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WWE INSIDER #25

Il WWE Insider ritorna sulle pagine di Wrestling Revolution e a farne da padrone questa settimana è Michael Angioli, che ritorna dunque alla tastiera dell’editoriale dopo diversi mesi. L’ultimo numero da me trattato risaliva infatti a febbraio: di avvenimenti ne sono sicuramente accaduti, presi in stretta considerazione nel corso del tempo da Andrea prima e da Gualtiero poi. Eccezionalmente mi prendo però l’impegno di stilare un nuovo editoriale, cercando di evitare o, meglio ancora, abbattere, la ruggine che possa impedire di stilare una scorrevole lettura.

“The truth sometimes hurt”

CM Punk e Jeff Hardy si affronteranno a Summerslam in un Tables, Ladders and Chairs Match, un incontro dalla stipulazione che non ha bisogno di presentazioni se sostenuta oltretutto da una rivalità come quella che vede coinvolti i due protagonisti. Punk e Jeff stanno infatti creando un vortice di interesse notevole, come da tempo non accadeva. E’ stata costruita una rivalità, una sfida che si basa su concetti differenti dal solito “Sono più forte, vincerò. Ti prenderò a calci nel sedere.” La WWE ha sapientemente messo contro due atleti dallo stile di vita differente, “tirando fuori” ciò che veramente Hardy è nella vita. Da una parte si è dunque creato un feud attorno al titolo mondiale che abbia un valore, dall’altro si è riusciti finalmente a lanciare CM Punk, girandolo in un heel atipico. Un heel che dice le sue ragioni, le sue verità che fanno male alla gente proprio perché è la realtà dei fatti. I promo di CM Punk risultano assolutamente convincenti, danno una retta via di come vivere realmente la vita ed è per questo che troverei assurdo far vincere la rivalità in quel di Summerslam a Jeff Hardy. Si passerebbe ad un trionfo dei buoni, ma non del bene. La WWE ha dunque forse davvero bisogno di un campione Straight Edge.

Il mio schieramento contro Jeff Hardy può sembrare fin troppo politico, ma anche come personaggio CM Punk ha sicuramente qualcosa in più del suo rivale. La WWE ha fatto esprimere lo Straight Edge ad alti livelli al microfono ma, tuttavia, manca quel match a 5 stelle che in WWE non ha ancora prodotto. Potrebbe esserlo il TLC Match ove, da oggi, è presente l’ombra anche di Matt Hardy. Nell’ultimo episodio di Smackdown Matt ha favorito la vittoria del fratello, ma il tutto è sembrato come una semplice vendetta da parte sua ai danni di Punk, che in precedenza l’aveva colpito. Le prossime due puntate dello show blu avranno ancora interesse attorno alla zona titolata, considerato che il ruolo di Matt Hardy nella vicenda potrebbe assolutamente essere decisivo. Considerato anche quanto accaduto nei mesi scorsi è ovvio pensare che lo schieramento di Matt sia contro Jeff, una riappacificazione non troverebbe un motivo logico. Inoltre su tutta la vicenda c’è da considerare lo stato contrattuale di Jeff che, a quanto pare, non ha ancora rinnovato con la WWE. Di carne al fuoco abbiamo intuito che ce n’è molta: l’attesa per Summerslam ha il via.

“Phone Call

Mentre la rivalità tra John Cena e Randy Orton attorno al WWE Title non decolla e il roster di Raw è sorretto (o meglio sarebbe dire sotterrato) da stelle dello spettacolo, l’unica nota che si è creata nel corso dell’ultima puntata è stata la chiamata telefonica di Triple H. Chi dall’altra parte dela cornetta? Tutti gli indizi fanno pendere su Shawn Michaels, il che porterebbe ad una nuova, ed ennesima, reunion della D-Generation X. Ne abbiamo davvero bisogno? Occorre davvero assistere ad un prevedibile match tra i due guasconi contro la Legacy? Necessitiamo dunque di distruggere ora davvero completamente Ted DiBiase e Cody Rhodes? Se la risposta a queste domande è un sì, allora voi ne avete bisogno. Io, invece, no.

Triple H vive sull’onda storica di ciò che è diventato nel corso del tempo ma nell’attuale presente l’onda che sta cavalcando è oramai veramente bassa. Sono per me solo ricordi l’HHH bastardo, leader dell’Evolution e che da campione heel era il meglio che potessimo avere. Vederlo il lunedì dopo il PPV con i cerotti in fronte non aveva prezzo. Da face non ha reso, ha creato regni di infimo spessore: tuttavia i fan lo acclamano e a lui questa situazione va più che bene. Shawn Michaels, perlomeno, senza nessun titolo avuto sulle spalle, ha fatto decisamente meglio: ha avuto recentemente una ottima rivalità contro The Undertaker e contro Chris Jericho poco prima. Un suo ritorno sulle scene lo preferirei differente, non sicuramente con la scritta DX addosso. In questo momento, soprattutto considerata la situazione di Raw, preferirei altro, novità, come d’altronde stiamo assistendo nel roster blu. Tuttavia sono quasi certo che per Summerslam oramai il ritorno della DX è già scritto, così come la loro vittoria.

