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Il secondo rintocco di campana della Streak di Undertaker arriva un anno dopo a WrestleMania VIII, contro Jake “The Snake” Roberts. E’ strano quanto soli dodici mesi nella WWF possano cambiare le carte in tavola. Nel precedente racconto Undertaker era un monster heel temuto da tutti, pochi mesi dopo invece lo ritroviamo a salvare Macho Man Randy Savage e Miss Elizabeth dal tormento che Jake Roberts stava dando alla coppia diventando uno degli heel più odiati della federazione. Ma procediamo con ordine…
Tutto nasce dall’ascesa di Jake Roberts come heel. Un heel molto credibile agli occhi dei fans, senza scrupoli. L’obiettivo di Roberts erano Randy Savage e Miss Elizabeth, con Macho Man che dovette subire umiliazioni come la presenza di un serpente durante il loro ricevimento matrimoniale oppure l’essere legato con una corda mentre il serpente di Roberts si avvinghiava ai suoi arti. Roberts dimostrava un'insanità mentale parlottando nel backstage col suo serpente, pronto per sferrare un nuovo attacco nei confronti della coppia attendendoli dietro una tenda… ma ad attendere lui c’era invece The Undertaker che si intromise. Questo portò all’apparizione di Roberts durante un segmento con Paul Bearer e The Undertaker a sfondo funerario, dove Jake chiese a chiare lettere da che parte stesse Undertaker. Il becchino, di tutta risposta, fece capire all'Hall Of Famer classe 2014 che non era dalla sua parte e nacque il primo confronto fisico dei due che vide uscire vincitore proprio Roberts utilizzando la sua astuzia, riuscendo a colpire con la DDT Paul Bearer e mettendo KO Undertaker con numerose sediate. Non fu però abbastanza. Taker si rimise subito sulle proprie gambe e si lanciò all’inseguimento del suo nemico trascinando con se una bara. La sfida fu così lanciata in maniera prepotente da ambo le parti ed il pubblico vedeva “The Snake” come una grande minaccia.
Date le premesse il match non poteva che essere una vera battaglia. Con molti attacchi sia dentro che fuori ring il leit motiv del match era chiaro: “chi riuscirà ad usare per primo la sua finisher move”? Finisher moves temute da tutti. Undertaker diede prova della sua resistenza sovraumana uscendo da una DDT praticamente subito, ce ne volle una seconda solo per tenerlo a terra qualche istante, istante però decisivo perché Roberts decise di concentrarsi su Paul Bearer e l’Urna presenti a bordo ring distogliendo quindi l’attenzione dal suo avversario. Undertaker raggiunse l’avversario fuori ring, lo bloccò e lo colpì con una Tombstone Piledriver fuori dal ring. Il resto è storia. Jake venne riportato al centro del quadrato e l’arbitro contò il 3 che consegnò la seconda vittoria al Deadman.
La sfida era tra Tombstone Piledriver e DDT e fu vinta nettamente dalla mossa finale di Undertaker. Continua quindi la volontà di far apparire Undertaker come una forza dominante per la seconda WrestleMania consecutiva, dove però stavolta lui era l’eroe e non il cattivo. Il risultato fu apprezzato dal pubblico e diede vita ad uno scontro comunque solido e appassionante che regge bene anche il passare del tempo. La storia fu ben raccontata e ci consegnò un Undertaker ancora più rafforzato rispetto al debutto dodici mesi prima.
