Bentornati cari lettrici e cari lettori del TNA Point ad una nuova edizione. Mi voglio scusare con voi per la mancata uscita del numero di settimana scorsa ma ho avuto 7 giorni particolarmente ricchi d'impegni e stancanti e non sono riuscito a far uscire il TNA Point in tempo come sempre. Mi sono rifatto ora con un edizione lunga e ricca d'argomenti dato che di carne al fuoco ce n'era parecchia. Quindi bando alle ciance e partiamo immediatamente:
Nelle ultime tre settimane abbiamo assistito al proseguo della faida tra Kurt Angle e Christian Cage, come era logico attendersi. Ed è stato annunciato il rematch tra i due da disputare nel main event di Against All Odds. E’ una scelta che condivido e che apprezzo visto quanto di buono i due hanno mostrato a Final Resolution. D’altronde per come era stata costruita la faida era evidente che sarebbe proseguita. Quello che ha parzialmente sorpreso è come è stata portata avanti. Infatti è stato dato meno spazio ad AJ e si è puntato di più sul titolo del mondo da riconquistare, cosa sicuramente positiva per ridare prestigio alla cintura, ma è anche vero che sono rimasto deluso dall’utilizzo del fenomeno. Il finale di Final Resolution non mi era piaciuto e l’ho scritto due numeri fa, ma la continuazione della storia mi è piaciuta ancora meno. Se ci si aspettava uno Styles non ancora sicuro della sua scelta, si sarà rimasti delusi dato che AJ non sembra avere più il minimo dubbio e anzi ormai si sente parte integrante dell’Angle Alliance. Non che ci sia qualcosa di male nell’essere alleati di Angle ma è proprio il suo personaggio ad essermi diventato irritante. AJ non solo ha scelto Angle, prendendosela poi pure con Cage, ma adesso ogni settimana si fa puntualmente prendere in giro da Karen, probabilmente la diva con più tentativi di seduzione falliti della storia. Per non parlare di quando si nasconde travestendosi da faraone. Certo potrei sopportare tutto questo se l’obbiettivo finale fosse quello di farlo entrare stabilmente nel giro titolato ma vedendo gli ultimi sviluppi ritengo che,al momento, questa sia un eventualità ancora remota. C’è un Joe che lentamente si sta rilanciando e che è già, seppur indirettamente, coinvolto nella questione titolo mondiale e un Tomko, sempre più over e sempre più personaggio, che attualmente meriterebbe una shot ben più del compagno di coppia.
Difficile pensare ad un possibile inserimento di AJ, dato che la faida tra Angle e Cage dubito finirà al prossimo PPV, anzi. Per cui è probabile che ancora per qualche mese dovremo sorbirci questo AJ, fino allo split con Angle probabilmente. Resta da vedere cosa farà in questi mesi. Ora come ora sembra probabile una faida con Tomko. I due nell’ultimo Impact hanno mostrato segnali d’insofferenza reciproca e visto che il loro regno sta durando da tanti mesi, non è affatto da escludere una perdita dei titoli a breve e un feud tra loro in seguito. Certo non sarebbe il massimo dell’originalità vedere due ex compagni di coppia affrontarsi ma sarebbe una sfida inedita e molto interessante, dati gli stili opposti dei due contendenti.
E’ anche vero però che i due potrebbero essere coinvolti nella faida per il titolo mondiale, dato che AJ è nell’Angle Alliance e che Cage si sta sempre più riavvicinando a Tomko. Ci sono molti dubbi riguardo al futuro ma una cosa è sicura: Tomko sta venendo gestito perfettamente. Il suo character è ottimo: Lotta solo e soltanto per sé stesso,è brutale e violento ma anche intelligente, fa fondamentalmente quello che gli pare. E’ face? Direi di no. Allora è heel?Neanche. E' un personaggio moderno, che esula dagli schemi prefissati. Tomko è Tomko e alla gente piace proprio per questo. In fondo vederlo ribellarsi ad Angle, rimproverare AJ per lasciarsi fregare, chiedere indipendenza a Cage piace perché permette al pubblico di identificarsi in lui. L’uomo che non è nato con grandissime doti ma che lavorando sodo e duro è diventato qualcuno e ora, piano piano, si ribella ai suoi capi che per troppo tempo lo hanno sfruttato. Infatti è certamente più facile immedesimarsi in uno come Tomko che in un Angle o AJ Styles, nati talentuosi e bravi. Una storyline di sicuro successo perchè Ma non solo per merito di chi l’ha pensata. Tomko sta avendo un ruolo decisivo in tutto questo. Il ragazzo è migliorato in tutto dal suo arrivo grazie ad un costante impegno. Mic-skill, in ring ability e come personaggio. La TNA sta semplicemente sfruttando la sua forza e brutalità per renderlo over e direi che ci stanno riuscendo in pieno.
