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TNA POINT #8 - L'arraffone: arraffare è il mio mestiere

Benvenuti amiche ed amici all’ultimo numero del TNA Point. Sì, sì avete letto bene. Purtroppo non potrò più occuparmi di questa rubrica. Il motivo è molto semplice: Il direttore Andrea mi ha informato che Kurt Angle ha scoperto l’esistenza di questo sito e letto il mio editoriale ha preteso di scriverlo in mia vece perché ogni cosa che porta il nome TNA o gli fa riferimento deve essere sua. La Carter lo ha convinto (e non sappiamo come, anche se un idea ce l’avrei…) e quindi io sono stato spodestato della mia carica. In cambio però mi hanno offerto un job pulito su Samoa Joe, quindi tenete d’occhio Impact che potrei esordire da un momento all’altro. Quindi vi lascio con questo ultimo numero, il mio canto del cigno, e spero che Angle possa sostituirmi degnamente con il suo Angle Point (che poi è sinonimo di TNA Point). Addio...

“Un'altra sfida contro Angle, presumibilmente a Genesis, significherebbe una sola cosa: Vittoria di Sting a BFG e rivincita di Angle a Genesis che si riprenderebbe così la cintura mondiale per dominare la scena del main event per chissà quanti mesi. Questo avverrebbe solo per un motivo: La voglia della TNA di non far perdere nettamente un feud di così grande importanza al suo uomo di punta, Angle, sfruttando la disponibilità di Borden al job. Inutile dire che uno scenario del genere sarebbe per me deleterio.”

Non è Nostradamus e neanche il pendolino di Mosca. Sono semplicemente io che nel numero 4 di questo editoriale, One More Time?(controllare per credere), espressi questa mia sensazione che purtroppo si è rivelata corretta. Ho solo sbagliato di due settimane ma poco importa. Resta il fatto principale: Angle a sole due settimane da BFG(in realtà due giorni) si è ripreso la cintura di campione mondiale TNA. E’ stato l’evento più discusso e criticato del wrestling web da tempo immemore. Se ne sono lette di tutti i colori e le polemiche sono fioccate a dismisura. Personalmente ho aspettato a dire la mia in merito non soltanto per una mera questione di spoilers, ma anche per far sbollire le mie emozioni e sensazioni a caldo e cercare di giudicare la questione a freddo, tentando di analizzarla nella maniera più obbiettiva possibile, senza condizionamenti o simpatie varie.

Come detto prima, non posso definirmi sorpreso al 100%, tanto più che all’annuncio del rematch un pensiero al cambio di titolo l’avevo pure fatto. Visto lo status di cui gode al momento Angle in federazione era molto difficile pensare che potesse finire la faida a BFG, con una sola vittoria dello scorpione. Certo il fatto che l’eroe olimpico fosse stato coinvolto prima nello scandalo della signature pharmacy e poi arrestato per guida in stato d’ebbrezza poteva far sperare che la TNA lo punisse ma a quanto pare l’amore della Carter per Angle va oltre anche questi “piccoli” contrattempi (e sbagliando anche visto che oggi, come dicono le statistiche, i consumatori guardano molto all’etica e vedere campione uno coinvolto in simili vicende per gli americani, molto più “bacchettoni” di noi, non è certamente un fattore positivo. In questo Vince si è dimostrato più furbo, non giusto perché fosse stato per lui avrebbe fatto come la TNA). Ecco che allora cercherò di fare chiarezza e spiegare cosa secondo me ha portato i dirigenti TNA a questa particolare scelta prima di esprimere anche i miei giudizi.

