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Apr12

WWE INSIDER #136 - Road to Axel-treme Rules

ROAD TO AXEL-TREME RULES

 

Wrestlemania è passata da due settimane ormai e tutti si sono fatti un’idea abbastanza chiara dell’evento. Come suggerisce il titolo, pensavo sarebbe stato molto peggio di quel che si è visto al Levi’s Stadium. Non sarà stata la miglior Wrestlemania della storia, certo, però quantomeno abbiamo avuto un gran finale e alcuni match discreti. Ma poiché avrete avuto modo di leggere sul forum/ascoltare sul podcast le opinioni di chi vi scrive e ne avrete sentite a centinaia su questa edizione di ‘Mania, senza contare che mancano solo 357 giorni a Wrestlemnia 32, è il momento di parlare d’altro.

E per altro intendo lui, l’unico, l’inimitabile, l’originale… Curtis Axel. E sia chiaro che questo non è assolutamente un modo per parlare invece del debutto di Adrian Neville. Nel Raw la sera dopo Wrestlemania, puntata dove ormai è d’obbligo che succeda qualcosa, qualsiasi cosa, anche una ola nel -tristissimo- Main Event, Curtis Axel ha tagliato un promo fenomenale in cui ha detto, a ragione, che tutti sono invidiosi del fenomeno della Axelmania, ma lui è già avanti, già con la testa ad Extreme Rules. Ma c’è un guastafeste che è particolarmente invidioso dell’Axelmania. È un tizio che nessuno ha mai visto prima… Beh, cioè, praticamente tutto il pubblico dell’arena lo conosceva, visto che poi ha intonato cori per mezzo roster di NXT, ma non è questo il punto. È un tizio che si presenta con un mantello viola e che ha sostanzialmente il fisico di un John Cena in miniatura. È l’ex NXT Champion Neville.

Neville non ha esattamente l’aspetto della top star, ma diamine se ci sa fare sul ring. Due minuti dopo il suo ingresso il pubblico è in piedi per vedere la sua manovra conclusiva: la Red Arrow o, se preferite la nomenclatura “tecnica”, Corkscrew Shooting Star Press. È una manovra impressionante, che gli è valsa il soprannome The man gravity forgot. Il suo debutto è andato decisamente meglio di quanto mi aspettassi. Non è stato un debutto clamoroso come, per esempio, quello dello Shield, ma le voci che giravano su Neville non erano certo rincuoranti. Ne volevano fare un personaggio alla Mighty Mouse, insomma un tipo troppo sopra le righe per sfondare. È vero, indossa un mantello, che chiunque riconduce all’ambiente dei supereroi, ma per il resto Neville ci è stato presentato come un wrestler. Un wrestler dannatamente bravo.

La sua manovra conclusiva non è l’unica cosa che gli riesce bene. Oltre a una varietà infinita di proiezioni e salti, Neville è, soprattutto, un lottatore in grado di mettere su un match interessante. È molto di più di uno spot monkey. Ad una sola settimana dal suo debutto, difatti, non sta più perdendo tempo a squashare Curtis Axel (a quello ci pensa a Smackdown), no, lotta con i grandi: sfida il WWE World Heavyweight Champion Seth Rollins. È una scena bellissima per chi come me, fan di entrambi, ha sempre avuto dei dubbi sulla buona riuscita della carriera di questi due meritevolissimi lottatori. Certo, Seth Rollins è decisamente più avanti rispetto a Neville, ma questi è partito benissimo, seppur collezionando già la prima sconfitta. Si sente spesso dire che “non c’è spazio” ai vertici della federazione per uno come Neville. Lo si diceva anche per Seth Rollins, che a tutti sembrava quello uscito peggio dallo split dello Shield, e invece guardatelo adesso. Nonostante alcuni problemi mediatici, Seth è il WWE Champion. E ha vinto il titolo a Wrestlemania, nel Main Event, a due passi da nientepopodimeno che Brock Lesnar. Rollins se l’è creato lo spazio: tra un assoluto fenomeno come Lesnar e la star imposta dalla dirigenza, ha saputo trovare il modo di aprirsi un varco ed uscirne trionfante. È la stessa cosa che mi auguro faccia Neville (magari evitando che le foto del suo dindino finiscano in rete), per quanto l’inglese ha ancora tanta strada da fare.