Tornando invece all’incontro tra Christian Cage e Kurt Angle ad Against All Odds direi che si tratta di un match più incerto di quanti molti pensano. Stando a voci che circolano sul web dovrebbe trionfare il canadese per intervento di AJ Styles in suo favore. Ora si sa che i rumours sono come le bugie, hanno le gambe corte. Infatti quanto successo nelle ultime settimane non sembra portare allo scenario proposto da queste news. AJ, come detto prima, non ha il minimo dubbio e una settimana fa ha ingaggiato un duello tosto e sentito contro il suo ex capo. Una riappacificazione tra i due appare dunque molto improbabile. Quindi se Cage vincerà non lo farà grazie ad AJ e su questo sono abbastanza sicuro. Ma davvero Angle è spacciato, senza possibilità di vittoria? Per me no. Se si dovessero seguire tutti i rumours, un altro afferma che la TNA sta seriamente pensando ad Joe vs. Angle a Lockdown per il titolo TNA. E pertanto ciò significherebbe un Angle ancora campione dopo AAO. Cercando di ragionare con la mia testa è davvero difficile pronosticare un vincitore. Entrambi avrebbero ottimi motivi per uscirne vittoriosi: Cage perché dopo lo straordinario lavoro degli ultimi mesi si meriterebbe un riconoscimento così importante,perché permetterebbe di far proseguire la faida e renderla ancora più interessante e perché l’eroe olimpico è campione ormai da troppo tempo. Angle dal canto suo meriterebbe di uscire cintura alla vita dal PPV perché Joe ha incominciato a mandare chiari segnali nei suoi confronti e sarebbe più bello avere il cambio di titolo in un PPV più importante come magari Lockdown e a favore di Joe, con cui ci sarebbe tutta una serie di significati. Il problema è che ci poi tante variabili come Tomko, che sembra ora più vicino a Cage ma non è detto che intervenga, AJ, che potrebbe pure tradire a sorpresa, e Karen.
Se dovessi però scommettere un euro punterei su Kurt Angle. La storia di Joe, di cui ci occuperemo tra poco, sta avendo troppo spazio e rilevanza per non portare a qualcosa di serio. Tenete conto che secondo rumours Joe sarà nominato special guest enforcer dell’incontro. E secondo voi sarebbe stato aggiunto senza una precisa ragione?Non credo. E’ evidente che questo porterà a qualcosa e visto che Joe ha ufficialmente chiesto di guadagnare più di Angle e che i due hanno un conto in sospeso, stando anche ai rumours della rete, mi sembra molto plausibile un Kurt Angle vs. Samoa Joe nei prossimi mesi o comunque un entrata nel giro titolato del samoano. E per farlo vedo meglio un Angle campione che un Cage campione, con cui Joe ha feudato solo tre mesi fa e con cui non ha grossi motivi di risentimento.
