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TNA POINT #114: M.L.K., aka MVP-land

It’s TNA Point time, all the time!

Esatto ragazzi, avete capito bene: è arrivato quel momento bisettimanale (più o meno) che tutti voi attendete con ansia e trepidazione! Sappiamo da fonti certe che alcuni di voi non riescono più a dormirci la notte o a mangiare, tanta è l’attesa… Ma non disperate, perché quell’attesa è finita: benvenuti al #114 del TNA Point! E come sempre chi vi scrive è il vostro Fabio “Fantomius” Broggi. Let’s go!

Ci risiamo, ragazzi. La TNA l’ha rifatto di nuovo. D’altronde, quando non si sa bene cosa fare per ravvivare un po’ le top storyline qual è la soluzione migliore? Risposta ovvia, no… Una nuova ennesima battaglia contro il dirigente heel di turno. Una nuova, ennesima guerra tra una stable dominante e un gruppo di ribelli. E pensare che questa volta ne eravamo anche usciti da poco da una cosa del genere… Il regno di potere di Dixie Carter è un ricordo ancora più che recente, anzi è ancora lì in mezzo alle scatole, ed è già il momento di voltare pagina e passare a una nuova versione di quanto già visto con la Dixieland: ora è il momento dell’”MVP-land”!

No, tranquilli: hanno avuto la decenza di non chiamarlo così il regno di terrore di MVP… Ma facciamo un piccolo passo indietro… Dopo che MVP ha shockato tutti turnando heel e lanciando la sfida al World Title di Eric Young, la settimana dopo il campione sfida il Direttore delle Operazioni di Wrestling della TNA (una carica più corta da scrivere non potevano dargliela, eh?) a fare quel match titolato quella stessa sera; MVP inizialmente rifiuta, ma dopo aver provveduto ad attaccare e indebolire per bene Young accetta. E si arriva quindi al main event della puntata, il match titolato. Nonostante sia a mezzo servizio Young riesce lo stesso a tenere il passo con il rivale, e anzi addirittura sta avendo la meglio; a questo punto quindi a risolvere tutto ci pensa Kenny King, che interviene sul ring attaccando Eric (e causando la squalifica). La rissa prosegue e poco dopo arriva anche Bobby Lashley, che (turnando anch’egli heel) si schiera dalla parte dalla MVP. La nuova stable quindi è formata: MVP, Lashley e King, M.L.K.

No, neanche il nome “M.L.K.” è stato dato dalla TNA… Ce l’ha suggerito il nostro compare di commento della TNA in Italiano The Shark, facendoci notare che le iniziali dei tre sono le stesse del nome di Martin Luther King. E sappiate che io continuerò a chiamarli M.L.K. Ma a parte questo… La nuova stable quindi è formata, una stable che (non per volere per forza trovare delle somiglianze con la WWE) ricorda un po’ una versione più colorita dell’Evolution: c’è il tizio grosso e muscoloso che mena, il braccio armato; il giovane fighetto e più carismatico; e infine il capo, il dirigente che pensa solo ai propri interessi, e lo scopo della stable (almeno per ora) è fargli vincere il titolo e portarlo al top. E qui vi risparmio il modo con cui sempre Shark ha chiamato questa associazione con l’Evolution… In ogni caso, nonostante la squalifica in quel match che vi dicevo poco fa, l’incontro titolato tra Young e MVP a Slammiversary è comunque confermato. E la settimana seguente alla formazione di questa nuova stable hanno già iniziato a mostrare con i fatti il loro dominio, iniziando col pestare un Kazarian random (tanto lo dovevano licenziare…) Fissati i loro nuovi principi, soldi, potere e rispetto, hanno quindi risposto alle rimostranze di due ormai ex protetti di MVP, gli Wolves, che non erano stati inclusi nel piano perché sono dei veri face tifati e non dei bambocci come Lashl…ehm, perché non hanno fegato e non sono senza cuore. Davey Richards viene messo KO dalla M.L.K., a Edwards tocca lo stesso destino non appena torna dall’ospedale. E sul pestaggio di Edwards vorrei fare giusto un appunto: ho apprezzato che sia arrivato per mano del solo King, perché così Kenny ha ricevuto un bel rilancio ed è stata riaffermata la sua pericolosità e il suo valore anche come singolo wrestler, oltre che come parte della stable. Stesso trattamento, nel corso della puntata, è riservato ancora una volta a Eric Young e anche a Austin Aries, colpevole di essersi schierato dalla parte di Eric. Inizia quindi già a formarsi un nutrito fronte di ribellione allo stra-potere di MVP: Young, Aries, gli Wolves… Oltre ovviamente a Bobby Roode, che (per storyline) attualmente è stato sospeso da MVP, ma quando tornerà sicuramente si schiererà subito anche lui. E quindi ecco fatto: una nuova, ennesima guerra civile interna alla TNA. Sentivate la mancanza di una situazione del genere, eh?

