Sembra ieri che la TNA stava organizzando la sua Wrestlemania chiamata Bound For Glory e a cui avrebbe preso parte niente meno che Hulk Hogan. Sembra ieri che tutto saltava per un infortunio in Giappone dell’Hulkster e per altri di problemi. Invece era il 2004 e sono passati poco più di 4 anni.
Tra neanche un mese si terrà a Chicago la quarta edizione di Bound For Glory, il PPV più importante dell’anno in casa TNA. Si tratta di un PPV relativamente giovane ma con una storia alle spalle che si fa più ricca e interessante di anno in anno. Pur avendo debuttato “solo” nel 2005
BFG ha già una tradizione, ricordi indelebili e una storia degna degli eventi più longevi e importanti della storia della disciplina. Ma la cosa più intrigante di BFG è che rappresenta sempre la cartina tornasole della TNA. Ogni anno BFG riesce a rappresentare in tre ore i problemi e i successi della compagnia in quell’anno, i nuovi arrivi, i cambi di mentalità, le rivoluzioni, le evoluzioni o anche le involuzioni di un intera federazione. E’ raffrontando le quattro edizioni di BFG che possiamo davvero renderci conto dei passi da gigante compiuti dalla federazione di Nashville in appena 6 anni e mezzo di vita. E’ paragonando la
card e le
storyline dietro gli incontri della prima edizione con quella che si terrà il 12 Ottobre a Chicago per capire le differenze e i miglioramenti.
Ecco perché oggi vorrei intraprendere un viaggio del tempo con voi e ripercorrere le tappe di queste quattro edizioni. Cercare di far riassaporare le emozioni e le attese della vigilia a chi le ha vissute o raccontarle a chi all’epoca non seguiva la TNA. Cercare di capire l’evoluzione di una compagnia attraverso il suo evento più importante. Alla fine del nostro viaggio sono certo che avremo un quadro più chiaro di ciò che la TNA è ora perché è la storia a dirci chi siamo.
La prima edizione di Bound For Glory viene fissata ad Ottobre 2005. E’ una federazione totalmente cambiata rispetto a quella che un anno prima cercava di creare il suo evento dell’anno chiamando Hulk Hogan. E’ una TNA che ha finalmente ottenuto il suo spazio in tv, seppur in seconda serata e su un emittente poco diffusa e conosciuta, e che da novembre 2004(Victory Road) propone regolarmente PPV di tre ore mensili. E’ una TNA certamente più conosciuta e apprezzata grazie appunto a questi accorgimenti e anche all’arrivo di gente come Jeff Hardy, DDP, Kevin Nash, Scott Hall(Anche se per poco tempo) e persino Macho Man Randy Savage seppur per una sola apparizione in PPV che contribuì e non poco alla notorietà della federazione.
Una TNA che tuttavia che se l’era vista brutta pochi mesi prima quando Fox Sports aveva deciso di non rinnovare il contratto a causa dei bassi
ratings. La TNA fu costretta a mandare i suoi Impact in diretta sul suo sito internet ed erano in molti a vederla già fallita. Invece ad Agosto arrivò la notizia che non ti aspetti: La TNA aveva firmato per Spike Tv, il canale che allora trasmetteva ancora Raw. La TNA era dunque salva e in parecchi sognavano già delle imminenti nuove Monday night wars.
Eppure, nonostante la lieta novella, BFG non parte con i migliori presupposti. E’ un edizione che nasce e cresce tra le polemiche. Polemiche legate al famoso episodio dello
Screwjob ai danni di Raven. In quell’occasione l’allora campione mondiale TNA(O meglio
NWA) Raven perse il titolo non in un PPV, non ad Impact, neanche in
House Show ma nel main event di un evento di una federazione indipendente canadese in un arena con pochissimi spettatori. La cintura finì nelle mani di Jeff Jarrett che vinse grazie al sorprendente
turn heel degli allora campioni di coppia e idoli indiscussi del pubblico, gli America’s Most Wanted.
