Si lo so, il titolo non c’entra una mazza con Night Of Champions o c’entra solo in parte, ma in queste settimane sto particolarmente in fissa con i video meme di John Cena e siccome non avevo altri titoli in mente (coi titoli sono negato) beccatevi questo.
Dunque anche l’edizione 2015 della “Notte dei Campioni” è passata agli archivi e come da tradizione, così come con tutti i pay per view che alla vigilia si prospettano un pochettino interessanti, le nostre aspettative sono state spazzate via come l’estate. Avevamo ben due main event con protagonista Seth Rollins, e un partner misterioso che fino all’ultimo ci ha fatto arrovellare le meningi, finché poi non è successo quello che è successo..
C’erano tre wrestler, tre nomi aventi un minimo di senso e di legame logico con Dean Ambrose e Roman Reigns o per lo meno con i Wyatt, ovvero Erick Rowan, The Rock e Samoa Joe (quest’ultimo secondo i miei pronostici). Okay, il primo pare sia ancora in lista infortunati, ma gli altri due? Anche se come lottatore mi sta sulle balle, avrei preferito meglio un part timer come The Rock che appunto è il cugino di Reigns e quindi ci stava come cosa, aveva senso.. o magari un “giovane” prospetto di NXT come Samoa Joe, che oltre ad essere samoano (e quindi “per forza” sarà parente a Reigns) ha tutte le carte in regola per contrastare Strowman!
Perché allora tirare in mezzo “one night only” un Y2J random e senza nessun legame logico (tranne una dimenticata rivalità con Wyatt) con i suoi compagni di team, grande nome ma non certo grande stazza , quindi palesemente non avrebbe portato nessun vantaggio ad Ambrose e Reigns nel sovrastare la forza della “Montagna” (rimanendo in tema Game Of Thrones dello scorso editoriale) Braun Strowman, addizionata a quella di Luke Harper e Bray Wyatt, senza contare l’ottima chimica di squadra della Wyatt Family.
E della serie “Appare un Jericho selvatico… non è molto efficace!”, Y2J finisce con il perdere per svenimento in seguito alle manovre di sottomissione di Strowman, consegnando la vittoria nella mani dei Wyatt.. e andandosene via incazzato a fine match, tra gli sguardi altrettanto incazzati di Ambrose e Reigns.
Se poi dobbiamo fare un discorso smart, beh scegliere Jericho come jobber di lusso (essendoci abituato) piuttosto che un Dwayne Johnson o un rampante Joe è stata forse la scelta migliore, in ogni caso vedremo ora cosa succederà ad Hell In A Cell, se avremo un nuovo match a tre con un nuovo partner a fianco di Ambrose e Reigns, probabilmente Randy Orton, o se la faccenda si evolverà diversamente.
Passando oltre, ahinoi è finita l’avventura di Seth Rollins come doppio campione.. infatti nel primo dei due main event della serata, il nostro bostoniano di fiducia Cena (e qui mi riallaccio al titolo) si è ripreso il titolo degli Stati Uniti al termine di un ottimo match, il migliore della serata.
Rollins ha voluto osare un po’ troppo durante la contesa, scimmiottando Cena e finendo vittima dell’Attitude Adjustment al primo colpo, e beccandosene poi un’altra a fine match nei pressi del bordo ring, mentre ormai stanco era intento a lasciare l’arena prima del suo secondo incontro.
Francamente, non ho trovato giusta la decisione di far disputare a Rollins due match di fila, ma anche qui però considerando l’esito del primo incontro doveva per forza di cose andare così.. altrimenti Rollins tra l’attesa di un match e l’altro più che riposarsi avrebbe abbandonato l’arena, pur di salvare il titolo massimo!
Con l’arrivo di Sting parte anche il secondo main event, con un Rollins da prima stanco e in continuo tentativo di fuga ed uno Stinger in completa padronanza dell’azione.. finché non ci si sposta a lottare nella zona dei commentatori, Sting infatti per un errore di sottovalutazione finisce per essere schiantato egli stesso sul tavolo di commento spagnolo, permettendo così a Rollins di passare al contrattacco, dopo un attimo di esitazione in cui avrà sicuramente pensato di andarsene perdendo il match per doppio count out.
