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TNA POINT #38 - Inchiesta Russo: Seconda parte

Bentornate amiche ed amici ad nuovo numero del TNA Point. Settimana scorsa avevamo analizzato insieme il roster della TNA confrontando l’operato degli ultimi due booking team per cercare di capire chi ne aveva tratto vantaggio e chi invece era stato penalizzato. Il risultato è di sostanziale equilibrio: Ci sono un gran numero di lottatori migliorati e utilizzati bene, ma un numero non esiguo di wrestlers che hanno vissuto un peggioramento rispetto al 2006. E fin qui tutto normale, niente di interessante. Quello che invece crea interesse è vedere CHI sono i nomi che ne usciti rafforzati e chi quelli danneggiati. Partiamo dai primi(in ordine alfabetico):Abyss, Christian Cage, Eric Young, Jay Lethal, Kevin Nash, Petey Williams, Sonjay Dutt, Sting, Team 3D. I peggiorati: AJ Styles, Alex Shelley, Chris Sabin, Christopher Daniels, LAX, Lance Rock, Rhino, Samoa Joe. Tutti gli altri sono rimasti sostanzialmente stabili o non sono giudicabili in quanto sono arrivati solo da fine 2006 in avanti.

Ebbene non notate nulla? Ci sono per caso dei veterani o dei grandi nomi tra i peggiorati? No. Mentre se andiamo a vedere i migliorati sono gente come Cage,Sting,Nash e Team 3D che rappresentano il massimo star power della compagnia. Cosa può dirci questo dato? Ci può dire che questo booking team ha avuto un trattamento di riguardo verso chi è un nome altisonante e invece tende più a penalizzare i giovani di talento. E’ vero Young,Lethal e Williams sono giovani e sono stati molto valorizzati dal lavoro di Russo e soci ma in compenso lottatori onestamente più talentuosi e importanti come AJ,Joe,Daniels e i LAX sono stati in un modo o nell’altro penalizzati. Concentriamoci soprattutto sui primi tre. AJ Styles, Christopher Daniels, Samoa Joe. I tre simboli, i tre pilastri, i tre uomini più rappresentativi della TNA fino a settembre 2006. Erano sempre e comunque al centro dell’attenzione. Daniels è stato utilizzato così male da essere costretto a cambiare personaggio tre volte e diventare un pagliaccio ingrifato come Curry Man, AJ è stato per un anno e mezzo un idiota bambino non in grado di pensare autonomamente e Joe un pirlotto ingannato da tutti e puntualmente fregato. E badate bene, non sto parlando di vittorie o sconfitte prima che qualcuno obbietti che baso la mia critica solo su cose che in ottica smart hanno poco senso di esistere. Ora io non posso non chiedermi come mai questi tre abbiano dovuto aspettare diverso tempo prima di essere davvero valorizzati o addirittura stiano ancora attendendo(vedi Daniels). A mio modo di vedere l’ago della bilancia che ha cambiato le gerarchie in TNA è stato l’arrivo di Kurt Angle. E’ chiaro che un acquisto di tale portata, con tutto il clamore che ha avuto e le polemiche che ha suscitato, non potesse che essere subito utilizzato nel main event, negli angles più importanti. E’ sacrosanto che ricevesse molto spazio e ottenesse delle vittorie inizialmente ma probabilmente si è sbagliato nei modi. Ad esempio, a due anni di distanza, si può dire che è stato un errore proporre immediatamente Samoa Joe contro Kurt Angle. Joe era all’epoca all’apice della sua carriera. Imbattuto, una vera macchina da guerra, il più amato dell’Impact zone, in procinto di essere campione mondiale, in gran forma fisica. Angle invece soffriva di gravi problemi fisici senza i quali d’altronde non sarebbe arrivato ad Orlando e non combatteva seriamente da 3-4 mesi ma in ogni caso, essendo appena arrivato ed essendo il più grande acquisto nella storia della compagnia, non poteva di certo perdere al primo feud importante. Come vedete, la situazione non era certamente facile. In ogni caso, qualcuno ne sarebbe uscito penalizzato e non poco anche.

