Le cinture usate nel wrestling non sono altro che oggetti costituiti da un nastro di cuoio solitamente di colore nero (talvolta però può essere di diversi colori) sul quale viene fissata una placca in metallo rivestita in oro o metalli simili.

Ogni federazione ha il proprio circuito di cinture, distinte tra loro per ordine di importanza.

Abbiamo quindi quella di campione assoluto e le altre secondarie: le prime usate per i lottatori con maggiore esperienza e maggiore presa sul pubblico, le altre invece assegnate generalmente alle nuove leve per farle sbocciare.

Ad una prima analisi effettuata da un occhio meno esperto potrebbe sembrare che le cinture passino di mano in base all'andamento sportivo dei vari match, in quanto un lottatore dimostra la propria superiorità rispetto al campione precedente, beh ... Sappiate che non funziona proprio così.

 

I lottatori che entrano in possesso di una cintura non sono MAI scelti a caso, ma sono i dirigenti a decidere chi e come debba entrare in possesso del titolo (talvolta anche attraverso sporchi trucchi); ciò avviene per trasferire all'atleta in questione maggiore carisma, esaltando quindi l'indole che gli si vorrebbe affibbiare, sia esso tra le fila dei buoni (i face, ovvero tra quelli che si comportano bene osservando le regole) sia tra le fila dei cattivi (heel, ovvero pronto a tutto pur di raggiungere i propri scopi di gloria).

I dirigenti agiscono a seconda di vari fattori: la direzione creativa che decidono di adottare nel loro show, oppure dalle esigenze di marketing, ad esempio quando viene fatta conquistare la cintura ad un lottatore cui a breve si andrà a fare tappa con degli show live nel suo paese d'origine, questo quindi aiuterà nella vendita dei biglietti, in quanto si spera che i cittadini locali ne acquisteranno di più per vedere il loro idolo di casa con la cintura alla vita.

Stessa cosa dicasi nel caso un lottatore debba perdere la cintura: essa difficilmente verrà fatta perdere quando si trova a "giocare in casa" preferendo quindi gli show successivi, discorso diametralmente opposto ovviamente quando invece si tratta di conquistarla.

La dirigenza decide di far conquistare il titolo ad un atleta come premio per l'atteggiamento professionale tenuto o per meriti vari, come ad esempio essersi distinto favorevolmente nei confronti dei fan (vedasi Kane).

Sembra opportuno adesso definire due tipi di campioni: quelli dai lunghi regni e quelli di transizione. I primi servono a dare stabilità e prestigio alla cintura che portano in vita, i secondi invece servono solo a traghettare la cintura da un atleta all'altro.

Spesso assistiamo a regni di transizione, in quanto la federazione si trova a corto di uomini credibili in quel momento, così in attesa del loro ritorno, il titolo viene messo in "stand-by" da un atleta già affermato, il cui giro titolato non scandalizzerebbe nessuno, per poi cederlo quando la situazione verrà ristabilita.

Un altro esempio in cui si può avere un regno di transizione è quando la federazione vuole testare la reazione del pubblico su un dato atleta, mettendo quindi alla prova la maturità sportiva del soggetto in questione, capendo se sarà possibile lanciarlo nel breve futuro, affidando sulle sue spalle il carico dello show o se pare opportuno temporeggiare ancora un pò prima che ciò avvenga. Queste prove di solito vengono effettuate nei periodi meno caldi dell'anno dove meno gente segue gli show, preferendo atleti già pronti e collaudati durante i periodi più intensi.

Oggi le federazioni di wrestling tendono ad usare poche cinture, mantenendo in vita solo quelle "necessarie". Per questo nel corso degli anni ne vengono ritirate alcune accorpandole alle altre, questo a causa delle difficoltà date nel gestirle tutte contemporaneamente con continuità, così per mantenere alto l'interesse del pubblico si preferisce la loro eliminazione al fine di snellire il tutto.

Le cinture, vengono utilizzate da tempi immemori sia nel mondo del wrestling che in altri sport di arti marziali, esse hanno mantenuto in sostanza lo stesso significato che assumevano allora, anche se oggi la situazione è un pò diversa, vediamone i motivi:

Molti anni fa, le cinture restavano alla vita dello stesso lottatore per moltissimo tempo, anche per anni interi. Adesso sembrerebbe impensabile attuare una politica del genere, in quanto si avrebbe un calo di interesse da parte dei fan nei confronti della stessa, in quanto monopolizzata senza la possibilità di sbocchi futuri.