Si ritorna dunque sul ring, ed è qui che Sting per poco non ci rimane secco, The Icon infatti subisce una devastante Turnbuckle Powerbomb da parte di Rollins, che lo infortuna seriamente in più parti del corpo; attimi di pausa durante l’incontro, con l’arrivo dei paramedici, Sting nonostante non si regga quasi più in piedi, fa segno di voler continuare, e dopo una Scorpion Deathlock evitata, il match si conclude anticipatamente con un Rollup di Rollins che così facendo mantiene il titolo massimo. Per Sting nonostante le lodi per aver comunque lottato fino alla fine anche in quelle pessime condizioni da vero professionista, oltre all’infortunio c’è da annotarsi anche una seconda sconfitta patita in un pay per view della WWE, dopo quella scandalosa di WrestleMania contro Triple H, con la sola differenza che questa sconfitta contro Rollins era palese e ci stava, mentre quella con HHH.. uhmm meglio se non dico altro! E ovviamente a fine match non poteva mancare il telefonatissimo tentativo di incasso di Sheamus, con il Celtic Warrior che si fa subito avanti, atterrando Rollins con il Brogue Kick, ma venendo ostacolato “udite udite” dall’osannatissimo ritorno di Kane.. con la maschera.. per la gioia di tutti coloro che in questi mesi lo richiedevano a gran voce su Facebook.. un Big Red Monster che ritorna in versione “Two is meglio che one!” a giudicare da quanto si è visto nelle settimane seguenti. Quindi dopo due avversari di spessore, come Cena e Sting questa volta a Rollins spetta regolare i conti una volta per tutte con l’ex alleato Kane, prossimo sfidante al titolo WWE nell’imminente pay per view Hell In A Cell!
Passando al resto della card.. c’è stata la sorprendente e non del tutto corretta, vittoria di Owens su Ryback contro i miei pronostici (esticazzi direi), che così facendo ha conquistato il suo primo titolo nel main roster, titolo intercontinentale quanto meno meritato visto ciò che ha dimostrato in questi mesi; Charlotte invece dopo la magra figura di sei giorni prima a RAW, è riuscita finalmente a portarsi a casa il Divas title in un match a senso unico e dominato fino a pochi minuti dal termine da Nikki, per la gioia di suo padre e delle sue compagne di team, per lo più Becky.. mentre Paige non l’ha presa proprio bene; poi Ziggler grazie all’aiuto involontario(?) di Summer Rae (che riesce benissimo a farsi odiare come Lana) ha avuto la meglio su Rusev per la “felicità” di tutti i fans di questa “amatissima e interessantissima” rivalità; ed infine il New Day ha mantenuto i titoli di coppia perdendo il match per squalifica, perciò i Dudley dovranno attendere ancora un po’ prima di avere attorno alla vita le cinture, la Cosmic Wasteland si è portata a casa il kickoff… e notiziona, durante l’evento è stato dato l’annuncio che Undertaker e Brock Lesnar se la vedranno nell’ultimo incontro della loro rivalità in un Hell In A Cell match nell’omonimo pay per view di ottobre.. per la gioia mia e sicuramente anche di qualcun altro che non dovrà sorbirsi questo rematch a WrestleMania, dove a questo punto io spero per l’ultima volta in un Sting Vs. Undertaker.
In linea generale l’evento non è stato proprio osceno come invece molti hanno sostenuto, abbiamo soltanto avuto le solite scelte sbagliate tipo quella del partner misterioso o a mio parere quella della gestione dei match di Rollins nella card, poi ovvio ci sono i mark che si lamentano del fatto che Rollins abbia mantenuto il titolo massimo o che Owens abbia vinto rubando, ma i mark si lamentano sempre (altrimenti non sarebbero mark). Insomma un pay per view da sufficienza e nulla più e soprattutto tanto di cappello a Sting.. d’altronde passato SummerSlam siamo entrati in quell’ultima fase dell’anno in cui i pay per view non sono nulla di che (lo scorso anno la WWE ci sorprese con Survivor Series) e gli show settimanali altrettanto peggio, detto ciò anche per questa volta è tutto e il vostro MLK vi da appuntamento al prossimo editoriale.. so stay tuned!