Fu uno shock senza precedenti. I fans che dopo aver visto uscire cintura alla vita Raven dall’ultimo PPV pre-BFG si godevano già il suo ingresso trionfale al PPV da campione si trovano davanti una brutta e indesiderata sorpresa. Le polemiche scoppiano feroci perché Jarrett non è visto tanto bene dopo i suoi 11 mesi da campione e per non aver dato il titolo ad un Monty Brown in rampa di lancio e perché Raven sta avendo un regno straordinario, il migliore della storia TNA fino a quel momento. Jarrett viene accusato di curare solo i suoi interessi, altri deridono la TNA per un cambio di titolo in un
house show, altri ancora se la prendono con la pessima scelta del
booking team che rovina tutto a poco tempo da BFG. Poco dopo vengono fuori diversi rumours. Il primo sostiene che Jarrett fosse tornato campione per volere del nuovo network Spike Tv, che voleva campioni figure di riferimento note ai fans anche occasionali(chiesero anche gli AMW campioni di coppia e AJ di X-
Division, come simboli delle rispettive categorie). Gli altri parlano di un Jarrett nuovamente campione solo per poter dare a BFG un finale da favola come a
WM con Monty Brown per la prima volta sul tetto del mondo. In fondo ci sarebbe stato. A Final Resolution Jarrett aveva sconfitto Brown scorrettamente(al punto da scatenare la rivolta dei fans,e non era un
work, che a momenti linciarono Jarrett ai successivi
tapings)distruggendo il suo sogno di diventare campione. Nell’evento dell’anno l’Alpha Male si sarebbe potuto riprendere la sua rivincita e accontentare i fans, mark e
smart, che lo volevano sul trono già da un bel pezzo. Altre voci invece parlano di uno scontro finale tra Raven e Jarrett perché arrivare con BFG con un
face campione avrebbe tolto epicità al main event.
Altri ancora parlano di
triple threat tra Brown, Raven e Jarrett per dare più imprevedibilità possibile. Così l’attesa per i primi tapings su Spike Tv cresce a dismisura non solo per la curiosità di vedere come sarebbe stata la federazione su un nuovo e così importante canale ma soprattutto per sapere quale sarebbe stato il main event di BFG, chi avrebbe preso a calci nel sedere Jarrett: Monty Brown, Raven o tutti e due?
Come si dice? Ah sì…Tra i due litiganti, il terzo gode. E il terzo in questione è niente di meno che Kevin Nash. Infatti Big Sexy compie il suo ritorno a sorpresa nella prima puntata di Impact su Spike Tv presentandosi come lo sfidante al titolo mondiale di Jarrett a Bound For Glory. E’ deliro e paura sul web. I fans che si beavano già immaginando una Pounce o una Raven Effect sul crapone biondo di Double J si scagliano contro la TNA accusandola di favorire i vecchi, di proporre un main event che aveva già fatto pena ad Against All Odds pochi mesi prima, che non aveva grande appeal e che sarebbe stato davvero deludente. D’altronde Nash non lotta da mesi e Jarrett appare fuori forma. Risulta difficile dare torto ai fans anche se è comprensibile la scelta della TNA che essendo appena passata su Spike Tv cerca di puntare su volti noti a tutti.
Nel frattempo esordiscono anche i Dudley Boyz, che ora si fanno chiamare Team 3D, e che vanno subito contro gli AMW, dando l’inizio ad un
feud che i fans di tutto il mondo avevano sognato per anni. Peccato che per impegni contrattuali i due fratelloni avrebbero saltato l’evento più importante dell’anno.
Ma i piatti forti della card erano altri. Il match clou non poteva che essere dell’X-Division, all’epoca la miglior categoria della TNA, il fiore all’occhielo della compagnia nel suo anno di grazia. Infatti per il titolo X si sarebbero sfidati in un 30 minutes iron man match AJ Styles e Christopher Daniels, due autentici simboli della divisione. I due si erano già affrontati in un incontro dello stesso tipo pochi mesi prima ad AAO in un incontro definito dai più come capolavoro. E solo un mese prima insieme a Joe avevano dato vita ad Unbreakable al miglior incontro(a tutt’oggi) della storia della TNA e uno dei più belli di sempre di questa disciplina. Ripetersi dunque diventa non difficile, ma una vera e propria impresa che però attira i fans, che fantasticano pensando a ciò che avrebbero potuto vedere sull’esagono.
L’altro piatto forte è dato dal Monster Ball, con quattro specialisti del settore
Hardcore: Abyss, Rhino, Jeff Hardy e Sabu. 4 wrestlers che hanno costruito le loro carriere in match di questo tipo.
E visto che all’epoca, la TNA era in un periodo di grazie anche per ciò che concerne l’hardcore, offerto sempre di grande qualità,anche l’attesa per questo match è particolarmente alta.
Infine non va dimenticata la sensazione del momento, ovvero quel Samoa Joe che aveva esordito pochi mesi prima e aveva già impressionato tutti. Suo avversario una leggenda del ring: dal Giappone: Jushin “Thunder” Liger. Un match che sa di passaggio generazionale e stuzzica il palato dei fans amanti del
puroresu, curiosi si rivedere una leggenda giapponese sul suolo americano e contro un avversario dallo stile così particolare come il samoano.