Se poi guardiamo anche al lato più estetico della sfida, visto cosa ha fatto Angle in questo 2008, ma anche nella seconda metà del 2007, c’è solo da mordersi le mani per non aver visto per la prima volta Joe ed Angle sullo stesso ring con un anno di ritardo. Nel 2007 sono certo che sarebbe entrato di diritto nella storia. E invece la fretta, la voglia di cavalcare l’onda del momento, del “tutto e subito” che ha da sempre contraddistinto la TNA, a differenza della più attendista e programmatica WWE, l’ha portata a proporre un feud che per forza di cose non si poteva che concludere che con la vittoria di Angle. Joe è così passato dall’essere uomo di punta e sicuro prossimo campione ad uno dei tanti che si aggirano in zona main event. AJ invece ha avuto un tracollo ancora più brusco. Lo si è tenuto impegnato per 4 mesi in un feud con Rhino magari discreto ma di nessuna importanza e poi si è deciso di metterlo a servizio di Cage trasformandolo in un idiota. Mai mossa fu più stupida. Ma come uno che ha vinto un ultimate x con il braccio rotto, che con il labbro spaccato urlava a Joe di colpirlo, uno che ha sfidato Raven in un match hardcore, che ha combattuto per l’X-Division, me lo trasformi in un idiota impaurito da tutto che deve nascondersi dietro Tomko? Un tre volte campione mondiale, unico triple crown winner della storia TNA, che deve servire uno che ha vinto un solo titolo mondiale? Dov’è il senso?

Per farvi meglio capire, è come se per pushare Batista la WWE gli avesse fatto creare una stable in cui il suo body guard sarebbe stato Shawn Micheals, dipinto come uno che non sa fregare nessuno e che ama aiutare il prossimo. Sarebbe stato credibile? No. Eppure la TNA ha voluto farci credere che AJ fosse un giovane inesperto senza vittorie importanti alle spalle che necessitava degli insegnamenti di Christian Cage prima e Kurt Angle poi. Per quale motivo far passare il tuo simbolo e sicuro main eventer per un giovane che deve ancora dimostrare tutto è un mistero. Sembra quasi un tentativo di resettare quanto fatto nei quattro anni precedenti. Se qualcuno potrebbe contestarmi dicendo che baso i miei giudizi su analisi che sono in realtà commenti che non possono essere oggettivi, allora rispondo portando dati matematici incontestabili. Nella gestione D’Amore Joe aveva avuto una percentuale di vittorie in PPV del 83%, con la gestione Russo del 56%, ovvero la media di una vittoria ogni due PPV. AJ con la gestione D’Amore aveva una media del 54% di vittorie. Ok non altissima ma guardate quella con Russo…39%, quasi una percentuale da jobber. E’ vero che nel wrestling i risultati contano relativamente ma come ho spiegato prima anche dal punto di vista dei personaggi le cose non sono poi così diverse. Allora la domanda da porsi potrebbe essere: perché? Perché Russo, che da sempre si è dichiarato a favore della nuova generazione,Jarrett, che vide cadere la WCW a causa del dispotismo dei veterani,e la Carter, che ha visto diventare la TNA ciò che ora grazie soprattutto ai giovani, dovrebbero preferire il vecchio al nuovo? Qui infatti non si tratta di mettere in discussione le qualità di bookers come Russo e soci. Se vediamo da ormai due anni grandi storyline e spesso anche grandi personaggi è merito loro e la loro storia parla meglio di qualsiasi mio possibile complimento. Quindi non è in discussione la loro intelligenza né la loro esperienza. Nessuno pensa che sbaglino perché incapaci o poco fantasiosi. No, il punto non è questo.

Il punto è perché gente da sempre a favore delle nuove leve abbia cambiato idea nel giro di pochi anni. A mio modo di vedere una risposta c’è ed è più semplice di quello che si pensi. Si tratta di “paraculaggine”,e perdonate il francesismo. Eh già, l’aria che da un paio d’anni si respira ad Orlando è proprio questa. E’ come se la TNA avesse così paura di perdere un Angle,uno Sting,un Nash che è pronta a fargli battere l’AJ o il Joe di turno, perché in fondo “loro sono delle bandiere,sono giovani e hanno tutto il tempo per rifarsi, non andrebbero mai via”. Ragionamento corretto magari dal punto di vista razionale, molto meno da quello morale. E’ come se un uomo, ben sapendo dell’assoluta fedeltà della moglie e dell’amore che questa prova nei suoi confronti, preferisse passare più tempo con l’amante, invece molto volubile e in grado di mollarlo da un momento all’altro, perché più a “rischio” in quel momento. Sarebbe un comportamento altamente scorretto e ignobile, anche perché poi l’amante passa e quella che resta, e che c’era stata anche prima,è la moglie, l’amore di una vita. Allo stesso modo, la TNA sa bene che AJ e Joe hanno contribuito notevolmente a costruire il suo successo e sa altrettanto bene che difficilmente la lasceranno.

