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WWE PPV COVERAGE - OVER THE LIMIT 2012

Jobber Battle Royal
Madcap: Match buono per pompare un po' il ritorno di Christian, iniziare il suo turn face e legittimare la vittoria del titolo Intercontinentale. Niente da segnalare sul piano tecnico.
Voto: s.v.

Paolo: Nulla di che, ma una buona idea per alzare lo status del rientrante Christian. Alla fine non è stato un bel match, ma di Battle Royal belle se ne trovano pochine.
Voto: sv


WWR Tag team championship - R-Truth & Kingston© b. Ziggler & Swagger
Madcap: L'ennesimo confronto tra questi due team si è rivelata una sfida decente (leggi, copia tutti di quelli disputati settimanalmente a Raw e a Smackdown) che non diverte ma neppure annoia. Uniche menzioni, per alcune buone azioni di Kofi (molto pulito, almeno più del solito) e per la mossa combinata del duo della Guerrero (che poi 'sti due fanno coppia dal '15/'18 e sviluppano una Double Team Move solo ORA?).
Voto: 6

Paolo: Carino, un po' meglio di come mi aspettavo. I quattro hanno tirato su un match che, seppure sappia di già visto, non annoia troppo. Da segnalare la Trouble in Paradise su avversario in corsa che mi è sembrata molto "faiga".
Voto: 6


WWE Divas championship - Layla© b. Beth Phoenix
Madcap: Una sfida tra donne pulitina e ben gestita, incentrata sui tentativi di Beth di infortunare alla gamba la campionessa e farle condividere la triste sorte patita. Tutto gradevole almeno fino al misero finale, che ha visto la Phoenix arrendersi ad un semplice Neckbreaker, sopraggiunto a tradimento in una contesa dominata in lungo ed in largo dalla Glamazon.
Voto: 6

Paolo: Uno scontro che non mi è piaciuto. Ho trovato l'azione a tratti legnosa e un "copione" del match fin troppo scontato con i tentativi della Glamazon di infortunare al ginocchio malconcio la britannica. Inoltre tanti, troppi futili roll-up e simili da parte della campionessa. Poi un finale parecchio brutto a chiudere quella che è stata dal mio punto di vista una contesa deludente.
Voto: 5


World Heavyweight Championship - Sheamus© b. Orton, Jericho, Del Rio.
Madcap: Una sfida un po' strana quella valida per il titolo dei pesi massimi, che ha pagato un coinvolgimento poco equilibrato dei lottatori impiegati. Le primissime fasi sono state coerenti con la storyline in corso, con Orton e Sheamus a cercare il faccia a faccia estromettendo gli heel della contesa. Si è proseguiti bene con le parti che hanno visto il campione tagliato fuori dal match da The Viper (con tanto di reazioni di stizza dell'irlandese), metafora della lotta tra i due per il ruolo di uomo immagine dello show. Poi si è perso il filo dello storytelling: mosse assestate un po' a caso, senza psicologia dietro, e solito scontatissimo balletto delle finisher in chiosa. Le cose migliori le ha fatte vedere Jericho, ovvero l'atleta a c'entrare meno (per non dire un cazzo) con il match, essendo Y2J d'istanza a Raw. Del Rio, il vero e legittimo primo contendente, è stato dato come non pervenuto e non ha mai dato l'idea di poter portare a casa la cintura. Insomma, non un gran vedere questo Fatal Four Way... Voto alla prestazione di Jericho.
Voto: 7

Paolo: Molto, molto bello. Dopo le prime fasi che comunque non mi sono dispiaciute, il match si è definitivamente acceso ed ha regalato grandi emozioni, le quali sono state senza dubbio amplificate dalle grandi speranze che riponevo in Chris Jericho. Ad un certo punto ho anche pensato potesse vincere, ma alla fine una vittoria che fa morale (a livello mark) per Sheamus ci può stare e potrebbe dare la spinta per risollevare il suo regno non proprio meraviglioso finora. Davvero contento per questo incontro, che rispetta le aspettative e dunque non delude, ma penso sia doveroso sottolineare che il mio giudizio può essere influenzato da una stipulazione che apprezzo quasi sempre. Nota negativa un Alberto Del Rio che, escluso il momento in cui ha fatto squadra con Jericho, si è un po' tirato fuori dalla contesa e non si è lasciato apprezzare più di tanto. In sostanza buon match, ma si può fare di meglio.
Voto: 7,5


Brodus Clay b. The Miz.
Madcap, Paolo: No comment.
Voto: s.v.


