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THE WORMHOLE #2 - Grazie Macho Man

Ci sono quelle giornate che si aprono come tante altre. Il turno di lavoro, le solite battute con i colleghi, la solita routine quotidiana. Però ci sono anche quelle giornate in cui una notizia può cambiare totalmente il tuo stato d’animo. E oggi, 20 maggio 2011, è uno di questi giorni.

La notizia che si è divulgata attorno alle 17 ore nostrane è stata davvero straziante. Randy Poffo, meglio conosciuto come Randy “Machoman” Savage, lascia questo mondo all’età di 58 anni. Una terribile tragedia davvero a livello umano; un impatto in macchina contro un albero che non ci sarebbe mai stato senza quel maledetto infarto, che non gli avrebbe portato via la vita se il destino non avesse voluto Randy al volante della sua Wrangler Jepp.

Il destino beffardo ci porta via una vera Leggenda della disciplina, un uomo che ha messo cuore e passione in tutto quello che ha fatto nella sua carriera, donandoci momenti epici, emozioni indimenticabili e pagine indissolubili che oggi entrano, con maggior diritto, nell’olimpo del prowrestling americano.

Randall Mario Poffo nasce il 15 novembre del 1952 a Columbus. Randy affronta la sua priva avventura nell’NWA assieme al fratello Larry sotto la guida di suo padre, Angelo Poffo, ex wrestler di professione. Nel 1985 si aprono le porte della World Wrestling Federation, dove debutta subito al suo fianco la figura, anch’essa Leggendaria, di Miss Elizabeth, sua moglie nella vita reale dal 1984. Questa coppia fece sognare milioni di telespettatori in tutto il mondo grazie all’eleganza di Elizabeth e al carisma immenso di Machoman. Cominciano così nove anni di emozioni incredibili: il primo titolo Intercontinentale vinto contro Tito Santana. L’incredibile match, epico per certi versi, tra lui e Ricky Steamboat a WrestleMania III per il medesimo riconoscimento. L’anno dopo il clamoroso successo nel torneo di WrestleMania IV dove in finale sconfisse Ted DiBiase malgrado la presenza del gigante André The Giant al suo fianco; nemmeno lì Elizabeth riuscì a star lontano dal suo eroe, rientrando tra il boato del pubblico dopo che lo stesso Savage gli chiese di allontanarsi dal ring per non correre rischi. Un sogno che divenne realtà, quella sera. Per lui e per milioni di appassionati. La nascita dei Mega Powers, Hulk Hogan e Randy Savage, dopo quel main event di WrestleMania IV. Lo scontro storico a WrestleMania V tra i due lottatori dopo lo split. Il feud contro Ultimate Warrior che ci consegnò probabilmente uno dei tre WrestleMania Moments: il ricongiugimento con Miss Elizabeth con Savage costretto ad allontanarsi dalla federazione. E infine il matrimonio con Miss Elizabeth anche on screen a SummerSlam 1991.

Un solo anno dopo il secondo titolo mondiale, stavolta conquistato ai danni di Ric Flair nella cornice di WrestleMania VIII. Poi, come tutte le storie d’amore, finisce quella tra lui e Miss Elizabeth e la roboante World Championship Wrestling gli offrì un contratto che non si potè rifiutare. Si aprirono così cinque anni fantastici per lui in WCW, dove conquistò ben 4 titoli mondiali. A World War III vinse la prima edizione della 60-man three-ring battle royal con la conquista del primo titolo mondiale. A gennaio del 1996 Miss Elizabeth debuttò al suo fianco come valletta anche in WCW, ma stavolta il legame tra i due durò molto poco. La sua carriera continuava però a sfornare match e promo di altissimo livello, arrivarono altri tre titoli mondiali e una faida con il New World Order che lo portò poi ad unirsi al gruppo. Poi nel 2000 il suo addio alla WCW e il suo addio al pro-wrestling.

Non si possono dimenticare di lui le movenze, gli atteggiamenti nel ring, la sua grande qualità come lottatore e intrattenitore. Era capace di farsi odiare e amare indistintamente. Era capace di creare grandi promo sempre e comunque, con quella voce ruvida e profonda che pronunciava lo storico “Ohhhhh yeaaaaah”.

Poi oggi la tragica notizia che mi ha riportato in mente tutte queste emozioni che ho vissuto solamente in differita. Chiunque può però capire quanto sia stato importante Savage come lottatore per questa disciplina: il suo carisma, quasi inarrivabile, la poesia del suo Elbow Smash che ci ha consegnato scatti fotografici storici.

Oggi purtroppo un cuore debole e un destino beffardo hanno fatto crollare una colonna portante del prowrestling. Ma i ricordi di tutti noi fans contribuiranno a creare un ricordo indelebile, di lui, Randall Mario Poffo, nell’Olimpo che solo ai grandi spetta.

 

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