Riguardo il match titolato di Slammiversary, purtroppo non lo vedo così scontato come potrebbe sembrare… Sì, il regno di Young in fondo sta andando meglio di quanto potessi pensare: comunque ci regala match di livello medio/alto, e il barbuto sta anche raggiungendo una certa credibilità come campione. E inoltre ha vinto il titolo poco tempo fa, possibile che già lo perda? Sì. Ricordatevi che siamo in TNA, eh, e che dietro le quinte c’è sempre un certo Vince Russo il cui motto (e anche questo ce l’ha fatto notare dalla pagina Twitter di Russo sempre il solito Shark, ormai diventato quasi un guru per noi affezionati del TNA Point) è “Life = Pyro & Ballyhoo + #SWERVE”, traducibile piuttosto liberamente come “Vita = Frizzi & Lazzi + #SORPRESEAC***O”… Non escluderei quindi a priori la possibilità che MVP esca dal PPV con il titolo del mondo, anche perché così la storyline del dominio della M.L.K. si rafforzerebbe ancora di più.

Parlando di MVP e di quanto successo nell’ultima puntata, ovviamente non si può non parlare anche di Dixie Carter. Cosa può esserci di peggio del regno di terrore della Carter o del regno di terrore di MVP? Il regno di terrore della Carter e MVP insieme, ovviamente… La presidentessa della TNA infatti durante l’ultima puntata si è fatta vedere a Impact per affrontare la questione MVP, e il modo in cui ha pensato bene di risolverla è provando ad allearsi con lui. Alleanza che, visto quanto successo poco dopo, pare sia stata anche accolta con favore. D’altronde, com’è che si dice: il nemico del mio nemico è mio amico. Oltre a quelli di cui vi ho parlato prima infatti MVP ha anche un altro nemico che non è d’accordo con il suo nuovo modo di fare, Bully Ray. Lo stesso Ray che è anche il nemico numero uno di Dixie e della sua Dixieland (o quello che ne rimane). Durante l’ultima puntata infatti Ray è arrivato sul ring per mettere in fuga Dixie e poi, già che c’era, ne ha approfittato anche per sbattere in faccia a MVP il fatto che è stato lui a metterlo in quella posizione di potere a Lockdown. Segue ovviamente pestaggio 3 contro 1 della M.L.K. su Ray, e a seguire ulteriore umiliazione con EC3 che schianta il bullo attraverso un tavolo. Ora, dopo questo passaggio credo che la rivalità tornerà a essere EC3/Dixie vs Ray, con il bullo e il nipotino Carter che si scontreranno a Slammiversary in un Grudge Match (“grudge” sta per “risentimento, rancore”; in pratica dovrebbe essere un normale match, al massimo senza squalifiche, ma con il nome più figo). Non è impossibile però che dopo il PPV Ray non si metta anche sulla strada di MVP…

Prima di passare ad altro, visto che stiamo parlando di Slammiversary vorrei fare un appunto. La TNA ha pubblicato sul suo sito ufficiale uno speciale dedicato al match che è stato il simbolo di Slammiversary: il King of the Mountain Match. Un match la cui ultima edizione risale al 2009, e che poi era misteriosamente sparito nel nulla. Che questo speciale possa rappresentare un segnale del ritorno del KOTM nell’edizione di quest’anno di Slammiversary? Personalmente lo spero fortemente.