Sting inizialmente non doveva neanche far parte del main event di BFG. Non a caso il primo Angle vs. Sting fu fatto ad Impact e i due si affrontarono, seppur con Christian Cage di mezzo, anche a Sacrifice. Il main event del PPV dell’anno doveva essere la conclusione della faida tra Joe ed Angle, come tutto lasciava presupporre. Ma ecco che arrivano le prime conferme di uno Sting che vuole ritirarsi a fine anno e a Nashville si rendono conto che se proponendo Joe vs. Angle a BFG avrebbero perso l’opportunità di avere uno dei più grandi dream match della storia di questa disciplina. Come se non bastasse cambia anche la sede dell’evento. Non più Chicago, bensì Atlanta, patria della WCW e città in cui Sting è diventato leggenda. Impossibile dunque escluderlo dalla lotta per il titolo mondiale, anche per una questione economica di vendita dei biglietti. Tutto questo per chiarire un concetto fondamentale: Il regno di Sting da campione mondiale è stato un regalo, un omaggio ad una leggenda prossima al ritiro che tanto ha dato al wrestling ma che non era assolutamente preventivato. Se i piani fossero andati come previsto, a quest’ora Borden avrebbe certamente un titolo mondiale in meno, altro che regno di soli 10 giorni. Infatti pochi, se non i fans più accaniti dello stinger, hanno criticato il cambio di cintura per via di non poter più vedere Sting campione. Molti sono consci che tempo due mesi e probabilmente Sting sarà un ex wrestler e quindi può starci benissimo di non vederlo con la cintura alla vita (anche perché Sting stesso non ama essere campione, come HBK in WWE, e non può fare gli house show). No, il problema non è il campione defraudato dell’agognato trofeo.

E non è neanche la sorpresa di un passaggio di cintura ad Impact. Molti l’hanno sottolineato come l’unico aspetto positivo della vicenda: Questa scelta, seppur assurda in apparenza, potrà portare più incertezza ad Impact, dato che il titolo del mondo non cambiava nello show settimanale da due anni ormai, e migliorare così gli ascolti in leggero ribasso, dando un idea simile al motto che fece la fortuna della WWF negli anni novanta: ”Everything can happen”. Anche se negativa e sconvolgente una sorpresa è una sorpresa e non penso che sia questo ciò che i critici imputano alla federazione.

E allora che cos’è che non convince di questa scelta? Che cosa scandalizza così tanto? Ciò che secondo me a molti non va giù è chi è (ri)diventato campione, cioè Kurt Angle. Sia chiaro che non si mettono in discussione le sue qualità e le sue doti. Sarebbe da folli farlo. Ma nel wrestling non conta solo la meritocrazia, ci sono tanti valori di cui tener conto, come i personaggi e le storyline, i push e i depush, e anche se Angle di per sé sarebbe un ottimo campione, in questo momento rappresenta una scelta errata poiché in questo ruolo non solo ha stancato, essendo lì da praticamente 5 mesi, ma rischia di bloccare l’ascesa di altri talenti del roster. Infatti con Sting ancora cintura alla vita avremmo potuto assistere all’inedito scontro in PPV con Christian Cage, vincitore del FFR. E permettetemi di aprire una piccola parentesi: Non solo è stato sbagliato far perdere Joe contro Cage, ma è stato errato anche inserire un nome così affermato tra wrestlers del mid-card rendendo così scontato ed evidente un torneo che puntava tutto sulla sua incertezza. Avrebbe trionfato Roode o Storm oppure l’emergente Kaz? Difficile pronosticarlo.

E così tra l’altro avremmo potuto avere uno Sting vs. Roode per il titolo mondiale, Kurt Angle vs. Nash e Joe vs. Storm (se questo proprio doveva lottare contro un giovane talento del roster). Pensateci bene: Nash che interviene e costa il titolo ad Angle avrebbe potuto portare ad un altro dream match da inserire tra quelli considerati impossibili fino a poco tempo fa. Big sexy sarebbe così tornato sul quadrato contro un avversario che certamente lo avrebbe aiutato maggiormente in un uno contro uno e in una sfida che, seppur molto importante, sarebbe stata lontana dalle luci della ribalta del main event. Avremmo così avuto una card di Genesis di tutto rispetto, un altro dream match e due giovani come Roode e Storm lanciati ad altissimi livelli. Senza tener conto del fatto che Sting ancora campione avrebbe dato più speranze a breve di vedere Joe TNA World Champion. Infatti, come ho già scritto, uno Sting che lasciava la cintura al samoano prima di ritirarsi era uno scenario sicuramente rischioso e coraggioso da proporre ma che sarebbe risultato tremendamente affascinante.

