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TNA POINT #71 - L'unione fa la forza?

Ci siamo lasciati alle spalle Turning Point e la situazione in TNA incomincia a delinearsi chiaramente. Gli Immortals sono il perno attorno al quale ruota l’intero show. I membri della stable hanno attualmente un ruolo di primissimo piano. Bishoff è il grande regista di Impact, Hogan il manovratore occulto(anche se ancora per poco visto quanto successo nell’ultimo Impact), Jeff Hardy il campione santone inavvicinabile e intoccabile, Jeff Jarrett uno “straordinario” MMA fighter tornato ai fasti di un tempo nel ruolo di heel, Abyss il mostro massacratore che era una volta e i Fortune di Ric Flair costantemente al centro dell’attenzione. La TNA sta lavorando bene nel suggerire al pubblico l’idea della loro potenza e del loro dominio della federazione. E’ ottimo punto di partenza per costruire in futuro la credibilità degli avversari che si troveranno ad affrontare gli Immortals. Il problema è che attualmente la TNA non ha ancora seriamente costruito un fronte anti- Immortals. E’ vero che sta portando avanti faide tra singoli appartenenti alla stable e altri face ma per come era iniziata la vicenda troverei più sensato un confronto tra gruppi piuttosto che una serie di scontri tra singoli wrestlers. Ad esempio a Final Resolution avremo ben tre rematch da Turning Point: Jeff Hardy vs. Matt Morgan, Samoa Joe vs. Jeff Jarrett e molto probabilmente anche Abyss vs. Pope. Quello che non mi convince di questi tre incontri è che per nessuno dei tre si avvertiva l’esigenza di un proseguo di storyline.

Jeff Hardy vs. Morgan è nato per caso, solo per l’infortunio di Mr. Anderson, e adesso addirittura avrà un rematch in PPV il cui risultato appare altamente scontato. E per quanto concerne la spettacolarità in-ring la prima sfida non ha certamente lasciato a bocca aperta gli spettatori. Jarrett-Joe era un incontro con una sua logica a Turning Point dato quanto era avvenuto a BFG ma ora è già più difficile avvertirne il senso. Certo JJ ha rubato al precedente PPV e ora millanta di essere un incredibile MMA fighter e la scelta del submission match appare in linea con la storia raccontata ma era davvero necessario farli ri-affrontare? Ero sicuro che Angle avrebbe in qualche modo interferito nel corso del loro precedente confronto in modo tale da lanciare la costruzione di un attesissimo Jarrett vs. Angle III. Invece l’eroe olimpico è sì tornato ma solo nel post TP, giusto in tempo per attaccare JJ e poi scomparire nuovamente. A questo punto tanto valeva farlo tornare nel momento in cui sarebbe stato in grado di combattere, anche se non escluderei a priori che possa essere lui l’arbitro speciale che verrà scelto da Morgan per dirigere il main event del PPV.

Pope vs. Abyss invece è un feud nato per ragioni ignote. Abyss ha attaccato alcuni fans membri della Congregation ed è comprensibile il sentimento di rivalsa di Pope ma poi sono saltate fuori bare su bare neanche stessimo parlando di una reunion della famiglia Adams e il feud ha perso il suo mordente iniziale. La storia delle bare mi pare un tentativo forzato e superficiale di rendere il character di Abyss sempre più mostruoso, come se l’unico modo per farlo sia trasformarlo in un novello Undertaker underground. Questi due non lottano per il potere, per una cintura o per onore ma per non meglio precisati motivi di risentimento personale. I due si odiano da BFG ma non ci sono stati forniti elementi tali da sentirci particolarmente coinvolti nella vicenda. E poi che fine ha fatto la diatriba tra Pope e Bishoff? Easy E corrompe il fratello di Dinero al PPV, Pope s’infuria e lo massacra nel backstage e poi…il nulla!! Nessuna ritorsione da parte di Bishoff, nessuna nuova invettiva da parte di Pope. Tutto caduto nel vuoto.

Nel frattempo sono successe altre cose molto interessanti. La mia profezia su Rhino traditore degli EV 2.0 si è rivelata essere vera e per le ragioni proprio da me pronosticate. A Final Resolution avremo RVD vs. Rhino in un first blood match e posso dire di essere contento che un wrestler sottovalutato come la War Machine torni ad avere un incontro di cartello in PPV dopo un anno passato nell’anonimato più totale. E’ evidente che sia destinato alla sconfitta ma ciò non toglie che il suo personaggio, un heel worked shoot alla cross the line, sia molto intrigante attualmente e possa dire la sua nel mid-card TNA.
A tal proposito mi auguro che presto AJ Styles perda la cintura di campione TV. Nulla di personale contro il fenomeno ma dal momento che le sue difese negli ultimi 4 mesi sono state 3 o 4 se va bene e contro avversari del calibro di Rob Terry e Stevie Richards auspicherei per il titolo un rappresentante più interessato e più attivo. AJ con la storia dei Fortune non si preoccupa minimente della sua cintura, la quale non sta venendo minimamente valorizzata. Ed è un peccato in un momento in cui il mid-card di un roster folto come quello della TNA potrebbe offrire incontri interessanti e divertenti per quella cintura. Piuttosto ci vedrei bene Kazarian come campione TV, così da renderlo più credibile e nel frattempo regalare incontri veloci e intriganti al pubblico.

