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TNA POINT #91: X-Division Evolution

Bah, stavolta sono a corto di idee… Non mi viene in mente nessuna cazzata per l’introduzione… Mmmmmm… Va be’, lasciamo perdere… Facciamo una cosa più interattiva: vi lascio uno spazio vuoto, così stavolta ve la fate da soli l’introduzione:

 

 

Bene, e pure questa è fatta. Qui è Fantomius aka Fabio Broggi che vi parla, e questo è il TNA Point!

Questa settimana il posto d’onore del TNA Point, quello riservato all’argomento principale della settimana, lo voglio dedicare a qualcosa che ultimamente non è proprio al centro dell’attenzione nella federazione di Orlando. Un qualcosa che è sempre stato un simbolo, se non IL simbolo, della TNA, ma che ormai da un bel po’ di tempo ha perso il posto che ricopriva in passato ed è passato molto in secondo piano. Senza perdere ulteriore tempo: sto parlando della X-Division. Questa Divisione, nel remoto caso che ci sia qualcuno che non lo sappia (anche se chi non sa cos’è la X-Division non so per quale motivo dovrebbe leggere un editoriale dedicato alla TNA… va be’, comunque…), è da sempre stata il vanto della TNA e ciò che maggiormente la rendeva differente dal resto del prodotto mondiale del wrestling, perlomeno da quello major; è una Divisione, citando proprio la TNA, dedicata agli “high-flyers, risk takers, daredevils”, cioè a quei wrestler che fanno del volare alto, del correre rischi e del ridere in faccia al pericolo il loro stile di lotta. Gente del calibro di AJ Styles, Christopher Daniels, Samoa Joe, Austin Aries, Kazarian, Chris Sabin, Alex Shelley, Low Ki, Jay Lethal, Sonjay Dutt, o i più recenti Zema Ion e Kenny King, giusto per citare alcuni grandi rappresentanti del passato o presente di questa Divisione. Come ben saprete, l’attuale campione della X-Division è appunto l’ultimo nome che ho fatto nel breve elenco di poco fa, Kenny King, un wrestler che ha fatto il suo arrivo abbastanza da poco in TNA ma che ha già fatto vedere molto delle sue abilità sul ring, forte anche di una buona esperienza precedente tra le altre anche in ROH. Ma non è questo il punto, non voglio certo tediarvi con una storiella sul passato della X-Division… Anzi, tutt’altro. Ciò di cui voglio parlarvi oggi è del futuro di questa Divisione, e in particolare di questo:

