Bentornati amici ed amiche alla nostra nuova rubrica, il TNA Point. Settimana scorsa vi avevo promesso che avrei parlato di Bound For Glory e l’ultima puntata di Impact mi è venuta incontro fornendo praticamente tutta la card dell’evento e molti spunti interessanti di cui discutere.
Innanzitutto va detto che è stato annunciato il main event: Sarà Sting vs. Kurt Angle per il titolo mondiale TNA in quel di Atlanta. A questo annuncio si sono scatenate due tipi di reazione: La prima è quella della rabbia e della delusione. Sì perché per un dream match che trovi, c’è un Joe che perdi. Il samoano, l’idolo del pubblico, e pure dei critici,che da tempo vorrebbero vederlo con la cintura alla vita, vede rinviato ancora una volta il suo appuntamento con la gloria. Gi à l’anno scorso dovette lasciare il passo a Jarrett e Sting nel main event dell’anno, ma in fondo era giusto e comprensibile dato che aveva fatto solo da pochi mesi il grande salto, dall’X-Division a quella heavyweight. Quest’anno invece la cosa è già più complicata da spiegare ma non è una mossa insensata o masochista come potrebbe sembrare in apparenza.
Anch’io quando ho scoperto il main event di BFG ci sono rimasto molto male e sono stato tentato dall’idea di scrivere un editoriale di sfogo, in cui prendermela con i dirigenti, predicare la rovina della federazione in pochi mesi e criticare aspramente anche tutto il resto della card, che è poi il tipo di reazione che abbiamo visto in giro per il web. Ma poi ho riflettuto su questa scelta e ho capito che, lasciando stare il mio tifo e la mia simpatia per Joe, immedesimandomi nei dirigenti TNA, era la cosa migliore da fare arrivati a questo punto. Infatti non ho alcun dubbio che la TNA avesse progettato fin dall’inizio della faida tra Angle e Joe il main event tra i due a BFG. Era evidente a tutti, visto che i due si sono continuati a stuzzicare e provocare negli ultimi mesi, anche quando erano impegnati in storyline diverse. E questo spiegava anche il perché della sconfitta di Joe contro Angle nel 30 Minutes Iron Man di Final Resolution, in attesa di prendersi la definitiva rivincita e la cintura di campione del mondo nel PPV più importante della stagione a Chicago, una delle sedi storiche della ROH, lì dove Joe è considerato un Dio.
No, non è un mio errore. Chicago doveva essere la città predestinata per ospitare BFG, ma pochi mesi fa, a giugno o luglio, per diversi problemi, si è deciso di trasferire l’evento ad Atlanta e sarebbe inutile dirvi quale federazione sia nata e si sia sviluppata in questa città. E questo è il primo indizio che ci spiega perché i piani siano cambiati. Il secondo è il clamoroso annuncio di Steven Bordern, aka Sting, che ha dichiarato che si sarebbe ritirato a fine anno. Ora in TNA si sono trovati con una bruttissima situazione da gestire: Il main event di BFG era già pronto da mesi, la rivalità tra Joe ed Angle proseguiva alla grandissima ma ecco che si rischiava di perdere per sempre un opportunità unica ed irripetibile: Vedere sullo stesso ring Kurt Angle e Sting. La TNA non pensando all’addio dello scorpione, aveva già proposto l’incontro ad Impact(seppur interrotto dopo pochi minuti)e poi in un triple threat con Christian Cage a Sacrifice, ben sicuri di non doverlo riproporre nel main event dell’evento dell’anno.
Ma ora che fare? Far perdere ai fans di wrestling di tutto il mondo un dream match storico e importantissimo o riproporre per la quinta volta un incontro visto solo due mesi prima con l’unico fine di dare la cintura ad un ragazzo di 27 anni con tutta una carriera davanti a sè? Non ho voluto inserire i nomi appositamente perché voi lettori possiate giudicare la questione non facendo caso ai nomi in sé, poiché sareste condizionati, come me, dal tifo per tizio o per caio, ma alla sua logicità e pertinenza. Chi risponderebbe scegliendo la seconda ipotesi? Nessuno o quasi, credo, ed è così che ha ragionato la TNA. “Joe è giovane,ha ancora due anni di contratto con noi e Angle vs. Joe è già stato visto molte volte. Sting vs. Angle è inedito, se non lo facciamo ora, non lo facciamo più(perché un incontro del genere DEVI proporlo a BFG per usarne al massimo il fascino)e sarebbe anche un premio alla strepitosa carriera di una leggenda del calibro di Sting, che ci ha aiutati molto in questi due anni?” Ecco cosa devono aver pensato i dirigenti della TNA.
