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WWE INSIDER #71

GENERAL WAR

 
Wrestlemania si avvicina, mancano meno di due settimane al Pay Per View più importante della federazione di Stanford, e le diverse trame che culmineranno proprio al Grandaddy of 'em all si sono già abbastanza delineate. Tra queste, spicca una la cui effettiva esistenza fino a poco tempo fa sarebbe stata ipotizzata da ben poche persone. Sto parlando della faida tra i due General Manager, Teddy Long e John Laurinaitis, per il controllo degli show WWE.
 
Questa storia mi sta coinvolgendo sempre più nonostante il Tag Team Match a dodici uomini annunciato per Wrestlemania non sia certo l'evento più importante in card. Tale storyline è infatti probabilmente nata come un rimpiazzo al Money In The Bank Ladder Match, in programma ma poi slittato per l'infortunio di Wade Barrett. Quello che vorrei e che andrò a fare è principalmente analizzare le due situazioni: cosa comporterebbe l'inserimento del match con la valigetta a scapito del Representatives Match e cosa comporta invece la card attuale dell'evento.
 
Il Money In The Bank Ladder Match è da sempre sinonimo di spettacolo, adrenalina e grandi spot; sicuramente da questo punto di vista è superiore all'altro scontro citato sopra, nel quale si potranno magari vedere belle cose, ma difficilmente si raggiungerà un livello di spettacolarità assimilabile a quello del MITB. Diversa però è la situazione per quanto riguarda la parte se si vuole più "da smart", quella che riguarda la costruzione del match e cosa comporterebbe la vittoria di un team piuttosto che un altro. Non c'è moltissimo da dire sul Money In The Bank, è ormai da qualche anno che va in scena ed è dunque diventato un classico della WWE. Oltre al match, però, è diventato un classico della WWE anche una gestione non eccellente dei vincitori della contesa (come già detto in un altro numero di questo editoriale). In ben pochi casi infatti il vincitore della valigetta è stato in grado di rimanere ai piani alti dopo il regno da campione derivato dalla valigetta stessa. Quest'anno però il MITB aveva un fascino diverso, aveva il fascino delle grandi occasioni, aveva il fascino che solo un match di Wrestlemania può avere.
 
Proprio il "ritorno alle origini" comportato dalla presenza del sopracitato match a 'Mania mi attirava in particolar modo, e non solo per la cornice. Tale scelta avrebbe portato ad uno ed un solo MITB Ladder Match, una cosa che avrei apprezzato molto. Mi sarebbe piaciuto  l'enigma rappresentato da quella valigetta, con la quale si potevano raggiungere due differenti obiettivi e due differenti cinture, al contrario due contese di questo tipo levano un bel po' di sorpresa, visto che il detentore può incassare i suoi "soldi in banca" solo per ottenere una cintura già prestabilita. Si sarebbe poi potuto vedere un match dove tutti i contendenti erano potenziali vincitori, dove tutti avevano qualcosa da dire in quel match. Due differenti match comportano, invece, la presenza di più superstars e dunque il rischio di vedere qualche "pesce fuor d'acqua", come due acerbi Justin Gabriel ed Heath Slater a SmackDown! e un Alex Riley descrivibile con lo stesso aggettivo per quanto riguarda il roster rosso, parlando dell'ultima edizione del Pay Per View Money In The Bank.
 
Conclusa la mia parentesi sul MITB, passo al match che si farà a Wrestlemania XXVIII, quello a dodici uomini. Come già detto, la qualità del match si preannuncia inferiore rispetto a quella che vedremmo in un match con le scale e senza schieramenti, però con questo rimpiazzo (perché alla fine questo scontro e questa rivalità lo sono) si è evitato di sancire un match con una schermata di pochi secondi -giusto per intenderci, come si è fatto per Elimination Chamber- oppure con degli incontri di qualificazione che in genere hanno ben poco appeal e appaiono spesso scontati nel risultato.
In più, si ha una storyline diversa dal solito che può nel complesso giovare non solo allo Showcase of Immortals, ma anche ai futuri show made in WWE. Nutro infatti grande curiosità per questo match che è molto incerto sia nel risultato che si avrà a 'Mania, né Mr. Excitement John Laurinaitis né Teddy Long dovrebbero lasciare la compagnia e dunque si dovrà trovare un ruolo (magari on-screen) anche al GM che la notte del primo Aprile avrà il morale a terra per ovvi motivi. Mi pare però doveroso dire che la rivalità tra Laurinaitis e Long non sia stata però costruita in maniera eccellente. Molto probabilmente per la natura stessa del feud gli eventi mi sono sembrati un po' troppo affrettati e la diatriba sembra spuntata dal nulla come un fungo. 
 
Accantonando questo discorso ma restando in "ottica Wrestlemania" come è giusto che sia a pochi giorni da un evento così importante, vorrei esprimere dei pareri sugli altri match già annunciati. Un plauso se lo merita senz'altro la gestione del match per il titolo WWE; grazie a due atleti in grado di realizzare ottimi promo come CM Punk e Chris Jericho si sta portando avanti molto bene la rivalità, anche con un richiamo al passato, riguardante il padre alcolista di Punk, che apprezzo molto in quanto si ha proprio l'idea di un subdolo Y2J che prova ad infiltrarsi nella mente del rivale e a vincere la battaglia psicologica prima ancora che quella fisica, proprio per agevolare quest'ultima.
Meno elogi ma comunque una costruzione di buon livello per quanto riguarda la rivalità Big Show - Cody Rhodes, mentre di qualità inferiori risultano le costruzioni dello scontro tra Sheamus e Daniel Bryan, il quale forse è stato un po' trascurato in quanto ha un richiamo attrattivo già abbastanza alto e non ha bisogno di essere tenuto costantemente "sotto controllo" come il feud tra Show e Rhodes, e di quello tra Randy Orton e Kane. Quest'ultimo match è quello che mi attira di meno. Non solo la presenza di un Randy Orton di cui non sono certo il fan #1, ma anche un feud poco sensato e il probabile ritorno di The Big Red Jobber, lo collocano un gradino sotto agli altri.
 
Lo spazio finale lo riservo al feud che ha ottenuto secondo me il maggior spazio in queste settimane, "the most anticipated bout in WWE history". Il mio parere sulla rivalità tra Rocky e Cena è piuttosto contraddittorio: penso che il feud stia procedendo molto bene e l'hype per la resa dei conti tra i due a 'Mania è molto alto. Ma se è vera la mia ultima affermazione, è vero anche dal mio punto di vista che al contrario di un John Cena eccellente al microfono, i promo di The Rock sono intrisi di nullaggine. Che si metta a parlare, a dar lezioni di storia, a suonare la chitarra, tutto ciò che fa mi sembra inconsistente. Fortunatamente dall'altra parte c'è il Marine, capace di smontare mezz'ora di promo di Rock in un minuto.
Un John Cena al quale auguro di poterci essere, lì a Wrestlemania, nonostante l'incidente d'auto che lo ha visto coinvolto verificatosi pochi minuti fa... Magari per dare una bella dose di boots to asses alla Movie Star.

 

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