Nel TNA Point post Final Resolution avevo pesantemente criticato la gestione di Samoa Joe, passato in poche settimane dall’essere una belva assettata di title shot a disciplinato e poco sveglio lottatore in grado di obbedire a tutti gli ordini dirigenziali. Come avevo scritto,il rischio di giudicare qualcosa in corsa è di venire smentiti e questo si è puntualmente verificato. Quello che due settimane fa sembrava illogico, ora è diventato perfettamente logico. Andiamo con ordine: Joe a Turning Point fa il promo che tutti conoscete e ormai divenuto celebre, anti vecchie stelle e anti managment che non gli da spazio. Nelle settimane successive continua la sua guerra contro la dirigenza reclamando a gran voce e massacrando chiunque gli capiti a tiro una title shot e un rinnovo contrattuale. Fino all’Impact per Final Resolution, dove viene proposto a lui e a Nash di far coppia per sfidare i campioni con le cinture in palio. Joe accetta perché Nash si dimostra rispettoso e i due incominciano ad allenarsi assieme, con il samoano che piano piano capisce che forse i suoi pregiudizi erano errati e che forse si poteva imparare qualcosa da uno come lui. Peccato che al PPV Big Sexy tradisca Joe, lasciandolo solo sul ring. Il samoano ovviamente non ci sta e ad Impact cerca subito la vendetta, cerca subito di massacrare Nash che però gli spiega che l’ha fatto solo per svegliarlo, perché andare in giro a urlare e a massacrare non è il modo migliore per ottenere quello che si vuole. Joe realizza che Nash ha ragione e che lui è probabilmente il più grande “politicante” della storia del wrestling, è anche lui colpito dal suo carisma e per questo non riesce a colpirlo. Passano sette giorni e Joe viene fregato di nuovo per un assurda decisione arbitrale. Nash interviene ancora e lo fa calmare e la settimana successiva Big Sexy si espone personalmente per chiedere chiarimenti. Morgan lo attacca e Joe lo salva. Il samoano massacra ogni cosa e alla fine ottiene ciò che vuole: Una title shot per Destination X. Nash, da grande esperto di politiche da backstage qual è, all’orecchio gli suggerisce di farsi dare prima un contratto di 5 anni con uno stipendio più alto del 15% di quello di Angle, la stella numero uno della TNA. E Cornette è così costretto ad accettare. Kevin Nash dunque è diventato a tutti gli effetti un mentore per il samoano. Nash inizialmente si era offeso per le parole dure rivoltegli da Joe a Turning Point ma poi, vedendo le grandi doti che possiede, ha compreso che lui da giovane si sarebbe comportato alla stessa maniera e ha deciso quindi di aiutarlo a sfondare. Joe è un “animale”, un massacratore, un violento che non guarda in faccia a niente e nessuno e abbatte le regole ma non è stupido, sa che per certe cose ha solo da imparare da uno come Nash e dopo un iniziale diffidenza, ha accettato di fidarsi di lui e di seguire le sue indicazioni. Diciamo che in coppia sono perfetti: Nash è l’emisfero sinistro del cervello, la razionalità, l’abilità politica e manovratrice, e Joe l’emisfero destro, quello della passione, dell’istinto, della violenza.
Qualcuno ha criticato la scelta di Joe, di rinunciare alla title shot per chiedere il contratto, definendola non credibile. Non sono assolutamente d’accordo. Cornette, e si è capito chiaramente da come ha esposto la sua proposta, stava semplicemente cercando di “intortare” Joe, di tenerlo buono. Nash, vecchia volpe, lo ha capito e ha fatto chiedere a Joe una cosa fondamentale: "Il contratto. Prima di pensare alle title shots, pensa alla base, pensa al contratto, mettiti il sedere al riparo da brutte eventualità" così deve aver suggerito l'ex campione mondiale a Joe. Contratto di 5 anni e uno stipendio più alto di Angle, il numero uno della federazione, è una mossa politica: Far capire agli altri che lui è molto importante e che può permettersi di essere il più pagato perché è anche il più bravo. Solo così ti fai davvero rispettare. Poi una volta che si è firmato, il resto è conseguenza. Di certo si ha più possibilità di andare per il titolo con il contratto che senza, poco ma sicuro. Forse il Joe “irrazionale” di un tempo avrebbe accettato subito ma l’amara esperienza del 2007, in cui è stato fregato non so quante volte, insegna che la pazienza è un arma migliore. E questo non è un fattore da sottovalutare. Molti gridano allo scandalo perchè Joe non avrebbe bisogno di un mentore. A parte il fatto che il mentore non è un manager, differenza che molti temo non colgano, ma bisogna tener conto della realtà in cui ci troviamo. Siamo nel 2008, non più nel biennio 05/06. Per carità, anch’io rivorrei quel Joe cattivissimo e brutale, violento e solitario ma quello non l’ultimo personaggio che ha avuto. Noi veniamo dal Joe “pirla” del 2007, quello che si faceva fregare in ogni occasione importante e il cui personaggio ormai stava perdendo punti d’interesse per la sua staticità. E’ logica conseguenza di quel Joe l’attuale character. Davide Hume diceva che ad ogni azione corrisponde la sua conseguenza. Al Joe irruento ma poco furbo, che si faceva fregare in continuazione del 2007 è consequenziale che sia seguito dal Joe del 2008, assistito dal grande politicante Nash e più accorto su certi particolari. Come a dire” Errare è umano, ma perseverare è diabolico”.
