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NEW HORIZONS #13 - Where it all begins... again

Salve a tutti indyvidui di ogni specie, al comando di questa nuova edizione del New Horizons non troverete Pier “kingofkings86” che ha dovuto lasciare, sono sicuro temporaneamente e a malincuore, la rubrica a me, David “Metallo rulez” Chioma.
Visto che le introduzioni non sono il mio forte sarò breve: ringrazio prima di tutto Pier per aver scelto me per continuare il suo splendido lavoro, cercherò di essere anche io all'altezza della situazione parlando di questo fantastico mondo con tutta la passione che possiedo.
Ringrazio poi lo staff di Wrestling Revolution che ha accettato la proposta di Pier e che mi ha permesso di scrivere la mia prima rubrica da quando sono sul wrestling-web, cercherò anche in questo caso di non tradire la loro fiducia.
Ringrazio infine tutti coloro che avranno voglia di leggere queste due righe che mi accingo a scrivere sperando di non annoiarli ma anzi di spingerli in qualche modo ad appassionarsi a questo fantastico mondo o, se già seguono le varie indies del panorama americano, di allietarli con la mia analisi della situazione attuale della ROH in particolare, non disdegnando tuttavia Chikara, CZW, PWG e le varie federazioni del circuito IWA, soprattutto in presenza di eventi veramente importanti.
Come avrete già capito la mia capacità di sintesi è molto limitata quindi direi di entrare nel vivo dell'azione iniziando a parlare degli ultimi due show ROH che si sono svolti il 26/6 e il 27/6.

Questi due shows sono stati i primi, se escludiamo i tapings per HDNet che andranno in onda tra qualche secolo se tutto va bene, in cui abbiamo visto Austin Aries in azione con la cintura di campione del mondo attorno alla vita e soprattutto, nello show del 27/6 a Chicago Ridge, abbiamo assistito alla prima difesa titolata di Austin Sta... ehm, Aries, contro l'ex campione del mondo ROH nonché autore di uno dei migliori regni degli ultimi anni, Nigel McGuinness.
Inutile negare che tutti i fans avevano delle aspettative altissime per questo match pensando al capolavoro sfornato dai due al Manhattan Center per il primo Rising Above e al buon match di Supercard of Honor III, eppure stando ai report il match ha deluso profondamente, neanche paragonabile ai capolavori che ho appena citato.

Le cause di questa enorme delusione, è vero che è solo un report ma tendo a fidarmi e il motivo, chiedo scusa, lo spiegherò un po' più avanti, non sono tutte da attribuire ad Austin Aries e alla sua gimmick da idiota fatta di tanto cazzeggio e poco bel wrestling, ma in questo caso anche Nigel ha parecchie responsabilità sulla non buona riuscita di questo match.

Il londinese infatti, da quando è tornato in pianta stabile in ROH, ha combattuto 4 match: 2 match ai tapings per HDNet, uno contro Tyler Black e uno contro un certo Even Scott, un match il 26/6 contro Claudio Castagnoli, match sancito visto l'attacco subito da McGuinness da parte di Castagnoli al PPV Take No Prisoners, e infine il match titolato contro Aries il 27/6.

Ora, escludendo il match contro Even Scott che è stato un semi-squash, vorrei analizzare gli altri tre match combattuti da Nigel, tre match potenzialmente ottimi.
Il match contro Tyler Black è stato definito, da chi ha assistito allo show in quel di Phila, abbastanza deludente, con un inizio lento e un finale che salva solo in parte la situazione.
È stato anche sottolineato il fatto che Nigel non sembrava in forma come era nel periodo pre-infortunio in cui sfornava grandi match a valanga.
Insomma ok che era comunque un match combattuto durante i taping e quindi raggiungere i livelli dei due capolavori di Injustice II e Take No Prisoners era pura utopia, ma almeno combattere un match sui livelli di quello di Full Circle non mi sembrava chiedere troppo.
Cioè ci sono riusciti Tyler e Danielson a non farci rimpiangere i loro ottimi match di Breakout e New Horizons, potevano quindi riuscirci tranquillamente anche Nigel e Tyler. Primo match deludente quindi combattuto da Nigel al suo rientro.
Poi vabbè anche lo squash è stato definito troppo noioso nonostante appunto la breve durata ma qui è difficile giudicare, si tratta comunque di un match di una manciata di minuti.

Poi il 26 giugno Nigel ha combattuto contro il “Very European” Claudio Castagnoli e anche qui abbiamo due precedenti che parlano chiaro: il match di A New Level, nel primo show della ROH all'Hammerstein Ballroom, e il match del PPV New Horizons.
Entrambi ottimi match combattuti molto bene da entrambi con un Nigel che in quel periodo era veramente in formissima.
Ora invece i ruoli sono invertiti, Castagnoli infatti è uno degli heel più odiati della federazione mentre Nigel, come in ogni ritorno che si rispetti, è face e anche in questo caso il match non è stato definito come nulla di eccezionale, inizio ancora una volta parecchio noioso e match quindi neanche lontanamente paragonabile ai due precedenti.
Ok il double count-out, ok i ruoli invertiti, ma con un Nigel in condizione probabilmente avremmo visto un match migliore.

