Salve a tutti amici di Wrestling Revolution, sono Gualtiero "TakerMadness" De Cataldo e da questa settimana avrò l' onore e il piacere di condurre questo editoriale che, come al solito, si occuperà dei 3 show WWE ovvero Raw, Smackdown, ECW e ppv, analizzando questi settimanalmente. Spero solo di svolgere un lavoro al pari dei miei predecessori che hanno curato egregiamente questa rubrica.
Come di consueto, dovrei cimentarmi in un analisi approfondita di questa settimana appena trascorsa a Stamford. Prima però sarebbe meglio inquadrare questi primi mesi del 2009 in WWE partiti con una Road To Wrestlemania che, pur essendo stata gestita in maniera gradevole, ci ha portati ad una delle Wrestlemania più deludenti (sia in aspettative che in risultato finale) che la storia ricordi.
Una Wrestlemania sintomatica del disagio che la WWE continua a manifestare nel non riuscire a creare stelle di prima grandezza, nel non riuscire a garantire un ricambio generazionale e sopratutto nel non riuscire nemmeno a garantire il giusto spazio alle top star del momento.
Basta pensare che questa Wrestlemania sarebbe dovuta essere l'ulteriore consacrazione di Randy Orton reduce da un push ottimo che lo avrebbe portato a Houston a disputare l'incontro della sua carriera.
Sul main event dello Showcase Of Immortals però è inutile aggiungere commenti (già abbondantemente espressi da Andrea Ceccacci nello scorso numero), un incontro che rischierà seriamente di essere ricordato come il peggior main event della storia di questo glorioso ppv.
Un Wrestlemania che ha avuto 4 grandi protagonisti: Triple H, Undertaker, Shawn Michaels e John Cena.
Tre dei quali non sono esattamente volti nuovi o recentemente emersi.
Per renderci conto di che periodo ibrido stiamo vivendo basta pensare che il top face della federazione, uscito vittorioso dal main event, ha 40 anni e una carriera decennale in WWE costellata da titoli e titoli guadagnati in 10 anni in cui è sempre stato in corsa per il titolo, e che il perdente avrebbe dovuto essere il wrestler del momento, nonchè vincitore della Royal Rumble di quest'anno.
Basta pensare che questa Wrestlemania verrà ricordata per la prestazione straordinaria di Shawn Michaels e Undertaker (rispettivamente 43 e 44 anni,carriere pluri-decennali e leggende viventi del pro wrestling), i quali, o sono gli unici worker di livello in tutta la federazione o sono semplicemente gli unici ad avere un potere nel backstage per assicurarsi un minutaggio e un booking degno per esibirsi al massimo delle loro condizioni, mentre gente come Cm Punk o Chris Jericho (di certo gente capace sul ring) sono limitati ad esibirsi in pochi minuti.
Se per molti, questa tendenza, si sarebbe protratta per tutta questa annata, il draft ha fatto tacere momentaneamente le critiche ponendo un apparente cambio di rotta.
Con i passaggi di Triple H e Big Show, Raw si è confermata sulla carta come il roster principale (avendo praticamente tutte le top star della federazione tranne Undertaker e Edge), e allo stesso tempo come un ambiente alquanto difficile da sopportare causa politiche del backstage che di certo non permetteranno facilmente l'affermarsi di nuovi nomi nello show rosso.Per manterenere la sua posizione d'egemonia, Raw ha però rinforzato il main event facendo calare inesorabilmente la qualità in zona midcard e uppercard.
Smackdown invece, al contrario di quanto si potesse pensare all'inizio, è uscita notevolmente migliorata da questa draft avendo mantenuto un main event di tutto rispetto e avendo in più gente come Morrison e Rey Mysterio a mostrare grande qualità a metà card e un Chris Jericho adatto in qualsiasi situazione lo si piazzi.
