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WRESTLEMANIA 14 - WWF Championship Match: Steve Austin vs. Shawn Michaels

Nel main event di Wrestlemania XIV, il 29 marzo del 1998, si affrontarono Stone Cold Steve Austin e Shawn Michaels. Austin arrivò all'appuntamento avendo già vinto due Royal Rumble, quella del 1997 e quella del 1998 che gli consentì di disputare questo match, ma non aveva mai vinto il titolo dei pesi massimi in WWE. Michaels, da parte sua, era il leader della Degeneration-X, stable heel che comprendeva, oltre a lui, Triple H e Chyna, nonché campione mondiale in carica. Un altro alleato prezioso venne trovato da Michaels in Mike Tyson, che nelle settimane precedenti a questo incontro veniva inquadrato spesso insieme ai “degenerati”, mentre scherzava con loro e imitava i loro gesti. Tyson non ebbe un ruolo marginale nel feud, visto che attirò inevitabilmente la curiosità dei fans sull'incontro e, in più, venne nominato special enforcer del match. Già dalle entrate dei wrestler si capì subito l'aria che si respirava: Austin entrò sul ring per primo e iniziò a guardare storto Tyson, mentre Michaels salì sul ring molto tranquillo, sapendo di avere le spalle coperte da Triple H, da Chyna e, all'occorrenza, anche da Tyson. Da segnalare, tra le altre cose, che l'ingresso di Michaels venne accompagnato live dalla musica dei RUN DMC, autori della entrance theme della Degeneration-X. L'incontro fu molto piacevole, e i due wrestler riuscirono a metter su un match buono nonostante le mosse usate fossero davvero pochissime: la contesa, infatti, si svolse più che altro a suon di pugni e di calci, con qualche oggetto contundente usato da Michaels, che non esitò ad usare modi scorretti pur di prevalere sul proprio avversario. Il match non fu quindi particolarmente veloce, ma ci furono alcuni scambi a ritmo sostenuto che tennero comunque viva l'attenzione del pubblico su ciò che accadeva sul ring. Dopo pochissimi minuti Michaels dovette rinunciare all'aiuto di Chyna e Triple H, cacciati da bordo ring a causa dell'attacco di quest'ultimo ai danni di Austin: Michaels proseguì tranquillamente il proprio match, tenendo testa ad Austin e cercando di infortunargli il più possibile la gamba sinistra, grazie ad una serie di mosse e ad una Figure Four Leg Lock che venne poi riversata dallo stesso Austin. Dopo circa 15 minuti dall'inizio del match, l'arbitro Mike Chioda venne steso involontariamente dai due, e questo episodio fu il preludio al colpo di scena finale: Michaels, infatti, dopo aver atterrato Austin con il suo elbow drop, caricò la Sweet Chin Music per colpire il proprio avversario. Austin evitò la mossa finale dell'avversario, riuscì a bloccare una seconda Sweet Chin Music e colpì con la Stunner il povero Michaels, che non potè far altro che cadere a terra. L'arbitro era a terra, e l'unico che potesse effettuare il conteggio era Mike Tyson…che incredibilmente tradì Michaels ed eseguì il conto di 3, anche piuttosto velocemente, decretando la vittoria del primo titolo mondiale per Stone Cold Steve Austin. Nel post match, Michaels chiese spiegazioni all'ex-amico Tyson, che per tutta risposta rifilò un cazzotto in pieno muso all'Heartbreak Kid, lasciandolo esanime a terra. Il match si concluse così col trionfo di Austin, che consolidò la propria leggenda ed ebbe l'opportunità di vincere l'alloro massimo della federazione. Un titolo sicuramente importante per lui, che combatteva il suo primo main event di Wrestlemania. Da quel momento in poi la WWF decollò: l'era Attitude entrò nel vivo, la WCW venne definitivamente distrutta, mentre Austin era il simbolo indiscusso di questo periodo, e di lì a poco si sarebbe tolto altre soddisfazioni. Qualche esempio? Altri cinque titoli mondiali, gli scontri con The Rock, il feud con Vince McMahon, da molti ricordato come il migliore di sempre, un'altra vittoria nella Royal Rumble…momenti indelebili della storia del wrestling. Michaels, da parte sua, restò per ben 4 anni e 4 mesi lontano dal ring, a causa dei gravi problemi alla schiena. Egli, infatti, combatté comunque questo match, ma in condizioni fisiche assolutamente precarie: eppure, lo fece con grande cuore, riuscendo a prendere anche dei colpi pericolosi, come la sua celebre schienata all'angolo. Immaginando i problemi di Michaels alla schiena, desumibili facilmente dalle smorfie di dolore dell'Heartbreak Kid durante il match, possiamo tranquillamente dire che la prestazione del lottatore texano rappresentò un miracolo, che difficilmente altri wrestler sarebbero riusciti a compiere. Il terzo grande protagonista del match, ovvero Mike Tyson, fu il protagonista di un colpo di scena per la verità non del tutto inaspettato, dal momento che si sapeva che difficilmente Michaels sarebbe riuscito a mantenere alla propria vita la cintura di campione: tuttavia, la presenza di Tyson aveva un senso nell'ambito del feud e l'alleanza tra lui e Austin nel match accrebbe comunque la popolarità del “Texas Rattlesnake”.


 

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