Anche contestare Nash lo trovo fuori luogo. Stiamo parlando di una leggenda del business. Contestabile quanto volete sul ring, ma uno che è sempre stato un grande personaggio, dai tempi in cui era il bodyguard di Shawn Micheals passando per l’NWO arrivando ai giorni nostri.
Ha un carisma eccezionale, una conoscenza storica immensa ed è abilissimo in certi giochi di potere, sia in ottica mark che in ottica smart. Tutti avrebbero qualcosa da imparare da lui. Lethal, Shelley e l’X-Division sono stati lanciati da lui e in passato gente come HBK,Triple H e Scott Hall ha contato molto su di lui, per farsi aiutare e consigliare. Recentemente pure Kurt Angle gli ha chiesto consiglio e aiuto, ha pregato per averlo con sé e stiamo parlando di una medaglia d’oro alle olimpiadi e 8 volte campione mondiale, mica un signor nessuno. E per quale assurda ragione Samoa Joe non ne avrebbe bisogno? In fondo, se andiamo a ben vedere, in ottica mark, l’unica da usare per valutare certe questioni, il Joe incazzoso e selvaggio solitario, il Joe “massacratore d’innocenti” al titolo mondiale non ci è mai arrivato, per cui perché non cambiare? Anche perché chi vi dice, che se dovesse conquistare la cintura poi non si ribelli e attacchi Nash, come se non lo avesse aiutato? Insomma ci troviamo di fronte a quella che considero una grande storyline. Complicata, matura, che potrebbe coinvolgere numerosi wrestler(Morgan per il managment, Angle per via della clausola contrattuale, Cage perché si potrebbe sentire insidiato come first contender, vecchie superstars come amici o nemici di Nash e quindi di Joe e tanti altri ancora)e portare a tantissimi scenari. D’altronde se avete letto l’intervista di Russo recentemente pubblicata su questo sito, saprete bene che a lui le storie semplici e banali non piacciono. Mi piace il suo essere shoot e work allo stesso tempo(mischiando vera politica da backstage a fatti della finzione scenica, reali caratteristiche delle persone(vedi Nash) con i lati del loro personaggio on screen(Dr. Nash/Joe, “selvaggio” da controllare)e soprattutto il significato di fondo che possiede. Nel wrestling non conta solo quanto tu sia bravo sul ring o che grande personaggio tu abbia. Devi anche saperti gestire, devi saperti valorizzare ed essere bravo a certe manovre politiche ed economiche. Certo si potrebbe discutere per ore se questo messaggio sia positivo o meno, sia giusto o sbagliato, se bisognerebbe fare qualcosa per cambiare la situazione ma resta il fatto inconfutabile che spesso sia così. Nelle storyline ma soprattutto fuori, nella realtà del backstage. Anche qui, come vedete, si mischiano, fino quasi a confondersi e a sparire uno dentro l’altro, work e shoot. E menomale che Russo è un booker incapace…
E l’obbiettivo finale della storyline è anche migliore: Samoa Joe TNA World Heavyweight Champion. Mi pare abbastanza chiaro che la destinazione finale sia quella, restano da vedere i tempi e le modalità(alla faccia della scaramanzia)ma un ultimo e decisivo incontro contro Kurt Angle pare inevitabile. E non mi dispiacerebbe affatto vederlo nella gabbia a Lockdown, come i rumours suggeriscono, sperando in questa occasione regalino il definitivo capolavoro che tutti si attendo da due atleti del loro (grande) calibro.