Durante l’ultima puntata di Impact Wrestling, la seconda in onda da Chicago, la TNA ha mostrato il video che vi ho messo anche qui sopra, con il quale annuncia quello che sarà il nuovo corso della Divisione. A parte che a me vedendo quel video è spuntata fuori un po’ di nostalgia (che ci volete fare, rivedere i sei lati mi fa sempre questo effetto…), ma la notizia è questa: già dalla scorsa settimana è partita la nuova evoluzione della X-Division! X-Division che, come possiamo vedere anche dal video, presenta delle nuove regole, regole che non sono spiegate per bene con tutti i dettagli nel video ma che ora vi esporrò. Prima di tutto, torna il limite di peso. Torna perché non è la prima volta che ricompare questo limite, visto che già dopo il regno titolato di Abyss era stato fissato un limite di 225 libbre (circa 102 kg); limite che però era stato tolto senza dire niente con l’attuale gestione di Hogan come GM, per permettere a gente come Samoa Joe e RVD di competere per il titolo della Divisione. Adesso, come già detto, torna il limite, ed è fissato a 230 libbre (circa 104 kg). Ma non è di certo questa la principale novità, visto che il fissare un limite di peso a mio avviso di fatto cambia molto poco rispetto alla situazione attuale: mettendo da parte il recente regno di Van Dam, infatti, la grande maggioranza degli X-Divisioners rientra in questo limite, mentre gli oversize sono solo un’eccezione. La novità più rilevante invece è un’altra… Da ora in poi, tutti i match validi per l’X-Division Title saranno disputati secondo le regole del Triple Threat (o 3-way, che dir si voglia): il campione si ritroverà ogni volta ad affrontare ben due sfidanti contemporaneamente, con solo il 33% di possibilità di vittoria, niente championship advantage (non ci sono DQ o Count-out in un Triple Threat…) e con il rischio di perdere il titolo senza essere schienato. Ma c’è di più… Nei match titolati non solo il campione correrà dei rischi con questo nuovo regolamento, anche i due sfidanti lo faranno: infatti, colui che uscirà schienato o sottomesso dal title match sarà automaticamente estromesso dal successivo title match, mentre il terzo rimasto (chi non ha né fatto né subito la caduta, per intenderci) avrà una nuova possibilità nel 3-way titolato successivo. Prima di esprimere il mio commento, finisco di esporvi per bene queste nuove regole (esatto, non è ancora finita qui…) Nel successivo match titolato, quindi, saranno impegnati colui che dal precedente title match ne è uscito come campione, colui che ne è uscito né vincitore né vinto e un terzo partecipante. Proprio su questo terzo va posta un attimo l’attenzione: infatti, anche quest’altro #1 Contender sarà di volta in volta deciso tramite dei Triple Threat Match, in cui saranno coinvolti atleti precedentemente eliminati dalla corsa al titolo perché usciti perdenti da un match titolato, nuovi volti della X-Division o ex-campioni. Che casino, eh? Vediamo se si capisce meglio con un piccolo esempio pratico: nell’ultima puntata di Impact abbiamo assistito al primo 3-way match valido per l’X-Division Title della nuova evoluzione della Divisione; il campione Kenny King ha mantenuto il suo titolo schienando Sonjay Dutt, mentre Zema Ion è uscito dal match senza vincere ma anche senza essere schienato. Ora, quindi, nel prossimo 3-way match titolato avremo il campione King, Ion (in quanto colui che si è salvato) e un terzo partecipante deciso tramite un 3-way match (non Dutt, in quanto momentaneamente eliminato). Questo quindi è il tutto, spero ora si sia capito meglio… Ma tutto ciò, tutte queste novità, porteranno a un qualcosa di positivo per la X-Division o saranno solo un flop. Lo scopriremo solo vivendo… Sì, e io allora a che servo? Non fate i pigri e preparatevi a una bella analisi di pro e contro di queste novità secondo il sottoscritto! Cominciamo con i pro. Il primo aspetto positivo che questa evoluzione potrebbe avere è quello di portare una ventata di aria fresca nella Divisione, una Divisione che negli ultimi tempi era calata sempre più nel disinteresse generale. Grandi match, certo, quello non lo metto in dubbio… Ma ormai si era arrivati alla banalità più assoluta, con match che spuntavano fuori dal nulla e shot date a random a chiunque. Ora perlomeno gli sfidati al titolo dovranno guadagnarsi questo ruolo, e nei match titolati sarà anche interessante scoprire, oltre al vincitore, chi ne uscirà sconfitto ed eliminato. Poi si vedrà chi rientrerà nella corsa al titolo, e così via… Di fatto la X-Division ora diventa un enorme torneo in continua evoluzione, con campioni, eliminati, gente che ha seconde possibilità, nuovi ingressi, e quant’altro. X-Division che quindi potrebbe acquisire una dimensione sempre più movimentata e dinamica, oltre che per l’azione vera e propria sul ring anche per tutto ciò che ci gira intorno. Dinamicità al posto di noia e nulla totale: un possibile netto miglioramento. Inoltre tutto ciò, in ambito major e per il mercato statunitense, è una novità: la X-Division da ora in poi si avvicinerà quindi ancora di più all’aspetto sport dello sport-entertainment. Altro pro: i Triple Threat. Questa stipulazione, oltre a essere personalmente una delle mie preferite, è anche senza ombra di dubbio la stipulazione che meglio si adatta alla X-Division: un tipo di match estremamente dinamico, che non lascia spazio per momenti morti, con continui cambi di fronte, probabilità molto elevata di manovre combinate… L’ideale, quindi, per una Divisione del genere. Un altro aspetto positivo: la possibilità (quasi una certezza, praticamente) di veder tornare volti noti o arrivare nuovi X-Divisioners. Uno degli attuali problemi della Divisione in esame, problema che vi avevo già presentato precedentemente, è l’esiguo numero di X-Divisioners presenti attualmente in federazione, problema che rende il tutto ancora più ripetitivo (sono sempre gli stessi 3-4 a contendersi il titolo…) Ora, con questo regolamento, fatto di eliminazioni, riscatti e tutto il resto, la TNA sarà per forza obbligata a rinforzare i ranghi della X-Division. Non può pensare di portare avanti un continuo torneo del genere con 3-4 nomi… Già si è iniziato con Sonjay, che spero resti in pianta stabile; prevedo molti altri ritorni e nuovi arrivi all’orizzonte. Passiamo ora ai possibili contro. Prima di tutto l’aspetto delle storyline. Se fino a poco fa le storyline che ruotavano intorno all’X-Division Title erano ridotte al minimo storico, di fatto assenti, con queste nuove regole si rischia di farle scomparire del tutto, senza possibilità di riprendersi. Costruire delle storyline per il titolo con un continuo torneo che gli gira intorno, infatti, la ritengo una cosa praticamente impossibile. Però, tra niente storyline e match a caso come fino a poco fa e niente storyline ma match sensati come dovrebbe avvenire ora, io preferisco la seconda opzione. Certo, sarebbero meglio averli entrambi… Ma questa è un’altra storia… Un altro rischio che si corre è quello della ripetitività. Con continui 3-way e seguendo sempre le stesse regole, a lungo andare la Divisione rischia di diventare estremamente ripetitiva, e quindi noiosa. Il tutto starà nella capacità nella TNA di rendere sempre nuova la X-Division, con booking dei match sempre diversi, situazioni sempre nuove con campioni, eliminati e altro, magari anche aggiungendo delle stipulazioni speciali ai 3-way in casi particolari, e tutto ciò che gli viene in mente. Ultimo aspetto potenzialmente negativo che scorgo, più un possibile rischio: queste nuove regole sono abbastanza caotiche, un po’ difficili da capire e ancor più da mettere in pratica in maniera costante. E sappiamo che la TNA con le situazioni difficili da portare avanti non ci va sempre a nozze… Il rischio è che si parta bene, ma a un certo punto il tutto vada a donne di facili costumi (per non usare altre parole). La TNA dovrà impegnarsi sul serio stavolta per evitare questo rischio. Anche vedendo come è stata portata avanti la storyline degli Aces & 8s, comunque, di fatto senza buchi logici, le prospettive per un andamento ordinato ci sono; ora basta un po’ di impegno. Io sono molto positivo sul futuro della Divisione ad alto rischio della TNA. X-Division Evolution: the next generation of Professional Wrestling has arrived!

