Fandango vs Chris Jericho
Paolo: Un opener non male ma neanche troppo bene. Minutaggio discreto, ritmo idem, anche se Y2J non mi è parso proprio nella sua serata migliore. La sua vittoria, ad ogni modo, è sacrosanta come già si era detto nel preview. Avendola Fandango subita via schienamento e non per submission, tra l’altro, il suo status non cala di molto; forse non cala affatto. Molto bella la Codebreaker in mid-air che ha posto fine al match.
Voto: 6.5
Antonio: Match abbastanza buono, con una condotta discreta da parte di entrambi i lottatori. Mi è sembrato di vedere un Fandangoo molto più fluido e a suo agio nel ring, in un match che è durato molto di più di quelli in cui aveva partecipato fin ora. Molto bella la Codebreaker di Jericho su Fandangoo che si lancia dal paletto. Anche se la vittoria di Jericho era scontata, in modo da poter continuare il feud, il match non ha annoiato ed è stato a tratti godibile, ma nulla di entusiasmante.
Voto: 6
United States Championship Match
Kofi Kingston © vs Dean Ambrose
Paolo: Tanto per cominciare, voto -1 al costume di Kofi. Chiarito ciò, un match di buon livello. Kingston come sempre non pulitissimo, ma comunque assolutamente apprezzabile; Ambrose dal canto suo molto positivo. È un peccato che uno come lui, che fa(ceva) dei foreign objects il suo pane quotidiano, abbia combattuto in un normale one-on-one in un evento chiamato Extreme Rules, ma comunque non si è comportato affatto male. Da segnalare il Butterfly Suplex dalla terza corda. Quanto al risultato, è il massimo che si potesse sperare per Dean Ambrose. Kingston si è confermato come campione “di transizione” utile per non far affrontare due heel (Ambrose e Cesaro) mentre il membro dello Shield ha dimostrato di riuscire a battere da solo, in maniera pulita, uno United States Champion. C’è da credere a Triple H: Bright future.
Voto: 7
Antonio: Questo match ha mostrato che Dean Ambrose è pronto anche per la carriera da singolo e che Kofi Kingston è, e sarà per molto tempo, un mid carder/campione di transizione. Ciò detto entrambi hanno dato vita ad un match molto veloce, senza periodi si stasi. Buona la SOS di Kofi, spettacolare il Butterfly Suplex si Dean Ambrose dal paletto. Credo che però il feud fra i due non sarà molto lungo, e che Kofi sarà rispedito velocemente al mittente dopo la rivincita.
Voto: 6.5
Strap Match
Sheamus vs Mark Henry
Paolo: Quella dello strap match è una stipulazione che non mi è mai piaciuta particolarmente e credo che questo match chiarisca i motivi della mia avversione. Ritmo lentissimo, poche “vere” manovre, assolutamente zero emozioni. Aggiungiamoci poi un finale vergognoso, con un intervallo di una vita e mezzo tra il tocco dei primi tre angoli e quello dell’ultimo e la frittata è fatta. Come era pronosticabile trionfa Sheamus, sperando di non vederlo più impegnato contro Henry.
Voto: 4.5
Antonio: Come avevo detto da pronostico, credevo che Henry sarebbe riuscito a portare a casa la vittoria, sfruttando il suo peso. Mi sono sbagliato. Però il mio pronostico ha azzeccato il fatto che ci sarebbero state poche manovre nell’incontro e molta rissa reale. Non capisco perché per la vittoria finale il tocco del quarto angolo sia valso nonostante siano passati molti secondi, cosa che non era valsa per le altre volte, durante il match. Per il resto match abbastanza blando.
Voto: 5.5
#1 Contender’s for the World Heavyweight Championship I quit Match
Jack Swagger vs Alberto Del Rio
Paolo: È andato tutto bene, anzi, benissimo… fino a quando l’asciugamani non è entrato in scena. Il match è stato intenso sin dall’inizio; il risultato era certo scontato, ma lo scontro era molto divertente da guardare. Poi è arrivata la Ankle Lock di Swagger, Del Rio ne sarebbe prima o poi uscito, ma invece è successo quello che è successo: Ricardo Rodriguez voleva gettare la spugna (letteralmente), Colter lo assale e, spostandosi, Rodriguez lascia sull’apron l’asciugamani. Dopodiché Zeb lo getta sul ring e l’arbitro crede sia stato Rodriguez, dunque suona la campana. Ma che roba è? In un “I Quit” match, I quit, un lottatore dovrebbe pronunciare queste due parole per perdere. Non ha senso che il suo manager getti la spugna per lui, non sta né in cielo né in terra.