Questo quindi porterebbe alla perdita di valore della stessa, cosa che non dovrebbe mai accadere ad una cintura, in quanto viene messa in circolo al fine di creare interesse attorno agli atleti che gli gravitano attorno, i quali si affrontano in match avvincenti legati da una buona storia di base.

Le cinture quindi sono il fulcro dell'intero show, cui si cerca di far confluire tutto attorno, per questo motivo avendo la necessità di porre sempre il pubblico di fronte a nuovi scenari le cinture vengono messe costantemente in palio, passando quindi di mano molto più frequentemente di quanto non accadesse prima.

E' anche vero però che bisogna gestire attentamente i cambi di titolo, in quanto la stessa cintura non può cambiare sempre titolare in continuazione. Lanciando volutamente una provocazione, io paragonerei la gestione di una cintura ad una ragazza, in quanto essa perderebbe di valore qualora venisse accompagnata sempre da ragazzi diversi, trasformandosi quindi in una cosa che passa di mano con molta facilità, con la conseguente perdita di valore sia della stessa che dell' accompagnatore, definito solo come uno dei tanti.

Molte volte infatti, quando avvengono cambi repentini dello stesso titolo in un breve periodo, la federazione decide di affidare la cintura per un pò di tempo ad un lottatore esperto con successi importanti alle spalle, così che carica nuovamente il titolo di credibilità ed importanza per poi in futuro cederla nuovamente ad un altro atleta.

Questi cambi repentini citati in precedenza, avvengono in quanto la federazione vorrebbe dare una scossa importante alla storia di base, inasprendo ancora di più le rivalità in corso ed arricchendo i loro show con vari capovolgimenti di fronte, tutto ciò sempre al fine di creare maggiore interesse.

Ovviamente queste scelte vengono decise al fine di incrementare gli ascolti televisivi, rapendo lo spettatore che interessato ed incuriosito dalle sorprese proposte ogni settimana investe soldi a favore della federazione acquistando i loro show ed i loro prodotti vari, aumentando così gli introiti dell'azienda... il che non han nulla a che vedere con i meriti o demeriti dei lottatori impegnati, it's just business! (il che, si collega con quello che vi dicevo all'inizio).

C'è da dire però, che molto spesso a causa di questi fattori si potrebbe assistere a dei casi di mala gestione, in quanto degli atleti potrebbero rimanere vittime del sistema, subendo una battuta d'arresto non per colpa loro, ma per colpa dei dati di ascolto o dei dati delle vendite poco gratificanti, stroncando sul nascere dei potenziali campioni.

Sempre collegato allo stesso motivo, di tanto in tanto la federazione decide di cambiare il look alle cinture, al fine di metterle in commercio. Ovviamente non vengono messe sul mercato le cinture originali, le quali hanno un valore attestabile superiore ai 2000 euro, ma vengono create le cinture replica, ovvero fedeli riproduzioni delle originali, solo realizzate con materiali meno pregiati, facendo quindi crollare il valore delle stesse sui 350 euro rendendole quindi più appetibili commercialmente.

Raramente invece capita di assistere alla creazione di cinture appositamente studiate per il regno di un solo atleta, questo per meglio sottolineare l'importanza del personaggio in questione, cui la federazione decide di puntare grosso, ovviamente questo accade con lottatori di grande fama che hanno al loro seguito milioni di fan, cui si spera di avere il loro contributo una volta immesse sul mercato (ad esempio come la TNA con Jeff Hardy).

Che dire, ci sarebbero altre cose da aggiungere, ma per oggi direi che può bastare.

Spero che questa carrellata dedicata al mondo delle cinture vi sia piaciuta facendovi scoprire altri aspetti che magari non conoscevate.

Ed anche per questo numero siamo arrivati al termine, rinnovandovi l'appuntamento per il prossimo.

Saluti dal vostro caro Giacomo "The Stinger" Lipari. Ciaoooooooo.

 


 

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