Mi voglio occupare ora di un personaggio di cui mai avrei pensato di parlare in questa rubrica: Shark Boy. Quello che può essere considerato il Funaki “de noiartri”, è stato l’assoluto protagonista di Impact due settimane fa e sta venendo rilanciato in grande stile. Come di certo saprete, ora Shark Boy è “Stone Cold” Shark Boy, ovvero un personaggio omaggio/imitazione al grande wrestler dell’era attitude, sulla falsariga di “Black Machismo” Jay Lethal con Randy Savage. Inizialmente avevo storto il naso a questa idea perché mi sembrava qualcosa di già visto appunto con Lethal e si correva il rischio di fare troppe gimmick omaggio a grandi del passato. Bellissima quella di Black Machimo ok ma il troppo storpia. Invece vedendo poi l’ultima puntata mi sono dovuto ricredere. Non solo Shark Boy sa imitare alla perfezione la voce di Austin ma sa anche renderne alla grande le movenze e l’attitudine nel ring. Mi pareva davvero di vedere un SCSA mascherato e in “miniatura” sul ring di Orlando. E tutto l’incontro con Elix Skipper è stato tremendamente divertente e surreale, con il gesto della pinna al posto del canonico dito medio e il succo d’arancia al posto delle immancabili lattine di birra. Straordinaria anche la catchphrase finale” And that’s the fishing line, cause Shark Boy said so!!”. Molto divertente.
Chiaramente non è il personaggio che lo lancerà mai nel main event ma con tutto il rispetto per Shark Boy, è già tanto se ancora resiste e non viene licenziato. Non che prima di questo character stesse facendo grandi cose o avesse molti fans. Per cui adesso questa fobia che è divenuto moda di dire”Oddio adesso lo rovinano” mi pare esagerata. Posso capire in alcuni casi come AJ,Daniels, Abyss o Joe, dove c’è molto da perdere, ma Shark Boy da quando in qua non avrebbe solo da guadagnarci da avere spazio in tv e un nuovo e più interessante character? E questo è un altro dei principali pregi della TNA. Ogni personaggio, anche un jobber come in questo caso, ha un suo perché, ha un personaggio ben definito e curato e una storia in corso. Se per gioco provate a prendere il roster della federazione, vedrete che è davvero difficile, per non dire impossibile, trovare qualcuno che non abbia nulla da fare o un obbiettivo da raggiungere in questo momento. E così si valorizzano tutti i talenti, facendoli sentire importanti, e dandogli motivazioni. Una caratteristica che in WWE hanno perso ormai da tempo. Chiaramente ci sono le controindicazioni, ovvero il rischio di bulimia di angles, promo e personaggi ad Impact, ma con il roster enorme che possiede la TNA è un rischio che si deve, per forza di cose, assumere.
Infine vorrei parlare della partenza di “Wildcat” Chris Harris e del suo approdo in WWE. Ho aspettato a parlarne perché con Russo di mezzo non si capisce mai quando qualcosa è shoot e quando è work. Ma proprio nella giornata in cui scrivo, attraverso il suo sito ufficiale, l’ex membro degli AMW ha dato la conferma del suo arrivo alla corte dei McMahons. Sinceramente sono molto dispiaciuto per come si è conclusa questa vicenda. Ritengo che sia la TNA sia Harris abbiano gravi colpe in questo divorzio che fa male a chi segue la TNA da un bel po’ perché Wildcat era una “bandiera” della federazione. Il primo lottatore della storia della TNA ad essere messo sotto contratto probabilmente meritava ben altra fine.
