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THE WORMHOLE #1 - TV-PG

Parental Guidance Suggested. Solo tre parole che formano un acronimo tanto odiato su internet: PG. TV-PG, nello specifico.

Il sistema “TV Parental Guidelines” fu proposto per la prima volta il 19 dicembre 1996 dal Congresso degli Stati Uniti, dalle industrie televisive e dall’ente Federale delle Comunicazioni, la FCC. Il primo gennaio 1997 molti network via cavo e a pagamento hanno adottato questo sistema di classificazione per venire incontro alle esigenze del pubblico per l’incremento dell’utilizzo di contenuti sessuali e scene violente in televisione. Da quel giorno tutte le emittenti hanno dovuto far uso di questa classificazione, tranne ovviamente canali dedicati alle notizie o allo sport. Per andare più nello specifico la “Parental Guide” è suddivisa in più sottosezioni:
- TV-Y: programma indicato per un pubblico dagli 0 ai 6 anni
- TV-Y7: programma indicato dai 7 anni in poi
- TV-Y7-FV: programma indicato dai 7 anni in poi ma con contenuti violenti “fantasy”, come i cartoni animati (Dragon Ball, per esempio)
- TV-G: programmi indicati per un pubblico generico senza violenza o scene di sesso
- TV-PG: programmi per un pubblico giovane dove è consigliata la presenza degli adulti. Alcuni cartoni animati (The Simpons nelle ultime stagioni), tutti i reality show più famosi e la maggior parte dei video musicali di MTV, rientrano in questa categoria. La TV-PG racchiude anche 4 sottosezioni:
- TV-PG D: sotto-classificazione dove è possibile imbattersi in allusioni sessuali/doppisensi
- TV-PG L: sotto-classificazione dove è possibile imbattersi in linguaggio leggermente scurrile
- TV-PG S: sotto-classificazione dove è possibile imbattersi in scene sessuali
- TV-PG V: sotto-classificazione dove è possibile imbattersi in violenza leggera
- TV-14: programma vietato ai minore di 14 anni senza la presenza dei genitori. House, CSI, Naruto, Futurama, sono tutti programmi che rientrano in questa categoria perché presentano scene di sesso, di sangue, di violenza e linguaggio scurrile con allusioni sessuali. Anche qui valgono le 4 sotto-classificazioni della TV-PG, dove stavolta si indica un uso massivo di doppisensi, linguaggio scurrile, sesso e violenza.
- TV-MA: programma indicato ai maggiori di 17 anni. Anche qui valgono le 4 sotto-classificazioni presenti nel -PG e nel -14.

Concluso questo doveroso preambolo, passiamo ai vantaggi che uno show sotto la classificazione PG ha: l’azienda in questione si apre a un tipo di mercato più vasto che varia dai 7 anni ai 34 anni rispetto ai 18-34 (anche se per i pubblicitari lo slot più importante è 18-49). Questo significa avere più possibilità di investimento in più campi, poter attirare quindi più pubblico e sbarcare anche in paesi esteri con un prodotto più fruibile a livello familiare e quindi vendibile. Inoltre per l’azienda c’è anche una questione di ritorno di immagine in ballo, perché proporre un prodotto più “pulito” tiene lontane le grane con le varie associazioni dei consumatori che pululano negli Stati Uniti.

Allora, nello specifico: perché la WWE ha rinunciato alla TV-14 ed è passata sotto la classificazione TV-PG? Soldi, sponsor, mercato estero, bacino d’utenza, immagine. Sono cinque motivi che sono tutte legati a doppio filo. Come ben sapete Linda McMahon è una delle candidate per una poltrona al Senato e come CEO della WWE può permettersi scandali o può esporsi a segmenti pericolosi che possono mettere in cattiva luce la federazione al quale lei risponde? No.

