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TNA POINT #52 - Whatcha gonna do when Hulk Hogan runs wild on you?

Sul wrestling-web da dieci giorni non si parla d’altro. Hulk Hogan(accompagnato da Eric Bishoff) è arrivato in TNA. Una notizia che ha colto tutti di sorpresa e che ha fatto e sta facendo ancora discutere.
Il wrestler più famoso di ogni epoca, il lottatore divenuto celebrità a 360°, il simbolo WWF/E per eccellenza, la leggenda vivente in TNA. Pazzesco. Sintomo di una federazione che si sta sempre più allargando e che punta,ormai non più tanto velatamente,a diventare la regina in territorio americano, in un momento in cui la WWE, con la sua folle e suicida idea di aver trasformato il prodotto in una sorta di Capanna dello zio Tom per non deludere i piccoli telespettatori, sta perdendo ratings e soprattutto considerazione. Inutile dire che molti si sono preoccupati di questa scelta della federazione di Nashville. E adesso che futuro toccherà ai vari AJ,Daniels,Joe,Nigel McGuinness etc…? Finiranno nel dimenticatoio per far spazio ad Hogan? L’Hulkster cambierà il modo di intendere il Pro-Wrestling della TNA? Godrà del creative control?
Dal momento che dalla shockante news sono passati 10 giorni ritengo che ora si possano dare giudizi a freddo più equilibrati.

Leggendo la notizia dell’approdo di Hogan in TNA la mia prima ed immediata reazione è stata positiva. Non perché sia un Hulkamaniac(anzi, se devo essere sincero, non l’ho mai amato molto né credo che mai lo farò)o perché ritenessi che la TNA avesse bisogno di uno come lui ma perché ho visto questa manovra come la conferma da parte della TNA di voler puntare veramente in alto. Hogan, si sa, non costa poco e se Dixie Carter e soci hanno deciso di fare un investimento così rilevante è perché evidentemente sono sicuri dei propri mezzi e hanno in testa un solo obiettivo: superare la WWE. D’altronde Hogan non porta con sé solo la sua aurea leggendaria, il suo carisma e le sue doti uniche da entertainer. Hogan porta soprattutto notorietà, nuovi fans(gli Hulkamaniacs sono davvero tanti)e prestigio(per chi non segue assiduamente il wrestling, vedere Hogan in TNA potrebbe essere un segnale che la WWE non è più la federazione regina come un tempo).
Basta vedere quante trasmissioni televisive, quanti programmi radio, quanti giornali hanno parlato di questa news. Non solo in America. In Italia, La Gazzetta Dello Sport, tramite il suo sito, ha parlato di Hogan e TNA, fatto storico dal momento che la rosea quando si era occupata(malamente) di wrestling nel passato aveva parlato solo e soltanto di WWE.
Ora anche chi non sa cosa sia un ring conosce il nome TNA grazie all’associazione con Hogan. E infatti i ratings dell’Impact successivo alla notizia sono migliorati(seppur non di molto)rispetto alla settimana precedente. Se qualcuno poteva avere dei dubbi sul perché Dixie Carter lo avesse ingaggiato ora credo che non ne abbia più.

In fondo Hogan doveva arrivare in TNA già nel 2003 quando Jeff Jarrett lo colpì con la sua solita chitarra nella press conference di un match che aveva combattuto in Giappone. Jarrett vs. Hogan sarebbe dovuto essere il main event della prima edizione di Bound For Glory, poi cancellato a causa dell’infortunio al ginocchio di Hogan che lo portò mesi più tardi a rientrare in WWE per apparire prima WM21 e poi per il feud estivo, culminato a Summerslam, contro Shawn Micheals.
Ora invece non ci sono più dubbi e Hogan fa parte della grande famiglia TNA. Un po’ come successe con Mick Foley, che fu vicinissimo a firmare con la TNA nell’ottobre 2005(giusto in tempo per il debutto di Impact su Spike Tv)ma poi decise di rimanere a Stamford. Per poi finalmente arrivare in TNA nel settembre 2008.