Ed ecco infine che siamo ritornati da dove tutto era partito, ovvero dal match per il titolo tra Aries e McGuinness e appunto avevo sottolineato l'enorme delusione per un match potenzialmente a cinque stelle.
Avevo inoltre detto che era stato definito deludente da un mero report di uno spettatore che ha presenziato all'evento ma avevo anche sottolineato che tendevo a fidarmi del report: bene direi che il motivo di questa mia fiducia ormai è evidente, prima del match contro Aries infatti il londinese ha combattuto altri due match di un certo spessore ed entrambi sono stati definiti deludenti e noiosi, sopratutto nella fase iniziale. E visto che tre indizi fanno una prova...
È stata inoltre più volte sottolineata la non eccellente condizione fisica del campione, come se i quasi tre mesi di stop non fossero stati sufficienti per un completo recupero dell'inglese.

La cosa onestamente non mi stupisce più di tanto: stiamo pur sempre parlando di un uomo che ha lottato per molti mesi con un serio infortunio al braccio pur di continuare il suo fantastico regno da campione, dimostrando un coraggio e una generosità che veramente gli fa molto onore.
Abbiamo così potuto assistere a quel capolavoro di match del 7th Year Anniversary contro KENTA e al miglior match tra Nigel e Jerry Lynn che ha permesso al regno del londinese di avere una degnissima conclusione.
Tuttavia questa grande generosità ora gli si sta quasi rivoltando contro: tutti infatti si aspettano da lui sempre lo showstealer, sempre il match che possa far fare il salto di qualità allo show e comprendo perfettamente queste speranze visti i vari candidati a Match of the Year che ha sfornato durante il suo regno.
Spero quindi per lui e per tutti noi che pian piano il londinese riesca a tornare il Nigel che tutti quanti abbiamo apprezzato e lodato come campione del mondo, tutti vogliamo che quel “Best Wrestla in tha World” torni ad essere una realtà e non solo una frase per attirarsi gli heat del pubblico e la prima chance Nigel l'avrà il 25/7 a Toronto in Canada nell'ennesimo match contro Tyler Black.
Un altro capolavoro tra i due potrebbe sicuramente farci dimenticare questo brutto periodo post-infortunio che sta attraversando McGuinness e farci di nuovo sognare grandi sfide tra il londinese e i suoi avversari.

Dopo questa piccola, si fa per dire, analisi sul ritorno in-ring in pianta stabile di Nigel e tempo di parlare anche di cose positive che si stanno vedendo in ROH e la prima cosa che salta agli occhi di tutti è lo stupendo regno che stanno facendo Richards e Edwards e l'ottimo contributo di KENTA negli show cui prende parte.

Gli Wolves infatti, da quando sono campioni di coppia, stanno veramente sfornando dei match stupendi, iniziando dai vari match contro gli Steenerico che sono sempre stati di ottimo livello, passando ai due match contro Black e Danielson, soprattutto il 45 minut time limit draw di Double Feature II è stato clamorosamente bello, continuando con i match contro la coppia Jay Briscoe/Kevin Steen e la coppia Danielson/Steen, concludendo con quello che sembra essere stato l'ennesimo grande match del regno dei due Lupi, quello contro KENTA e Strong del 26/6.
Grandi match ok, non c'è dubbio, ma, a parte gli Steenerico, le restanti coppie non sono mai state dei veri e propri tag-team, ed è qui che volevo arrivare: la mancanza di valide coppie stabili che possano sfidare gli Wolves.
Se infatti ci pensate bene, a parte Steen e Generico con i quali Richards e Edwards hanno già ampiamente feudato e che possono combattere ancora al massimo due-tre match prima della fine del feud, e mi sono tenuto largo, che altre coppie stabili, e sottolineo stabili, abbiamo con una credibilità tale da sfidare i due campioni ?
Nessuna, ed ecco perché ora come ora i campioni stanno sfidando queste coppie create sul momento oppure le coppie miste Briscoe/Steen e Steen/Danielson create per un infortunio improvviso di uno dei due partner.
Urge quindi un ritorno di Mark Briscoe in modo che i Briscoes possano iniziare un feud contro gli American Wolves che permetterebbe alle due coppie di regalare grande spettacolo e grandi match per parecchi mesi, e alla ROH di creare, in questi mesi, altre coppie credibili che possano tentare l'assalto alle cinture di coppia.

In tutto questo c'è una luce che continua a splendere in ogni show, e sto parlando di KENTA che continua a sfornare grandi prestazioni ogni volta che sale sul ring della ROH: un KENTA che insieme a Richards ha permesso allo show Supercard of Honor IV di passare da mezza delusione a buono show, che sembra aver sfornato un altro bel match contro Tyler Black e che molto probabilmente presenzierà durante tutto l'anno in ROH comparendo in qualche show qua e là. Speriamo siano parecchi questi show.

Concludo ringraziando nuovamente coloro che hanno usato il loro tempo per leggere queste due parole che ho scritto e spero vivamente di non aver annoiato nessuno in questo mio primo numero.
L'appunto è quindi tra due settimane sempre su Wrestling Revolution, per complimenti, critiche, riflessioni, discussioni, consigli e quant'altro mi trovate in questo forum come “-=Final Product=-” e anche in altri con il nick col quale mi è sembrato giusto firmarmi.

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