Ecco perché Angle tornato campione così presto non mi piace e lo ritengo un errore grossolano da parte della TNA. Ha rovinato un periodo che poteva essere molto interessante e incerto, che avrebbe potuto sfruttare la disponibilità di Sting nel lavorare con i giovani, per ridare il titolo ad un Angle che nel ruolo di campione non sembra aver molto altro da dire.

A Genesis nel PPV pubblicizzato come quello in cui sarebbe nato un nuovo “breed” ci troveremo ora nel main event 4 ex wrestlers WWE e WCW, sicuramente grandi campioni, ma non giovani o facce nuove. Una bella contraddizione. E il problema è anche questo. Se la vittoria dell’eroe olimpico avesse portato ad uno Sting vs. Angle III credo che ci sarebbero state molto meno polemiche. Ma riportare nel main event a lottare per il massimo alloro Kevin Nash, fermo da quasi due anni e in condizioni che dir pietose è un eufemismo, non ha fatto altro che peggiorare le cose. Nessuno nega che la storyline in corso che ha per protagonisti Angle,Nash e Sting sia affascinante e intrigante. Sono tre nomi importantissimi, molti fans vivranno di amarcord vedendo interagire lo scorpione e big sexy, e la storia appare molto incerta. Nash tradirà definitivamente Angle? Sting si fiderà di lui? Nash se la prenderà anche con Borden? Anche la questione del compagno misterioso(di cui ci occuperemo tra poco) è ben fatta e crea sicuramente hype. Quello che è profondamente sbagliato è dare la ribalta a lottatori, o addirittura ex lottatori nel caso di Nash, al posto di giovani e prodotti TNA che stanno dimostrando da mesi a questa parte di meritare ben altri posti di quelli del mid-card.

Nessuno pretende che da un giorno all’altro Chris Harris sia lanciato come main eventer face inamovibile, ma ci sono wrestlers consolidati e dannatamente bravi come Christian Cage e Samoa Joe, che meriterebbero sicuramente di più. La massima cintura deve servire anche per creare nuove stelle per il futuro perché altrimenti si cade nell’errore della WCW degli ultimi tempi di Bishoff, in cui a dominare erano i soliti veterani e i giovani di talento, come Booker T, erano puntualmente umiliati e sconfitti. Risultato? La WCW fallì non solo per una questione meramente economica ma anche per non essere stata in grado di rinnovarsi nel tempo e di crearsi una serie di suoi personaggi da far entrare nel cuore della gente. Per carità non sto presagendo una fine simile alla TNA ma voglio solo sottolineare l’importanza di dar spazio ai giovani, che sono le fondamenta per il futuro. Lo dico perché non mi baso solamente su un PPV, poiché sarei pazzo a farlo, ma su una tendenza intrapresa dalla TNA in questo 2007 dove mi sembra che ci sia un innamoramento verso Angle, e i vecchi nomi in generale, decisamente eccessivo.