Ma passiamo ora ad altro. Fortunatamente infatti la storyline della M.L.K. e della guerra interna alla TNA (almeno per ora) non sta monopolizzando l’intero show… C’è ancora qualcos’altro di cui parlare, è un argomento abbastanza interessante sono le due storie Mr. Anderson - James Storm e Gunner - Samuel Shaw. Le due rivalità infatti ora si sono scambiate, incrociate. Dopo che Storm ha chiuso (con sconfitta, anzi sconfitte) il suo accesissimo feud contro Gunner e che Anderson ha chiuso (con vittoria) la sua rivalità contro Shaw, spedendolo al manicomio, il Cowboy e l’Asshole ora si ritrovano l’uno contro l’altro. Seppur questo feud sia partito abbastanza per caso, come vi dicevo anche nel #113 del TNA Point, i primi scontri che ha regalato sono risultati buoni. Nel match tra i due che si è svolto due settimane fa Storm è riuscito ad avere la meglio sputando la birra in faccia ad Anderson. Ma chi di birra ferisce di birra perisce… La settimana dopo infatti Anderson ha sfidato Storm a una gara di bevute in un pub, ma mentre il Cowboy si ubriacava lui beveva birra finta (birra analcolica, che scempio…) e ne ha quindi potuto approfittare per vendicarsi attaccando uno Storm ubriaco e privo di difese. La resa dei conti tra i due a Slammiversary non è ancora stata annunciata, ma ormai mi sembra inevitabile.

Dall’altra parte invece, i due rimasti delle due vecchie rivalità sono ora impegnati l’uno con l’altro in un segmento piuttosto strano ma dalle prospettive potenzialmente interessanti: Gunner infatti è andato a trovare Shaw in manicomio ed è intenzionato ad aiutarlo a uscire da questa situazione, visto che l’ha già vissuta in passato con un suo compagno d’armi (almeno questo è ciò che in storyline ha raccontato a Samuel). Shaw pareva titubante circa le intenzioni di Mr. Intensity, ma Gunner per guadagnare la sua fiducia si è offerto anche di togliergli la camicia di forza. Cosa ne uscirà fuori da questo segmento? Non ne sono sicuro, la cosa che mi sembra più probabile è uno Shaw che accetta l’aiuto di Gunner, e quindi potrebbe anche starci un tag team tra i due. Tag team che poi, ragionando un po’ più a medio/lungo termine, potrebbe finire per collassare vista la pazzia di Shaw. Oppure semplicemente una rivalità tra i due senza passare per il tag team, anche se sarebbe molto meno interessante…

Le due rivalità comunque continuano a incrociarsi, visto che nella puntata di questa sera Gunner e Anderson faranno team per affrontare i BroMans. L’interferenza di Storm, che vorrà farla pagare all’Asshole, mi pare più che scontata… Magari i due potrebbero finire per picchiarsi tra di loro senza preoccuparsi del match, con Gunner che così rimarrebbe solo contro i BroMans (che forse, stando in 3 contro 1 se contiamo anche DJ Z, potrebbero impensierire il rivale rimasto solo). A quel punto non escluderei nemmeno un intervento di Shaw, che (liberato dalla camicia di forza) potrebbe intervenire in aiuto di Gunner.

