You are here: Home Extra Editoriali & Rubriche Parallel Lives PARALLEL LIVES #15 - Sayonara Tensai?
WrestlingRevolution.it

PARALLEL LIVES #15 - Sayonara Tensai?

PER TENSAI E' GIA' ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE "SAYONARA"?

Il 2 Aprile 2012 nello Show rosso della WWE, Monday night RAW, “debutta” un nuovo wrestler. Come avrete notato la parola “debutta” è tra virgolette perché in realtà si tratta di un ritorno.  Con una musica che rimanda sicuramente al mondo orientale e un titantorn degno del miglior film di Jackie Chan fa il suo ingresso all’  “American Airlines Arena” di Miami, in Florida, Lord Tensai. Guardando questa Superstar di 201 cm e 163 Kg nessuno non ha potuto fare altro che riconoscere Matthew Jason Bloom, aka A-Train, aka Prince Albert. Così l’ex campione intercontinentale fa il suo ritorno su un ring della federazione di Stamford dopo quasi 8 anni di assenza. Look tutto nuovo per lui: rasatura perfetta, tatuaggi sulle spalle e la parte superiore del corpo ed una lunga scritta in alfabeto giapponese che parte dal cranio per oltrepassare l’occhio sinistro e finire sulla guancia. Tutto vestito di rosso (costume, ginocchiere, gomitiere e stivaletti) compresa la vestaglia che indossa mentre si avvia verso il ring.

Appena però Tensai ha disputato il suo primo match, anche se l’avversario non era di prima fascia (con tutto il rispetto che ho per Alex Riley), ed il match è durato poco più di due minuti, si è potuto notare che il suo parco mosse si era ragguardevolmente ampliato rispetto quello che aveva nel suo primo periodo in WWE. Infatti l’ex A-Train dopo il suo licenziamento dalla WWE nel 2004 si è recato in Giappone, dove lottando per le varie compagnie nipponiche, ha affinato la sua tecnica e perfezionato la sua credibilità come Heel. Inoltre in Giappone ha fatto incetta di titoli di coppia vincendone ben 4 (due con Travis Tomko e due con Ken Anderson).

Ad essere onesto quando ho saputo che la WWE aveva rimesso sotto contratto Prince Albert, dandogli una nuova gimmick, non ho fatto i salti di gioia. Ho sempre ritenuto questa Superstar come niente più che un mid carder, non ho mai pensato che potesse dominare la WWE come Monster Heel, non aveva le caratteristiche adatte per farlo: non aveva l’imponenza di Big Show, non aveva la crudeltà di Kane, non aveva la forza bruta di Mark Henry e non si avvicinava nemmeno lontanamente a quello che Lesnar era capace di fare sul ring. Insomma era una via di mezzo, aveva tutto e niente, si poteva solo limitare a lottare con altri lottatori di seconda fascia, arrivando al massimo ad un titolo minore, come quello Intercontinentale. Difficilmente sarebbe stato credibile un suo regno da campione assoluto della WWE.

Infatti pensavo che il suo ritorno nella WWE, del 2012, sarebbe stato come un tuono in un temporale: rumoroso, inquietante ma di breve durata. Non gli davo più di sei mesi. Eppure qualcosa mi ha smentito. Devo ammettere che la WWE ha costruito il suo personaggio davvero bene. Ha curato ogni minimo dettaglio: ingresso orientale, manager in kimono, simboli che rimandano alla sua “trasformazione” avvenuta in Giappone. In poche parole la WWE ha voluto tagliare i ponti con il passato e presentarlo come se fosse una Superstar tutta nuova. La partenza è avvenuta con il botto: due match, se pur contro Alex Riley e Yoshi Tatsu, e due KO.  

Ma fin qui tutto normale, di solito la WWE effettua grandi push ai nuovi arrivati su cui punta. Ci si aspettava una lunga lista di Jobber da affrontare (come è avvenuto per Ry-back) e invece la WWE ha voluto subito far cimentare Tensai con una Top Star della federazione. Infatti Tensai è stato inserito nel feud tra John Cena e John Laurinatis, ed è riuscito in un impresa di cui pochi, attualmente in WWE, possono vantarsi: aver battuto John Cena in un match uno vs. uno. Ma questo non è tutto poco dopo Tensai riesce anche a sconfiggere il campione WWE CM Punk (seppure in un Handicap match insieme a Daniel Bryan). Inoltre in questo periodo seppur viene sconfitto due volte da Cena, riesce a imporsi ed acquistare sempre più credibilità, anche grazie un paio di attacchi post-match che commette su Cena, lasciandolo inerme e dolorante al suolo.

A questo punto devo essere sincero mi sono ricreduto: ho iniziato davvero a pensare che Tensai potesse essere un bene per la WWE. Poteva anche prendere il posto di Mark Henry, fermo ai box per un infortunio, come Top Heel di Raw. Avrebbe potuto davvero ben figurare e riuscire in quello che non era stato in grado di fare negli anni precedenti: puntare al top.

Poi qui succede una cosa strana: la WWE decide di abbandonarlo. Inizia a non credere più in lui, gli fa ingaggiare un feud contro Tyson Kidd e oltre a farlo uscire sconfitto dalla contesa, gli fa perdere credibilità in maniera molto più veloce di quanto la abbia acquistata. Partecipa al Money in The Bank Ladder match ma non arriva neanche vicino alla vittoria. Poi da lì riscivola nel dimenticatoio, da dove arrivava, sentendosi appioppato il ruolo di cometa, intenso ma breve.

Ora la domanda è: se voleva fargli fare questa fine, la WWE perché lo ha tesserato? D’altro canto è pur vero che la WWE non è nuova a far partire Superstar con il botto per poi buttarle nel dimenticatoio, vedesi i casi di Drew McIntyre, Mason Ryan e anche del più quotato Jack Swagger (che dopo il MITB vinto e il titolo mondiale, ha iniziato ad inanellare sconfitte su sconfitte e ad uscire dal giro che conta, nonostante le sue capacità).

Ponendovi un ultimo quesito, levo fiato alle trombe e lascio a voi la parola: “Secondo Voi, l’avventura di Tensai è già giunta al capolinea, oppure verrà rilanciato dalla WWE per puntare a qualcosa di importante?”

Clicca qui per lasciare un commento.


 

LE TELECRONACHE DI WR

Wrestling Italiano

Il team di WrestlingRevolution al commento dei più elettrizzanti show di wrestling italiano: segui con noi la Rising Sun Wrestling Promotion!

Elenco completo delle nostre telecronache >>


Top