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WRESTLEMANIA 6 - Title vs. Title Match: Hulk Hogan vs. Ultimate Warrior

Wrestlemania 6, la sfida delle sfide. Hulk Hogan, il campione mondiale che l'anno prima sconfisse “Macho Man” Randy Savage e conquistò il titolo WWF, contro l'attuale campione intercontinentale, Ultimate Warrior, altro grandissimo idolo del pubblico. Cosa succede quando le due più grandi forze in circolazione vengono a scontrarsi? Questo è il tema del match, potenza contro potenza, carisma contro carisma. Il feud fu piuttosto strano: i due lottatori, infatti, erano entrambi face. Due personaggi amatissimi dal pubblico, che venne chiamato ad una scelta difficile: Hogan o Warrior, Warrior o Hogan. Nessuno dei due, infatti, turnò heel durante la loro rivalità, dal momento che da face funzionavano alla grande e si voleva sperimentare un incontro face vs. face come incontro più importante di Wrestlemania, ben sapendo che il pubblico avrebbe comunque creato un atmosfera stratosferica, tifando per l'uno e per l'altro. Il feud, dicevamo, fu abbastanza strano, proprio perché i due non si tradirono mai in maniera netta e decisa, anzi…nel corso delle settimane sia Hogan che Warrior mostrarono rispetto e stima l'uno verso l'altro. Venne sancito così un match per Wrestlemania VI, destinato ad entrare nella storia. Arriviamo alla serata decisiva: entra per primo sul ring Ultimate Warrior. Il pubblico è in delirio, la folla dimostra di essere già su di giri, ma poi arriva l'Immortale, Hulk Hogan, e il boato è altrettanto assordante. Le tifoserie si dividono, si schierano con l'uno o con l'altro beniamino, e la sfida del secolo ha inizio. Subito prove di forza, i due entrarono presto nel clima giusto per affrontare questa battaglia. Non è solo l'importanza della sfida, ovvero il mettere in palio i due titoli più importanti (sia l'Intercontinentale che il WWF Title), che la rese così spettacolare, ma anche la grinta messa in questo match. I due si rincorrono, si sfidano in potenza ed a suon di Slam, con entrambi che fanno la parte degli invincibili a turno, mostrando ad intermittenza i muscoli. Prima Ultimate Warrior che sembra insensibile ai colpi di Hogan e poi lo stesso Hogan, che riesce a resistere ai continui attacchi dell'avversario, mostrano di non voler cedere nemmeno un metro di campo all'avversario. I due riescono ad emozionare anche durante le Headlock, il pubblico non perde mai un minimo di interesse verso il match, sapendo che il colpo di scena può arrivare da un momento all'altro. Per rendere la sfida ancora più epica, i due crollano spesso assieme, come se gli equilibri tra le forze in campo fossero totali. Ad un certo punto Warrior si rialza dopo essere andato a terra, Hogan lo colpisce ma lui continua a scrollare le corde per caricarsi, sentendo l'adrenalina del proprio pubblico tutta per lui. Hogan viene presto imprigionato in una lunga Bearhug, da cui esce all'ultimo istante gasandosi nel suo modo, inizia la sua fase dominante e proprio l'Hulkster arriva vicino alla vittoria, ma l'arbitro crolla a terra dopo un colpo involontario subito e perciò la vittoria di Hogan non avviene. Pochi secondi dopo è Warrior ad avere la possibilità di schienare l'avversario dopo un Suplex, ma l'arbitro non si è ancora ripreso e siamo ancora in una situazione di nulla di fatto. Quando finalmente il direttore di gara arriva a contare Hogan è troppo tardi, perché l'Immortale si riprende e la sfida prosegue. Si arriva alla fase finale, con i due lottatori che cercano fuori ring di far sbattere la testa al rivale contro i paletti esterni, ma comunque regna una grande situazione di equilibrio. Hogan subisce la letale Gorilla Press Slam, ma si rialza con il suo Hulk-Up, emozionando gli spettatori presenti nell'arena. Quando arriva il suo Atomic Legdrop, Ultimate Warrior si toglie all'ultimo e riesce a stendere ancora Hulk con la sua letale finisher. L'arbitro va per lo schienamento…1, 2 e 3, il grande guerriero ha vinto, ha coronato il suo sogno di diventare campione mondiale dei pesi massimi WWF battendo il più grande di sempre ed entrando nel posto in cui risiedono le leggende dalla porta principale, quella più onorevole. Grande vittoria per Warrior, quindi, ma ancora più grande è il gesto di sportività di Hogan. I due, infatti, si abbracciano in un momento che segna la storia di Wrestlemania, consacrando questo match fra i migliori di sempre. Lungo ed emozionante, ben condotto dai due, che non saranno fenomeni sul ring, ma sanno emozionare come pochi. Come tutti sappiamo Warrior è poi sparito, dopo alcuni mesi in WWF, per tornare più avanti in un match squash contro Triple H, sparendo ancora per problemi personali, mentre la stella di Hogan continua a brillare ancora oggi, con oltre 50 anni sulle spalle, ma con una carriera straordinaria alle spalle e un carisma unico.


 

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