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I DIARI DI BILL BANKS: L'alito di Marty e la Rock 'n' Roll Of Fame

Alcuni giorni fa, ho ricevuto un messaggio sul mio MySpace da Al Snow, con cui non avevo più contatti da quando lasciai la WWF nel 1999. Al mi ha trovato per caso mentre girovagava per MySpace e mi mandò un’e-mail per scoprire se ero il “Bill Banks della WWF”.

Al Snow è un grande e mi manca davvero il divertimento che ci eravamo fatti in WWF. Lavorai con Al durante i tempi in cui era nei New Rockers (e Shinobi) nel 1995 e 1996, e anche quando tornò con Head nel 1998 circa. Ogni volta che penso ad Al, mi viene in mente un giorno particolare: il giorno prima di Summerslam 1996, a Cleveland, Ohio. Ero stato mandato a Summerslam da Vince Russo per farne un reportage per WWF on AOL (non c’era ancora il sito WWF al tempo…oddio, mi sento vecchio!) e naturalmente per il WWF Magazine. Uno degli articoli che Russo voleva che io facessi era portare i New Rockers, che erano Al Snow e Marty Jannetty, alla Rock’n’Roll Hall of Fame di Cleveland.

Al Snow era di casa in Ohio, così lo avremmo incontrato direttamente alla Hall of Fame. Andai a prendere Marty, che era in un altro hotel con l’allora appena arrivato in WWF Mankind, cioè Mick Foley (la maggior parte dei ragazzi divideva le camere così da risparmiare un po’ di soldi). Prima di partire dal mio hotel, feci una chiamata per assicurarmi che Marty fosse pronto. Accidentalmente svegliai Mick, che rispose al telefono e mi disse che avrebbe fatto preparare Marty. Quando arrivai al loro hotel, vidi Mick uscire dalla porta d’ingresso e trascinare Marty fino alla mia macchina. Marty era ancora KO da una lunga nottata alcolica, e dal suo aspetto non sembrava ancora in sé. Mick aprì la portiera del passeggero, mise Marty sul sedile e mi disse di divertirmi tentando di svegliarlo.

Io avevo conosciuto Marty da pochi mesi. Era un bravo ragazzo in fin dei conti, ma amava la bella vita. All’inizio pensai che Mick e Marty mi stessero prendendo in giro, ma dopo quindici minuti di viaggio con Marty che russava, capii che era tutto vero. La parte migliore fu quando finalmente arrivammo alla Hall of Fame e Marty si svegliò. Si mise meglio seduto, mi guardò dritto e disse “Ciaaaaaaooooo Biiiiiiiiillllllll”, e il suo alitò mi colpì forte. Era il peggior alito che avessi mai sentito. Sapeva di uova marce, vomito e feci, il tutto mescolato a latte rancido.

Vidi Al e uno dei fotografi dello staff WWE all’ingresso, e corsi fuori dalla macchina verso di loro il più velocemente possibile. Li salutai e dissi ad Al che avevo bisogno di aiuto per trascinare Marty fuori. Al conosceva Marty anche troppo bene e capì subito cosa stava accadendo. Come tutti, Al si divertiva con Marty. Non potevi essere arrabbiato con Marty, non importava cosa poteva fare (bè, ovviamente a meno che il tuo nome non sia Shawn Michaels, ma quella è un’altra storia). Al aprì la porta e aiutò Marty ad uscire…e Marty lo guardò dritto in faccia e gli diede il suo personale “Saluto dell’Apocalisse”. Non dimenticherò mai la reazione di Al a quel saluto, fu come se gli avessero sparato in faccia. Io e Al cominciammo a ridere come pazzi e portammo Marty all’ingresso. Grazie a Dio, nel frattempo Marty cominciò a camminare da solo.

Ora, è qui che cominciò il divertimento. Ricordo che Al si mise a scherzare con Marty e mentre camminavamo gli disse di non alitare verso nessuno. Bè, Marty si divertì a fare lo scemo con la gente, e Al avrebbe dovuto capire che stava scoperchiando il Vaso di Pandora con quelle parole. Quello era il modo in cui si divertì Marty. Da quando entrammo a quando ce ne andammo, Marty ebbe cura di alitare verso chiunque, fossero essi impiegati, fan che lo riconoscevano, famiglie a caso, bambini piccoli, vecchietti, dicendo loro “Ciaaaaaoooo sono Marrrrrrty Jannnnnnnetttttty dei Newwwwww Rockerssssss, comeeeeeee staaaaaaaiiiiii?”. Marty era ancora mezzo ubriaco e ad essere onesti era isterico. Ogni volta che si presentava a qualcuno a ogni stand della Hall of Fame, il nostro fotografo faceva una foto di lui con la reazione di quella persona. Quelle foto sono tra le cose più divertenti che io abbia mai visto; Marty che diceva ciao e la conseguente reazione come se fossero appena morti o qualcuno avesse loro vomitato in bocca. L’articolo fu pubblicato il mese seguente sul Raw Magazine, ma lasciammo fuori ovviamente quelle foto divertenti. Non potevo scrivere quanto puzzava e quanto ubriaco fosse Marty.

Così, trascorsi tutti quegli anni, quando Al Snow mi trovò su MySpace e mi chiese se io ero QUEL Bill Banks, io gli risposi così: “sì, sono il vero Bill Banks, e ho sentito che si può ancora sentire l’odore dell’alito di Marty Jannetty se visiti la Rock’n’Roll Hall of Fame”.


 

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