E da qui deriva il titolo dell’edizione odierna, che è anche il motivo per cui digerisco meno questo cambio di cintura. La TNA ama Kurt Angle, e non in senso platonico, e la Carter probabilmente se non fosse già sposato si sarebbe già fatta avanti da tempo. Scherzi a parte, è evidente che per il managment della federazione di Nashville l’eroe olimpico rappresenti un intoccabile, una sorta di senatore inavvicinabile. Certo non dico che la stima nei suoi confronti non sia giustificata visto che è stato l’acquisto più importante della storia della TNA ed è sicuramente un grandissimo wrestler, ma a tutto c’è un limite e se si abusa di una cosa, anche la più bella, alla fine si rischia di pagarla. Basti pensare ai fans che all’inizio del suo stint a momenti lo preferivano all’idolo di casa Joe e lo tifavano anche mentre massacrava la povera SoCaVal e adesso a malapena riescono ad applaudirlo dopo uno dei suoi splendidi moonsault. E’ la sindrome di John Cena, ovvero sovresporre un wrestler molto talentuoso e dotato di grande qualità al punto di farlo odiare così tanto da arrivare a negarne le indiscutibili doti. Dal suo arrivo il buon Kurt ha battuto tutto e tutti nel roster, ha tolto l’imbattibilità di Joe di 19 mesi, ha vinto due titoli mondiali(stando per 6 mesi nel main event) , ha detenuto contemporaneamente tutte e tre le cinture togliendo così ad AJ Styles il record di unico triple crown winner della storia TNA e spesso e volentieri occupa ¾ di Impact. Per quanto bravo sia Angle ritengo che tutto questo sia esagerato anche in relazione a quanto da lui offerto alla federazione e ai suoi fans. Gli ascolti non sono particolarmente saliti, anche se la TNA è diventata più famosa in USA, e sul ring(e direi anche fuori) per i primi 6 mesi è stato davvero deludente, salvo poi riprendersi solo ultimamente. I fans nei forum americani che ho letto in merito a questa situazione invocano le nuove stelle, rivogliono Cage campione, si disperano per Joe, si interrogano su come sarebbe stato un regno medio-lungo di Sting ma pochi, i suoi più accaniti sostenitori, gioiscono del nuovo campione, pochi amano Angle come un anno fa e lo difendono. Anzi ormai è diventato, sia in Italia che in USA, abbastanza odiato, una sorta di Cena made in Orlando.

Ma alla TNA sembrano non accorgersi del problema. La Carter in ogni intervista lo ricopre di elogi e complimenti, invitando i suoi avversari ad essere pronti per la grande sfida e non viceversa(vedi dichiarazioni pre BFG), Russo e il booking team hanno scatenato una guerra da backstage e quasi spaccato lo spogliatoio pur di difenderlo e lui, il diretto interessato, che prima fa il buon samaritano offrendosi di perdere pulito il titolo X-Division da lui tanto agognato e sudato(della serie” La medaglia olipimpica je fa na pippa”), chiedendo un booking stile MMA senza interferenze e con vittorie e sconfitte pulite(perché lui essendo un jobber non trarrebbe vantaggi a livello di status da questa situazione, no che maliziosi che siete…) e poi però non fa niente per lasciare spazio agli altri ad Impact, per battere tutti i talenti del roster e addirittura per vincere tre cinture assieme. Anzi, già che c’era ha fatto pure assumere la moglie, manager straordinaria, al cui confronto Jimmy Hart, James Mitchell e Paul Heyman spariscono e si vergognano pure. So cosa state per pensare, con “la sola imposizione della tastiera”(chi indovina la citazione vince un job pulito su Samoa Joe, offrono Russo e Carter) riesco ad intuirlo…”Ma possibile mai che non ci sia nessuno che si sia reso conto che l’Arraffone sta prendendo un po’ troppo spazio e diventando troppo egocentrico?”

Ottima domanda e la risposta è affermativa. Quel qualcuno è il vituperato, odiato, antipatico, cattivo, egoista, “ prendo la cintura perché mi piace e il mio papino se non sei d’accordo ti licenzia”, quello che “In questa attuale WWE stracolma di personaggi straordinari(come il mitico Ron Simmons diventato idolo delle folle per dire…..accidenti!!) e heel meravigliosi farebbe il low-card”,quello che “torna nel main event di Bound For Glory e batte Angle prendendosi tutte e tre le cinture perché sìinziialmenteilpianoloavevanopreparatoperlui”, sì lui….Jeff Jarret. Già il buon vecchio Jeff ha capito l’antifona e l’aria che tira, essendo stato in WCW e avendo visto a cosa può portare la sovraesposizione di certe stelle affermate. Ha provato a farlo notare ma nessuno sembra volergli dare retta e pare che molti wrestlers lo vorrebbero pure fuori dal booking team. Mi sorprende che Russo, nonostante le leggende di internet, sia dalla parte dell’Arraffone, visto che nella sua carriera,a costo anche di sonori calci nel sedere per questioni politiche, è sempre stato contro i cosìdetti veterani. La speranza è che la TNA, nel tentativo di escludere Jarrett dal booking team, non faccia la figura di Priamo con Laocconte , salvo poi pentirsene.

