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17-0: Shawn Michaels (WrestleMania XXV)

17-0

5 aprile 2009, siamo a Houston, Texas, Reliant Stadium dove si consuma quella che è la venticinquesima edizione di WrestleMania. Come ogni anno lo show si preannuncia epico ma tra tutti i match in programma ce n’è uno che passerà alla storia come uno degli incontri di wrestling più intensi degli ultimi anni in WWE.  Stiamo parlando del match tra The Undertaker e Shawn Micheals. Una lotta tra i due che è andata avanti per oltre 30 minuti senza però annoiare i presenti e regalandoci ad ogni mossa, ad ogni azione un qualcosa che rimarrà impressa a lungo nella mente di tutti gli appassionati di questa disciplina.

Per capire meglio ciò che questi due immensi atleti ci hanno regalato sul ring dobbiamo prima fare un passo indietro di qualche settimana o più precisamente dobbiamo tornare alla puntata di Raw che segue di sole 24 ore la messa in onda del PPV No Way Out. JBL dopo aver perso contro Shawn Micheals la sera prima lancia comunque la sfida ad Undertaker per un match tra i due WrestleMania così da poter diventare il primo uomo a sconfiggere il Deadman allo Showcase of Immortal. Arrivò Shawn Michaels che riteneva, con buone ragioni, di aver lui il diritto di affrontare Taker a WrestleMania; ci volle un match la settimana dopo vinto proprio da HBK per rendere ufficiale questo status di primo sfidante alla Streak di Undertaker. Tuttavia Vickie Guerrero, General Manager di Raw, comunicò al pubblico che anche Vladimir Kozlov (che attaccò a sorpresa Michaels) aveva diritto a chiedere questo match, quindi Michaels dovette sconfiggere anche il russo la settimana successiva.  Dopo questa vittoria Undertaker capì che la minaccia dello Showstopper era davvero concreta ed importante e così decise di apparire iniziando di fatto la fase di mind games verso il suo avversario, nel tentativo di distruggerlo psicologicamente in vista del loro scontro. Michaels non perse tempo e rivelò la sua natura di traditore quando colpì Taker con una Sweet Chin Music al termine del loro incontro, vinto, contro JBL e Vladimir Kozlov. Mr. WrestleMania cercò di sconfigge mentalmente il “maestro” dei mind games mostrandosi in un cimitero di fronte a 17 bare; sulla diciassettesima c’era scritto 16-1. Fu davvero il promo perfetto per racchiudere la storia che i due stavano raccontando in quel momento. Due Leggende sarebbero salite sul ring per decretare chi fosse la vera attrazione dello Showcase Of The Immortals, portando sul ring tutte le loro forze e tutte le loro debolezze.

Circa 72.000 spettatori erano pronto a godersi questo spettacolare incontro, forse uno dei più attesi ed anticipati della storia del pay per view più importante dell’anno. Già le entrare furono spettacolari, con Shawn Micheals che entrò nell'arena dall'alto con una luce dietro di se e vestito di bianco. A far da sfondo una musica celestiale che venne stoppata e sostituita dalla classica theme song non appena quest'ultimo toccò terra. A seguire arrivò anche The Undertaker che accompagnato dai suoi soliti rintocchi di campana, che ormai per la diciassettesima volta suonavano allo "Showcase of The Immortals", fece il suo arrivo sul ring. Sul quadrato c'erano due grandissimi atleti figli di un’epoca che era pronta per tramontare. Da una parte uno Shawn Michaels mai sconfitto uno contro uno dal Deadman e dell’altra colui che non era mai stato sconfitto a WrestleMania. Il build-up fu spaventoso e l’attesa si costruì praticamente da sola, giorno per giorno, tassello dopo tassello.

Suonò la campana. I primi minuti furono una fase di studio molto dinamica. I due tennero un ritmo elevato, ma poi questo ritmo sembrò scemare per consentire al match di prendere la piega leggendaria che poi prese.Dopo circa 15 minuti di match ecco che arrivò lo spot che forse rimarrà per sempre legato a questo match ,il Phenom saltò al di fuori del quadrato cercando di colpire HBK,il quale però colpì l’arbitro (che era uscito fuori dal ring per sincerarsi delle condizioni di Mr.Wrestlemania) e si difese con un cameraman. Da lì in poi una miriade di emozione si susseguirono senza tregua, i due wrestler si scambiarono le migliori mosse dei rispettivi repertori, Chokeslam, Elbow Drop, Last Ride, Sweet Chin Music, Hell's Gate, ma nulla di tutto ciò riuscì a mettere fine alla contesa,neanche la Tombstone Piledriver fu in grado di raggiungere quel tanto desiderato conto 3, grazie a quello che è uno dei più eclatanti kick-out a cui abbiamo assistito.Con il passare del tempo il match raggiunse l'epicità,I fan erano in visibilio, ogni azione dei due atleti era accompagnata dal boato del pubblico. Alla fine nonostante l'eroica resistenza di Shawn Micheals, fu The Undertaker a portare a casa il conto vincente grazie ad un'altra Tombstone PIledriver che arrivò dopo un tentativo di Moonsault di HBK non andato a buon fine.

Dopo 30 minuti e 46 secondi di match The Undertaker riuscì a far si che la sua striscia vincente rimanesse tale portandosi sul 17-0, vincendo uno dei match che resterà per sempre nella menti degli appassionati di wrestling e che rappresenta una pagina fondamentale della Streak, che da questo momento in poi divenne davvero l’attrazione principale di WrestleMania. Ormai nulla sembrava poter fermare il Deadman. Luce contro oscurità e a vincere fu ancora lui.


 

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