Andrea Ceccacci: Come previsto un incontro davvero solido, ben costruito e raccontato. Si sono viste buone manovre da parte di entrambe le superstar, scambi rapidi, un ritmo tutto sommato accettabile e un coinvolgimento del pubblico abbastanza alto per la media della serata. Truth in queste vesti funziona decisamente di più e questa vittoria probabilmente lascia aperti spiragli per una rivincita con Rey Mysterio al prossimo evento a pagamento in attesa di chiudere i conti con John Morrison. Voto: 6,5
Michael Angioli: Un solido incontro d'apertura per questa seconda edizione di Over The Limit. Abbiamo assistito ad una manovra abbastanza fluida, macchiata però da una fase centrale troppo statica e da un finale arrivato in modo fin troppo tempestivo. Si è tuttavia riusciti negli entrambi obiettivi prefissati: aumentare sia l'heat verso Truth sia la sua credibilità sul ring in termini di risultati. C'è dunque da gioire per come è partito questo feud, ma meglio non illudersi prima del dovuto: Rey Mysterio ci ha spesso abituato a sconfitte pulite seguite da una serie di vittoria che hanno concluso i feud a suo favore. Piccola nota: ottima la scelta, al momento, di non affidare alcuna theme song ad R-Truth. Voto: 6+
Intercontinental Championship Match: Wade Barrett vs. Ezekiel Jackson
Andrea Ceccacci: Pensavo peggio, francamente, ma non posso essere comunque soddisfatto dei livelli della contesa. Ritmo un pò troppo blando, pubblico silente per quasi tutto lo scontro, niente di particolarmente interessante è stato fatto vedere e ho trovato assai noiose le fasi con Jackson in preda alla sindrome da “Body Slam”. Insomma, cambiate strada per questo titolo secondario, per favore. Voto: 5
Michael Angioli: Nulla ci attendevamo da questo incontro e nulla effettivamente è avvenuto. Abbiamo visto ben poche manovre, se non una serie di Bodyslam di Ezekiel Jackson, muscoloso atleta che ha dimostrato di essere assai limitato nel parco mosse. Wade Barrett ha invece condotto il match senza strafare sino alla scontata interferenza di Heath Slater e Justin Gabriel. L'inglese mantiene pertanto il titolo in attesa di valutare se Big Zeke può diventare un babyface apprezzato dal pubblico. Solo in questo caso la WWE deciderà di affidargli un titolo che ha comunque al momento un importanza pressoché nulla. Voto: 5.5
Chavo Guerrero vs. Sin Cara
Andrea Ceccacci: Adoro, veramente, le luci soffuse che vengono usate per gli incontri di Sin Cara. Detto questo passiamo al commento di questo match rapido, divertente, anche se un pò senza “personalità”. Un buono scontro tra due ottimi worker con tante mosse luchalibre e pochi fronzoli. Ritmo incalzante, una buona durata, buona intesa tra i due interpreti. Peccato per un pubblico troppo silente e per la mossa finale che non si è davvero capita. Voto: 7
Michael Angioli: Considerata la card dell'evento mi attendevo un incontro di maggior durata tra Chavo Guerrero e Sin Cara. La WWE ha comunque di deciso di mettere in scena un match senza fronzoli, veloce e privo di pause che ha ricordato le vecchie contese per le cinture dei pesi leggeri. Sin Cara è un eccellente atleta e lo ha confermato anche in questo caso, Chavo Guerrero ha ricoperto invece egregiamente il ruolo di sparring partner (seppur limitandosi forse fin troppo alla difensiva). Con una maggiore durata, un pubblico più partecipe ed una maggiore accuratezza nelle manovre (quella finale è stata ampiamente botchata) si poteva fare un maggiore salto di qualità. Voto: 6/7
Tag Team Championship Match: The Big Show e Kane vs. Mason Ryan e CM Punk
Andrea Ceccacci: L’ho trovato davvero poco interessante, devo dire. Ryan non riesce proprio a convincermi in nessuna cosa che fa. CM Punk lo trovo sprecato in questa posizione e quindi non riesco ad interessarmi a match simili. The Big Show e Kane sono una sicurezza ma assieme non hanno avversari all’altezza, stuzzicanti. Non so davvero dove andranno a parare, ma in questo match per me si raggiunge solo la sufficienza e niente più. Da rivedere tutto quanto. Voto: 6
Michael Angioli: Come detto in fase di pronostici le cinture di coppia sono tornate ad essere difese con più costanza ma nonostante ciò non si riesce ad interessarsi agli incontri per via di una mancata costruzione di essi. Questo match è infatti stato un riempitivo per tutti e quattro gli atleti sul ring: Kane e Big Show attendono degni sfidanti (o che abbiano in diregenza idee per il loro utilizzo da singolo nei rispettivi brand), Mason Ryan ruota in una gestione deplorevole e CM Punk attende il momento di andarsene o che la WWE lo rilanci dove merita. Match di coppia che più classico non si può, niente più. Voto: lo stesso del collega.