I.C. Championship - Christian b. Cody Rhodes
Madcap: Carino, anche se parecchio al di sotto delle capacità dei due. Probabilmente si è optato per un mood più calmo e rilassato per non sovraffaticare Christian, appena rimessosi dall'infortunio e già coinvolto in un match nel corso della serata. Personalmente mi lascia perplesso il turn di Captain Charisma, perlomeno nella modalità affrettata in cui è avvenuto. Probabilmente serviva un 'buono' tra gli uppercarders per bilanciare il passaggio tra le fila dei cattivi di Big Show, o forse non c'erano piani per l'heel piangina interpretato dal canadese (anche perchè presto sarà Bryan ad implorare per un 'One more match', non vorremo mica una simile ridondanza?).
Voto: 6

Paolo: Senza dubbio ci si poteva aspettare di più da questo match. I due atleti non hanno fatto del loro meglio in uno scontro scontato anche nel finale piuttosto scialbo, ma comunque tutto ciò potrebbe essere stato condizionato da un Christian non ancora al 100% e dunque da non impegnare in match particolarmente sostenuti. Ad ogni modo non capisco il turn face di Christian, cioè, non capisco per quale motivo sia avvenuto; semplicemente e tornato e magicamente da heel ce lo siamo ritrovati face, mah...
Voto: 6


WWE Championship - CM Punk b. Daniel Bryan
Madcap: Date 20 minuti a Daniel Bryan e questi vi riscatterà un PPV! Manco a dirlo, il miglior match della serata porta la firma di un American Dragon messo finalmente nelle condizioni di esprimersi. Chiariamoci subito, questo Punk-Bryan non è certo un classico: sull'incontro è gravata l'impressione che si trattasse di un mero preludio a qualcosa di più grande, scelta anche condivisibile, per carità, ma che smorza inevitabilmente il pathos. La trama del match è stata tessuta con classe: anzichè affrontarsi in un classico incontro basato sul Grappling e sul Chain Wrestling, i due rivali hanno deciso di rispolverare lo Strong Style che ha reso grande la ROH, scontrandosi per lunghi minuti a suon di calci, ginocchiate, gomitate e chiavi articolari. Le doti di Punk e di Bryan, o almeno per come ce li ha presentati la WWE, sono le stesse; persino i loro repertori sono simili: Charging High Knee-Turnbuckle Dropkick, Springboard Clothesline-Missil Dropkick, Curb Stomp-Surfboard, Flying Elbowdrop-Diving Headbutt... l'intera sfida si è giocata quindi sulla dicotomia delle manovre, come se i due contendenti volessero far vedere all'altro -e al pubblico- la propria superiorità sui vari livelli della lotta. Non un clichè visto spesso sui ring di una major, c'è da dire... La memoria va a Joe-Angle di Lockdown 2008 (gioiello semidimenticato che vi invito a rispolverare), in entrambi i casi i lottatori hanno voluto proporre qualcosa di diverso per rinnovarsi dopo una serie di scontri più convenzionali. La gente dell'arena, addormentata per tutto lo show, ha colto appieno lo spirito di Punk e Bryan, risvegliandosi dal torpore e facendo levare due cori di uguale intensità. Cos'è mancato quindi in questo match? I due non hanno raccontato una storia in modo organico, nel senso che non vi è stato un 'inizio' ed una 'fine' come in Punk-Jericho o Bryan-Sheamus. Entrambi hanno lavorato a parti del corpo differenti da quelle delle loro mosse finali, non vi è stato alcun gran gioco di pin attempts e Punk non ha neppure abbozzato la Anaconda Vise. L'inizio dello scontro a suon di colpi diretti, visto spesso e volentieri nei Big Ones delle Indies, è di solito preludio di una sfida ben più lunga e combattuta di quella vista ad Over the Limit. Il finale insoddisfacente sugella l'immagine di un match fisico ed intenso, ma incompleto. Questi due si stanno preservando per qualcosa di grosso più in la. Diamo tempo al tempo... Intanto, mi limito ad applaudire l'interpretazione di entrambi: fantastico il selling dell'infortunio alla gamba operato da Bryan, addirittura superbo il contegno di Punk, quasi heel nel rubare le catch phrases al rivale e nell'irriderne la sfortunata sconfitta.
Voto: 8