Wow, mi sono riallungato un sacco… Va be’, d’altronde era da un po’ che non si parlava più di X-Division, capitemi… Che altro c’è di nuovo questa settimana? Vediamo velocemente tutto il resto.

Allora, nell’ultima puntata Bully Ray, con una serie di video (anche abbastanza lunghi…), ha spiegato per filo e per segno il piano degli Aces & 8s fin dal principio. Una spiegazione molto dettagliata, che non ha lasciato inspiegato nemmeno un punto della storyline, ha risolto tutti i possibili buchi logici. Come per esempio il perché la storia non è finita a No Surrender 2012 con la vittoria della finale delle Bound For Glory Series, con il piano A e il piano B, o le botte datesi in alcune occasioni tra Ray e Devon nel corso dei mesi, e quant’altro. Tutto spiegato, quindi. Complimenti!

Dall’ultima puntata abbiamo anche un “nuovo” #1 Contender al titolo del mondo: Jeff Hardy infatti ha rimesso in gioco la shot che gli spettava di diritto in quanto ex-campione e se l’è riguadagnata sul campo sconfiggendo Angle, Joe e Magnus. Un Hardy che però non penso possa tornare campione, lo vedo più come uno sfidante di transizione per Ray e non come colui che riporterà il titolo del mondo alla TNA. A fare questo ci penserà qualcun altro, magari uno Storm, o un pentito AJ… Unico appunto al #1 Contender Fatal 4-way Match fatto a Impact: perché non è stato incluso Eric Young tra i partecipanti? È pur sempre lui quello che ha guidato il Team TNA alla vittoria nel Lethal Lockdown…

AJ fa scena muta di fronte a Storm e all’intero pubblico, e ora ha anche una proposta ufficiale per unirsi agli Aces & 8s. Come ho già detto, sono dell’idea che la storia di AJ debba rimanere indipendente da quella degli A&8, almeno per il momento; e comunque Styles non dovrebbe assolutamente entrarne a far parte. Speriamo che la TNA mi dia ascolto.

Titoli di coppia: alla fine, come auspicavo io, è partita la rivalità tra Aries & Roode e i Bad Influence, con i messicani che dovrebbero essere stati messi da parte. Almeno spero, anche perché non aspetto altro che quella rivalità senza intrusi di mezzo.

Taryn Terrell è ora a tutti gli effetti una Knockout, e non più una specie di arbitro. Anche questa storia è arrivata a compimento, come doveva andare. Dopo tutti questi mesi con Taryn arbitro non mi aspettavo che la storia del suo cambiamento in Knockout si svolgesse così velocemente, però tant’è. Ora potrà partire una rivalità con Gail Kim, che lancerà Taryn come lottatrice. Nuove forze per la Divisione Knockout, quindi; vedremo se sarà abile sul ring come mi sembra di ricordare o se farà la fine degli altri arbitri convertiti in lottatori…

E pure per oggi abbiamo finito, per un’altra settimana siete liberi dalla mia presenza. Ma sappiate che, se vorrete leggere un nuovo numero del TNA Point, dovrete imparare a pronunciare bene il mio nome: It’s FAAAAAAAAAN…TOOOOOOOO…MIUUUUUUUS!

Alla prossima, bros!

Bye!


 

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