Come si può notare in questa edizione l’
hype e le attese sono tutte date dalla qualità degli incontri, dalla voglia di assistere a grandissimi match e non tanto dall’importanza di questi o dalle emozioni in gioco.
Si arriva così al grande giorno con una sorpresa sconvolgente. Kevin Nash nella notte di sabato è colto da un grave malore che a momenti lo uccide. Deve dunque saltare il PPV. Un colpo durissimo per la TNA. I fans sulla rete si lanciano nei pronostici più fantasiosi: Chi vuole Raven per ripetere quanto avvenne pochi mesi prima Slammiversary, chi punta su Brown, chi su un eventuale nuovo acquisto. Nessuno ci azzeccherà. Infatti la TNA farà la scelta più semplice. Gauntlet match a 20 uomini e vincitore a sfidare Jarrett per il titolo nel main event.
A vincere è Rhino, alla seconda vittoria della serata dopo quella nel monster ball. Jarrett arriva subito pensando di chiudere alla svelta accompagnato dall’arbitro speciale, il campione UFC, Tito Ortiz. Invece dopo pochi minuti a vincere è sorprendentemente Rhino con una gore. Rhino è il nuovo campione mondiale NWA. Il post match però non è propriamente una commovente celebrazione perché sull’esagono giunge il Team Canada che tenta di chiudere in una bara Rhino. A salvarlo giunge il Team 3D che fa piazza pulita del ring e così si conclude il PPV.
Non fu esattamente il massimo. Il primo main event della storia di BFG è durato 3 minuti scarsi. Il post match ha visto usare una bara senza alcun motivo e l’intervento del Team 3D dal momento che non erano in Giappone ci fa chiedere come mai non fossero stati utilizzati in un match. Un finale perfetto per Impact, un po’ meno per la Wrestlemania made in TNA.
Per il resto lo show mantenne le promesse. AJ Styles vs. Daniels fu bello quanto il precedente, un sicuro candidato
moty, e il monster ball fu davvero straordinario, con uno degli
spot più insani che abbia mai visto…La Swanton Bomb da distanza siderale di Jeff Hardy. Da sottolineare anche l’incontro tra AMW e Naturals per i titoli di coppia. Un gioiellino a mio modo di vedere ingiustamente sottovalutato. Un po’ sotto le attese Joe vs. Liger ma i due pagarono il poco tempo loro concesso a causa dell’improvvisato Gauntlet aggiunto all’ultimo momento.
Per il resto incontri
squash o 3 vs. 3 degni di Impact o match annunciati all’ultimo momento non all’altezza del PPV più importante dell’anno(come sembrano lontani quei tempi ora…), con un Raven, grande protagonista del 2005 e uno degli uomini simbolo della compagnia, totalmente escluso dall’evento dell’anno senza alcuna spiegazione razionale.
E ovviamente un PPV nato nelle polemiche, non poteva che finire nelle polemiche. I fans contestarono l’impresa di Rhino ritenendola non credibile, e soprattutto il cortissimo main event, che probabilmente non sarebbe stato adatto neanche a terminare un house show. E ci fu anche chi sostenne che il Man Beast non fosse uomo degno di essere campione mondiale, salvo poi lamentarsi quando due settimane dopo ritornò campione Jeff Jarrett. Ma a parte alcune critiche quell’edizione di BFG non fu affatto male. Si vide del buonissimo wrestling, come era consuetudine naturale ai tempi, e due incontri che sono rimasti nella storia della federazione. Forse si poteva avere un inizio migliore ma è anche giusto che le cose abbiano la loro naturale evoluzione. BFG 05 fu ciò che la TNA era in quel momento: Ottimo wrestling, qualche errore di booking che non riesce a far esprimere completamente le potenzialità della federazione e tanto entusiasmo.