Paolo: Decisamente il miglior match della serata. Dopo alcuni scontri che di certo non hanno deliziato gli spettatori il match tra CM Punk e Daniel Bryan alza di molto la qualità dello show ed ha inoltre il potere di risvegliare il pubblico fino ad allora non molto attivo. Ad ogni modo match che fa risaltare i due atleti come simili e vittoria dello Straight Edge One ottenuta in maniera alquanto strana che quindi non chiude i conti con AmDrag. Nella contesa i due hanno messo su una sorta di "botta e risposta" quasi a sancire la loro superiorità sull'avversario, tuttavia questo match non soddisfa pienamente, complice il finale, ma di certo lo farà un nuovo scontro tra il Best in the World e l'American Dragon, che probabilmente si avrà in una cornice più importante di Over the limit. Con questo non voglio certo "bocciare" il match andato in scena domenica, ma penso che da due grandissimi come Punk e Bryan ci si possa aspettare di più e credo che i due si siano limitati per avvenimenti futuri, detto questo si è avuto comunque un grande match con una giusta durata che ha permesso agli atleti di esprimersi al meglio, anche se (ripeto) limitati.
Voto: 8,5


Ryback b. Camacho.
Madcap: Due squash in PPV no, su.
Paolo: Penso di aver esaurito gli insulti.
Voto: s.v.


John Laurinaitis b. John Cena
Madcap: Un angle, anche molto scontato. Fino all'ingresso di show la scenetta è stata simpatica, e ha raggiunto l'apice quando i due contendenti si sono seduti al tavolo di commento. Al 'Five time' di Laurinaitis mi sono letteralmente accappottato dalla sedia! Ma, essendo un angle, non posso giudicarlo certo come un match. Quindi...
Voto: s.v.

Paolo: Beh, senza ombra di dubbio questo non è stato un match. Tuttavia si è avuto una cosetta abbastanza simpatica fino all'ingresso di The Big Show. Da quel momento in poi, il segmento è diventato scontato e bruttino, con un turn heel del gigante abbastanza pronosticabile.
Voto: sv


PPV
Madcap: E' tempo di rispolverare la vetusta definizione di 'PPV di transizione'. Over the Limit 2012 è stato solo questo, un passaggio, un altro gradino nel cammino della WWE verso Summerslam. Devo dire però che non mi sono annoiato: le tre ore sono volate, e Punk-Bryan mi ha lasciato piacevolmente speranzoso per il futuro della federazione e degli show. A Stamford hanno tra le mani un roster semplicemente fenomenale, che riesce a sfornare qualcosa di pregevole anche se utilizzato al minimo. Aspettiamo di vedere ingranare i feud, prima di dare qualche giudizio più succoso. Nota negativa del PPV: il pubblico. Spento, smorto, si è risvegliato un minimo solo durante gli intensi scambi del match per il titolo WWE.
Voto: 6.5

Paolo: Sebbene non ci sia certo bisogno di dirlo, un Pay Per View nettamente inferiore all'esaltante Extreme Rules. Un evento che per la maggior parte del tempo non ha entusiasmato e con ben due squash match inutili, ma che tuttavia si risolleva grazie all'ottima prestazione di CM Punk e Daniel Bryan e ad un Fatal-4-Way che personalmente mi è piaciuto. Per come si presentava l'evento, non è andata male, ma di certo Over the limit non è il Pay Per View dell'anno; ha rispettato le aspettative e questo è già qualcosa, ma già da No Way Out bisognerà alzare il livello degli eventi.
Voto: 6,5


 

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