Quanto accaduto dopo, se possibile, è anche peggio… Instant replay. Instant replay. Instant replay. Lo scrivo tante volte per convincermi che si sia davvero utilizzato l’instant replay. Non bastava che l’altro arbitro spiegasse l’accaduto a Chioda, no, han voluto strafare con questa porcata allucinante. Non c’è bisogno che mi metta a chiarire il motivo per cui l’Instant Replay col Wrestling non ha nulla da spartire, vi annoierei e null’altro; è semplicemente inaccettabile una cosa di questo tipo. Se escludiamo la parte asciugamano/replay, il voto del match si aggirerebbe intorno al 7, ma considerandolo nella sua interezza non posso che essere estremamente negativo nel giudizio.
Voto: 2
Antonio: Match molto scorrevole e godibile. Ottime manovre da entrambi i lottatori. Devo ammettere che quando Del Rio mette a segno l’Enziguri Kick, questa manovra sembra davvero essere di grande impatto (dico questo perché ultimamente Del Rio, soprattutto nei match che contano, aveva botchato la manovra). Ovviamente ci sono state varie richieste, da parte dell’arbitro, se qualcuno volesse cedere, senza avere risposta affermativa. Poi è successa la frittata: hanno usato l’instant replay! Non che io sia contrario alla cosa ma ora, come dice la giurisprudenza, la dirigenza WWE ha creato un precedente. Ora in qualsiasi situazione del genere, per qualsiasi protesta da parte di una Superstar, si dovrà fare ricorso all’instant reply. Questo potrebbe esser più un bene che un male, pensate se Eddie Guerrero fosse ancora vivo, tutte le sue furbate con le sedie potrebbero essere oggetto di instant reply. Comunque sorvolando questo particolare, seppur non piccolo, la vittoria di Del Rio era scontata e soprattutto il match è stato molto buono.
Voto: 6.5
Tag Team Championship Tornado Tag Match
Team Hell No © vs Seth Rollins & Roman Reigns
Paolo: Ottimo. Un incontro parecchio dinamico, del genere che piace al sottoscritto. Molte manovre combinate, molti scambi rapidi, insomma davvero un bel match. Oltre che essere pregevole, questa battaglia ha consolidato lo status dello Shield, che ora detiene sostanzialmente una sorta di “monopolio del midcarding”. Due titoli nella stessa sera: quello US per Dean Ambrose e quelli di coppia per Rollins e Reigns. Francamente non mi aspettavo che andasse così ad Extreme Rules, ma non credo sia stata una scelta poi così erronea. Da sottolineare come non solo Ambrose, ma anche Reigns e Rollins abbiano vinto in maniera pulita (stavolta contro avversari di ben altra caratura rispetto a Kofi Kingston). Menzione d’onore infine per la frase di Roman Reigns rivolta a Daniel Bryan all’angolo “You try to break my arm? Imma break [Si ferma, come se se la stesse pensando] your face!” e per la manovra che ha chiuso l’incontro, che obiettivamente non saprei come definire.
Voto: 7.5
Antonio: La vittoria dello Shield mi intrigava, ma non pensavo potesse avvenire perché averli tutti e tre con le cinture poteva essere una danno più che un vantaggio, e siccome ero sicuro della vittoria di Dean Ambrose, ero più tentennante su quella di Reigns e Rollins. Comunque va detto che il fatto che il match sia stato un Tornado Tag Team ha aggiunto brio e vivacità alla contesa. Abbiamo assistito a parecchie mosse combinate da parte di entrambe le coppie, da sottolineare quella in cui Reign si è caricato Daniel Bryan sulle spalle e Rollins lo ha colpito con una ginocchiata al volto. Davvero un ottimo match.