Il cambio di rotta qui è evidente e allo stesso tempo necessario: con un Undertaker acciaccato da numerosi infortuni (e comunque da qui ad un anno vicino al ritiro) e con un Jeff Hardy avente un contratto in scadenza ancora non rinnovato.
In questo clima la WWE sembra, per la prima volta, seriamente intenzionata a pushare come babyface assoluto del roster Cm Punk, e questo non può che essere una grande notizia date le capacità e la giovane età dell'atleta in questione.
L'ECW d'altra parte continua a puntare forte su Jack Swagger, le quali prestazioni convincono sempre di più, e l'attuale campione Christian che meriterebbe ben di più del ruolo attuale, ma il lavoro svolto su di lui è comunque in linea con i rapporti con cui la compagnia e il wrestler si erano lasciati.
Infondo in molti avevano già ampiamente previsto questo primo atteggiamento diffidente verso questo wrestler, ma le doti di questo atleta lo porteranno comunque ai piani alti della federazione entro un annetto.
Anche Backlash ha usufruito di questo buon momento, e pur non essendo stato niente di trascendentale è risultato buono,specie in considerazione alle basse aspettative della vigilia.
Randy Orton è finalmente riuscito a conquistare il tanto agoniato WWE title interrompendo il regno di Triple H, il quale,considerando anche numerosi spoiler che prevedono un turn heel di Batista, dovrebbe stare per un po lontano dal giro titolato e impiegare le sue energie per questa faida, un remake di quella avuta nel 2005 ma con parti invertite.
Inizia così il regno del terrore della Legacy a Raw che opposto ad avversari come John Cena e Batista potrà dare grande soddisfazioni, a patto che non si prolunghi all'infinito la storyline (ancora in atto) tra Randy e la famiglia McMahon.
L'interesse verso questa faida è completamente scemata con la pedigree di Triple H a Wrestlemania e dubito di possono ancora dare risvolti interessanti.
Con la zona main event ben delineata in tutti e 3 i roster, la WWE sta apparentemente tentando di creare nuove superstars.
Raw impiegata alla crescita di Mvp, Kofi Kingstone e The Miz, i quali però avranno, come detto prima, vita difficile con il numero esponenziale di pezzi da novanta presenti nel roster.
Smackdown invece sembra impiegata alla crescita di John Morrison e Umaga (e forse Dolph Ziggler), i quali hanno indubbiamente le carte per poter essere ottimi main eventers futuri e sicuramente in un ambiente come lo show blu avranno maggior spazio.
Lo stesso push di Cm Punk sarebbe stato alquanto difficile a Raw, mentre a Smackdown lo Straight Edge potrebbe davvero cogliere questo momento per ritagliarsi lo spazio che si merita, sperando questa volta in un push con costruzione del personaggio degna e non uno stint da campione del mondo ininfluente come quello avuto a Raw l'anno scorso.
La stessa ECW è un ambiente ben più facile per i nuovi prospetti e da un lato è un bene che Bourne o lo stesso Swagger non siano stati mandati al macello subito (anche se penso che il secondo abbia già tutte le carte in regola per fare un primo salto di qualità).
La WWE sembra aver cambiato rotta, o meglio è probabilmente costretta a questo cambiamento (che ripeto potrebbe essere solo apparente) data la necessità quantomai prossima di creare certezze per il futuro.
La compagnia di Stamford deve accettare che nè Undertaker, nè Triple H, nè Shawn Michaels sono eterni ed è tempo di rinnovare il main event e di porre nuovi volti all'altezza dei precedenti e di non cullarsi nella sua posizione di dominio del wrestling americano.
Creare nuove superstars in grado di capeggiare una nuova era che spero non debba essere come quella attuale in cui i vari John Cena o Edge o Orton, pur dovendo essere il top,continuano ad essere oscurati dai vecchi leoni, esattamente come sarebbe triste vedere tra 10 anni il main event di Wrestlemania occupato ancora da futuri veterani come Randy Orton o John Cena.