THE END OF AN ERA
Però... ne è passato di tempo. Ne è passato di tempo da quando la leggendaria
Streak è iniziata, nell'oramai lontano 1991, nella settima edizione di quell'evento che poi è diventato l'evento più "d'impatto" di tutto il Pro Wrestling, quell'evento che in qualche modo riesce sempre a regalare emozioni, quell'evento che dista solo una settimana, Wrestlemania. E' lontana anche un'altra data, successiva di dieci anni (giorno più, giorno meno) rispetto all'altra da me citata: Wrestlemania XVII, anno 2001, The Undertaker sconfigge Triple H. Avvicinandoci al presente ce ne è un'altra di particolare rilevanza per l'argomento che andrò a trattare, trattasi di Wrestlemania XXVII,
Pay Per View in cui il Phenom ha sconfitto per la seconda volta il Re dei Re.
Per chi ancora non lo avesse capito, mi accingo a parlare del grande escluso (volontariamente) del precedente numero del WWE Insider, il match che segnerà simbolicamente la fine di un'era tra HHH e The Undertaker all'interno della . Ho già espresso in passato le mie perplessità riguardanti la presenza del Deadman al Grandaddy of 'em all, ma pensando allo scontro che ci aspetta non riesco a mentire, nemmeno nascosto dietro uno schermo che in queste occasioni tanto odio: ho
hype, nonostante tutto. Ma vediamo un po' di analizzare questo "tutto"...
Come si evince da quanto ho scritto nel primo paragrafo dell'editoriale è la terza volta che Taker ed HHH si affrontano a Wrestlemania, e ovviamente il punteggio è in favore del becchino. Trovo parecchio fastidioso che la WWE non rimarchi affatto il primo scontro tra i due; certo, sono passati undici anni, ma ad un fan non di vecchia data -come me, del resto- a cui non viene in mente di fare un giretto su Wikipedia o su Youtube quello nella struttura demoniaca potrebbe sembrare il secondo scontro e non il terzo. Inoltre, il fatto che i due si siano già affrontati aumenta le già altissime quotazioni del Phenom.
Si è avuta però come contraltare una costruzione del match che a me è piaciuta molto e che soprattutto non mi aspettavo, anche per il fatto che si è iniziato a progettare il match
on-screen (penso che i booker lo avessero in mente da molto più tempo) da dopo il Pay Per View
Royal Rumble. Però poi si è giocato sulla sconfitta morale e psicologica dell'Undertaker che pur avendo sottomesso The Game non era riuscito ad uscire dal ring con le sue forze. Ciò ha portato a qualcosa che non immaginavo di vedere, cioè il Deadman stesso che chiede il
rematch. Molto gradevole trovo anche la scelta di giustificare il nuovo taglio di capelli di Taker con un sacrificio effettuato per ottenere proprio il match che inizialmente il
COO non voleva concedergli. In più ho apprezzato l'inserimento di Shawn Michaels all'interno della rivalità, lo Showstopper ha letteralmente rubato la scena a coloro che invece dovrebbero essere al centro dell'attenzione per ovvi motivi, ed è servito anche ad aggiungere pepe alla contesa, poiché la sua sola presenza comportava un continuo paragone tra lui e Triple H, al fine di stabilire chi dei due ex membri della DX sia "il migliore"; quel dubbio amletico che mai nessuno riuscirà a risolvere definitivamente. Tale paragone è stato parecchio evidente nell'ultima puntata di Raw, nel corso della quale il Deadman ha affermato la superiorità di HBK rispetto al suo ex compagno di coppia.
Passando a quello che invece vedremo a Wrestlemania, i dubbi affiorano, e derivano soprattutto da quattro parole: Hell in a Cell. Non è infatti l'esito del match a generare incertezza ma la modalità con il quale si arriverà a quest'esito. Chiarendo un attimo: sono sicuro al novantanove percento che ad uscire vincitore, anche se su una barella, anche se strisciando per terra, anche se lo rapiscono gli alieni, sarà The Undertaker, ed infatti un match a stipulazione normale o un
No Holds Barred match non mi creerebbero tale incertezza; l'Hell in a Cell la aggiunge in quanto Taker ed HHH sono due specialisti della stipulazione, ma entrambi (soprattutto il primo) non hanno più il fisico dei giorni migliori. Quello che mi chiedo è se si riuscirà a dare un degno minutaggio all'incontro, perché anche senza averlo provato di persona penso di poter dire che portare avanti un match del genere è parecchio stancante e dunque si potrebbe optare per un match breve onde evitare di "sovraccaricare" gli atleti. Ma oltre all'effettiva durata della contesa la mia perplessità è un'altra: ci verrà offerto un vero Hell in a Cell Match? Sebbene io non sia certo un amante dell'
Hardcore e di questa stipulazione, dal mio punto di vista (e da quello di tanti altri) la qualità degli HiaC è calata drasticamente negli ultimi anni. Senza arrivare ad inutili ed incostruttive polemiche, dico solo che la violenza, punto di forza della stipulazione, è stata limitata e ciò ha portato a match noiosi; al Pay Per View omonimo sembra di assistere a banali
One on One match con una gabbia intorno. Nulla contro i One on One, anzi, ma promuovere la stipulazione per poi offrire un qualcosa che è solo l'ombra della stipulazione stessa non mi pare una grandissima idea. Riguardo ciò sono alquanto preoccupato, infatti vedere un match come quelli appena descritti provocherebbe in me grande disappunto e delusione; al contrario un ritorno alle origini mi sarebbe molto più gradito, poiché andrebbe a rappresentare forse per un'ultima volta quell'era alla quale i due, markamente parlando, metteranno fine e alla quale appartengono.
Penso che dal terzo e probabilmente ultimo capitolo della saga che vede contrapposti Triple H e The Undertaker ci si possa aspettare un match coinvolgente. Se infatti c'è un'occasione dove si può "osare" un po' di più in un Hell in a Cell match, quell'occasione è Wrestlemania. Ciò nonostante però tale scontro è superato in quanto ad importanza in
card da almeno due altri e forse un terzo, elencandoli sono CM Punk vs Chris Jericho; John Cena vs The Rock; Daniel Bryan vs Sheamus (naturalmente il match in "forse" è quello tra D-Bry e l'irlandese). Questo fatto secondo me giova alla contesa protagonista di questo numero dell'editoriale, infatti così le aspettative per esso sono inferiori, e da qui diminuisce anche la pressione e le conseguenze che un match inferiore alle aspettative stesse comporterebbe. Si rimanga sempre però coscienti che questo match dovrà pur sempre essere all'altezza di rappresentare...
The end of an era.