Inoltre il PPV va in scena ad Atlanta, città storica della WCW, dove Sting è Dio(così come Joe lo è a Chicago,città anche molto più smart come ha fatto vedere a WM22)e il ricordo della WCW è ancora vivo, senza contare che sempre lì Angle nel 1996 ha vinto la sua preziosa medaglia d’oro. Non sono fattori da sottovalutare. Non solo per l’atmosfera e la storia che riescono a creare attorno al match, ma anche per un aspetto più meramente pratico ed economico come la vendita dei biglietti. Già perché il caso Lockdown brucia ancora alla federazione di Orlando. Infatti in quell’occasione la TNA si trovò l’arena di St.Louis per metà vuota e stavolta non vuole correre rischi(motivo anche che l’ha spinta ad annunciare subito tutta la card, visto che in qual caso aspettarono l’ultimo Impact per farlo e i risultati si sono visti) e pertanto ha preferito puntare su nomi e un incontro di sicuro impatto che su un giovane, che per quanto dannatamente bravo e carismatico, non si può sapere che appeal abbia sul pubblico di Atlanta.
So cosa state per replicare davanti al vostro pc….”Eh grazie, ma fare un bel triple threat come dicevano i rumours non sarebbe stata la soluzione più logica?”. Eh no, cari miei, perché non basta avere Sting ed Angle in un triple threat per assistere ad un dream match tra i due o lo sarebbe stato pure il main event di Sacrifice. No, no, è l’incontro one on one, il fascino della sfida uno contro uno che la storia del wrestling richiedeva a gran voce ed è per questo che a malincuore si è esclusa la human submission machine dal main event. E tutta questa spiegazione del perché la TNA abbia scelto questo main event, ci porta al secondo tipo di reazione scatenatasi dopo l’annuncio di Cornette: La gioia, la felicità e soprattutto la grande attesa per un incontro che solo un anno fa sembrava far parte di quei match che mai vedremo(come Angle vs. Bret Hart, Sting vs. Undertaker, Eddie Guerrero vs. Shawn Micheals o Hogan vs. Austin)e che ora è magicamente realtà. Perciò andiamo a spiegare esattamente cosa significhi per la storia del Pro-Wrestling questa incredibile sfida.
Da una parte abbiamo il simbolo n°1 della WCW, l’avversario storico della WWE, l’unico grandissimo della storia a non aver mai lavorato per Vince McMahon, un autentica leggenda vivente che ha affrontato e battuto i migliori vincendo per ben otto volte il titolo di campione del mondo. Dall’altra l’unica medaglia d’oro della storia del Pro-wrestling, un sette volte campione mondiale, una delle colonne portanti e un simbolo della WWF/E degli anni 2000, uno dei lottatori più tecnici della storia, protagonista di alcuni degli incontri più belli della storia di questa disciplina, capace di battere tutti i più grandi(tanto bravo da far cedere persino Hogan). In totale 15 titoli mondiali sullo stesso ring. La storia WCW contro la storia (recente) WWE, il miglior rappresentante dell’old school wrestling, un lottatore esperto da 20 anni e passa nel business contro il miglior rappresentante del nuovo modo di fare wrestling, più tecnico, più attento all’aspetto atletico e alla qualità degli incontri, e meno alla gimmick, un lottatore relativamente da poco in questo modo(8 anni) ma già con lo status di icona, questo , signore e signori, è Kurt Angle vs. Sting, lo scontro tra i due più grandi e importanti acquisti della storia TNA. E che dire di Atlanta? Una città con un significato importantissimo per entrambi, visto che, per motivi diversi, è lì che questi due wrestlers sono entrati nella storia, sono diventati leggende. E qui tornano dopo molti anni. Tante cose sono cambiate da allora, ma loro sono ancora al top e cercheranno di dimostrarlo nella città che li ha lanciati.
Angle dovrà confermarsi campione, dovrà dimostrare di non essere “finito” o “spazzatura che cammina” come qualche sedicente maestrino del web suggerisce, e Sting dovrà cercare di ottenere il suo ultimo titolo mondiale, la sua ultima grande vittoria, l’ultimo giorno nel paradiso della gloria prima di gettarsi nell’immortalità che solo i trionfi e l’affetto conquistato con mille battaglie sul ring possono assicurare. Ci sarebbe molto altro da dire su questa sfida ma mi dilungherei troppo. I significati non mancano, magari per chi ne avesse voglia, qualcuno può provare, anche sul forum, a trovare accostamenti e divergenze, punti in comune o punti discordia tra i due per dimostrare quanto sia importante e fondamentale questo incontro anche per la storia stessa della TNA.