E un altro motivo che mi fa sorridere al pensiero di Hogan in TNA riguarda il roster. Hulk Hogan, Mick Foley, Kevin Nash, Jeff Jarret(??), Scott Steiner, Sting, Kurt Angle, Team 3D etc…La TNA ha messo insieme i migliori personaggi degli ultimi 10-15 anni. Sono lontani i tempi in cui Billy Gunn interferiva nei main event e Scott Hall mezzo ubriaco orbitava in zona titolo.
Questo significa allora che saranno tutte rose e fiori? Assolutamente no. Ed è qui che la nostra edizione di oggi entra nel vivo.
Ho appena elencato tutte le possibili conseguenze positive dell’approdo di Hogan in TNA ma non vanno dimenticate le possibili ripercussioni negative. La storia TNA ci insegna che i grandi arrivi di stelle affermate non sempre hanno portato ad effettivi miglioramenti e in alcuni casi hanno persino peggiorato o rovinato situazioni positive del roster. Chi legge questa rubrica da tempo sa bene cosa penso dell’arrivo di Kurt Angle in TNA. In un vecchio numero l’ho definito:”il peggior momento della storia della federazione”. Questo non perché non ritenga un grandissimo wrestler e un grande personaggio Kurt Angle(cosa che è), non perché ritengo non abbia portato nuovi fans e popolarità(cosa che ha fatto)ma perché ha portato a delle situazioni di politica nel backstage molto spiacevoli. La Carter si è innamorata di lui fin da subito, essendo all’epoca il wrestler più importante approdato in TNA dalla WWE, e ha fatto di TUTTO per accontentarlo e pusharlo. Gli ha dato su un piatto d’argento l’imbattibilità di 19 mesi di Joe prima e poi la vittoria del feud con il samoano poi, il titolo mondiale TNA, tutti e tre i titoli della compagnia contemporaneamente nelle sue mani, l’assunzione della moglie, il controllo di un ora degli Impact da due ore, un regno lungo quasi dieci mesi in cui gli è stato fatto sconfiggere tutto il roster TNA etc… Fino ad arrivare alla situazione di quest’estate in cui Jarrett, il fondatore della TNA, l’uomo senza il quale oggi dovremmo sorbirci la “WWE/Melevisione” senza alternative, è stato fatto fuori dalla sua stessa compagnia(anche nel bel mezzo di una storyline fondamentale) perché si frequentava con l’ex moglie di Angle, ormai divorziata da lui da più di un anno.

Certo Angle ha dato moltissimo alla TNA in termini di qualità, carisma, notorietà e aiuto dei giovani(quest'ultimo punto a fasi molto alterne). Se gli show TNA sono migliorati rispetto ad un tempo, lo si deve anche a lui, che ha contribuito a renderla sempre più importante e apprezzata negli Stati Uniti e anche in Giappone, dove nel 2008 è stato protagonista di un grandioso match contro Nagata.
Ma questo non toglie che la politica dissennata della Carter di assecondarlo in tutto e per tutto ha creato problemi di gestione alla TNA. Senshi, un pluri X-Division champion e icona della TNA dei primi anni, se ne è andato a fine 2007 su invito della Carter che chiese ai wrestlers infelici della gestione del roster di lasciare la compagnia perché stufo di non avere spazio in tv e PPV a favore di angle pseudo-comici di Angle e di sua moglie. Christian Cage, che in due anni era diventato un simbolo della TNA, uno dei migliori main eventers americani, è ritornato nell’”odiata” WWE non solo per soldi ma anche perché innervosito dal pessimo utilizzo del suo character che in tutto il 2008 è finito per essere o il jobber di Angle nel main event o il compagno di Rhino inutili tag team match per dar spazio ad Angle e soci nella lotta per il titolo.
O vogliamo ricordare il finale,ormai stra-famoso,di BFG 08? Nella serata in cui si sarebbe dovuto consacrare Joe fu fatto vincere Sting per non contraddire lo scorpione che all’epoca pareva in procinto di ritirarsi. Si potrebbe poi discutere dei MEM che avrebbero dovuto rappresentare la vera svolta per la TNA, la corrisponde dell’NWO della WCW che avrebbe portato alla fine ad esaltare un nuovo eroe e un gruppo di giovani e che ha portato invece a vittorie su vittorie da parte dei vecchi veterani. Tanto che dopo un anno di vita si è deciso di “sopprimerla” senza troppi ripensamenti.