Tornando un attimo coi piedi per terra, vorrei parlare della costruzione di Extreme Rules, che per quanto lineare non mi sta deludendo. Partendo proprio da Seth Rollins, egli affronterà Randy Orton all’Allstate Arena di Chicago. Senza giri di parole: è la cosa più sensata. Orton ha battuto Rollins a Wrestlemania, pertanto gli spetta una chance, senza contare che aspetta un rematch titolato da un anno. I due, inoltre, hanno lavorato bene a ‘Mania e ad Extreme Rules potranno ripetersi e superarsi, considerando che il loro sarà il match principale dell’evento e che probabilmente avrà una stipulazione speciale. Quello che non mi convince troppo è la gestione della rivalità a Raw. Insomma, Rollins e Orton hanno già detto ciò che dovevano dire, tant’è che ora si son dovuti inventare roba come il three-way dell’ultimo Raw per occupare il tempo che ci separa dal PPV.

Lo stesso discorso vale per lo United States Championship Match tra John Cena e Rusev. Questi due si danno battaglia da parecchio tempo ed il loro per giunta è una sorta di feud patriottico che, di norma, fa abbastanza cagare. Se ci infili un carrarmato guadagna tanti punti però. In queste settimane, comunque, Cena e Rusev non si sono incrociati, e ciò è una cosa positiva. Rusev si limita a distruggere Goldust; Cena dal canto suo sta mettendo su buoni match con il pretesto dell’Open Challenge settimanale valida per il titolo. Tenere lontani i due lottatori può aiutare a far “riposare” il pubblico che ormai li vede scontrarsi da mesi.

Ultimo match attualmente ufficializzato è quello per il Titolo Intercontinentale detenuto da Daniel Bryan, che affronterà Bad News Barrett. In questo caso avrei preferito un Fatal 4-way, aggiungendo all’equazione Dolph Ziggler ed il rientrante Sheamus, che invece probabilmente se la vedranno uno contro uno. Il perché della mia preferenza è presto detto: intanto avrei evitato di vedere Barrett schienato (o peggio sottomesso), che è sempre un colpo al cuore, e poi poteva venir fuori un match movimentato che, in un ambiente midcardiano, può distinguersi. Ad ogni modo, nulla da togliere a Barrett vs Bryan, che con il giusto minutaggio è sempre un ottimo match. I due tra l’altro hanno una discreta storia alle spalle, che risale ai tempi della prima edizione di NXT ed hanno anche avuto una rivalità nel 2011.

Parlando di altri possibili match per Extreme Rules, sicuramente uno è quello già citato tra Sheamus e Dolph Ziggler, che nelle recenti settimane si sono scontrati sostanzialmente sulla base della loro differenza di peso. Cioè, a Sheamus non va giù il fatto che gente sotto i 120kg stia sul suo stesso ring. Se avete il sospetto che sia Vince McMahon a scrivere i suoi promo, l’avevo anch’io, ma sono troppo poco deliranti per essere scritti dal vecchiacchairman. Il match tra Sheamus e Ziggler comunque mi intriga, perché i due sono ottimi performer, ma ho il timore che Ziggy possa uscirne troppo malandato in termini di status. Sheamus è appena tornato e può ambire a qualcosa di importante, ma usare Dolph Ziggler quasi come vittima sacrificale del guerriero celtico mi sembrerebbe uno spreco.

E ora, arriviamo alla nota dolente, le Divas. AJ Lee ha deciso di abbandonarci. Chi sperava che potesse essere lei a strappare la cintura a Nikki Bella rimarrà inevitabilmente  deluso, ma è il momento di guardare al futuro, anche se pare abbia le sembianze del tristo mietitore. Ad Extreme Rules, nell’incontro valido per il Divas Championship, nell’obbligatoria pausa bagno/panino/etc. di chi farà il live, Nikki Bella difenderà il titolo contro… Faccio fatica a dirlo… Naomi. Ahia. Sarà la sua vicinanza agli Usos, sarà che in quanto a lottatrice è sostanzialmente un Uso femmina, ma non la posso vedere. Non fraintendetemi, c’è di molto molto peggio di lei sul ring a Raw/Smackdown, ed anche in quella valle incantata che è NXT c’è Carmella che è peggio di lei, ma Naomi proprio non mi va giù. Sarà superiore atleticamente a quasi tutto il roster, ma i suoi match fanno schifo quasi quanto quelli di Rosa Mendes. Ed è forse proprio questo che me la fa odiare. Avrebbe i mezzi per fare di più, ma si limita a dare culate alle avversarie. E l’unica Diva degna del nome, Paige, probabilmente verrà sconfitta proprio da lei nella Battle Royal del prossimo Raw.

In definitva, Extreme Rules promette bene. Oltre ai match che ho citato, probabilmente verrà aggiunto qualche altro incontro di dubbio gusto. Dopotutto, bisogna sempre trovare un posto al New Day, a Ryback e compagnia cantante. Spero solo che in tutto questo riesca a farsi spazio Neville, per il quale il PPV potrebbe rappresentare un’ottima vetrina.

 
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