Divas Championship Match: Brie Bella vs. Kelly Kelly
Andrea Ceccacci: Classico match della divisione femminile attuale, con l’aggravanti di un pubblico poco partecipe, di una cornice troppo importante per un match simile e per un canovaccio di booking stra-abusato quando si tratta di gestire le gemelle (lo scambio). Mi aspettavo Kharma, invece niente. Anche qui assolutamente tutto da rivedere per i prossimi mesi. Voto: 5
Michael Angioli: All'annuncio dell'incontro una interferenza di Kharma sembrava scontata, attendevo soltanto cercare di capire se sarebbe arrivata dopo l'incontro o se durante esso. Invece della possente atleta non si è vista traccia e il match è filato via come l'olio in una manciata di minuti scarsi. Kelly Kelly ricopre per l'ennesima volta il ruolo di jobber ed è rivedibile il finale di incontro: troppo, troppo scontato per un evento in Pay Per View. Altro riempitivo. Voto: 5/6
World Heavyweight Championship Match: Randy Orton vs. Christian
Andrea Ceccacci: Showstealer della serata senza dubbio alcuno. Ritmo veloce, pubblico partecipe e diviso nel tifo, buone manovre, buona storia di base e un Orton davvero ispirato dall’avversario a cui era contrapposto. Davvero non vedevo un Orton così motivato sul ring da molto tempo, complice forse un booking team diverso sembra quasi che si possa esprimere maggiormente a livello di mosse, ma anche di ritmo dove a Raw era costretto, la maggior parte delle volte, a mantenere quell’atteggiamento freddo che inabbissava il ritmo dei suoi match. Christian molto bene, perde, ma ne esce rafforzato lo stesso dato che si è combattuto il match alla pari con uno dei cinque avversari più ostici dell’intera federazione in chiave mark. Ah, semplicemente divino lo spot dell’RKO al volo mancata. Voto: 7,5
Michael Angioli: Dopo l'ottimo incontro di SmackDown i due atleti si superano mettendo in scena lo Showstealer del Pay Per View. E' stato un match perfettamente costruito dall'inizio alla fine: buona la prima fase di studio a cui sono seguite delle discrete manovre sostenute da un pubblico sempre partecipe. Eccellente il finale, ricco di reversal che hanno reso la sfida incerta sino all'ultimo secondo. Ho gradito dunque sia l'andamento del match, sia la gestione di entrambe le Superstars. Christian, nonostante la nuova sconfitta, non esce con alcun demerito ed è stato creato interesse verso quali passi potrà compiere ora per la realizzazione del sogno. Buonissima anche la prestazione di Randy Orton, galvanizzato come non lo era da diversi anni. Mi sento di decretare addirittura che sia uno dei migliori incontro della carriera della Vipera. Voto: 8
Jerry Lawler vs. Michael Cole
Andrea Ceccacci: Finalmente è tutto finito. Stavolta hanno gestito bene a livello di tempistica e di booking senza eccedere, come invece è capitato nei due scontri precedenti. Si è visto molto poco a livello di wrestling, ma era prevedibile, però finalmente con questo match-segmento si è chiusa la storyline grazie al post match. Ora, per favore, che ognuno torni a svolgere il suo compito. Voto: 5
Michael Angioli: Questo doveva essere l'incontro di WrestleMania: Michael Cole che non vuole partecipare, Lawler che lo attacca ed in pochi minuti mette il punto esclamativo per la gioia del pubblico. E' questo che la gente voleva. Voleva, per l'appunto. Ora invece, a distanza di tempo, l'unica speranza era di chiudere questa rivalità e questo pseudo-incontro dovrebbe averla conclusa in maniera definitiva, finalmente. Voto: 5