Ovvio ci sono anche i casi positivi, come quello già citato di Christian Cage, come quello di Mick Foley, che fin’ora devo dire è stato utilizzato perfettamente senza sovresporlo troppo, di Kevin Nash e Scott Steiner, che hanno riacquistato credibilità e rispetto dopo due DISASTROSI stint di ritorno in WWE, di Rhino e il Team 3D, di Raven nel passato o probabilmente anche di Lashley in prospettiva futura etc…Lo stesso Angle dal punto di vista del character è stato ben sfruttato.
Dunque il problema credo risieda in Hogan stesso. Se utilizzerà la TNA per sfruttarla e fare pubblicità al suo libro e al suo tour in Australia, come sostengono in molti, forse dovremo sorbirci promo noiosi e qualche comparsata invadente ma il prodotto TNA rimarrà sempre lo stesso. Se invece verrà in TNA per aiutare una giovane compagnia a crescere allora il suo arrivo potrebbe rappresentare davvero la svolta decisiva. Se invece verrà per rilanciarsi anche dal punto di vista del wrestling business, beh allora ci sarà da soffrire. Voi ce la vedete Dixie Carter rifiutare un titolo del mondo o un job importante ad Hulk Hogan? Io no e credo che molti di voi saranno d’accordo con me. Ecco perché dico che tutto dipenderà dall’Hulkster in persona. Se Angle e Foley hanno avuto due modi diversi di approcciare il mondo TNA non è stato perché la Carter ha preferito l’eroe olimpico all’hardcore legend ma semplicemente perché uno è un egoista/arrogante desideroso di spazio e vittorie(Kurt Angle) e l’altro è invece un uomo di business pronto a fare il necessario per aiutare i giovani e la TNA a crescere(Mick Foley).

Questa potrebbe essere una splendida occasione per aiutare DAVVERO la TNA a fare il salto di qualità. Pensate cosa potrebbero diventare AJ Styles o Samoa Joe se battessero Hulk Hogan dopo un incontro epico. Entrerebbero di diritto nella storia del wrestling e lo farebbero da prodotti TNA, quando fino a poco tempo fa si riteneva che per scrivere la storia fosse necessario andare alla corte di Vince McMahon. O pensate all’interesse e al clamore che potrebbe suscitare un Hulk Hogan vs. Sting come ultimo match prima del ritiro dello scorpione. Il loro incontro in WCW fu una mezza delusione e la TNA a distanza di 11 anni potrebbe consegnare alla storia della disciplina un pagina importantissima che avrebbe rischiato di perdere. Hogan vs. Sting nel 2010 avrebbe comunque un fascino molto particolare al di là del valore pressoché nullo dei due sul ring alla loro età.
Milioni di fans sarebbero in fibrillazione per una sfida così importante che l’attuale WWE non potrebbe in alcun modo pareggiare. Ditemi quale incontro nel roster WWE potrebbe eguagliare un Hogan vs. Sting? L’ennesimo Triple H vs. HBK? Un già visto HHH vs. Undertaker? Un Cena vs. Batista? Non credo proprio.