Ripeto la storyline attuale è pure interessante ma a volte bisognerebbe avere il coraggio di rinunciare ad utilizzare storie amarcord e personaggi noti e rischiare puntano su un giovane. Ok magari non avremmo una storia molto fascinosa e meno hype inizialmente ma nel giro di poco tempo si sarebbe creata una nuova stella e tutto il roster ne beneficerebbe, dato che, come ci insegna lo stato attuale di Raw, a puntare troppo su pochi uomini si può fare bene per 2-3 mesi ma alla lungo lo si paga e a caro prezzo oserei aggiungere. Certo c’è sempre l’ipotesi, molto ottimista, che sia stata riconsegnata la cintura ad Angle con un preciso intento: Far vincere il titolo massimo a Joe facendogli battere quell’Angle che troppe volte lo ha ingiustamente battuto e che gli ha fregato la cintura mondiale.

Il ragionamento è anche giusto, dato che l’unico difetto di un eventuale trionfo su Sting sarebbe stato che Joe non si sarebbe preso la rivincita su Angle, ma dopo le delusioni recenti su Joe e visto lo status degno di Ramsete II di cui gode Angle in TNA mi pare che l’ipotesi sia solo un sogno. E’ vero che due giorni dopo la vittoria dell’eroe olimpico è uscita una news in cui si diceva che Joe e TNA si erano incontrati per discutere e i dirigenti hanno promesso al samoano la possibilità di combattere in Giappone per la NOAH e che a breve avrebbe avuto attorno alla sua vita una cintura. Ora dato che non può essere quella femminile(anche se un dream match contro Amazing Kong mi stuzzica…),né quella X-Divisi0n(o almeno voglio sperare), né quella tag, ne rimangono solo due: O il titolo mondiale della NOAH (ma è molto difficile che la TNA imponga ai giapponesi la scelta del campione)o quello TNA(molto più probabile e fattibile). Allora si potrebbe fare due più due e dire che forse quell’ipotesi è più veritiera di quanto sembri. Per carità nel wrestling, come nella vita, non escludo nulla ma preferisco non farmi illusioni questa volta ma è evidente che se il piano fosse davvero questo allora la situazione andrebbe completamente rivalutata(in positivo). In ogni caso non dico che credo che Angle farà un altro lungo regno, questo non penso che accadrà, ma che altri potrebbero fregiarsi dell’ambito alloro….

E questo ci porta al main event di Genesis: Kurt Angle e Kevin Nash vs. Sting e un partner di sua scelta. Inutile dire che la scelta di questo tag team match mi convince poco o nulla,soprattutto per la presenza di Kevin Nash come lottatore, ma cerchiamo di capire chi vincerà e chi sarà il compagno di Sting. Rispondere alla seconda è decisamente più facile. Inizialmente avrei detto Jeff Jarrett, in modo che lo scorpione potesse ricambiare il favore di Lockdown, e anche per iniziare magari una faida mezza shoot, come piace a Russo, contro Angle. Le ultime notizie però ci dicono che il partner di Sting sarà un wrestler campione del mondo di tutte le maggiori federazioni in cui ha lottato. RVD? No non ha vinto né il titolo ECW originale né quello WCW. Scott Hall? Non ha mai vinto un titolo mondiale. Flair? Ancora sotto contratto con la WWE. Jericho? Ormai vicino alla WWE Jarrett? Da escludere visto che gli manca il titolo WWE/F. Scott Steiner? Idem con patate.