Non ho ancora parlato della qualità, di come potrebbe rivelarsi l’incontro dal punto di vista prettamente tecnico o della spettacolarità. Non l’ho fatto perché penso che questo incontro vada giudicato secondo altri canoni. E’ un tipo di match che va visto come si è fatto per Hogan vs. The Rock o Hogan vs. HBK, ovvero assaporando le atmosfere, lasciandosi coinvolgere dal carisma e dalla storia raccontata nel ring, lasciandosi trasportare dalle emozioni e magari anche dal tifo per uno o per l’altro. A differenza però degli incontri sopra citati e di altri di questo tipo, Angle vs. Sting si presenta interessantissimo anche sotto l’aspetto tecnico. Angle non ha bisogno di presentazioni, sappiamo tutti quanto sia bravo e tecnico sul ring, mentre Sting è un lottatore che, soprattutto nei primi anni di carriera e in particolare nel suo feud contro Flair, ha sempre mostrato una buonissima tecnica e che ha sempre divertito sul quadrato.
Se dalla sfida di Angle contro Undertaker ne è uscito un match straordinario e probabilmente moty del 2006, da 8,5 se non più, chissà cosa potrà uscire fuori stavolta contro un lottatore maggior preparato a livello tecnico(e mi perdonino il fan del Deadman), che sul ring in questi due anni si è preso bump pericolosi e che ha fatto vedere buonissime cose, in un evento importantissimo e in un arena di una città storica per i due, con un ambiente che si preannuncia caldissimo già da adesso. Con tutto il rispetto per l’immenso Jarrett, questo incontro dovrebbe superare pure il main event dell’anno passato che già fu bellissimo e candidato moty, se non altro in quanto inedito. I due sono certo che si troveranno molto bene, come hanno fatto vedere negli spezzoni d’incontro in cui si sono affrontati, ed è persino probabile che ne possa uscire un incontro migliore di quello che ne sarebbe uscito con l’eroe olimpico contro Joe, non perché il samoano sia più scarso di Sting ma per il semplice fatto che gli stili dei due sembrano trovarsi meglio a differenza di quelli di Kurt e Joe, che faticano a collimare(per esempio Joe si trova meglio con CC, che tecnicamente però è inferiore ad Angle. Questione di caratteristiche).
Inoltre c’è un altro fattore molto importante da sottolineare: L’incertezza. Tutto si può dire di questo incontro meno che sia scontato. Infatti se ora dovessi fare un pronostico non saprei chi scegliere tra i due: Direi Angle, perché è pushatissimo ora come ora e perché sembra che la TNA voglia farne il suo uomo immagine e wrestler di punta n°1, ma direi anche Sting perché è la sua ultima possibilità di vincere una cintura mondiale, perché il PPV si svolge ad Atlanta, come ringraziamento per il lavoro svolto in questi due anni(soprattutto con Alex Shelley,Eric Young e Abyss) e perché è face e trattandosi di BFG si potrebbe preferire lo stinger, visto anche che il regno da heel di Angle dura da 4 mesi e passa. E per fortuna non sono ancora circolati rumours a riguardo. Di certo l’incontro è più incerto e imprevedibile che fosse stato Joe vs. Angle, che oltre che già visto, sarebbe stato scontato in quanto sarebbe stato evidente che avrebbe trionfato Joe. Ora almeno si sono rimescolate le carte e sarà difficile intuire il vincitore(non solo per BFG ma anche per i mesi successivi, soprattutto i PPV Genesis e Turning Point, che insieme al ritiro dello scorpione e l’arrivo delle due ore renderanno impedibili e possibilmente ricchi di sorprese questi prossimi 2-3 mesi fino al regno di Joe si spera, che dovrà essere lungo e devastante). Non oso immaginare cosa saranno i minuti finali dell’incontro in questa situazione d’incertezza. Solo a pensarci mi viene l’acquolina in bocca per Bound For Glory.
Insomma abbiamo un main event grandissimo, degno di quelli delle miglior edizioni di WM e degli incontri che hanno scritto la storia del wrestling, e che fornirà per gli anni a venire, un prestigio e un importanza a BFG ancora superiore. Dalla prima edizione di JJ contro il vincitore della battle royal dello stesso evento(anche se va detto che doveva esserci JJ vs. Nash, altro incontro importante, anche se le condizioni da semi-ritirato di big sexy e il fatto che i due si fossero già affrontati non lo rendeva particolarmente allettante) in un match di 5 minuti scarsi ad Angle vs. Sting in soli due anni, segno di come la TNA sia cresciuta e sia diventata ormai una realtà davvero importante per il panorama americano del pro-wrestling, come l’arrivo delle due ore testimonia. E io vi rinnovo l’appuntamento per mercoledì prossimo dove parleremo del resto della card di Bound For Glory(che magari nel frattempo sarà ulteriormente completata) e vi ringrazio per la cortese attenzione prestatami anche questa volta.
Buona proseguimento di settimana, ciao a tutti!!