Oppure si potrebbe puntare su un inedito ma molto interessante Hulk Hogan vs. Mick Foley. Due caratteri, due visioni, due stili totalmente all’opposto uno contro l’altro. Un altro dream match che sono certo attirerebbe l’attenzione anche di chi non segue la TNA. Per non parlare del match che gli Hulkamaniacs attendono impazienti dal 2000: Hulk Hogan vs. Jeff Jarrett. Pensate che bella potrebbe essere una storyline tra i due semi-shoot con protagonista anche Vince Russo. E Jarrett-Hogan, che i fans avevano pregustato già nel 2003, sarebbe uno degli incontri più attesi degli ultimi 10 anni e penso che nessuno possa smentirmi.
Ma anche senza parlare di incontri, pensate agli angles che Hogan potrebbe avere con personaggi come Lethal(al solo pensiero di quello che potrebbero dirsi mi viene già da ridere), Steiner, Team 3D(Brother Ray vs. Hogan al microfono sarebbe divertentissimo) Angle stesso o Nash in ricordo dei vecchi tempi. Si potrebbe scrivere la storia anche solo con uno scambio di battute e sono in pochi a poterlo fare. E gente come Lethal diverrebbe più over e importante a fare un promo con Hogan che con 10 vittorie incolore ad Impact.

Insomma come vedete le possibilità intriganti non mancherebbero di certo. Se Hogan decidesse di lottare 4-5 volte nel giro di un anno o due, la TNA potrebbe regalare diversi dream match e attirare su se stessa un elevatissimo interesse che potrebbe portare il fan occasionale a sintonizzarsi su Spike Tv per ammirare il feud tra Hogan e Sting e rimanere poi impressionato da Nigel McGuinness o Daniels. Ed è qui che la Carter deve fare grande opera di convincimento. Deve convincere Hogan a lottare, ad essere presente sul ring e non limitarsi a qualche apparizione, qualche promozione del suo libro e a qualche taunt per la folla. Hogan deve entrare in TNA per farne realmente parte e non solo per diventare una sorta di suo uomo copertina.
Se Hogan farà anche solo la metà delle cose da me descritte prima allora il suo approdo in TNA sarà stato trionfale se non per l'aumento dei ratings e della visibilità, quantomeno dal punto di vista del push ai wrestlers in questione che diventerebbero autentiche stelle affermate del panorama del wrestling mondiale, davanti a molti lottatori acclamati della WWE che non hanno mai avuto la possibilità di confrontarsi sul ring con grandi leggende del calibro di Hogan o Sting(Triple H,HBK e Undertaker esclusi ovviamente). Di conseguenza anche il prestigio e l’importanza della compagnia ne gioverebbero non poco.

La sensazione è che Hogan difficilmente jobberà ad AJ o Joe mentre potrebbe regalare qualche segmento divertente con qualche giovane del roster ma non dovrebbe avere problemi a disputare uno o due match all’anno contro grandi leggende. Non credo a quelli che parlano solo di ruolo off-screen. Hogan come Director fo Authority sarebbe sprecato ed è un ruolo in cui non lo vedo neanche bene. Non è cosa da lui arrivare e decretare degli incontri qua e là. E’ troppo over, carismatico ed entertainer per essere confinato come semplice General Manager, al punto che il rischio sarebbe di rubare la scena ai veri protagonisti in questione. E dal momento che non vedo quali altri ruoli non da wrestler potrebbe interpretare, sono abbastanza sicuro che si dividerà tra promo per il suo libro e i suoi eventi e qualche incontro da mille e una notte da pushare alla grande. Per esempio sono sicuro che un Hogan vs. Angle, per quanto già visto in WWE, lo avremo prima o poi. Sul resto invece possiamo solo fantasticare o ipotizzare. Se sarà stata una scelta nefasta lo capiremo presto…

