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WWE INSIDER #42

Dopo qualche settimana di pausa ritorna il WWE Insider, Wrestlemania è ormai abbondantemente alle spalle e abbiamo lasciato ampio spazio ai commenti specifici. Ma è tempo per tutti di mettersi il grande evento alle spalle, perché stiamo entrando in quello che, storicamente, è il periodo dell’anno più difficile a Stanford. Parentesi obbligatoria per salutare Shawn Michaels e devo dire che, seppur il suo addio non mi abbia soddisfatto, e nei modi, e nei tempi (che ho ampiamente criticato anche nei commenti al PPV), un tributo è doveroso, perché comunque HBK è stato e rimarrà uno dei più grandi che la storia del wrestling abbia mai visto calcare un ring. Voglio sottolineare soprattutto come sia rimasto uno dei pochi a tenersi alla larga dalla nuova moda del +1 alla categoria titoli vinti e come, nonostante le ampie possibilità di influenzare il booking, non abbia vinto mai una cintura dopo il 2002, dimostrandoci come non sono le cinture a fare grande e vero un Campione con la C maiuscola. In breve, mi scuso per essermela inizialmente presa con te, per colpe non tue riguardanti il tuo ritiro, grazie Shawn, grazie di tutto, a presto!

Torniamo quindi a noi, se parliamo dei tempi WWE, l’anno inizia e finisce proprio con Wrestlemania, culmine di 12 mesi di lavoro, ma anche spunto per nuove storie e push. Dove voglio arrivare? Ho voglia di farmi due risate, freddare un po’ di ignari atleti e aiutarvi nei vostri segoni mentali… e allora via al toto wrestler dell’anno 2010-2011!
Cominciamo con i partenti. HBK Shawn Michaels appunto per primo, è stato un po’ come l’Epifania, che come ben sapete “tutte le feste si porta via”. L’Heartbreak Kid lascia sicuramente un buco insanabile, almeno a breve, nel roster WWE, ma la sua dipartita, se unita al solito periodo di pausa dell’Undertaker, a un possibile stop per Triple H e Batista, oltre a qualche acciacco di John Cena, potrebbe finalmente contribuire a un rinnovamento totale in casa Vince McMahon. Il Becchino è annunciato presente a Extreme Rules e agli show successivi, ma resto convinto del fatto che si prenderà i soliti 3 mesi sabbatici (prima di ritirarsi il prossimo anno forse?); Triple H è infortunato e potrebbe cogliere la palla al balzo per lanciare il suo figlioccio Sheamus a dovere; Batista da tempo vorrebbe prendersi una pausa o addirittura ritirarsi; a questo aggiungiamo appunto un Cena non al meglio e un Chris Jericho con il contratto in scadenza a fine anno. Il rinnovamento è a questo punto doveroso e necessario, e quale momento migliore per cominciarlo se non nei primi mesi dell’anno Stanfordiano?
“Questo è l’anno del capolavoro, Chris Masters.” (cit. Luca Franchini), grande anno il 2006 di Masters, ricordate? Oggi il buon Frank non ghiaccia più nessuno, allora tocca a me, vediamo quanti emergenti riuscirò a far infortunare/licenziare quest’anno. Seguiranno ovviamente aggiornamenti.

Come non cominciare parlando del nuovo campione pesi massimi, già, per pochi giorni, Mr Money in the Bank, Jack Swagger. Il giovinotto era sembrato già un ottimo prospetto dal suo arrivo in ECW e l’esperienza “estrema” gli aveva portato un solido regno da ECW Champion. Poi quasi un anno di oblio prima di vincere la valigetta dal nulla. Ora, già la scelta di dare la valigetta ad un atleta in striscia negativa da mesi mi lasciava perplesso, ma il fargliela utilizzare subito senza un push adeguato mi è parsa una scelta più che scellerata. Come già era stato fatto per Punk, si è preferito sfruttare l’effetto sorpresa, ma l’ovvio rischio è quello di trovarsi con un campione non credibile; oltre a quello, non in secondo luogo, di bruciare l’atleta, comunque, come si diceva, un promettente talento. Con Punk si cercò di dare credibilità all’atleta dopo avergli fatto vincere la cintura, per poi troncare il tutto e ottenere un fallimento completo (tanto è vero che con lo Straight Edge si è dovuto rifare tutto l’anno successivo), con Swagger si sta cercando di ripetere il tentativo. Resto quindi scettico, ma, se gli verrà concesso il tempo adeguato, non voglio dare per certo il fallimento del progetto Swagger. Rimane però che non si può costruire un campione sulla cintura, invece di dare la cintura a campioni costruiti decentemente (per avere un’idea, Edge fu pushato a dovere dopo aver vinto la valigetta, e infatti ora è una delle top star WWE), quindi Swagger non potrà comunque essere l’atleta dell’anno, nonostante il futuro sia tutto per lui.

