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Intervista a Hulk Hogan sulla TNA on the road, i ppv, Brooke, il contratto di Roode e altro

Hulk Hogan è apparso come ospite dell'ultima edizione del programma web-radiofonico Busted Open Radio, condotto da Doug Mortman e Dave LaGreca, per un'intervista in cui ha parlato di svariati temi, come la scadenza del contratto di Bobby Roode con la TNA, Impact on the road, la riduzione dei ppv e altro ancora. Questi sono alcuni highlights.

Il suo punto di vista paterno su sua figlia Brooke sempre più coinvolta nella TNA: "Dannato se lo fai, dannato se non lo fai. In realtà è il mio peggior incubo che si avvera, ma non sono io il responsabile della sua felicità e per qualche ragione lei sembra accendersi quando è in questo business. Lei è veramente brava in telecamera, come quando stavamo facendo 'Hogan Knows Best' ero solito dire che è l'unica della famiglia che è una vera attrice. Quindi lei è in giro per il business e ha questo adatto per proseguire e ha un buon istinto per il mondo del wrestling. Sono al punto in cui lei non ha più 18 anni e lei è nei suoi primi 20 anni così ha avuto modo di scegliere la sua direzione. La vita è una questione di scelte."

I fan che non sapevano cosa stesse realmente accadendo dietro le quinte con il contratto di Bobby Roode: "Quando lavori per una compagnia, a volte non ti concentri su cosa dice il tuo contratto. Io ero qui l'anno scorso, stavo lavorando a un PPV e il mio contratto era scaduto. Io non lo sapevo. Dixie non lo sapeva. Non eravamo preoccupati. Siamo qui perché amiamo questo business e tutto a un tratto chiamo il mio avvocato e dico, 'Henry, è il mio contratto va bene?​​' Lui risponde, 'Sì, è terminato dieci giorni fa'. Io nemmeno lo sapevo. Neanche Dixie lo sapeva. Non ci eravamo preoccupati di questo; ci eravamo preoccupati di mettere su un bello show. È solo così strano che 'Oh mio Dio, il contratto di Bobby Roode è finito'. Ho guardato Twitter oggi, 'Hogan sei un idiota, anzi, fesso'. Tutte queste cose che vengono dette a me, io non ho niente a che fare con quello. Questo è il punto; Bobby Roode, grande talento. Sono sicuro che lui voglia essere qui o voglia essere ovunque e può fare il suo accordo, ma noi siamo sicuri che non vogliamo che vada da nessun'altra parte. Lo amiamo da morire. Speravo che avesse avuto la cintura nel tour nel Regno Unito così avremmo avuto un TNA champion là. È strano come tutti cerchino di fare a pezzi il nostro business. Siamo tutti qui per lo stesso motivo, ci piace questo business, e anche se non avesse avuto un contratto ci scommetto che Booby Roode avrebbe lottato lo stesso al ppv senza contratto fino a quando le cose non si sarebbero risolte. Questo è quanto lui lo ama [il business]."

La TNA on the road e l'abbandono della Impact Zone: "La verità è, tutta quella roba [sulla Impact Zone] non era corretta se avessi detto qualcosa di negativo perché c'erano un sacco di folle che sono venute che non erano folle di wrestling, erano solo una parte del parco. Ma la cosa strana è, tutta quella roba che era così sbagliata o era una cosa orribile, voglio dire, ora che io davvero la guardo, era in realtà una messa a punto per passare a qualcosa di meglio o un trampolino di lancio per questa compagnia per diventare grande. Tutto quello è successo per una ragione. Non eravamo pronti ad andare on the road un paio di anni fa. Quindi ringrazio Dio per gli Universal. Ora lo guardo in modo completamente diverso da quello che forse ho detto in precedenza."

La riduzione del format dei ppv a quattro eventi: "Penso che abbiamo bisogno di cambiare marcia e sì mi piace. È solo caotico. Tutto a un tratto è come se ogni compagnia ha un PPV ogni mese e niente significava nulla e penso che stiamo solo cercando di tornare alle danze. Non come il wrestling di una volta, ma come il wrestling dovrebbe essere e semplicemente fare in modo che le cose significhino di nuovo qualcosa. Credo che per noi come compagnia, per noi continuare a guadagnare slancio e davvero non preoccuparci di quello che fa chiunque altro, come ho detto, rende questa da una buona piccola compagnia a una grande compagnia. Penso che ci stiamo riorganizzando nei posti giusti. La TV è la nostra star, il network di Spike. Molti dei nostri profitti, secondo me, stavamo lanciando il dardo verso il bersaglio sbagliato. Eravamo preoccupati per un PPV quando avremmo dovuto essere preoccupati per la TV che ci sostiene e costruire alcuni angle principali e poi bang, farli in TV invece che in PPV. Ora possiamo portare questi angle importanti in TV e tenere i più grandi, grandi per questi quattro PPV, quindi penso che siamo sulla buona strada con questo."

 

Source: LordsOfPain.net & WrestlingRevolution.it

 


 

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