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PET SEMATARY #8

Signore e signori, benvenuti a quello che con tutta probabilità sarà l’ultimo numero del Pet Semetary con Johnny Ramone alla conduzione del nostro magnifico trio. Vogliamo quindi cogliere l’occasione per augurare al nostro Staffer il peggior male possibile, e buona sfortuna per il futuro.



Avevamo in mente di proporvi un numero del Pet interamente incentrato attorno a quello che abbiamo ribattezzato il Caso Bryan, ed in effetti questo è quello che vi state apprestando a leggere, con un pò di ritardo sul ruolino di marcia causato da esami universitari e vari problemi tecnici. Ma è stato dell’altro, ad averci rallentato: di certo avrete saputo della vittoria del titolo mondiale da parte del SuperNano. Noi non siamo detrattori di Rey, sia chiaro, ma di certo detestiamo quello che rappresenta: una federazione per bambini, in cui il prodotto è ridicolizzato al solo scopo di attrarre il maggior numero di mocciosi.. assurdità, la WWE che vuole proporsi come uno spettacolo EDUCATIVO! Quindi, mentre un talento come Bryan Danielson viene rispedito nelle Indy nonostante le sue immense capacità e un appeal col pubblico più che discreto, mentre wrestler (non superstars) che potrebbero essere veri mattatori come Punk, Christian e Jericho, ma anche Swagger, Ziggler e compagnia vengono confinati a ruoli marginali, mentre atleti comunque capaci come Chavo e il tristissimo Santino sono ridotti a clown, ci ritroviamo un tacchino rigonfio di steroidi e grasso con il World title in vita. Almeno una volta potevi andare “a TNA”, a deliziarti con i vari Styles, Joe, Daniels. Attualmente però, se Atene piange, Sparta non ride e ad Orlando o Atlanta, o dove cazzo stia la TNA ora non sanno più cosa fare da molto molto tempo... sì, anche da prima della gestione Hogan-Bishoff.
Siamo rimasti una buona settimana a farci il sangue acido, ma alla fine abbiamo superato la cosa e completato l’editoriale. Quindi basta lamentarsi, ecco a voi l'inchiesta che vi avevamo promesso. Immaginate che Carlo Lucarelli sia li con voi (“Paura?”), e buona lettura!

IL CASO BRYAN



Parte prima: Perchè?
Che Bryan Danielson sia bravissimo non occorre essere esperti di wrestling per comprenderlo: è spigliato, simpatico, presenza di scena discreta nonostante per sputare a terra debba usare una scala, e tecnica sopraffina. Eppure la WWE ha deciso di privarsi di American Dragon per l’eccessivo realismo nell’esprimere violenza mostrato a Raw, una cosa che una volta veniva chiamata “intensità” e che era ragione di vanto per un lottatore (gente come Harley Race e Don Muraco ci ha costruito la carriera sopra). Eppure c’è da essere contenti di questo licenziamento. Di certo i vari KoK di questo mondo si staranno idealmente segando all’idea dei match che AmDrag potrebbe disputare in EVOLVE o in DGUSA, mentre i fedelissimi della ROH probabilmente pregano che Danielson rimetta in piedi una baracca che si è disgregata in seguito all’abbandono di Sapolsky. Ma anche se il pensiero dei blockbuster che Danielson potrebbe regalarci ci esalta, siamo contenti per tutt’altra ragione: Danielson è bravo, tutto quello che volete... ma è un violento. Ma violento violento! Cioè, guardatelo.



Guardate la vacuità senz’anima del suo ghigno, l’occhio iniettato di sangue! Noi pensiamo ai bambini: volete davvero che un tipo del genere sia ciò che i vostri figli vedono in TV? Che cosa potrebbe insegnare ai pargoli un tipo del genere? Che si può vivere senza mangiare carne? Orrore! Che con tenacia ed impegno si possono raggiungere traguardi impensabili? Ma anche no, e se poi si montano la testa?! Che la tecnica e l’intelligenza prevalgono sulla forza bruta? Ma per carità!

Ci risulta inoltre che Bryan sia un violento cronico, non solo in scena. Fonti molto vicine all’atleta dicono di averlo visto strozzare un mazzo di fiori davanti ad una povera ragazza, prendere a calci un inerme pallone e divaricare con troppa foga le ante di un armadio.
Esite un gene del Male: Hitler l’aveva, Walt Disney l’aveva, e l’ha anche Bryan Danielson. Fuori dagli schermi televisivi, tornatene a combattere in qualche sgabuzzino davanti a dei nerd brufolosi (come noi)!


Questo, QUESTO è ciò che i bambini americani devono vedere in TV, una donna nuda che reclama Spumante in lattina!

Parte seconda: Chi?
Abbiamo dovuto scomodare tutti i nostri informatori, Uomo che fuma incluso, per cercare di scoprire chi sta dietro al licenziamento di Danielson. Gli indiziati più credibili erano ovviamente Roberts e Cena, ma il primo si è limitato a sporgere denuncia alla WWE chiedendo 12 dollari di risarcimento per la cravatta e un milione di danni morali, mentre il secondo è stato il primo ad offrire il proprio sostegno a Bryan. Chi allora? All’inizio noi Pistoleri avevamo pensato all’ennesimo delirio di onnipotenza di Orton, che pur di far licenziare qualcuno si sarebbe pure inventato la scusa di AmDrag che cementa il famoso ring su cui the Viper si è lussato la spalla, ma poi questa pista si è rivelata inconcludente.
Abbiamo poi elaborato una teoria secondo la quale, magari eh!, Bryan si era rifiutato di sottostare alla avance di una Stephanie che smania per il figlio maschio, ma HHH fa sempre cilecca, sapete... ma a conti fatti ci risulta più probabile che sia stato mr. Naso a fare proposte indecenti al sensualissimo Bryan.