Un’altra storia nata in queste due settimane è lo split del Team 3D. Sembrava strano che i due fratelloni si ritirassero davvero dopo aver recentemente firmato un rinnovo contrattuale con la TNA e la risposta ai dubbi sorti dopo il loro annunciato addio è giunta dall’attacco di Brother Ray nei confronti di Devon. Dopo 15 anni insieme uno split con relativo feud appare un passaggio obbligato. Del resto i due si erano separati in passato ma senza mai feudare uno contro l’altro. Dunque si può sostenere che si tratti di una novità anche se bisognerà capire quali saranno le conseguenze. Infatti una faida per quanto bella o appassionante non può durare più di 2-3 mesi se a interpretarla sono due wrestlers avanti con gli anni e fisicamente arrugginiti come i due ex Dudley e quindi c’è da chiedersi cosa faranno in seguito Ray e Devon. Il primo è dotato di un ottima mic-skill e un incredibile capacità di interagire con il pubblico raccontando una storia sul ring. Dal momento che è dotato di buona potenza e di grandissima esperienza potrebbe dire la sua nel mid-card TNA lanciando qualche buon prospetto. Devon invece appare davvero appesantito e al contrario di Ray non può neanche contare su un carisma trascinante. In singolo non ce lo vedo durare a lungo anche perché abbiamo tutti in mente il fallimentare periodo da Reverendo Devon. La sensazione è che dunque lo split non durerà molto e nel giro di un anno, al più tardi, i due torneranno insieme per concludere, questa volta sul serio, la loro indimenticabile carriera.

Tornando al discorso relativo agli Immortals, nell’ultima puntata è riapparsa Dixie Carter invitata da Bishoff per festeggiare il giorno del ringraziamento con il nuovo managment TNA. In realtà si è scoperto che l’invito nascondeva un tentativo di riconciliazione dovuto ai problemi economici della compagnia e che solo una milionaria come la Carter poteva risolvere. Dixie però non si è lasciata ingannare e ha risposto consegnando ad Hogan una lettera di diffida da parte di un giudice per aver acquistato e licenziato talenti del roster senza averne l’effettiva possibilità all’interno del quadro dirigenziale. Risultato: Hogan dovrà essere allontanato dalla compagnia. Un ingegnoso stratagemma per spiegare in storyline l’assenza di Hogan dovuta sia al suo recente matrimonio sia ai suoi ormai cronici problemi fisici. Dal punto di vista del racconto ciò significa anche che la Carter sta iniziando la sua guerra per riprendersi la compagnia e ritengo che presto o tardi questo scalata al contrario ai vertici TNA coinvolgerà anche i wrestlers “liberi” del roster. La mia sensazione è che tutto si deciderà nel lethal lockdown di aprile ma è ancora troppo presto per dirlo. Intanto sono contento che si stia facendo ordine nelle due “fazioni”. L’allontanamento dai Fortune di Douglas Williams e Matt Morgan permette agli uomini di Flair di dare senso alla loro stable. Infatti se questo gruppo era stato creato da Flair per rivivere i fasti dei fourhorsemen, come sottolineato anche dalla taunt dei quattro membri, che senso aveva avere un gruppo di 6 persone quando tutti i riferimenti, dal nome in avanti, erano a quattro? Ora invece la stable è tornata ad avere una fisionomia ben riconoscibile e apprezzabile. Dispiace dal punto di vista umano la partenza di Sabu e Raven, soprattutto del secondo di cui sono un grande estimatore, ma purtroppo hanno fatto il loro tempo e del gruppo degli ex ECW non si riusciva più a capire la ragione d’esistere. Se a breve la TNA riuscirà a costruire una grande stable di contrasto al potere dei Fortune il quadro generale sarà perfetto e seguire la TNA tornerà ad essere estremamente interessante.

Infine un annotazione di carattere tecnico relativamente ad Impact e Reaction. Da un po’ di tempo a questa parte diverse puntate di Impact si concludono a main event in corso per permettere la conclusione del match a Reaction. Nell’ultima puntata è successo questo con l’aggravante che per tutto Impact si era annunciato l’arrivo di Dixie che i telespettatori hanno potuto vedere solo a Reaction. Personalmente non sopporto questa scelta perché non crea una distinzione tra i due prodotti. Così facendo di fatto si allunga Impact da due ore a tre ma senza creare una discontinuità con il programma principale. Se Reaction deve essere lo show dei commenti a caldo e degli approfondimenti simil realistici allora deve esserlo fino in fondo, evitando espedienti televisivi datati giusto per mantenere gli spettatori di Impact anche durante Reaction. Anche l’idea del match con arena vuota dei MCMG e dei Generation Me non mi ha esaltato. Se Reaction deve essere un contenitori di sole interviste e riflessioni, cosa c’entra un incontro? Se deve essere un dopo-show com’è possibile che sia costituito da parti fondamentali dello show stesso?
Riflessioni forse inutili perché non dannose per il business della compagnia ma da spettatore non amo essere preso in giro e questo gioco di rimandi continui tra Impact e Reaction mi sa tanto di presa in giro mascherata da novità.

A tra due settimane.

 

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