Bentornate cari lettrici e cari lettori ad un nuovo numero del TNA Point. Oggi ci occuperemo della
storyline del momento di cui tutti parlano...
La storyline del momento in TNA è certamente quella inerente al titolo mondiale e che riguarda Samoa Joe, Sting, Booker T e tanti altri main eventers. L’interesse suscitato è molto alto non solo a causa dei nomi in gioco, dell’importanza della posta in palio(la cintura mondiale) o per l’inatteso ritorno di Jeff Jarrett ma perché la gente fondamentalmente non ha capito nulla di questa vicenda. Sembra una contraddizione ma così non è. Più una storia è complessa e intricata e più saranno alte le probabilità che questa appaia inizialmente incomprensibile al pubblico. D’altronde se tutto fosse chiaro fin da principio dove sarebbe il gusto di costruire ipotesi, di fantasticare su possibili scenari e di attendere spasmodicamente di capire come andrà a finire? Ovvio, bisogna prestare attenzione e avere una chiara idea di dove si vuole arrivare a parare onde evitare di far naufragare la credibilità e la coerenza della storia e dei suoi personaggi ma ritengo che la storyline sia troppo importante e coinvolga wrestlers troppo di spicco perché il
booking team proceda per tentativi senza sapere bene dove voglia arrivare. Ecco perché,a dispetto di altri, mi sento ottimista riguardo a questi avvenimenti. La sensazione è che stiamo assistendo ad una storia di cui ci ricorderemo a lungo e che porterà a qualcosa di storico, di davvero importante. Che sia il clamoroso
turn heel di Sting, il ritiro dello scorpione o un ultimo leggendario Sting vs. Jarrett, questo non lo so, ma di certo di qui a Bound For Glory ne vedremo delle belle. E’ anche vero che visto l’elevato numero di partecipanti il rischio di confusione è alto e molti fans non riescono proprio a capire il perché di molte situazioni. Per questa ragione, il mio obbiettivo oggi è quello di riordinare un po’ le idee, fare chiarezza su questa vicenda e cercare di prevedere e anticipare i possibili sviluppi e a cosa potrebbe portare in termini di incontri e
feud questa intrigante storyline. Ma andiamo con ordine:
Tutto ebbe inizio poco prima di Victory Road. Joe e Booker T si preparavano al loro incontro per il titolo mondiale quando Sting fece il suo ritorno a sorpresa. Lo scorpione disse che come tutti era molto curioso di scoprire il vincitore dell’incontro e che al PPV sarebbe stato presente per assistere di persona al match. Tutto lasciava presagire che Sting avrebbe poi affrontato nell’evento successivo il vincitore, con in palio la cintura. Gli unici dubbi erano legati al fatto che il samoano era ai ferri corti pure con Kevin Nash e non erano in pochi a pronosticare un turn di Big Sexy già al PPV di luglio. Con una possibile nuova faida di questo calibro, il match con Sting si sarebbe dovuto posticipare. In realtà, oggi possiamo dire che sia avvenuto l’esatto contrario. In fondo, dopo mesi di preparazione, Joe vs. Nash era diventato per la TNA come una gustosa e ricca insalata di riso: La prepari con cura per parecchio tempo e la riempi di ingredienti invitanti ma proprio quando stai per mangiarla ti accorgi che è meglio consumare subito una pasta al forno da gustare calda e che in fondo l’insalata di riso può essere messa in frigo e può attendere due-tre giorni perché tanto sarà sempre buona. Fuor di metafora,la TNA ha preferito lasciare probabilmente per il dopo
BFG il feud Nash vs. Joe,sapendo che nulla sarebbe cambiato, in favore di un più accattivante Sting vs. Joe per l’evento di Chicago.
E così a Victory Road, accade l’impensabile: Un Joe furioso e fuori di sé attacca e distrugge Booker T, malmenando arbitri e sicurezza. Joe è fuori controllo e rischia di fare troppo male al suo avversario. Sting è costretto ad anticipare il suo ingresso perché si rende conto che il match è ormai terminato e che il samoano ha bisogno di una calmata. Joe però non ne vuole sapere e risponde con un gestaccio allo scorpione che è così costretto a colpire duro con la sua mazza da baseball il campione in carica. Una scena che ha shockato i commentatori TNA e tutti gli addetti ai lavori ma che in ottica mark non è assolutamente sconvolgente. Sting per difendere un Booker T in serio pericolo e rendendosi conto che Joe non si sarebbe mai arrestato fino ad ucciderlo, ha deciso di usare una misura drastica per riuscire a bloccarlo. Per quanto mi riguarda lo scorpione si è comportato correttamente anche in questa occasione. Dello stesso avviso non è stata la TNA che ha montato una storia drammatica sull’avvenimento, facendo passare per heel prossimo Sting. Angle e il Team 3D lo hanno dichiarato uno di loro e lui non comparendo ad Impact non ha fatto altro che alimentare i sospetti. E quando poi in una puntata seguente, le luci sono scese e al loro ritorno abbiamo visto Joe a terra e un Booker T festante con in mano la mazza di solito usata dallo stinger abbiamo tutti pensato ad un turn heel vero e proprio, che si sarebbe dovuto “ufficializzare” ad Hard Justice, dopo un mese di provocazioni e mind games nei confronti di Joe(Nel frattempo riappacificatosi con Nash). E invece al PPV Sting interviene sì ma non contro Joe come ci si aspettava, bensì contro AJ, il quale stava infierendo su un Kurt Angle ormai inerme e già sconfitto. Sting blocca AJ nella sua scorpion deathlock e lascia ancora una volta tutti esterefatti.