La WWE è un’azienda internazionale ormai da molti anni, padrona del business negli Stati Uniti e nel mondo dopo il fallimento della World Championship Wrestling nel 2001. Già negli anni novanta la federazione dovette affrontare lo scandalo steroidi che portò all'utilizzo del termine, ancora oggi discusso, “sport-entertainment” e non più di “pro-wrestling”, proprio per tirarsi fuori dai problemi che un uso massiccio di sostanze illegali avrebbe portato in uno sport nazionalmente riconosciuto come NFL o MLB o NBA. Fu un escamotage della dirigenza WWF e di Vince McMahon in persona per ridimensionare lo scandalo ed uscirne puliti a livello di immagine. La morte di Eddie Guerrero nel novembre 2005 fu subito legata dai media all’uso degli anabolizzanti e degli steroidi, non andando mai a fondo in cerca della verità perché, lo sappiamo tutti, i media cercano sempre la notizia sensazionalistica per vendere, per fare ascolti. E a cosa portò tutto questo? Al Wellness Program, partito subito con sospensioni pesanti, poi scemato nel corso del tempo, per poi irrigidirsi nuovamente rendendo addirittura pubbliche le sospensioni dopo lo scandalo Signature Pharmacy del 2007, dove diversi lottatori importanti (Edge, John Morrison, Randy Orton, Mr.Kennedy) finirono nell’occhio del ciclone per aver comprato materiale farmaucetico senza prescrizione medica regolare. Cosa che invece il Wellness Program richiede.

E tutto questo perché? Sì, anche per tutelare i lavoratori, ma soprattutto per salvaguardare l’immagine della federazione agli occhi di tutti, agli occhi del pubblico casuale, agli occhi delle associazioni.

Poi la tragedia di Chris Benoit diede un duro colpo all’immagine della federazione. Un’indagine ancora in corso deve rivelare quanto la carriera sui ring di Benoit abbia influito a livello psicologico su di lui. E allora eccoci giunti al cambio di rotta: TV-14, quella che ha reso possibile la nascita di Stone Cold Steve Austin, di The Rock o della D-Generation X, addio e benvenuta, anzi, bentornata, TV-PG.

Perché dico bentornata? Perché la WWE ha trasmesso per lungo tempo SmackDown sotto questa classificazione, eppure lo show blu lungo il 2004 ha fatto impazzire per l’alta qualità gran parte del pubblico. Grandi storie, grandi match, grandi personaggi, violenza, sangue. Questo lo dico per tentare di far riflettere chi demonizza questa scelta della WWE. La TV-PG, come abbiamo visto anche nel preambolo, non vieta l’utilizzo di parolacce, di segmenti violenti, di allusioni sessuali o di sangue, è scritto nero su bianco. Lo dice la storia della televisione statunitense. Lo dice la storia della WWE. Lo dice soprattutto la storia della WCW, che sotto la classificazione attuale della federazione di Stamford battè la sua rivale per 80 settimane di fila a livello di ascolti. Eppure c’era violenza, c’era sangue, c’erano ragazze seminude o vallette, ma c’era anche grande wrestling, grandi personaggi, grandi storie.
Allora perché nascondersi dietro le solite accuse alla classificazione, quando invece il problema principale risiede nel booking team della federazione? Perché continuare a criticare una scelta dell’azienda - che a noi non ci riguarda direttamente - invece di aprire gli occhi riguardo ai problemi che veramente hanno fatto abbassare la qualità del prodotto?

A noi fan dovrebbe interessare questo e nient’altro. La WWE sta cambiando rotta, vuole espandare sempre di più il suo business tramite musica, film, cartoni animati, merchandinsing e come è sempre avvenuto cerca di spingere tutte queste cose on-screen. Stanno tornando i personaggi colorati e indirizzati ai bambini, vero, ma in passato non si è mai rinunciato a questo. Vediamo magliette e gadget nuovi che escono quasi ogni settimana. Come accadeva nell'Era Gimmick e Attitude. Vediamo sempre più bambini affollare le arene negli show TV. Ma a noi, di questo, cosa importa?

Gli adulti di oggi sono i bambini di ieri. I bambini di oggi, saranno gli adulti che andranno a riempire i palazzetti nel 2025 e che si troveranno su internet per lamentarsi delle stesse cose di cui ci stiamo lamentando noi.


 

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