BFG 2006 è già un PPV completamente diverso perché è la stessa TNA ad essere totalmente cambiata. In un anno è successo di tutto. Sono arrivate le star di prima grandezza come Christian, Sting, il ritorno di Kevin Nash e Scott Steiner. Lo sconvolgente arrivo di Kurt Angle, colonna portante della WWE, passato a sorpresa dall’altra parte della barricata. I ratings finalmente sulle media del 1.0. Il raggiungimento della prima serata su Spike Tv. Il ritorno di Vince Russo a capo del booking team. Ma è cambiato anche lo stile della TNA. Se nel 2005 la federazione aveva proposto un wrestling di livello eccelso ma aveva ricevuto critiche dai fans perché non era stata in grado di offrire grandi storyline e un buon entertaiment, nel 2006 incomincia ad offrire anche entertaiment di alta qualità. Infatti il 2006 è ricordato come l’anno della lunghissima faida tra Jeff Jarrett e Sting. Un feud lungo come quelli di una volta(un anno)e così intenso, complesso e appassionante da far cambiare l’opinione di molti in merito al fatto che la TNA non sappia fare entertaiment. Ma non solo. Il 2006 è anche l’anno di Kevin Nash contro l’X-Divisi0n(come dimenticare il triple moonsault o gli incontri in Madagascar?), che lancia al centro dell’attenzione talenti come Alex Shelley e Chris Sabin, Christian Cage vs. Abyss, una faida particolarmente originale, Samoa Joe vs. Scott Steiner, Team 3D vs. James Gang, AJ/Daniels/Joe, Christian Cage vs. Rhino con alcuni
promo capolavoro da entrambe le parti, la nascita della
gimmick più accattivante e intelligente degli ultimi anni, i LAX, che riescono a fare politica nel wrestling e danno vita ad un bellissima e molto sentita faida con la coppia dei sogni AJ Styles e Christopher Daniels. E il livello qualitativo degli incontri rimane di altissimo livello. Non a caso, considero il periodo tra Sacrifice e Bound For Glory 2006 come il migliore della storia TNA, perché fu trovato il perfetto equilibrio tra wrestling di qualità e entertaiment di alto livello pur rimanendo originali e fedeli a sé stessi.
Certamente si arrivò a quel BFG in maniera totalmente diversa e con ben altre attese. Tutti non vedevano l’ora di assistere allo scontro decisivo tra Jeff Jarrett e Sting e l’arrivo inaspettato di Angle aveva aumentato l’hype dal momento che tutti i fans erano molto curiosi di vedere cosa avrebbe fatto l’eroe olimpico alla sua prima apparizione in PPV nella nuova federazione.
E questa edizione fu particolarmente utile per capire meglio il concetto di BFG per la TNA. Se infatti WM è l’evento dei
dream match mai visti prima, degli incontri inediti da cui partono le faide che caratterizzeranno il nuovo anno di wrestling, BFG diventa il luogo dove far terminare definitivamente le faide di lungo corso, dove si può chiarire una volta per tutte chi è il migliore o chi ha ragione. Non a caso in quell’edizione ben cinque faide trovarono la loro conclusione.
La card si presentava particolarmente ricca e stuzzicante non soltanto per la qualità dei suoi incontri, come l’anno prima, ma anche per l’emozioni che questi avrebbero suscitato.
Jarrett vs. Sting con Angle arbitro speciale sapeva di storia, il monster ball con Joe,Abyss,Raven e Brother Runt era molto intrigante, LAX vs. AJ/Daniels nella gabbia prometteva spettacolo come i loro precedenti scontri, così come Sabin vs. Senshi per il titolo X-Division,e Rhino vs. Cage prometteva una sana dose di violenza ed intensità. Ci si aspettava molto da questo PPV e le attese furono ampiamente ripagate. JJ vs. Sting raccontò una bellissima storia, sancì la fine dell’era Jarrett in TNA e fu un serio candidato moty. Sabin e Senshi regalarono un bellissimo incontro, così come Cage e Rhino. LAX vs. AJ/Daniels diedero vita ad un match molto intenso e sentito, tra i migliori degli ultimi anni validi per dei titoli di coppia. L’
opener con l’ironia pungente di Nash al commento e la sua speciale
battle royal per la X-Division furono la prova evidente che davvero in quei 12 mesi la TNA aveva imparato a fare entertaiment di qualità. Unica delusione fu forse il monster ball che però fu ampiamente ripagato dal
segmento tra Angle e Joe, uno scontro che sarebbe sembrato un sogno fino a solo un mese prima e che sarebbe stato l’inizio di una faida che avrebbe caratterizzato la TNA per i due anni a seguire, fino ai giorni nostri in pratica. Insomma l’edizione precedente era stata ampiamente superata e migliorata.
Un evento passato alla storia anche perché fu il primo PPV svolto dalla TNA fuori da Orlando e per la precisione a Detroit. Una tappa fondamentale nel lungo e faticoso percorso della TNA per diventare una grande
major a tutti gli effetti. E proprio in quel PPV si videro i primi segnali di un cambiamento che avrebbe lentamente portato la TNA ad essere ciò che è ora. Non a caso a Detroit ci fu il vero ultimo incontro di Jarrett e l’ultima grande sfida valevole per il titolo X-Divisi0n(Sabin vs. Senshi), da allora mai tornata a certi livelli.
E con questo è davvero tutto. A settimana prossima per la seconda parte…ciao a tutti!!