Nel main event non interferisce ma Joe riesce a vincere grazie ad una chitarra, magicamente comparsa tra le sue mani dopo un momentaneo abbassamento delle luci.
La situazione si è ripetuta negli Impact successivi dove AJ ha battuto Angle grazie ad una chitarra, dopo che l’eroe olimpico si era ritrovato tra le mani una mazza da baseball. Ora è evidente, anche per via della
theme song risuonata giovedì scorso, che l’uomo che passi le chitarre sia il rientrante Jeff Jarrett. La domanda che ci si pone(ragionando sempre in ottica mark) è la seguente: Perché JJ ha aiutato prima Joe e poi AJ?
A mio modo di vedere JJ sta interpretando il ruolo che fu di Sting due anni orsono. E’ il “vigilantes” della compagnia, colui il quale interviene per proteggere i giusti dagli attacchi dei “cattivi” di turno, esattamente come faceva Sting al suo ritorno, desideroso di liberare la TNA dal suo “cancro”, ovvero il King of the mountain. Ora le posizioni sembrano essersi invertite, con JJ a proteggere la federazione dallo scorpione. E questo è relativamente semplice da comprendere dal momento che tutti conosciamo il rapporto che lega Jeff e la TNA sin dal 2002 e come sia cambiato dopo la tragedia dello scorso anno(ragionamento mark, doveroso ricordarlo). Quello che non si riesce proprio a comprendere è Sting.
Inizialmente si poteva pensare, come ho fatto io, che Sting andasse contro i
face perché questi si stavano comportando male, come nel caso di Joe ed AJ. Questo però non spiega perché Sting abbia recapitato delle mazze nelle mani di Booker T e Angle senza che ci fosse una situazione grave, perché non abbia mai smentito il Team 3D che assicurava fosse uno di loro. Allora Sting è diventato davvero un heel? La cosa non mi convince perché non ci sono stati eventi tali da far cambiare il suo atteggiamento come di solito avviene dei casi di turn
attitude. Non ha litigato con nessuno e anzi veniva da un periodo di assenza abbastanza lungo, dopo una serie di interviste che più face non si può. Possibile sia diventato “cattivo” da un giorno all’altro senza motivo? Dopo intera carriera da face? Alleandosi con un uomo(Angle) che pochi mesi fa gli picchiava il figlio davanti agli occhi e gli strappava irregolarmente la cintura e con essa il sogno di essere campione? Proprio al termine della sua carriera? Chi vorrebbe chiudere da odiato dopo 20 anni e passa di successi e trionfi?
Ecco che allora ho pensato ad un'altra possibile spiegazione e credo di averla trovata. Sia chiaro, è una mia supposizione e per di più fantasiosa, non credo sia l’interpretazione corretta ma onestamente non ne ho trovate di migliori. Quello che ho notato è che l’atteggiamento di Sting non è cambiato dal suo ritorno come erroneamente sostengono in molti. L’atteggiamento di Sting è cambiato a Victory Road ed è diverso, visto che lo scorpione era già apparso in due precedenti Impact. E in queste due puntate si era comportato, come detto prima, da classico face, come il vecchio e caro Sting che tutti amiamo. Poi a Victory Road non si è presentato sul ring, cupo e tenebroso, arrabbiato come ad esempio ha fatto ad Hard Justice. Si è presentato disposto al dialogo nonostante la furia di Joe, per poi “impazzire” e lasciar libero sfogo alla sua rabbia per diventare ciò che è oggi. Uno Sting totalmente diverso. E a farlo trasformare per me, è stato il comportamento violento, malvagio e antisportivo di Joe. Probabilmente Sting avrebbe voluto sfidare il campione per il titolo e credeva che avrebbe affrontato proprio il samoano. Nell’ultima intervista rilasciata alla TNA, Sting aveva detto che l’addio di Flair lo aveva fatto riflettere molto sulla sua carriera. Guarda caso, da quel momento non si è più visto. E se in quel mese e mezzo Sting avendo capito di essere ormai al termine della sua carriera, avesse compreso che ciò che poteva fare di davvero importante non era conquistare un titolo mondiale in più, bensì regalare alla gente un suo erede, un nuovo “eroe” a cui lasciare i valori e le responsabilità che si porta dietro da 20 anni? Probabilmente aveva individuato in Joe l’uomo giusto per farlo e sperava affrontandolo per il titolo di consacrarlo definitivamente come suo erede anche agli occhi del pubblico. Ma qualcosa è andato storto…Lo scorpione vedendo quella scena di violenza irrazionale e immotivata, per di più davanti agli occhi di una moglie piangente, avrà pensato tra sé e sé:”E io dovrei lasciare la mia pesante eredità e i miei valori ad un uomo che si comporta in questa maniera? Come può essere Joe il nuovo eroe della gente se si abbassa al livello dei suoi peggiori avversari?”. E così, forse preso anche dal nervosismo, ha colpito Joe e lo ha fermato come ha potuto. E lì ha anche capito che doveva cambiare il piano. Non più un canonico e semplicistico scontro generazionale tra la vecchia gloria e il giovane rampante. No, la situazione richiedeva che Joe fosse ulteriormente “educato” prima di essere incoronato e così Sting deve aver deciso di agire in modo non convenzionale. Doveva costruire il nuovo simbolo della TNA da capo.
