NEW FACE, OLD HABITS
TLC, contro ogni (mio) pronostico, ci ha consegnato un vincitore abbastanza netto nel Main Event e ha quindi incoronato Randy Orton Unified Champ… Ah, mi dicono dalla regia che quel sondaggio non è mai esistito. Come dicevo, Randy Orton ha di diritto acquisito il titolo di WWE World Heavyweight Champion, staccando sia il titolo WWE che quello del mondo dalla cima della scala e sconfiggendo John Cena in maniera tutto sommato non così scandalosa. È vero, ha usato delle manette, ma in un TLC Match non ci sono squalifiche, pertanto si può considerare quella della Vipera una vittoria più o meno pulita.
A Raw, però, è andata diversamente. John Cena, pur non avendo vinto, è stato in grado di mantenere la promessa fatta a Daniel Bryan, “regalandogli” un’opportunità titolata contro il campione di tutto Orton nonostante la sconfitta rimediata in PPV solo ventiquattro ore prima per mano della Wyatt Family. Il match in questione, che ha chiuso l’ultima puntata dello show rosso, si è chiuso come probabilmente sapete per DQ: Daniel Bryan si trovava in vantaggio e Randy Orton ha deciso che era ora di finirla, colpendo l’avversario con un low-blow con inevitabile squalifica a seguire.
Adesso la situazione si è un pochettino complicata. Randy Orton è il campione, su questo non ci piove, ma chi è lo sfidante numero uno? Il caro Johnnyboy avrebbe, in teoria, diritto ad un rematch in quanto ex World Heavyweight Champion; D-Bry dal canto suo si è visto scippare la sua opportunità dal Legend Killer, ed anche lui meriterebbe quindi una nuova chance. A Smackdown pare si siano un po’ chiarite le cose, con Daniel Bryan che sembra intenzionato a farsi momentaneamente da parte, lasciando a John Cena il compito di strappare le cinture ad Orton, per poi ottenere un match titolato proprio contro il Marine. Francamente, non posso dire che un three-way mi dispiacerebbe, ma penso che Bryan sarà impegnato ancora contro la Wyatt Family alla Rumble -Evviva!- e che dunque Cena ed Orton se la vedranno one-on-one; e forse è meglio così.
Con una rivalità a tre si sarebbe forse perso qualcosa a livello di storia, mentre mantenendola principalmente tra Cena e Orton si può tirare fuori qualcosa di meglio come il leader della CeNation ha dimostrato nei suoi recenti promo. Certo, c’è l’Authority di mezzo, c’è Daniel Bryan, c’è Shawn Michaels, c’è CM Punk, c’è lo Shield, ma il feud adesso è focalizzato su Cena ed Orton. Su un Cena che lavora duro per quello che ha e Orton che invece ha sempre avuto tutto servito su un piatto d’argento, compresa la vittoria del titolo WWE, offertagli a Summerslam da Triple H con quel Pedigree su Daniel Bryan, nuovo campione WWE. Si tirasse dentro anche quest’ultimo, Bryan appunto, muterebbero necessariamente i temi della rivalità e si avrebbe uno scontro tra lui e Cena che non so quanto possa essere positivo in questo momento. Inevitabilmente ciò lederebbe lo status di uno dei due lottatori e potrebbe contribuire a rendere la rivalità principale meno interessante.
Parlando d’altro… Non c’è altro. TLC ha evidenziato anche questo: un Main Event che al sottoscritto è piaciuto, con una storia discreta alle spalle (in tre settimane di build-up non ci si poteva aspettare molto di più) ed una stipulazione speciale che ha aggiunto pepe al lottato; ma per il resto il nulla più assoluto. Se andiamo a rivedere velocemente la card dell’evento svoltosi nel regno del Barba Harden, noteremo incontri di grande spessore come:
- Fandango vs Dolph Ziggler, kick-off totalmente a caso;
- CM Punk vs The Shield, handicap match discreto ma banalissimo in termini di booking (e in ogni caso scarso in appeal);
- Daniel Bryan vs The Wyatt Family, altro handicap match discreto ma non così entusiasmante, specie per quanto riguarda la costruzione;
- Big E Langston vs Damien Sandow, match “tranquillo”, così come la rivalità tra Sandow e Big E, per il titolo intercontinentale che in teoria dovrebbe servire a distanziare i match più entusiasmanti, a patto che ce ne siano;
- AJ Lee vs Natalya, sfida femminile durata cinque minuti o giù di lì chiusa con la manovra preferita di ogni Diva, il Roll-up;
- Un Fatal 4-Way parecchio random per i titoli di coppia che, malgrado il lottato di buon livello, non ha uno straccio di storia alle spalle;
- The Miz vs Kofi Kingston… No, non state leggendo il report di Main Event;
- R-TRUTH VS BRODUS CLAY… No, non state leggendo il report di Superstars.