L’unico serio candidato che rimane, quello che al 99% sarà nel main event di Genesis, è Booker T. Piccola percentuale per Big Show, che corrisponde alle caratteristiche dettate, ma che ormai è fuori dal mondo del wrestling. Che dire? C’è da essere felici dell’arrivo dell’ex degli Harlem Heat? Io ritengo che ora come ora sia impossibile dire se si tratti di un buon acquisto o meno. Dipenderà tutto da come sarà impiegato. Se dovrà aggiungersi alla serie di prime donne e veterani intoccabili che spadroneggiano il main event togliendo spazio ai giovani allora potrebbe essere pure un danno, se invece farà come il buon Scott Steiner, e cioè aiuterà a crescere i giovani e concederà loro dei job allora il suo acquisto potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Di certo si tratta di un nome importante e conosciuto, di un 6 volte campione mondiale e un wrestler dalla grandissima esperienza. Questo per quanto riguarda i pregi, i difetti sono l’età ormai avanzata e la condizione atletica. Se nell’ultimo anno con la gimmick del re Booker ha regalato perle d’entertaiment, dall’altra non ha particolarmente convinto sul ring dove ha regalato prestazioni abbastanza noiose e lontane dai suoi standard migliori. Onestamente del King Booker dell’ultimo periodo si faticava anche a guardare gli incontri. La speranza è che la TNA lo ringiovanisca e gli faccia tornare il sacro fuoco di passione che aveva in WCW o altrimenti potrebbe rallentare troppo i ritmi di una federazione diversa da quella da cui proviene.

Indovinare colui che si porterà a casa la cintura di TNA world champion non è così scontato e facile come in apparenza potrebbe sembrare. Sicuramente da escludere è Kevin Nash, che è già tanto se sia tornato sul quadrato visto che si tratta di un ritono one night only o giù di lì, e direi anche Sting, o non lo avrebbe riperso due settimane dopo averlo conquistato. Rimangono Angle e Booker T. Io vedo come favorito l’eroe olimpico per i motivi detti prima, per ciò a cui potrebbe portare una sua riconferma(come la faida con Joe) e perché fondamentalmente è lui che la TNA vede world champion, che è la ragione per cui ha tolto la cintura così presto a Sting. Difficile che i cambi siano modificati per un arrivo imprevisto eppure c’è qualcosa che mi dice che Booker T ha serie possibilità di lasciare Orlando da campione. Quella frase detta da Sting a fine Impact” Vi prometto che a Genesis Angle non sarà più campione” e questa sorta di 3 vs. 1 che si verrà a creare dati i pessimi rapporti tra il campione e big sexy, mi fanno riflettere. E un avvenimento del genere sarebbe ancora peggiore di quanto successo nell’ultimo Impact. Consegnare il titolo a Booker T, appena arrivato, quando ci sono wrestlers come Samoa Joe, Christian Cage, Abyss, AJ Styles o lo stesso Sting che da due anni si fanno il culo(e scusate il francesismo) per mandare avanti la compagnia e che l’hanno portata al successo, che sarebbero scavalcati dall’ultimo arrivato, che onestamente non ha né uno status né qualità tali da giustificare un eventuale premio del genere. Neanche Angle o Sting son riusciti in tale impresa all’esordio e sarebbe scandaloso concederla a Booker T, che difficilmente credo potrà migliorare gli ascolti o portare chissà quali vantaggi. Perciò spero (e credo anche che andrà così) che Booker si limiti ad esordire e a non beccarsi il pin, ma campione deve rimanere Angle. Non perché ne sia felice, anzi tutt’altro, ma è la soluzione “meno peggiore” tra le quattro, nella speranza che Russo per una volta ci “deluda” con un po’ di “scontatezza”.

A settimana prossima….sempre se terrò il mio posto di editorialista perché con l’Arraffone in agguato niente è al sicuro.
Ciao a tutti e buon week-end!!

 

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