Infine due piccole parentesi. La prima riguarda Eric Bishoff. Anche lui è finito nell’accordo che ha portato Hogan in TNA. A quanto pare si occuperà di gestire gli show televisivi per la federazione e di condurre le trattative con Spike Tv per la realizzazione di un nuovo show di cui lui dovrebbe occuparsi. Si dovrebbe dunque limitare ad un ruolo dirigenziale e di coordinamento e non dovrebbe avere a che fare con il booking team, dove il novello head booker Vince Russo potrebbe non gradire la sua presenza data l’antipatia tra i due risalente alla WCW. Dopo il periodo di tensione Cornette-Russo, ecco un'altra bella “sfida” tra Russo e Bishoff. Per quanto mi riguarda sono contento del suo arrivo perché spero che sia utilizzato come DOA. Ho amato il personaggio di Cornette come GM tra il 2006 e il 2008, un periodo in cui il suo ruolo nello show era molto attivo e in cui il vecchio Jim ha dato sfoggio delle sue grandi abilità di oratore ed entertainer. Il ruolo del GM mi ha sempre affascinato perché è, in ottica mark, il personaggio che crea intrighi, squilibri di potere e che può cambiare le sorti dello show da un momento all’altro. E’ la mina vagante dello show e se interpretato da figure carismatiche il GM può diventare uno spettacolo nello spettacolo(pensate ai tempi di Austin-sceriffo di Raw o a Heyman in ECW…).

E quando penso al GM non posso che pensare ad Eric Bishoff, che ritengo senza ombra di dubbio il numero uno in questo campo. Non mi piace molto come booker, ancora meno come responsabile della WCW e del suo fallimento e la sua visione di wrestling è anni luce dalla mia. Come persona, da quel che ho letto, dubito seriamente che potrei stimarlo. Ma detto questo, non si può negare che sia dannatamente bravo nel ruolo di direttore di uno show. In certi momenti, se Raw era uno show guardabile, è stato per causa sua che riusciva a rendere più pepate e interessanti storyline altrimenti piatte e banali. Basta vedere cosa accade ora con la pagliacciata immane dei GM/Finte celebrità che fanno i finti fans WWE per capire come cambiando gli interpreti cambia anche la sostanza. Bishoff è cattivo, ironico, pungente e carismatico con una terribile faccia da schiaffi. Sa come parlare e sa come indirizzare e sfruttare l’umore della gente. Impact che da un anno a questa parte con la diatriba Jarret/Foley ha perso la figura del GM ne guadagnerebbe molto di un DOA(director of authority) come lui. Con un roster di stelle ci vuole un GM all’altezza e con tutto il rispetto per Foley, il suo doppio personaggio di wrestler/manager di Abyss o della Front Line/DOA ha stufato e non esalta neanche un po’. La speranza è dunque che la Carter convinca Bishoff ad essere GM di Impact e se ce la dovesse fare allora ne vedremmo delle belle e lo show ne guadagnerebbe ulteriormente. L’importante è tenerlo lontano dal booking team, e chi ricorda la WCW sa bene il perché…

Infine un appunto sull’aggressore misterioso di AJ Styles ad Impact. Dalla fisionomia è chiaro che si tratti di Tomko, come molti rumours della rete suggeriscono. A questo punto le soluzioni sono due: O lavora per Angle e vuole indebolire AJ in vista di TP dove l’eroe olimpico ha già promesso che utilizzerà la sua title shot(dimostrando quindi che il suo apparente turn face è una balla) oppure si vuole lanciare Tomko come sfidante per il titolo di AJ a TP magari per far trionfare ancora Nigel contro Kurt, che a quel punto non sarebbe credibile come first contender. Una sorta di Brock Lesnar vs. Hardcore Holly della Royal Rumbl 2004, dove un wrestler da mid-card come Holly fu reso credibile sfidante di passaggio nel main event grazie ad una serie di attacchi all’allora campione Lesnar. Sarà questo il caso? Lo scopriremo presto ma la sensazione è che in ogni caso questa bella storia a tre tra i tre maggiori simboli TNA finirà comunque con AJ vincitore. Salvo incredibili sorprese….

E con questo è davvero tutto. A tra due settimane. Ciao a tutti!!

 

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