Voto: 7
Extreme Rules Match
Randy Orton vs Big Show
Paolo: Punt Kick! Ah, quanto mi è mancata questa manovra. È un marchio di fabbrica di Randy Orton, uno di quei motivi per cui, sebbene non lo amassi, quantomeno lo apprezzavo. Dal turn face il suo character ha perso qualsivoglia interesse, ma questo Punt Kick rigorosamente from outta nowhere ha riacceso le speranze di tornare a vedere un Orton tosto, cattivo, letale. Quello che auspico non è un semplice turn heel (che se mal gestito potrebbe affossarlo), bensì un vero e proprio ritorno alle origini (per quanto il tv pg lo consenta). Parlando del match, comunque, non è stato male. Big Show ha fatto valere la sua stazza durante tutto l’incontro ed è anche uscito dal pin post-RKO. Orton dal canto suo ha recitato discretamente il ruolo dell’underdog tifato (eccome, essendo a St. Louis) dal pubblico. Pregevole, oltre al Punt Kick, lo splash provato da Big Show sulla scala retta da due sedie, una cosa nuova che fa sempre piacere.
Voto: 7
Antonio: La notizia del match è il ritorno del Punt Kick. La cosa potrebbe sembrare banale, invece potrebbe rappresentare il possibile inizio del tanto atteso turn heel di Randy Orton. Sono anche da segnalare le ben due RKO neutralizzate da Big Show, una addirittura sulla sedia, e la mossa che ha dato la svolta al match, ovvero lo splash non riuscito del gigante su Orton, che spostandosi, ha mandato Show a sbattere sulla scala. Come prevedibile gli oggetti contundenti sono stati più di aiuto a Orton che Show.
Voto: 7
WWE Title Last Man Standing Match
John Cena © vs Ryback
Paolo: Difficile giudicare questo incontro. La parte iniziale non mi è affatto piaciuta, troppo lenta e davvero poco emozionante. Poi il match si è acceso: si sono viste la Attitude Adjustment e la Fallaway Slam attraverso i tavoli; poi ci si è spostati a bordo ring, in mezzo al pubblico, sullo stage. Malgrado in azione non ci sia stato il miglior Cena che io ricordi si era riusciti a vivacizzare la contesa, a renderla anche un tantinello incerta, emozionante. Poi è successo quel che è successo: Ryback e JohnBoy hanno sfondato la parete/tenda che regge i tron. Cena è rimasto a terra ed è stato portato via in barella, Ryback si è alzato, ma comunque aiutato da arbitri e paramedici. In sostanza, non abbiamo un vincitore. Non è calato né lo status di Cena né quello di Ryback, certo, ma il match è risultato, ai fini del feud tra i due, poco utile. Dovremo avere un nuovo scontro Cena vs Ryback a Payback, e non sono sicuro che i due possano riuscire a replicare la buona prestazione di domenica notte. La mia valutazione non può essere negativa, però il finale ha lasciato decisamente l’amaro in bocca.
Voto: 7.5
Antonio: Non pensavo che I due riuscissero a tirare su un match così intrigante. Prima del PPV avrei scommesso tutto su una vittoria di Cena, e quindi anche il fatto che il match sia finito in no contest è stata una sorpresa. Ci sono stati vari conti di 9. Nel pronostico pensavo che uno dei tavoli dei commentatori si sarebbe rotto, in realtà si è rotto ben altro. Due tavoli si sono fracassati, uno con sopra Cena e uno con sopra Ryback (con Cena che salta dalla balaustra davanti al pubblico). Poi arriva la vera manovra della sera: Ryback alza Cena e si scaglia contro i minitron. La parete/schermo, se cosi la si può definire, va giù, la botta sembra pesante e il match si ferma, lasciando tutti a bocca aperta. Sostanzialmente un risultato che allunga il feud senza apportarne modifiche.
Voto: 7.5
Steel Cage Match
Triple H vs Brock Lesnar
Paolo: Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Nel preview non ho parlato affatto bene di questo match, ma Brock Lesnar e Triple H mi hanno fatto assolutamente ricredere. La stipulazione, vista alla vigilia come un punto debole dell’incontro, si è rivelata invece insolitamente azzeccata. Si è stati bravi ad utilizzare le peculiarità dello Steel Cage Match nel modo migliore. Il dominio di Brock ad inizio match è stato infatti enfatizzato dalla gabbia d’acciaio. Allo stesso modo, senza di essa non avremmo avuto il game changer dell’incontro, l’impatto col ginocchio sulla grata da parte della War Machine. Si è sfruttata la gabbia anche per le interferenze di Paul Heyman, che è stato colui che ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore del suo assistito. Il match è stato combattuto alla pari per la maggior parte del tempo, mantenendosi sempre incerto fino alla fine, tant’è che non ero sicuro che Triple H stesse giù per il conto di tre dopo la F5 che ha chiuso lo scontro. Vedere Brock Lesnar così sofferente per i colpi subiti al ginocchio, poi, è stato senza dubbio un valore aggiunto. Una cosa alla quale di certo non siamo abituati.
