Molte Superstars si sono succedute nel ring della WWE durante la vita della federazione di Stamford. Sul quadrato della WWE ( e dell’allora WWF) hanno lottato tantissimi atleti. Ci sono state leggende, Mid Carder, gregari, campioni ma anche meteore. Ci sono però grandissime Superstars che pure essendo arrivate ai vertici della federazione hanno mancato la vittoria più importante della loro carriera: il titolo principale della federazione. Atleti del calibro di Roddy Piper non sono mai riusciti a conquistare l’alloro massimo. Forse non è detto che un campione debba essere giudicato dai titoli che vince, infatti qui nessuno vuole dire che Piper non fosse un campione di questa disciplina, ma ad essere onesti i titoli contano e come! Ci sono poi altri atleti che sono arrivati a conquistare il titolo massimo della WWE ma ci hanno messo molto molto tempo dal giorno del loro debutto: basta pensare a gente come Benoit, Eddie Guerrero oppure lo stesso Triple H che di certo non ha aspettato come gli altri due per avere attorno alla vita il titolo massimo di federazione, ma ha dovuto comunque aspettare quattro anni prima di arrivare al suo primo titolo WWE (allora WWF).
Questo breve preambolo ci fa capire come sia difficile raggiungere la vetta della WWE conquistando il titolo principale. Non è una cosa che tutti riescono a fare è una cosa che riguarda pochi eletti. Quindi già chi raggiunge il titolo principale può essere considerato un vero campione ma chi lo raggiunge anche in breve tempo si può dire che abbia compiuto una vera e propria impresa. Allora dando un’occhiata alla WWE ci accorgiamo che non dobbiamo andare nemmeno troppo indietro nel tempo per trovare una di queste Superstars. C’è un atleta che ci ha messo davvero poco ad arrivare al vertice ed il suo nome è Sheamus.
Il duro irlandese, cui vero nome è Stephen Farrelly, ha raggiunto la vetta in un niente. Sheamus ha debuttato in ECW il 30 giugno 2009 ed ha conquistato il suo primo titolo WWE al ppv TLC sconfiggendo John Cena in un Table match. Il ppv si è svolto il 13 dicembre 2009 quindi Sheamus ha vinto il titolo WWE a soli 167 giorni dal suo debutto. Nessuno si aspettava una vittoria dell’Irlandese in così breve tempo. Però guardando la situazione in maniera più approfondita si può notare che Sheamus ha debuttato in ECW e quindi non gli era possibile arrivare al titolo WWE nel roster in cui era. Allora possiamo andare a ricordarci la data in cui il Celtic Warrior ha debuttato nel roster di RAW, potendo quindi avere la possibilità di lottare per il titolo WWE. Questa data è il 26 ottobre 2009, e rapportandola alla data della sua vittoria del titolo ci fa notare che Sheamus ha vinto la più prestigiosa delle corone WWE in soli 49 giorni! Meno di due mesi quindi. Altra cosa da analizzare è che Sheamus ha vinto il titolo WWE alla sua prima opportunità, ha colto l’occasione e ha centrato in pieno il suo obiettivo. Si è vero ora alcuni di voi potrebbero dire che la vittoria del titolo nel Table match è arrivata in modo abbastanza controverso e fortunoso, bhe questo in parte è vero però c’è da considerare che contano più le vittorie che il modo con cui esse arrivano. Esempio pratico di quest’ultima affermazione? Il primo match che mi viene in mente, senza sforzarmi troppo, è il Money in the bank ladder match in cui Jeff Hardy decise di regalare ai tifosi un momento indimenticabile lanciandosi dalla scala su un inerme Edge. Questo gesto regalò a Jeff Hardy il cuore dei tifosi ma gli costò anche la sconfitta. Quindi come detto prima non conta il come si vince ma conta solo la vittoria stessa, soprattutto se poi in palio c’è un titolo mondiale.
Adesso qualcuno di voi potrebbe dire: “Sheamus è stato solo fortunato in quella occasione non riuscirà mai a mantenersi a lungo ai vertici della WWE”. Allora devo rispondere, a questi detrattori del Celtic Warrior, che Sheamus la sera dopo la conquista del titolo ha vinto lo Slammy Award come Breakout Star of The Year ( e scusate se è poco…). Molti di voi potranno obiettare che il regno di campione di Sheamus è durato solo 71 giorni (ppv Elimination Chamber del 21 febbraio 2010). A queste persone devo dire che questo regno è da considerare relativamente breve visto che molti altri ne sono durati molto meno, e poi che il Celtic Warior ha perso il titolo in uno degli incontri più cruenti di tutta la WWE ovvero in un Elimination Chamber contro altri 5 lottatori, che al momento del match erano (e lo sono tutt’ora) il fior fiore delle Superstars della federazione di Stamford.
Analizziamo ora l’ultimo appiglio a cui i critici di Sheamus potevano appigliarsi: “Sheamus ha vinto il primo titolo per caso, non si ripeterà mai più!”. Ma anche questa volta il rosso irlandese ha smentito tutti riconquistando il titolo WWE dopo solo 120 giorni dal suo ultimo regno. Era il 20 giugno 2010 quando al ppv Fatal 4 Way Sheamus batteva John Cena, Edge e Randy Orton (… e scusate se è poco) per tornare sul tetto della WWE. Ed anche qui gli arditi e mai tomi oppositori del Celtic Warrior possono dire che si è laureato campione WWE solo grazie all’intervento del Nexus. Ed ancora una volta costoro meritano una risposta: cosa c’è di male ad approfittare di un intervento altrui per arrivare al proprio obiettivo? Inoltre bisogna dire che Sheamus e il Nexus non si erano accordati in precedenza per l’intervento di quest’ultimo durante il match. Io invece mi sento di fare un applauso a Sheamus perché è riuscito a farsi appioppare il titolo di opportunista in un match in cui erano presenti sia Edge che Randy Orton, due delle Superstars WWE ad essere considerate fra le più opportuniste di entrambi i roster della federazione di Stamford (soprattutto il wrestler Canadese).
Concludendo posso dire che l’irlandese ha dimostrato di avere i così detti attributi e di meritare i titoli vinti (forse è proprio per questo che HHH e Shawn Michaels stravedono per lui e spingevano dietro le quinte per lanciarlo subito nei main eventer della WWE). Il Celtic Warrior ha dimostrato di sapersi ricavare il giusto spazio fra i colossi della WWE e secondo me avrà ancora una strada lunga nella federazione di Stamford restando sempre ai vertici della stessa.