Non è questo però un buon motivo per trattarli a pesci in faccia. Anche perché, e qui lancio una provocazione, siamo davvero sicuri che sarebbe un dramma colossale perdere Nash o Sting? Io onestamente non ne sono certo. E’ vero i grossi nomi portano ratings. E’ vero Sting sul ring ci sta ancora benissimo e ha aiutato gente come Abyss ed Eric Young. Tutto vero. Ma va anche detto che Sting e Nash ultimamente sono apparsi abbastanza svogliati e che per quanto siano stelle di assoluta grandezza non rappresentano il motivo principale per cui molta gente segue la compagnia. Non capisco perché spesso la TNA abbia risposto a muso duro a TNA originals importanti come Monty Brown, Chris Harris, Raven e Low Ki, costringendoli alla partenza, e poi assuma atteggiamenti di servilismo nei confronti delle superstars. Anche chi ha costruito la TNA meriterebbe la stessa importanza ma purtroppo non è così. Prendete il 2007. La TNA si prostra completamente ai piedi di Kurt Angle. Gli fa vincere due titoli mondiali, gli fa fare un regno di quasi un anno, gli fa vincere il feud con Joe, lo fa diventare contemporaneamente possessore di tutte e tre le cinture e secondo triple crown winner della storia TNA. Gli fa persino assumere la moglie Karen. Ok che Kurt è l’acquisto più importante della storia della TNA, ma così si era esagerato. Tanto che lo stesso Angle deve averlo capito e quest’anno ha jobbato e non poco anche, per lanciare wrestlers più giovani. D’altronde è chiaro che se concedi così potere(si dice che Kurt lo scorso anno consigliasse pure i wrestlers non coinvolti nei suoi feud), il rischio è che questo ne abusi. Ma una federazione non dovrebbe cadere in simili errori…Il colmo è che poi chi andrebbe riverito e coccolato viene preso a calci in faccia.

Un esempio? Christian Cage. E’ notizia proprio di queste ore che Cage pare abbia ufficialmente deciso di tornare alla corte di Vince Mcmahon. Beh che dire? Complimenti ai bookers TNA che per correre dietro a Sting e a Booker T hanno perso un talento che sarebbero potuto essere per i prossimi dieci anni il pilastro della compagnia…. Dico questo anche perché troppo spesso sento dire che l’attuale booking team ha fatto cose meravigliose e ha sviluppato una TNA che prima del suo arrivo era descritta in modo apocalittico. In realtà non era proprio così. Ho descritto più volte le storyline e i personaggi eccellenti creati dalla TNA prima di fine 2006 ed è inutile che mi ripeta. Purtroppo però molti per esaltare il presente tendono ad oscurare e sottovalutare il passato, non tenendo conto di vari fattori. In questo senso Russo e D’Amore mi ricordano un po’ Mourinho e Ranieri al Chelsea.

Ranieri ha allenato un Chelsea povero, che non aveva grandi ambizioni, eppure ha costruito una bella squadra ottenendo risultati importanti con giocatori non sempre all’altezza. Ha costruito Lampard e Terry che sono diventati i pilastri del Chelsea di oggi. Allo stesso modo D’Amore ha esaltato al massimo AJ,Joe e Daniels, ha lavorato con un roster decisamente inferiore e in condizioni non ottimali(con 45 minuti a disposizione e l’obbligo di far apparire tutti per ragioni contrattuali, come si poteva pretendere di costruire grandi storyline come chi ha due ore a disposizione,grandi wrestlers e non è costretto a far apparire tutti?). Entrambi sono stati mandati via sul più bello, nel momento in cui la compagnia ha preso una direzione diversa, diventando più ricca e potente. Il Chelsea, acquistato da Abramovich, è divenuto uno dei club più ricchi al mondo, in grado di comprare i migliori sul mercato per allestire una squadra per vincere premier e Champions League. La TNA ha comprato uno dei migliori uomini della federazione concorrente(Kurt Angle), è passata in prima serata e ha visto aumentare ratings e fatturato.

Ed entrambi si sono affidati a nomi di spicco. Mourinho, allenatore del Porto vincitore di Coppa Uefa e Champions League,e grande personaggio mediatico e controverso, per il Chelsea e Vince Russo,il booker più famoso e controverso di sempre, per la TNA. Ed in entrambi i casi è bastato poco per dire:” Ora sì che le cose vanno alla grande, ora sì che siamo grandi, grazie a Mourinho/Russo, altro che Ranieri/D’Amore”. Pochi però ricordano che un conto è fare un grande PPV/una grande partita con Booker T,Sting e Angle/Essien,Drogba e Ballack, un altro è fare un grande PPV/una grande partita con BG James,Dustin Rhodes e Scott Hall/Gronkjaer,Geremi e Hasselbank…

E con questo è veramente tutto. A settimana prossima. Ciao a tutti!

 

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