Domenica di Pasqua, un augurio a tutti gli utenti di Wrestlingrevolution.it. Quest’oggi analizzerò il main event di WrestleMania in modo particolare perché su certi frangenti ha deluso. Faccio subito una piccola postilla dicendovi che non analizzerò a fondo gli shows settimanali perché attualmente sarebbe inutile sbilanciarsi con una draft lottery, della dubbia utilità, ormai imminente.
Houston, Texas, Reliant Stadium, 72,422 anime pronte ad assistere allo Showcase Of The Immortals. Si parte subito con lo spettacolare Money In The Bank Ladder Match dove esce alla ribalta nuovamente Shelton Benjamin incalzato però dall'ottima prova di Kofi Kingston, mentre più in penombra son rimasti Christian e MVP. Poi la sorprendente vittoria di CM Punk che apre interessanti scenari. Poi un buco di spettacolarità lungo un'ora fino al match dell'anno, al momento, tra Shawn Michaels e The Undertaker, su cui non spreco neanche parole perché per loro parlano i fatti e una carriera ventennale.
Poi il buon Triple Threat Match valevole per il World Heavyweight Title che ha regalato buoni spot e una dose di emozioni non di poco conto, fino a giungere alla delusione più cocente, per quanto mi riguarda, da anni a questa parte (lo paragono a Goldberg vs. Brock Lesnar). Randy Orton vs. Triple H, in palio il titolo WWE e in gioco mesi di lavoro, un'ottima storyline e soprattutto teatro di una guerra violenta tra due atleti che si odiano dal profondo del cuore. E tutto questo è mancato clamorosamente.
GENNAIO 2009 - Randy Orton ha formato la sua stable e con essa giunge alla vittoria della Royal Rumble portando i suoi alleati fino alla fine per poi prevalere proprio nei confronti di Triple H. Soli sei giorni prima lo shockante attacco ingiustificato nei confronti di Vince McMahon che aveva elevato in maniera esponenziale le credenziali del nuovo Randy Orton. Risultato: Chairman fuori gioco a tempo indeterminato, una Royal Rumble "sacrificata" in qualità per una storyline come avvenne nel 1999 e un nuovo top heel pronto a sbocciare in tutto il suo splendore.
FEBBRAIO 2009 - Shane McMahon e Stephanie McMahon scendono in campo per prendere le difese del padre, mentre la Legacy copre le spalle a Randy Orton dagli assalti di Shane, aiutando anzi il leader a colpire a tradimento il figlio di McMahon pronto a mettersi in pericolo pur di difendere sua sorella. A No Way Out l'inevitabile scontro che termina come prevedibile a vantaggio del Legend Killer. Ventiquattro ore dopo il nuovo scontro senza regole tra i due, con Shane massacrato e con Stephanie che cade sotto l'RKO poco prima dell'intervento di Triple H giunto in ritardo. Da qui la svolta del feud con le forze in campo che cambiano, con i McMahon che si fanno, gioco forza, in disparte per lasciare la scena ai due.
MARZO 2009 - La sfida è sancita. Orton è impaurito, la Legacy viene attaccata pezzo per pezzo da The Game che finalmente riesce a mettere le mani addosso al nemico numero 1 attaccandolo in casa propria, davanti a sua moglie, e HHH viene arrestato dopo momenti di tensione vera e palpabile. Entra quindi in gioco la "Orton's Law" con Randy in cerca della sua personale vendetta. Randy e la Legacy ammanettano Hunter, la moglie Stephanie torna on-screen per cercare di evitare che il massacro abbia inizio, ma una DDT, un bacio e una martellata su Triple H è la sentenza del giudice Orton. Poi sei giorni prima di WrestleMania 25 i McMahons tornano e si alleano a Triple H facendo scoppiare la guerra alla Legacy.
I presupposti per uno scontro pieno di significati come vedete c'erano tutti, eppure a Houston c'è stato un clamoroso flop a livello di booking. Match a regole in vantaggio di Orton (che poteva far squalificare HHH facendosi attaccare da Rhodes e DiBiase, ricordiamolo), partenza lampo con entrambe le finisher sparate e poi il buio più totale nel silenzio surreale del Reliant Stadium, poche mosse, zero phatos, zero cattiveria, solo pestoni fino al tentativo fallito di Pedigree sul tavolo dei commentatori e alla successiva DDT di Orton. Poi l'unico caso di overbooking, il referee bump, Orton che esce dal ring, prende lo Sledgehammer, subisce una sorta di Punt del nemico, viene colpito col martello, massacrato a pugni e Pedigree finale. 1 - 2 - 3. Il buio più totale in me, l'incredulità e la delusione cocente.
Niente Legacy, niente stipulazione speciale, niente sangue, niente cattiveria, nessun McMahon che prova a interferire in favore di HHH, niente. Solo la delusione di aver assistito a un flop totale che ha distrutto il lavoro, almeno, di 3 mesi, riducendo il top heel della federazione a un "tutto fumo e niente arrosto" dopo aver seminato il panico a Raw e messo fuori gioco l'intera famiglia McMahon come solo Stone Cold aveva fatto, riportando un livello di odio che non si vedeva in WWE dal 2005 col feud tra Batista e Triple H, che consacrò l'animale e lo fece confermare a alti livelli in WWE consacrandolo a top star della federazione, ruolo che tutt'ora ricopre.
Perché quindi Orton deve essere ridotto a pezza da piedi di Hunter? Perché in 14 scontri one on one ha ottenuto solo due, DUE, vittorie? Perché non mettere in scena quello che il pubblico voleva e soprattutto perché non lanciare una volta per tutte il signor Orton? Un ottimo personaggio che ora rischia di fallire, un discreto lottatore che con tutta probabilità dovrà tener su la baracca di Stamford da qui ai prossimi 10 anni? Tanti interrogativi senza risposta e un comportamento senza logica e ora il ritorno di Batista potrebbe affossare ancora di più Orton e compagni, soprattutto in caso di vittoria di Shane, Hunter e Batista in quel di Backlash e tutto questo per far cosa? Per mostrarci con tutta probabilità un nuovo Batista vs HHH, mettendo in disparte colui che ha tenuto su lo show principale della federazione per questo scorcio di 2009 e bloccando l'ascesa di due enfant prodige per far scontrare stars affermate. E intanto gli anni passano, inesorabili.