WWE Championship I Quit Match: John Cena vs. The Miz
Andrea Ceccacci: The Miz ne esce rafforzato a livello di personaggio da questo incontro, ma ne esce praticamente distrutto a livello di wrestler. Dopo infiniti minuti di dominio assoluto, il tutto si conclude con una decina di cinghiate e una STF che lo costringe a dire I Quit dopo dieci secondi circa, senza tentare di liberarsi, senza tentare di resistere, senza mostrare tutta la voglia che aveva di vincere il titolo nuovamente dopo tutta la fatica che la gavetta gli è costata. Insomma, una storia scritta bene, ma che si conclude veramente in modo indegno. Riley ormai è alla frutta come personaggio e deve distaccarsi quanto prima da Miz per tentare la sua strada. John Cena ormai lo conosciamo e la sua carriera ci dice quanta resistenza e soprattutto spirito d’animo abbia. La trovata della registrazione non mi ha sorpreso per nulla, diciamo quindi che forse per la WWE è giunta l’ora di cambiare il modo di concludere le faide più dure e personali di John Cena, dato che più o meno lo script dei suoi I Quit Match è sempre lo stesso. Voto: 5
Michael Angioli: Il "primo incontro" era stato, nel suo genere, perfetto. L'heel della situazione sfrutta appieno la presenza di un assistito approfittando che è un incontro senza regole. The Miz domina pertanto la sfida e prova la vittoria utilizzando tutti i mezzi possibili. E' vero, sembrava un dejà vu per John Cena ma in me, più che mai, c'era la sensazione che Mizanin avesse davvero una trovata per costringere il rivale a cedere. Sono però stato smentito, e deluso: la trovata era la registrazione, l'arbitro ha beccato il neo-campione ancora una volta ed il match è ripartito. Il tutto, solo a leggerlo, pare dunque la solita solfa. E lo è stato: Cena in pochi secondi si sbarazza di Riley e soprattutto di The Miz dimostrando che nessuno è né al suo pari né degno di competere con lui in una stipulazione come questa. Pessimo finale dunque che affossa le credibilità dell'Awesome One. In conclusione al match dò una sufficienza e forse sono anche troppo largo di maniche. Voto: 6
Commento generale
Andrea Ceccacci: Avere un evento così vicino all’altro è controproducente, non c’è niente da fare. Si sono viste pochissime cose salvabili, nessuno si ricorderà niente di questo pay per view, forse con l’eccezione positiva di Christian vs. Randy Orton. The Miz ne esce davvero a pezzi dopo l’ottimo lavoro che ha svolto da novembre ad aprile. John Cena non guadagna nulla di nuovo, mentre il suo prossimo sfidante Alberto Del Rio non sembra profilarsi come un avversario temibile. Insomma, davvero un evento da scordare in fretta in vista di SummerSlam. Voto: 5
Michael Angioli: "Evento di transizione" pronosticai alla vigilia, e così è stato. Nel corso del Pay Per View non ho mai avuto la sensazione di assistere ad un evento importante, quello che dovrebbe caratterizzare invece un evento settimanale o un House Show ad un evento a pagamento. Il tempo è trascorso senza grandi sussulti, tra sufficienza e mediocrità. La nota postiva arriva solamente da Christian vs. Randy Orton, atleti capaci di rubare la scena con una maiuscola prestazione. Ora c'è un mese per costruire Capitol Punishment e, sinceramente, c'è bisogno di storyline più fresche o cercare di elevare la qualità di quella tuttora in atto, per ora estremamente piatte all'esclusione del solito Orton vs. Captain Charisma. Troppo, troppo poco. Voto: 5/6
WR Staff