Parlando di possibili tag team all’orizzonte, il discorso va inevitabilmente a Magnus e Bram. Il nuovo arrivato infatti sta continuando sempre con maggiore insistenza nella sua battaglia personale per riportare il vecchio Magnus, quello aggressivo e senza scrupoli. E inizia ad ottenere i primi risultati positivi, visto che l’ex-World Champion per la prima volta ha reagito alle continue provocazioni del barbuto e capellone, rifilandogli un pugno in faccia, e soprattutto per la prima volta ha acconsentito a usare il piede di porco che Bram continua a offrirgli in ogni match. Anche se ancora solo a metà: l’ha sì sbattuto sull’addome a Willow, ma si è poi rifiutato si finirlo con un colpo alla nuca, e infatti ha perso il match. Questa storia ha due possibili risvolti: o Magnus si stufa di Bram e scatta una rivalità tra i due, oppure Bram riesce nel suo intento e fa ritrovare a Magnus la sua aggressività, con successivo tag team tra i due. Io preferirei questa seconda opzione, anche perché una nuova e aggressiva versione della British Invasion sarebbe un ottimo rinforzo per la Divisione tag team. Visto che ho nominato Willow, spendo due parole anche su di lui. E non sono parole positive… Dopo che questo personaggio era iniziato in maniera anche positiva nella rivalità contro la fu Dixieland, quantomeno era un qualcosa di particolare, ora è diventato a dir poco piatto: è un Jeff Hardy face con maschera e ombrello, niente di più.

Capitolo X Division. Per quanto riguarda quanto visto in queste ultime due puntate non c’è molto di degno di nota da dire sulla Divisione high-flyer della TNA… C’è stato giusto un Triple Threat per il titolo, in cui Sanada ha mantenuto senza particolari problemi contro il solito Tigre Uno e DJ Z. La notizia principale invece è un’altra: anche questa estate si svolgerà Destination X, come puntata speciale di Impact dedicata appunto alla X Division. E insieme allo speciale farà quindi il suo ritorno anche la Option C, cioè lo possibilità per il campione della X Division di riconsegnare il suo titolo in cambio di una shot al World Title a Destination X. L’Option C ha una storia particolare: si è rivelata infatti un grosso successo nella sua prima edizione con Austin Aries, ma è stata invece un altrettanto grosso fallimento nella seconda con Chris Sabin, l’anno scorso. Quest’anno? È un’incognita. Intanto non credo che quest’anno colui che sfrutterà l’opzione vincerà anche il titolo del mondo (a meno di grossissime e non molto sensate sorprese). Poi c’è anche da considerare chi sarà a sfruttarla: non credo Sanada, non mi pare uno che potrebbe andare per il titolo massimo nel main event di uno speciale. Il giapponese quindi potrebbe perdere il titolo prima di Destination X, ma contro chi? La prima possibilità che mi viene in mente ora come ora è Low Ki, che dovrebbe rientrare a breve in TNA. Oppure, un’idea pazza: il contrariato Samoa Joe torna a sorpresa e va a vincere il titolo X Division, per poi poterlo incassare per una shot al World Title che nel frattempo è stato vinto da MVP.

E terminiamo questo numero del TNA Point con qualche breve nota sulla Knockouts Division. E l’unica cosa che posso dire è che i fatti pare stiano iniziando a confermare quanto dicevo nell’ultimo numero: Angelina Love infatti quasi sicuramente a Slammiversary se la vedrà con Gail Kim, e sono convinto che con l’aiuto di Velvet Sky la campionessa rimarrà la stessa. Angelina nell’ultima puntata ha lanciato una open challenge a qualunque Knockouts non avesse mai vinto il titolo e ad accettarla è stata Brittany, che poi ha perso il match. Archiviata la pratica Gail Kim, dopo il PPV, Angelina potrebbe nuovamente riproporre questa sfida aperta, e a quel punto l’unica che potrebbe accettarla è Taryn Terrell. Anche lo scenario quindi ora potrebbe essere piazzato per la vittoria del primo titolo di Taryn.

E quindi anche per questa volta è finita, potete riprendere a disperarvi nell’attesa del prossimo numero. Il fantomatico Fantomius vi porge i suoi più cordiali saluti. E ricordate: non siate limoni, siate lettori del TNA Point!

Alla prossima, Fant-buds!

Bye!

 

Potete commentare il TNA Point a questo link: http://www.wrestlingrevolution.it/forum/topic/12-tna-point-topic-ufficiale-di-commento/page-6#entry213400.


 

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