La checca bionda (cit. Scott Steiner)

Ma alla fine l’illuminazione è giunta pochi giorni fa a Fatal four Way, quando il mandante del licenziamento di Danielson si è rivelato essere il Tacchino enmascarado! Sì, pensateci, tutto torna. Rey fa licenziare un altro atleta di piccola taglia come lui in modo da essere il solo Nano della federazione, poi rompe l’arcata sopracciliare di Undertaker per essere inserito del match titolato ed infine lo vince! Ha tutto un senso!
Però Rey ha compiuto un errore, si è dimenticato di Bourne... ma a sua discolpa possiamo dire che dell’ex Sydal non si ricordava più nessuno. E ora il ragazzo è pure pushato! Probabilmente sotto la mascherà il SuperNano starà masticando non poco amaro.


Parte terza: Quando?
Appena confermato che per Bryan si trattava di vero licenziamento, nei forum è scoppiato il tumulto, specialmente in mezzo ai fan più niubbi che perdevano così il solo punto di contatto con gli utenti più esperti e fighi (perchè si sa che come scopa un Indyviduo, non scopa nessuno). Quindi, le geniali menti dei vari Principi di tutto il mondo si sono congegnate, onde trovare prove di un eventuale ritorno in breve tempo di AmDrag in quel di Stamford, in modo da prolungarne la presenza fissa dell'atleta tra i Top topic.
C’è chi ha visto Danielson alla guida dell’auto che ha tentato di investire, purtroppo non riuscendoci, Bret Hart; tipi improbabili asseriscono che sotto la maschera di Punk si celi in realtà il nostro neolicenziato preferito; c’è persino chi scorge i lineamenti di Bryan nei Moai dell’Isola di Pasqua!


Bryan Danielson, tre quarti.

Quel che è certo, è che il nostro Dragone Americano ha colpito in positivo il pubblico. Siamo certi che la WWE tornerà sui suoi passi, chiedendo al talento di Aberdeen di ritornare tra le fila dello show; sta da vedere se l’orgoglio di Danielson sarà più grande della sua fame di gloria e della sua voglia di mettersi in gioco.

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Bene, il caso Bryan è risolto, e lo passeremo ai nostri amici Fox Mulder e Dana Scully dell’FBI, che lo archivieranno nello schedario dei “casi incredibili”, tra un rapimento alieno e un avvistamento del Big Foot.
Passiamo ora la parola, anche se non dovremmo, a quel gran farabutto di Ramone che vorrebbe dire qualcosa di personale.


Johnny: "Carissimi e numerosissimi lettori, vi abbraccio tutti e due.
Sapete la brutta piega che ha preso la mia passione dai miei pochi post all'interno del forum e dall'accorata introduzione fatta dai miei due colleghi. Purtroppo attualmente il solo pensare di guardare uno show di wrestling, reportarlo o anche solo commentarlo per celia con voi mi fa venire l'itterizia. Ce l'ho messa tutta per tenermi stretta questa passione, ma se essa ti scivola di mano con ci puoi fare nulla. E' come un matrimonio in cui tu sei fedele e il partner ti cornifica a piè sospinto.
Non è la vittoria di Mysterio in sè che mi turba, figuriamoci. E' più la china che ha preso il wrestling televisivo, di cui questa vittoria rappresenta una pietra miliare, a non sconfinferarmi.
Anche se il panorama indy mi affascina, sono sempre stato legato al wrestling main stream se non altro per facilità meccanica nel reperire show e quant'altro. Ma attualmente il prodotto non risponde più alle mie esigenze e dubito che migliorerà, visto che ci sono babbalei a cui piace quello che WWE e TNA stanno propinando, e non sono pochi. C'è addirittura qualcuno più imbecille di altri che definisce questo Orton "il nuovo Austin", spero riferendosi al momento della carriera del Rattlesnake che va dal Piledriver di Hart al ricovero in ospedale.
Su queste pagine ho spesso criticato aspramente la scelta di molti staffer di WR di abbandonare il sito senza preavvisi, ma ora che mi trovo in una situazione analoga quasi li comprendo. Anzi no, a dirla tutta. Posso però promettervi che non mi vedrete su Nientewrestling a chiacchierare con Microbo come fanno invece altri che preferisco non nominare.
Non sono un ipocrita.
Un saluto a tutti"

Bravo Johnny, a te la Pistola d'oro come Pistola del Mese.
Concludiamo ricordando con tristezza un altro utente che di recente ci ha lasciato, l’amatissimo Jones. Jones, ti ricorderemo sempre per i tuoi post profondi come “......” e “-----------” e per le tue ultime parole, “tua madre è una troia”. Anche la tua, anche la tua.

La verità è la fuori gente, non smettete mai di cercare!


I Pistoleri solitari.


 

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