La TNA ha sbagliato nel non caratterizzare particolare il suo personaggio(per esempio, togliergli quella benda sull’occhio che lo rendeva così originale, guerriero solitario dei tempi moderni, fu per me un errore madornale),non dando così motivi al pubblico, soprattutto quello nuovo, che non poteva conoscere la sua storia, di tifarlo e soprattutto nel non averlo lanciato definitivamente nel suo momento di massimo splendore quest’estate. Passi perdere contro Cage, che è una top star della TNA, ma da qui a finire a feudale con Black Reign(tra l’altro manco vincendo al primo colpo,ma anzi venendo massacrato) ce ne vuole. Da un estremo all’altro nel giro di poche settimane. E da lì la federazione non ha più avuto idee per lui. Per dire sarebbe stato così brutto vedere lo scontro finale tra lui e Storm a BFG (in fondo avevano una vittoria a testa e un pareggio) invece di quella riverse battle royal che non ha neanche nominato un immediato first contender.
Detto questo, Harris non è assolutamente esente da colpe. La TNA ha sbagliato a depusharlo e ridimensionarlo così alla svelta ma lui non ha fatto niente per fargli cambiare idea. Contro Rhodes ha lottato veramente svogliato e senza grinta. Già l’ex Goldust non è un granchè sul ring, se poi si lotta senza voglia allora è chiaro che l’incontro risulti inguardabile. Harris poi si è lasciato andare, mettendo su una pancia da fare invidia a JBL e lottando sempre peggio sull’esagono, al punto di essere scavalcato dall’ex compagno “Cowboy” James Storm. Se il pubblico dell’Impact Zone, che stravede per i TNA originals, ha tifato per Cage in un match tra i due ad Impact allora vuol dire che c’era davvero qualcosa che non andava e non può essere tutta colpa del managment. Come dissi in tempi non sospetti, e potete andare a leggerlo voi stessi, Harris tra i lottatori storici della TNA, tra i giovani da lanciare, era al momento quello meno meritevole ed era normale che nel periodo di novembre-dicembre la federazione preferisse puntare su altri che su un wrestler fuori forma, svogliato e neanche più tifato.
Harris sono certo che avrebbe avuto le sue opportunità ma ha preferito andarsene e spero per lui che si riveli una scelta azzeccata. Gli ex TNA in WWE hanno sempre fallito e viste le caratteristiche del Wildcat ahimè non vedo grandi margini di riuscita per Harris, ma spero sentitamente di essere smentito. Resta però il rammarico di non averlo visto esplodere in TNA, federazione di cui è diventato simbolo grazie agli AMW,visti tutti i significati che ciò avrebbe comportato.
Anche un altro importante nome della storia TNA (e non solo) parrebbe aver lasciato la federazione e mi sto riferendo a Raven. Fosse confermato, sarei molto dispiaciuto perché parliamo di un nome importantissimo per il business e dell’uomo che ha fatto il miglior regno da campione mondiale della storia della federazione. E’ vero che ha avuto gravi problemi fisici e che ultimamente era in condizioni non eccelse(seppur non così pietose come un anno fa) ma sarebbe stato usare lui come “jobber” al posto di un Black Reign per magari vederlo più in forma dato che se non fa mai lottare un wrestler e non gli dai motivazioni, come puoi pretendere che alla sua età resti i gran forma dopo tutto quello che ha passato? Va anche detto che trovargli una collocazione off screen, come commentatore, intervistatore, manager(anche se qui avrei da ridire) etc…, sarebbe stato molto diffide data la natura del suo character e quindi alla fine, cercando di ragionare meno da fan del Maestro e più come “business man”, è un divorzio che può fare bene a tutti e due. Alla TNA che alleggerisce il roster e non deve più pagare le apparizioni di un grande nome di cui però non sentiva più il bisogno e Raven che ora è finalmente libero e potrebbe lottare con più continuità o addirittura aprire una federazione tutta per sé, viste le sue elevati doti da booker già ampiamente mostrate in ECW.
E con questo è veramente tutto. A settimana prossima, dove discuterò approfonditamente della storyline di Abyss e James Mitchell e del possibile futuro del mostro. Buon fine settimana e statemi bene. Ciao a tutti!!!!