E cosa serve ad un eroe per essere tale? Un nemico certo. E chi più di Sting, che ha combattuto il male per eccellenza del wrestling(l’NWO) e che è stato face per 20 anni, conosce il male che combatte quotidianamente? Nessuno. Perciò nessuno meglio dello scorpione può essere in grado di “interpretare” il male, conoscendolo così bene, e di fungere da heel perfetto per mettere alla prova il coraggio e soprattutto i valori del nuovo beniamino del pubblico. Se Joe dovrà sostituirlo, dovrà passare il suo test. E così sono iniziati i mind games, gli aiuti agli heel, i lunghi silenzi dello scorpione e la battaglia nei confronti del samoano. In pratica, Sting starebbe fingendo di essere turnato heel per provocare Joe, per testarlo, in attesa di uno scontro finale tra i due che sancisca definitivamente il passaggio di consegne. Solo allora Sting potrà dire di aver ottenuto l’ultimo grande trionfo della sua carriera: Aver regalato un nuovo eroe, con giusti valori e un comportamento degno, da acclamare alla gente. In fondo con Abyss non fece qualcosa di simile, costringendolo simbolicamente a “morire”, picchiandolo anche duramente e poi sparendo affinché potesse ribellarsi da solo? Ripensate anche alle parole dette a Nash ad Hard Justice:”C’è solo un modo di farlo, Kevin, solo uno”. E se si stesse riferendo proprio al discorso di provocare e mettere alla prova Joe? Questo spiegherebbe il perché dei suoi silenzi. Non essendo un heel non può fingere fino a questo punto, ma non potendo neanche dire davanti a tutti la verità ha trovato nel silenzio un alleato importante e anche pericoloso.
Lo so è una teoria complicata e fantasiosa, difficilmente attuabile(soprattutto dopo le voci di un rinnovo di Sting), ma sognare, come si suol dire, non costa nulla. Un'altra ipotesi, forse più realistica, che mi viene in mente è che Sting stufo di vedersi rinnovato a prezzi sempre più bassi il contratto ogni anno e stufo di essere fuori dalla lotta per il titolo abbia deciso di non essere più il classico bravo ragazzo per allearsi con i poteri forti(Angle e Booker T, in ottica mark molto potenti) e comportarsi scorrettamente per avere ciò che onestamente non avrebbe potuto avere sfidando direttamente e attaccando il campione(Joe). Sarebbe una storia molto Russo style, a metà strada tra lo
shoot e il
work, ma non mi convincerebbe molto dal punto di viste delle motivazioni del cambiamento di atteggiamento così repentino. Staremo a vedere, di certo i motivi di interesse per seguire i prossimi Impact non mancheranno da questo punto di vista. Piuttosto mi piacerebbe sapere le vostre opinioni in merito fin quando siamo in tempo di fare pronostici su una storyline che potrebbe essere svelata da una puntata all’altra. Aprirò personalmente un topic nel forum TNA del sito e mi piacerebbe se postaste la vostra versione della storia, cercando di dare una spiegazione(in ottica mark of course) delle azioni di Sting e di cosa ci sia realmente dietro tutta questa storia. Settimana prossima poi pubblicherò e commenterò sul TNA Point le ipotesi che mi colpiranno di più o che troverò più probabili. Vedremo tra noi due chi ci avrà visto meglio su questa intricata vicenda.
Per oggi è tutto, io vi ringrazio per la pazienza che mi avete concesso leggendo questo articolo e vi rinnovo l’appuntamento a tra sette giorni. Buon fine settimana, ciao a tutti!!