“In Search Of Gold”

Mentre mi giunge notizia del licenziamento di Ricky Ortiz, wrestler su cui la WWE non ha mai puntato o, più semplicemente, non ha mai saputo cosa fargli fare, mi è sembrato interessante creare una parentesi sulla ECW, territorio ove far crescere i nuovi talenti. Al timone del brand si è recentemente confermato Christian, vittorioso in un discreto Extreme Rules Match contro Tommy Dreamer che, con questa sconfitta, dovrebbe uscire, almeno per ora, dal giro titolato. Apparentemente non ci sono seri candidati per il canadese e la causa è che quasi tutti stanno ricevendo un push, ma sembra che nessuno sia avvantaggiato sull’altro. Lo poteva essere Shelton Benjamin ma, visto quanto occorso martedì questo, sembrerebbe che la WWE voglia proporlo nuovamente come face, togliendo molti limiti che ora ha sul ring ma non avremo conseguenze positive al microfono che pare, a questo punto, mai arriveranno. Uscendo prontamente dall’ormai stantio capitolo Benjamin, la Superstar che maggiormente sembrerebbe poter fare il salto di qualità, a poche settimane dal debutto, è Sheamus. L’atleta pare infatti dotato di ottime capacità, sia per il wrestling lottato che d’intrattenimento. Inoltre la sua origine celtica, marcata anche dal linguaggio, lo fa presto odiare al pubblico. Sheamus si è detto in cerca di oro e, a conti fatti, potrebbe essere davvero alla sua portata nel prossimo futuro.

Yoshi Tatsu è apparentemente solo una macchietta su cui creare qualche vittoria di rapina. Viceversa Tyler Reks sta risultando abbastanza anonimo come personaggio ma sul ring, per la sua stazza, appare essere in grado di sfornare qualcosa di interessante. Raccontare una storia, però, è altra cosa. Solo sfide più provanti ci diranno dove potrà andare. Poche parole da esprimere per Zack Ryder che, seppur possa risultare un buon wrestler da singolo, rimarrebbe chiuso dalla sua gimmick, siglata in principio come da mid-carder. In attesa di un push considerevole da singoli, per concludere, appare in procinto di nascere un tag team tra Ezekiel e Kozlov: se accadesse le cinture di coppia sarebbero alla loro portata in ogni momento, meno, però, quando i detentori sono due Main Eventer, perlopiù heel, come Big Show e Chris Jericho.

My ViewPoint: The Miz

Riprendo con me anche il My ViewPoint, ovvero una parentesi ove trattare di un singolo wrestler in fase di push, o viceversa. Questa settimana trovo particolare facilità nel parlare di The Miz che rientra senza dubbio nella schiera di coloro che sono in fase calante. Non lo era sicuramente prima di The Bash: lo attendeva una sfida contro John Cena, aperta anche ad una possibile vittoria di rapina del Chick Magnet. Dopo lo split di un tag team con John Morrison che ha aiutato la sua ascesa, la quale forse mai sarebbe arrivata puntandoci subito da singolo, il ragazzo era diventato una delle principali attrazioni di Raw, schierandosi subito apertamente contro il leader della Chain Gang. Poteva essere una buona idea, anche solo fargli vincere un vero incontro durante lo show settimanale. Invece a The Bash è risultato sconfitto, così come 24 ore dopo. Dopo quel Pay Per View, per The Miz, nemmeno un successo sul ring, né tantomeno fuori con la bella Maryse. E la ciliegina sulla torta è stata messa nell'ultima puntata con il ban di Miz da Raw e da Summerslam: ironia della sorte, un'altra sconfitta contro Cena. Insomma, è evidente come il wrestler ha attraversato una fase di depush non indifferente: hanno distrutto il suo tentativo di ascesa e anche tutto quanto fatto nel corso dell'ultima annata. Da una parte John Morrison battaglia per il titolo, dall'altra The Miz è senza un roster. "E se le strade si incrociassero, uno contro l'altro?" ci si potrebbe chiedere. Morrison appare, come detto, molto più lanciato, e per The Miz sarebbe la pugnalata finale. L'unica ancora sarebbe quella di crescere, anzi, ricrescere. E come intitolato prima, il Grow Up è sinonimo di ECW.

Sperando di aver mantenuto quanto detto in apertura d’editoriale, vi auguro in anticipo un buon Ferragosto. Per qualsiasi considerazione potete contattarmi all'indirizzo am17@live.it.

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