12-0
Il “Grandest stage of them all” torna, come aveva fatto nella decima edizione, dove il tutto ebbe inizio come dice lo slogan dell'evento “Where it all Begins, Again”.
La cornice è quella del Madison Square Garden, ed uno dei main event della serata vedeva proprio il ritorno del Dead Man in un match contro il suo “Storyline-Brother” Kane.
Facciamo però un passo indietro per vedere cosa portò a questo match.
E' il Novembre del 2003, siamo alle Survivor Series ed uno dei match della card vedeva Vince McMahon combattere contro Undertaker in un Buried Alive Match. Si trattava della versione biker di Undertaker e la stipulazione stonava un pò perché quella stipulazione era il tipico match del Dead Man e non del Big Evil; ma tornando al match la vittoria di Undertaker sembrava sicura, il Chairman della WWE non poteva assolutamente vincere contro una delle top star della federazione e solo un intervento esterno poteva impedirne la vittoria. Infatti fu proprio Kane, che da quando si era liberato della maschera nel Giugno 2003 aveva adottato un atteggiamento più sadico, ad interferire e seppellire vivo Undertaker, apparentemente uccidendo. Nella puntata di Smackdown Kane disse che quel motociclista non era suo fratello, suo fratello era morto già da tempo, da quando aveva deciso di abbandonare il lato oscuro.
Due mesi dopo Kane partecipò al Royal Rumble match e dopo un suo inizio devastante le luci nell'arena si spensero e cominciarono i rintocchi di campana facendo presagire ad un ritorno del Dead Man, il quale però non arrivò ma i rintocchi furono sufficienti a distrarre Kane per facilitarne l'eliminazione. Nelle successive settimane il Big Red Monster continuava a dire che suo fratello era “morto”, nonostante alcuni fenomeni paranormali come una pioggia localizzata sopra di lui. Si arrivò all'ultimo Raw prima di WrestleMania, quando di fronte a Kane si materializzò una bara sul ring con dentro di essa un'urna. Kane prese un microfono e disse che ci voleva ben altro per spaventarlo e batterlo e che a WrestleMania la streak di 11-0 di Undertaker e la sua stessa vita avrebbero visto la fine. Le luci si spensero per poi riaccendersi di color viola, sullo stage comparve la tipica 'T' di Undertaker in fiamme ed il ring cominciò a muoversi ed a collassare; quello fu l'ultimo messaggio di Taker a suo fratello prima di WrestleMania.
Arrivò WrestleMania e tutti aspettavano finalmente di rivedere il Dead Man, il vero Undertaker versione becchino che tutti avevano conosciuto anni prima e che tutti erano ansiosi di rivedere sul ring. Kane entrò nel ring, continuando a sostenere che suo fratello non era vivo che era tutto uno scherzo e che lui non sarebbe tornato quella sera. Finalmente le luci si spensero ed una voce molto familiare ai fan di vecchia data urlò “Oh yes!”.
Era Paul Bearer, il famoso manager di Undertaker si presentò sullo stage con l'urna in mano accompagnato da una schiera di druidi. Bearer guardò Kane dicendogli “Tu non sei mio figlio” per poi girarsi e prostrarsi ad Undertaker che fece finalmente ritorno con la sua classica gimmick da becchino, vestito con cappotto e cappello. Una volta entrato nel ring si fermò a fissare Kane che continuava ad urlargli che non era reale.
Kane non poteva crederci ed impaurito gli si avvicinò per toccarlo e sentire se fosse vero oppure no. Non appena lo toccò, Undertaker cominciò a riempirlo di pugni. Nessuno poteva fermarlo, neppure l' arbitro Brian Hebner che si gettò fuori ring non appena Taker si girò verso di lui minaccioso. Lo scontro non durò tanto e vide anche Kane schiantare a terra suo fratello con una Chokeslam, ma, come ben si sa, non si può uccidere un uomo già morto e infatti il Dead Man si rialzò con il suo classico taunt up, Clothesline volante, Chokeslam, segno del tagliagola, Tombstone Piledriver e pin fall vincente.
Il match non fu sicuramente un Match Of The Year Candidate, ma a livello storiografico verrà sicuramente ricordato per esser stato il match che vide il ritorno della versione Dead Man di Undertaker, che sconfisse per la seconda volta a WrestleMania suo fratello Kane dopo averlo già fatto a WrestleMania XIV portando così la streak sul 12-0.