Venendo al risultato, c’è da dire che, malgrado abbia perso, Hunter non esce ridimensionato da questa battaglia. Ha perso con onore, come a Summerslam 2012; ed ha perso soprattutto, come già detto, per le astuzie di Heyman. Una sconfitta avrebbe fatto molto più male al PG di Lesnar che al suo, considerando che se HHH avesse vinto, non lo avrebbe certo fatto in maniera sporca. Ha assunto dei comportamenti non proprio da paladino della giustizia, come ad esempio l’attacco alle spalle prima dell’inizio del match o il fatto di concentrare l’offensiva solo sulla gamba malandata di The Beast; ma ciò fa anche parte del suo personaggio: è il Cerebral Assassin, dopotutto.
In conclusione, devo dire che questo Steel Cage è stato un più che degno atto finale per un feud, quello tra Lesnar e Triple H, con alti e bassi, ma comunque nel complesso decisamente apprezzabile.
Voto: 8.5
Antonio: Ottimo match. HHH in buone condizioni, ma sapendo di essere in una condizione aerobica/atletica inferiore rispetto a Lesnar, si prende un vantaggio attaccandolo prima dell’ingresso nella gabbia. Poi una volta nella gabbia Lesnar torna a prendere in mano la contesa, fin quando non sbatte il ginocchi contro la gabbia e qui cambia il match. Ora le cose si mettono alla pari, e la vittoria di LEsnar, da me pronosticata, sembra meno scontata. Contento di aver indovinato che Heyman sbattesse la porta della gabbia sul muso di HHH, ma non mi aspettavo che entrasse nel ring. Sempre Heyman è stato la chiave di volta del match colpendo HHH alle parti basse (anche se forse si è riprese troppo velocemente dal Pedigree). L’unica cosa su cui va steso un velo pietoso è la Sharp Shooter esibita da HHH. Comunque Lesnar riesce ad imporsi chiudendo il match con una F5.
Voto: 7.5
PPV
Paolo: Mi ha sorpreso. Non pensavo che si riuscisse a bissare l’enorme successo dello scorso Extreme Rules, eppure non è stato un fallimento, anzi. Il Main Event è stato ottimo, se la gioca con quello dell’anno passato, e gli altri match andati in scena sono stati nel complesso più che dignitosi. La qualità rimane comunque più bassa di ER2012. Come mai? Ci sono state alcune cose che non mi han convinto affatto. Il no contest nel match per il titolo WWE, per esempio, mi ha dato fastidio. Lo strap match tra Sheamus e Mark Henry è stato una tortura, e soprattutto il match per la #1 Contendership al titolo del mondo è stato l’apoteosi del non-sense.
Non fosse stato per queste cose, l’evento ne avrebbe guadagnato parecchio nel complesso, ma anche con esse stiamo parlando comunque di un ottimo PPV che arriva dopo una Wrestlemania non proprio eccellente. Come si è scritto nel Preview, il lavoro dietro a questo evento c’è stato, ed alla fine ha dato i suoi frutti, facendo in modo che Extreme Rules si proponga come uno degli eventi più “affidabili” della WWE per un bello spettacolo. Occorre continuare su questa strada. Payback dista quattro settimane, si può metter su un ottimo PPV anche per il mese di Giugno. Le premesse ci sono tutte, basta lavorare sodo.
Voto: 7.5
Antonio: Un ppv davvero godibile. Forse perché si veniva da una Wrestlemania non ben organizzata ed anche un po’ deludente. Questo ha di sicuro incrementato positivamente il giudizio su questo PPV. Nel complesso match ben organizzati, quasi tutti ben gestiti e non noiosi. Buone manovre e pochi momenti di staticità. Nel complesso un ottimo ppv se si considera che non rientra fra i principali della WWE
Voto: 7