Abbiamo parlato di CM Punk. Lui più che un emergente è un emerso, nel senso che ormai è a tutti gli effetti una colonna del roster WWE, continua però a sembrare l’eterno campione incompiuto. Ad oggi gli è stata creata attorno una stable solida, la Straight Edge Society, che lui dirige magistralmente, ma che rischia di trovare un notevole freno al push se nella sfida contro Rey Mysterio arriveranno altre sconfitte, dopo quella di Wrestlemania. L’impressione è che la SES potrebbe “riempire lo show”, ovvero essere una di quelle stable che domina, con il leader campione mondiale e la maggioranza del roster sotto scacco. Speriamo che non resti un’impressione, perché per ora di Punk si sono avute sempre ottime impressioni e gigantesche delusioni, certo non per sue colpe. Forse a Vince non piace perché non è abbastanza grosso o perché non si gonfia di steroidi, ma resto dell’idea che sia uno dei pochi atleti al mondo in cui convivono grandi abilità al microfono, carisma e enormi capacità tecniche e atletiche in-ring; un talento rimasto all’angolo per troppo tempo, ma che, purtroppo, conoscendo la WWE, non sarà l’atleta dell’anno 2010-2011.

E arriviamo a Sheamus, probabilmente il più “fortunato” dei tre atleti presi in considerazione. Fortunato, sponsorizzato, raccomandato, dite come vi pare, ma per far rimanere Triple H fuori dai Main Events titolati di ‘Mania certo non è l’ultimo degli sfigati. E infatti è anche il giovane che ha ricevuto il push più rapido dai tempi di Brock Lesnar, arrivando a battere pulito Superman Cena e mantenere il titolo per due mesetti buoni, prima di perderlo su un terreno comunque ostico a qualunque campione come l’Elimination Chamber Match. La sua rampa di lancio si è interrotta a ‘Mania, quando è stato sconfitto dal suo mentore, Triple H appunto, che però, molto probabilmente, gli concederà la rivincita a Extreme Rules, per poi prendersi una pausetta. Sheamus sta quindi per ricevere l’ultima spinta verso i piani alti, nei quali tornerà di diritto rapidamente. La voglio sparare grossa: non necessariamente in quel di RAW, ma entro la fine dell’anno solare il Celtic Warrior avrà già vinto un altro titolo maggiore (WWE o WHC per intenderci) e sarà lui l’atleta dell’anno 2010-2011!

Ecco, dopo aver terribilmente freddato il povero Sheamus, mi voglio prendere un piccolo capitolo finale, sempre parlando di atleti emergenti, per fare il punto su NXT, che per me resta il prodotto più innovativo in circolazione ad oggi. David Otunga ha avuto il lusso di essere mandato over come heel, niente popò di meno che da John Cena, facendo ben due apparizioni a RAW. Credo che per lui un posto nei Main Roster sia praticamente assicurato, anche in caso di non vittoria della stagione NXT. Lui vorrebbe un po’ riprendere il The Rock versione “Hollywood” degli ultimi periodi, ma non so quanto possa far breccia questo atteggiamento (diaciamolo, a Rocky potevano fargli fare anche il balbuziente come Matt Morgan e avrebbe fatto il botto!), comunque è un prospetto molto interessante, di un calciatore si direbbe: “da vedere cosa può fare in una grande squadra”. Dispiace per Justin Gabriel che si perpetui “lo stereotipo dell'High flyer che non sa parlare” (cit. Johnny Ramone) perché poteva sembrare uno da Main Roster… o magari dopo aver pensato a cosa fanno fare a Evan Bourne, forse è meglio anche no. La prima eliminazione credo se la giocheranno Michael Tarver, Skip Sheffield e Darren Young, con il primo in vantaggio sugli altri due, soprattutto su Young che si sta ritagliando uno spazio a lato della SES. Heath Slater sinceramente non lo sopporto e mi sta antipatico, oltre a essere convinto che comunque resti la meteora di questa edizione, che farà tanto bene ma finirà rapidamente e senza troppi dolori nell’oblio più totale. Per la vittoria invece in pole vedo ancora Daniel Bryan, anche se le sue quotazioni sono in calo, va bene la striscia negativa, ma finchè erano big sembrava competitivo, ora ce lo fanno sembrare uno sprovveduto anche nei confronti dei parigrado; se prima al microfono teneva testa a The Miz, ora si fa mettere i piedi in testa da Wade Barrett, le cui quotazioni per una vittoria invece sono in crescita, anche se a me dà sempre l’impressione di esistere in funzione di Jericho, senza speranze di avere un impatto come atleta singolo. Credo comunque se la giocheranno Bryan e Otunga, che avranno comunque entrambi un posto in un Main Roster… magari il prossimo anno potrò ghiacciare uno di loro!


 

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