Insomma, non è proprio lo scenario ideale ad un mese dalla Royal Rumble. Certo, è vero che il PPV di Gennaio di solito ruota attorno all’omonimo match, il quale non ha bisogno poi di chissà quale storyline alle spalle, ed è vero anche che il tempo per costruire qualcosa non manca (cinque puntate di Raw fino al 26 Gennaio, data della Rumble 2014), però comunque la situazione non è rosea. Che fare per migliorarla?
Senz’altro, avere di fatto un solo titolo massimo impone attenzione nei feud “secondari”, non solo quelli per i titoli minori ma anche rivalità senza cinture di mezzo, come possono essere quella tra CM Punk e lo Shield o tra Daniel Bryan e la Wyatt Family. Nel build-up di TLC questo non si è fatto, o lo si è fatto male. I due handicap match non hanno sfruttato lo starpower dei lottatori nel modo migliore; i titoli secondari sono stati oggetto di rivalità scialbe (IC Title) o inesistenti (Tag Team Titles). Ciò deve cambiare: occorre qualcosa di un tantino più profondo che una semplice battaglia per un titolo. Nell’ultimo Smackdown si è intravisto qualcosa di positivo tra Big E Langston e Roman Reigns, che si sono guardati in cagnesco alla fine dello show. Una sfida tra i due per il titolo intercontinentale, se gestita bene, sarebbe una gran cosa. Entrambi hanno grande potenza fisica, ma anche buona mobilità. Reigns, in particolare, è semplicemente una bestia. Un match tra i due sarebbe sicuramente meglio che i tanti match scontati ai quali siamo abituati (vedasi anche Sandow vs Langston di TLC).
Quanto ai titoli di coppia, ci si sta muovendo, ma non nella direzione che preferisco. A Raw infatti Cody Rhodes e Goldust sono stati sconfitti dalla coppia random Big Show & Rey Mysterio. Ironico come sia Cody che Show siano passati nel giro di poco tempo da ribelli contro l’Authority ad esponenti della categoria di coppia. Ad ogni buon conto questa roba non mi piace per nulla: un team formatosi a caso che dopo aver vinto contro i campioni rimane sul ring a sincerarsi delle condizioni dell’avversario a terra. No, sul serio, ma che schifezza è? Tra l’altro sia Big Show che Rey Mysterio non è che siano poi chissà quanto amici con Cody Rhodes, eh… Ma alla fine chissenefrega, tanto quando qualcuno turna face ci si dimentica di colpo di tutto quello che ha fatto in passato. Che bello.
Altra cosa che può dare una mano a rendere più appetibile i prossimi PPV, infine, sono i ritorni di vecchie superstars che, anche senza una gestione eccellente, possono essere protagonisti di match interessanti. A dire il vero, però, l’unico ritorno di cui ho sentito parlare finora è per me un grosso punto interrogativo: mi potrebbe invogliare a comprare la Royal Rumble, ma potrebbe tranquillamente rivelarsi un deterrente: Batista. O Botchista, come lo chiama Joe Cool, fate voi. Il Big Man quarantaquattrenne sembra proprio sul punto di ritornare nel mondo del Wrestling dopo una breve avventura in MMA e qualche scorribanda cinematografica, e personalmente non so come accogliere la notizia. Non ho seguito tutta la carriera di Batista, ma da quello che ho visto di lui non sono rimasto troppo impressionato. Ciò nonostante mi incuriosisce per qualche motivo che mi sfugge. Non saprei proprio dire, c’è da vedere. L’unica cosa che mi auguro è che non botchi di nuovo il finale della Rumble.