WRESTLEMANIA 25 - WWE Championship - Triple H vs. Randy Orton

Nel 2009 giunge l’attesa venticinquesima edizione di WrestleMania. A chiusura dello spettacolo vediamo contrapposti Randy Orton e Triple H, nemici di lungo corso sin dai tempi dello split dell’Evolution. Nel gennaio 2009 Randy Orton raggiunge la vittoria della Royal Rumble con l’aiuto della Legacy (Cody Rhodes e Ted DiBiase) portando i suoi alleati fino alla fine per poi prevalere proprio nei confronti di Triple H. Soli sei giorni prima della Rumble ci fu lo shockante attacco ingiustificato nei confronti di Vince McMahon che aveva elevato in maniera esponenziale le credenziali del nuovo Randy Orton. Risultato: Chairman fuori gioco a tempo indeterminato dopo il Punt Kick, una Royal Rumble vinta e un nuovo top heel pronto a sbocciare in tutto il suo splendore. La storyline prosegue con Shane McMahon e Stephanie McMahon che scendono in campo per prendere le difese del padre, mentre la Legacy copre le spalle a Randy Orton dagli assalti di Shane, aiutando anzi il leader a colpire a tradimento il figlio di McMahon intento a difendere padre e sorella. A No Way Out c’è l'inevitabile scontro con Shane O’Mac che termina a vantaggio del Legend Killer. Ventiquattro ore dopo il nuovo scontro senza regole tra i due, con Shane massacrato e con Stephanie che cade sotto l'RKO poco prima dell'intervento di Triple H giunto in ritardo. Da qui la svolta del feud con le forze in campo che cambiano, con i McMahon che si fanno, gioco forza, in disparte per lasciare la scena ai due. Randy Orton svela che gli attacchi ai McMahon facevano parte di un piano molto più grande: lui voleva colpire la famiglia di Triple H per fargliela pagare dei sopprusi avvenuti a fine 2004. Sembra la sfida definitiva tra i due. La Legacy viene attaccata pezzo per pezzo da The Game che finalmente riesce a mettere le mani addosso al nemico numero 1 attaccandolo in casa propria, davanti a sua moglie, con HHH che viene arrestato dopo momenti di tensione vera e palpabile. Entra quindi in gioco la "Orton's Law" con Randy in cerca della sua personale vendetta. Randy e la Legacy ammanettano Hunter alle corde del ring dopo l’ennesimo attacco, la moglie Stephanie torna on-screen per cercare di evitare che il massacro abbia inizio, ma una DDT e un bacio sulla bocca di fronte a Triple H ammanettato, sono scene forti che non si vedevano da tempo in WWE. La martellata su Triple H è la sentenza del “giudice” Orton. La faida diventa davvero cattiva, cruenta, crudele. Randy Orton a pochi giorni da WrestleMania svela i motivi di questo odio nei confronti del WWE Champion, ma proprio in quel momento arrivano Shane McMahon, Vince McMahon e Triple H per mettere KO tutta la Legacy.

La storyline tiene veramente col fiato sospeso il pubblico della WWE, ci si attende una sfida piena di aggressività, di cattiveria, di agonismo, di interferenze, colpi proibiti. Una vera guerra. Ma le attese in quel di Houston, Texas, vennero disattese. Il match tra i due partì subito forte: stile brawler del WWE Champion, Randy Orton connette con l’RKO dal nulla e tenta subito il Punt Kick, prontamente evitato da HHH che, anzi, connette col Pedigree. Il pubblico dopo un entusiasmo iniziale si spegne poco a poco per via dei ritmi blandi e dello stile brawler dei due lottatori. L’azione di sposta fuori ring, ma il phatos della sfida viene letteralmente ucciso dalle lunghe rest hold del Royal Rumble Winner. Nella seconda metà dello scontro Triple H tenta un Pedigree sul tavolo dei commentatori, Orton sventa il tentativo e connette con la DDT fuori dal ring. L’arbitro finisce KO, RKO di Randy Orton che subito dopo scende dal ring per prendere lo sledgehammer, ma viene colpito con un calcio in testa, perde il martello e Triple H lo punisce col suo fido compagno di mille battaglie. Il pubblico malgrado tutto rimane poco coinvolto. Il King Of Kings si accanisce sull’avversario con una serie di pugni, l’arbitro torna in piedi... Pedigree del WWE Champion: 1...2...3. Match finito, ma il pubblico è deluso dallo spettacolo visto.

Questo main event verrà probabilmente ricordato più per quello che doveva (e poteva) essere e non per quello che è stato. Un match deludente, senza mordente o spunti particolari e anche un pò slegato alla storyline. Probabilmente un match senza regole avrebbe avuto un altro gusto.