ANTONIO CESARO: ESCLUSO DA WRESTLEMANIA, LO MERITAVA DAVVERO MENO DI ALTRI?
La WWE non è solo una federazione di Wrestling ma anche, anzi soprattutto, un’azienda. Questo ormai è un dato di fatto, non è sicuramente l’ideale per i fans, ma le cose stanno così. Spesso la federazione di Stamford mette il marketing davanti al wrestling lottato. Sempre più negli show televisivi, infatti, è dedicato maggior spazio agli spot al microfono che ad un match lottato. Questo ovviamente penalizza quei lottatori che sono dei fenomeni sul quadrato, ma avendo poca mick still, oppure vendendo poche magliette, restano relegati attorno a titoli secondari o lontano dal main event.
Non fraintendetemi non intendo dire che in WWE non ci sia meritocrazia, ma sicuramente non è il primo valore che conta, anzi pian piano sta diventando l’ultimo. Di sicuro ci sono atleti come Cm Punk che sono bravi sia sul ring che al microfono, ma questi sono solo un’eccezione, non una consuetudine. Secondo me, almeno rimanendo in ambito WWE, Daniel Bryan, Dolph Ziggler e Antonio Cesaro, sono attualmente fra i migliori, parlo solo di abilità sul ring, e di repertorio mosse, dell’intera federazione, eppure non colgono i successi che meritano. L’unico che adesso riesce a mantenersi sulla cresta dell’onda è Ziggler, ma ultimamente la WWE gli sta facendo subire sconfitte su sconfitte, nonostante sul ring sfoderi sempre prestazioni a 5 stelle. Danyel Brian invece, nonostante sia il wrestler più tecnico dell’intera federazione (leadership che si contende con Jericho, anche se questi non è un lottatore a tempo pieno), non è campione del mondo da esattamente un anno, ma soprattutto gli hanno fatto perdere il titolo WWE, nella scorsa edizione di Wrestlemania, in ben 18 secondi, non credo si meritasse questo trattamento.
Ultimo nome da analizzare è quello di Antonio Cesaro, il protagonista di questo editoriale. Il lottatore svizzero, all’anagrafe Claudio Castagnoli, ha esordito in WWE il 17 Aprile 2012. Il suo primo match lottato avviene però, poco dopo, il 27 Aprile, a Smackdown!, dove batte Tyson Kidd. Subito dimostra di essere un atleta di grande talento, anche se chi mastica un po’ di wrestling del circuito indipendente, lo conosceva già molto bene. In pochi mesi riesce a conquistare il titolo USA, esattamente il 19 Agosto 2012: siamo in quel di Summerslam e Cesaro batte un non temibilissimo Santino Marella. Nei mesi a seguire si ritaglia uno spazio negli show principali della WWE e quando è costretto a mettere la cintura in palio, riesce sempre a vincere, mettendo in piedi degli ottimi match. Nei suoi match Cesaro dimostra un ottima tecnica di base, una condizione aerobica da paura e soprattutto una grande voglia di sfondare. Sono nella mente di tutti i fans le sue ottime prestazioni sul ring e l’aver effettuato la Neutralizer, la sua mossa finale, su The Great Khali, dando ancora una volta prova delle sue immense doti.
Partecipa alla Royal Rumble, venendo eliminato da John Cena, che poi risulterà essere il vincitore della stessa. Nei mesi che precedono Wrestlemania difende il titolo dagli attacchi di The Miz, sfoderando ancora degli ottimi match. Tutti sono pronti a vedere cosa farà Cesaro ora a Wrestlemania, lo stesso atleta svizzero si sta allenando duramente, come dimostrano anche i video da lui stesso messi in rete, pre prendere parte al più importante PPV della WWE.
Ma qui la WWE ci sorprende, facendo una delle sue scelte non condivisibili, che ogni tanto l’hanno accompagnata nella sua storia. Lascia il suo campione USA, da ben 227 giorni, fuori dalla card dell’evento. La scelta è abbastanza opinabile, se non fosse altro che hanno trovato spazio nel PPV più importante dell’anno, quello dove tutti gli atleti vorrebbero essere, quello che è sicuramente il più visto di tutti i ppv, quello che genera anche succulenti bonus per tutti i partecipanti, match di cui nessuno sentiva il bisogno, con rivalità abbastanza campate in aria e costruite repentinamente. Primo su tutti il tag team match, 4 contro 4, fra Brodus Clay, Tensai, Naomi, Cameron e Cody Rhodes, Sandow, le gemelle Bella. Analizziamolo con calma: Tensai è passato dall’essere un mostro che distruggeva Cena sul ring, ad un jobber, battuto da cani e porci, ad un ballerino provetto (non quindi un dei personaggi più credibili della WWE); mentre Cody Rhodes e Sandow avevano dichiarato in TV poche settimane fa di volere sciogliere il loro Team, Team che è stato ricomposto giusto per questa rivalità, non certo una candidata al premio di feud dell’anno. Altri che avrebbero potuto cedere il posto a Cesaro sono sicuramente Big E Langston (inserito a Wrestlemania solo per trovare una collocazione anche a Ziggler, e questo si riallaccia al discorso di prima, che diceva quanto anche Ziggler sia sottovalutato) e Fandango. Questi si potrà in futuro rivelare anche il miglior Wreslter al mondo (cosa che dubito fortemente) ma per adesso vedere lui a Wresltemania contro Jericho, che probabilmente detto fra noi sarà costretto a jobbare, mentre Cesaro è fermo ai Box un po’ mi rode.
D’altronde anche se Cesaro ha avuto l’opportunità di avere il titolo Usa alla vita sin da subito è sempre stato sottovalutato dalla dirigenza WWE. Non ha mai lottato in un main event, se non in match di coppia, e alcune volte è stato relegato ai pre show dei ppv. Sicuramente si può dire che abbia raccolto meno di quanto ha seminato. Concludendo sono due gli interrogativi da porsi: “Cesaro è davvero sottovalutato dalla WWE?” ma soprattutto “Non avrebbe dovuto lottare Cesaro a Wrestlemenia?”. Con questi interrogativi levo fiato alle trombe e cedo a voi la parola….